L’Arte della Commedia
Teatro DonizettiLe domande, i dubbi, le responsabilità, i vincoli e le debolezze che Eduardo mette in campo ci riguardano tutti e quel “Teatro”, sia esso una compagnia teatrale, una comunità o un piccolo mondo, si fa risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e soprattutto riconosciuti. «Venga a teatro Sig. Prefetto! – dice il capocomico Oreste Campese – A Teatro la suprema verità è stata e sarà sempre la suprema finzione...»: tutto parte da qui. Quanto possono aiutarci la distanza e il filtro del teatro, attraverso la finzione, ad affrontare la realtà? L’arte della commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo De Filippo fa parte dei “giorni dispari”, la raccolta che – da diverse angolazioni – affronta le difficili questioni del vivere quotidiano. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura. Scritta nel 1964 – ambigua e allo stesso tempo farsesca – è un’opera poco frequentata, apparentemente meno esplosiva rispetto ai più famosi capolavori; si tratta invece di un testo magistrale, di ampio respiro e straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano alla ricerca della sua identità, del suo diritto di esistere, alla ricerca insomma di risposte a quelle domande impellenti e necessarie che non possono attendere più. Locandina di Eduardo De Filippo adattamento e regia Fausto Russo Alesi con Fausto Russo Alesi, David Meden, Sem Bonventre, Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Gennaro De Sia, Imma Villa, Demian Troiano Hackman, Davide Falbo scene Marco Rossi costumi Gianluca Sbicca musiche Giovanni Vitaletti luci Max Mugnai consulenza per i movimenti di scena Alessio Maria Romano assistente alla regia Davide Gasparro produzione Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro della Toscana - Teatro Nazionale, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Elledieffe Durata 2 ore e 40 minuti compreso intervallo
BERGAMO FILM MEETING inaugura BERGAMO JAZZ
Auditorium di Piazza della LibertàOre 15.15 Proiezione del film Nóż w wodzie (Il coltello nell’acqua) di Roman Polański (Polonia, 1962, 94’) con Leon Niemczyk, Kolanta Umecka, Zygmunt Malanowicz musiche di Krzysztof Komeda Il coltello nell’acqua è il primo lungometraggio firmato da Roman Polanski, all’epoca non ancora trentenne, e uno dei più fortunati debutti registici della storia della cinematografia: venne presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove vinse il Premio Fipresci, e fu il primo film polacco a ricevere una candidatura agli Oscar come miglior film straniero (fu battuto da 8½ di Fellini). In procinto di partire per un'escursione in barca, un giornalista sportivo e sua moglie caricano sulla loro auto un giovane autostoppista e gli propongono di restare anche per la gita del fine settimana. Inizia così una convivenza - lunga 24 ore - nell'angusto spazio di una barca a vela che si fa teatro dello scontro psicologico, verbale ma anche fisico, tra i due uomini, antagonisti in una lotta che pare avere come posta in gioco l'attenzione della donna, osservatrice muta della disputa virile. La colonna sonora reca la firma di Krzysztof Komeda, pianista e compositore polacco considerato uno dei più originali esponenti del jazz europeo degli anni Sessanta. Il suo sestetto, di cui faceva parte tra gli altri il trombettista Tomasz Stanko, rimane una delle più pregevoli e innovative formazioni di quel periodo. Komeda, scomparso nel 1969, scrisse anche le musiche di Ingenui perversi di Andrzej Wajda e di Good Bye, Till Tomorrow di Janusz Morgenstern, oltre che di Cul-de-sac, di Per favore, non mordermi sul collo! e di Rosemary’s Baby dello stesso Polanski. Ore 17.30 DANILO GALLO Danilo Gallo basso elettrico, balalaika bassa, effetti Sonorizzazione del film Kohlhiesels Töchter (Due sorelle) di Ernst Lubitsch (Germania, 1920, 64‘) con Jacob Tiedtke, Henny Portne, Emil Jannings, Gustav Von Wangenheim Vagamente ispirato a La bisbetica domata di Shakespeare, Due sorelle è ambientato in un paesino imprecisato del Sud della Bavaria, dove il giovane Xaver vuole coronare il suo sogno d'amore e sposare la bella Gretel. Kohlhiesel, il padre della ragazza, però, rifiuta di concedergli la mano della figlia minore perché non vuole che si sposi prima della sorella maggiore Liesel. Purtroppo nessuno si avvicina a Liesel a causa della sua bruttezza. Xaver si vede già spacciato, quando l’amico Seppel gli fornisce la soluzione: sposare prima una poi l'altra sorella… Il turbine di equivoci è assicurato, come pure il divertimento. Danilo Gallo è uno dei più versatili e quotati bassisti italiani, a suo agio in diversi contesti stilistici. Spazia infatti con naturalezza dal jazz al rock, dalla musica improvvisata a collaborazioni che vedono la musica interagire con altre discipline quali teatro, danza, poesia, cinema. È leader o co-leader di gruppi di portata internazionale come
INCONTRIAMO IL JAZZ: L’arte dell’improvvisazione
Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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ARUAN ORTIZ “Cuba(an)ism
Teatro Sant'AndreaARUAN ORTIZ "Cub(an)ism Il viaggio musicale di Bergamo Jazz 2025 prende avvio con un pianista di origine cubana che ormai da anni ricopre un ruolo importante nel panorama jazzistico contemporaneo. Nato a Santiago de Cuba, Aruán Ortiz si è poi stabilito a Brooklyn e in Spagna: tra i musicisti d’oltreoceano con cui ha collaborato ci sono Esperanza Spalding, James Brandon Lewis, Greg Osby, Andrew Cyrille, Cindy Blackman Santana, Terri Lyne Carrington, Oliver Lake, Don Byron, Rufus Reid, Wadada Leo Smith, Wallace Roney e altri ancora. Per l’etichetta svizzera Intakt ha registrato diversi album, tra i quali Cub(an)ism, inciso in solitudine nel 2026 e diventato riferimento delle sue performance di solo piano. Un disco i cui brani, come scriveva Florian Keller nelle note di copertina, sono nati «da idee e stati d'animo specifici, sviluppati impercettibilmente lungo costruzioni sistematiche condite di imprevisti. Nonostante una certa aderenza formale, la musica di Cub(an)ism rimane sempre sensuale. Utilizzando sistemi chiari ma flessibili, la musica vive di strutture e sorprese. Le strutture cristalline si dissolvono bruscamente, le forme chiare si confondono come un riflesso nell'acqua in tempesta, prima di riemergere. La musica di Ortiz respira questa magia, il fascino di strutture che danzano». Quello di Aruán Ortiz è dunque un pianismo eclettico, che trae linfa vitale dalle varie esperienze vissute in giro per il mondo, a contatto con culture diverse. Locandina ARUAN ORTIZ Cub)an)ism Aruan Ortiz pianoforte
GIANLUCA ZANELLO “Kayros Trio”
Il Circolino di Città AltaGIANLUCA ZANELLO “Kayros Trio” Tre musicisti dalla forte personalità riuniti in un trio dalla insolita configurazione, intimo e nello stesso tempo energico. Attivi in numerosi progetti del panorama europeo, Il sassofonista Gianluca Zanello e i suoi due partner esplorano gli estremi delle rispettive sonorità offrendo un repertorio vario e suggestivo, incentrato su composizioni originali intervallate da momenti di improvvisazione. Il sassofonista fa parte di diversi gruppi, tra cui la Panorchestra di Tino Tracanna, i Dolphians di Federico Calcagno e il quintetto di Giovanni Falzone. Il chitarrista Filippo Rinaldo è membro fondatore del collettivo Milanese “Conserere”, dedicato alla ricerca nella musica estemporanea, mentre il contrabbassista Stefano Zambon alterna all’attività di sideman quella di compositore e di leader del sestetto MutatuM. Locandina GIANLUCA ZANELLO “Kayros Trio” Gianluca Zanello sax alto Filippo Rinaldo chitarra Stefano Zambon contrabbasso