Jazz al Donizetti
DAVE HOLLAND – LIONEL LOUEKE Duo (1° set) / DANILO PEREZ, JOHN PATITUCCI, BRIAN BLADE “Legacy of Wayne Shorter” Special guest RAVI COLTRANE(2° set)
Teatro DonizettiDAVE HOLLAND – LIONEL LOUEKE Duo Uno dei pilastri del contrabbasso dalla fine degli anni Sessanta in avanti e uno dei chitarristi più personali e innovativi apparsi sulle scene del jazz negli ultimi decenni: l’incontro tra Dave Holland e Lionel Loueke, già documentato dall’album United uscito per l’inglese Edition, trascende la semplice collaborazione, incarnando il dialogo tra la sensibilità di due musicisti dai background differenti, capaci di ascoltarsi a vicenda, di fondere le rispettive voci strumentali in qualcosa di unico. Un dialogo iniziato come un momento improvvisato durante un soundcheck e sbocciato in un album che riflette lo spirito di due artisti dediti a superare i confini e a esplorare nuovi orizzonti. Da una parte c’è l’assoluta maestria jazzistica di Holland, dall’altra il retaggio dell’Africa Occidentale presente nello stile del suo partner. Classe 1946, Dave Holland ha vissuto in prima persona variegate vicende jazzistiche, dal jazz elettrico di Miles Davis, a cavallo fra anni Sessanta e Settanta, alle dinamiche evoluzioni post-free con Chick Corea, Anthony Braxton, Sam Rivers, guidando anche propri gruppi e registrando numerosi album come leader. Uno su tutti: Conference of The Birds (1973). Originario del Benin, Lionel Loueke è assurto a notorietà internazionale grazie alla collaborazione con Herbie Hancock, al quale ha dedicato nel 2020 l’album HH, interpretando in solitudine alcune composizioni del celebre tastierista. Sul palcoscenico del Donizetti, Holland e Loueke sono già saliti più volte: il contrabbassista inglese nel 1971 con i Circle di Chick Corea e poi nel 1998 con Kenny Wheeler, Lee Konitz e Bill Frisell e nel 2000 in coppia con Jim Hall, ma in molti si ricordano ancora quando nel 1976 si esibì al Palazzetto dello Sport con il trio di Sam Rivers; il chitarrista, invece, nel 2015 e nel 2021, rispettivamente coinvolto in progetti di Jeff Ballard e di Michael League. ______________________________________________ DANILO PÉREZ, JOHN PATITUCCI, BRIAN BLADE “Legacy of Wayne Shorter” special guest RAVI COLTRANE Bergamo Jazz 2025 ospita un superquartetto nel nome di uno dei massimi sassofonisti e compositori che il jazz abbia mai espresso in tutta la sua storia: Wayne Shorter. Una figura leggendaria che ha attraversato fasi cruciali del jazz, collaborando con Art Blakey e Miles Davis per poi dar vita, insieme a Joe Zawinul e a Miroslav Vitous, ai Weather Report, lasciando dietro di sé un patrimonio di inestimabile valore sia come sassofonista che come compositore e leader. Danilo Pérez, John Patitucci e Brian Blade hanno potuto toccare con mano la statura, anche umana, di una personalità così forte e carismatica. Va quindi da sé che i tre musicisti siano oggi i più titolati a rendere omaggio a Shorter, in virtù di quasi 25 anni di frequentazione artistica. Il non facile compito di completare il gruppo spetta a Ravi Coltrane, solista maturo che è riuscito a far propri sia gli influssi musicali paterni che quelli shorteriani, senza tuttavia ricalcarne pedissequamente i modelli. Nato a Panama, Danilo Pérez è uno dei pianisti più in vista del jazz odierno: nella sua musica trovano un ideale punto