Dopo l’anteprima di Milesi e Papetti, tre imperdibili appuntamenti tra dicembre e febbraio per anticipare il celebre festival jazz di Bergamo, che a marzo inaugura la sua quarantatreesima edizione
A Bergamo è già tempo di jazz. Dopo l’anteprima di Massimiliano Milesi e Giacomo Papetti del 18 novembre, Spazio Polaresco e Bergamo Jazz lanciano Jazz Pills – Il jazz oltre il jazz: tre imperdibili appuntamenti che anticipano Bergamo Jazz, celebre jazz festival che inaugurerà il prossimo marzo la sua 43esima edizione.
Secondo appuntamento della rassegna il 18 dicembre con Rosa Brunello, contrabbassista di talento e magnetica performer, mentre il 21 gennaio a salire sul palco del Polaresco sarà il trio formato dalla vocalist Kathya West, dal pianista Alberto Dipace e dal contrabbassista Danilo Gallo con The Last Coat Of Pink, progetto di impronta cameristica dedicato ai Pink Floyd. A chiudere questa prima serie di concerti, il 18 febbraio, sarà la violinista Anaïs Drago, altra importante figura del nuovo jazz italiano declinato al femminile.
«È motivo di grande orgoglio per noi poter collaborare con Bergamo Jazz – afferma Luca Borsetti, direttore artistico dello Spazio Polaresco – realtà ormai affermata da decenni a livello internazionale. Questa rassegna conferma l’ottimo livello musicale raggiunto allo Spazio Polaresco, in cui si continua a fare spettacoli di alta qualità in una sala allestita appositamente per consentire un’atmosfera intima, protetta e l’acustica ideale per poter godere l’ascolto di musica jazz. Confidiamo quindi che si possa proseguire a lungo questo connubio, accogliendo anche altri generi musicali e diverse realtà di prestigio».
«Avviata felicemente lo scorso settembre con due concerti della sezione “Scintille di Jazz”, la collaborazione tra Bergamo Jazz Festival e Spazio Polaresco prosegue ora con alcuni appuntamenti volti a testimoniare aspetti del jazz di oggi inclini alla sperimentazione. Una scelta artistica precisa che si sposa con lo spirito innovativo dello stesso Spazio Polaresco», dichiara Roberto Valentino, collaboratore di Bergamo Jazz che ha curato il ciclo di concerti.
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