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LA VIA DEL FERRO

Auditorium di Piazza della Libertà

LA VIA DEL FERRO La Via del Ferro, o se si vuole in inglese The Iron Way, è un nome di certo insolito per un gruppo jazz, ma un motivo per il quale è stato scelto c’è: del quartetto fanno parte quattro musicisti di diversa nazionalità che hanno individuato nel nome della antica strada che congiungeva la Toscana, precisamente Follonica, con Londra, la “via del ferro” appunto, il comune tratto identificativo geografico. In Toscana ha infatti le sue radici il contrabbassista Michelangelo Scandroglio, classe 1996, già allievo di Ares Tavolazzi per il jazz e di Gabriele Ragghianti per il contrabbasso classico. Oggi è di stanza a Londra, così come la tastierista romana Maria Chiara Argirò, altro prodigioso talento italico formato esportazione. Dalla Nuova Zelanda proviene invece il batterista Myele Manzanza, che dopo essersi messo in luce in patria è sbarcato nel Regno Unito facendosi notare per la sua travolgente verve ritmica, mentre nativo della capitale britannica è il sassofonista Alex Hitchcock, uno dei nomi più in vista della new wave del British Jazz. I quattro creano insieme una musica ad alto tasso energetico, che in breve ha conquistato i cuori e le menti delle nuove generazioni di jazz fan, non solo d’oltre Manica. E tra i loro estimatori c’è niente di meno che il famoso deejay e produttore Gilles Peterson: «absolutely crazy good» è stata la sua reazione dopo aver visto in azione La Via del Ferro. Locandina LA VIA DEL FERRO Alex Hitchcock sax tenore Maria Chiara Argirò pianoforte, synth Michelangelo Scandroglio basso elettrico Myele Manzanza batteria

€12,00
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SIMONI:TEOLIS

Legami Sushi&More Piazza Vittorio Veneto 15, Bergamo

SIMONI:TEOLIS Il duo SIMONI:TEOLIS è uno dei gruppi selezionati per il 2025 da I-Jazz, l’associazione dei festival di cui Bergamo Jazz fa parte, nell’ambito di Nuova Generazione Jazz, progetto dedicato alla promozione, in Italia e all’estero, dei nuovi talenti.  Il duo, nel suo originale assetto di due fiati, nasce nel 2022, anno nel quale Lorenzo Simoni e Iacopo Teolis e completano il loro percorso di studi all’accademia nazionale di Siena Jazz. Suonando, scambiandosi idee e passando tempo insieme sia sul palco che fuori, i due giovani musicisti sviluppano un forte rapporto di amicizia che va parallelamente a manifestarsi nel loro modo di suonare insieme. Da qui viene l’album Openings, che riunisce una serie di composizioni originali e alcune tracce completamente improvvisate. Le influenze riconoscibili sono molteplici e di diversa natura: grandi compositori come Bach, Hindemith, Steve Reich e Igor Stravinsky, musiche di videogiochi, musicisti contemporanei come Ambrose Akinmusire, Perselì e Ben Wendel. In collaborazione con I-JAZZ – NUOVA GENERAZIONE JAZZ 2025 Locandina SIMONI:TEOLIS Lorenzo Simoni sax alto Iacopo Teolis tromba

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Mostra “Filippo Siebaneck: un uomo di cultura per Bergamo”

Donizetti Studio

Inaugurazione mostra: mercoledì 19 marzo 1025 – ore 18 Apertura al pubblico: mercoledì 19 marzo 1025 dalle ore 18.30 alle ore 20 da giovedì 20 a domenica 23 marzo dalle ore 18.30 fino alle ore 20.30 Attraverso l’esposizione di fotografie che lo ritraggono assieme a grandi artisti, di manifesti e documenti, la Fondazione Teatro Donizetti e Bergamo Jazz, insieme al Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e agli Amici dell’Accademia Carrara, intendono ricordare, a 25 anni dalla scomparsa, Filippo Siebaneck, che per molti decenni è stato uno straordinario uomo di cultura che ha segnato la vita delle Istituzioni culturali della città di Bergamo e non solo. Nello specifico, nella nostra città, con la Rassegna Internazionale del Jazz, con il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, con l’Accademia Carrara e con numerose mostre d’arte - tre su tutte: quella su Giovan Battista Moroni nel 1979, Tesori Miniati nel 1995 e il Bicentenario della Carrara nel 1996 – Filippo Siebaneck si è distinto come persona che ha cercato in tutti i modi di creare e valorizzare una immagine di Bergamo come città d'arte e di cultura. In qualità di Presidente della Azienda Autonoma del Turismo, ma ancora prima di ricoprire tale incarico, Filippo Siebaneck è stato - insieme a un gruppo di appassionati di musica jazz, tra i quali il giornalista Paolo Arzano - uno dei motori della Rassegna Internazionale del Jazz, di cui Bergamo Jazz è l’erede naturale. Rimasta in vita dal 1969 al 1978 e poi per due altre edizioni nel 1982 e 1983, la Rassegna ha ospitato, al Teatro Donizetti e poi al Palazzetto dello Sport, nomi illustri quali Julian “Cannonball” Adderley, Dizzy Gillespie, Maynard Ferguson, Lionel Hampton, Keith Jarrett, Max Roach, Gerry Mulligan, Art Blakey, Charles Mingus, Herbie Hancock, Archie Shepp, Sam Rivers, Elvin Jones, Art Ensemble of Chicago, Chick Corea, Lee Konitz, Freddie Hubbard e moltissimi altri. Per chi ha avuto modo di conoscerlo e per chi lo scoprirà, Filippo Siebaneck è ben rappresentato in queste poche parole tolte da un discorso tenuto all’assemblea annuale degli Amici della Accademia Carrara, associazione che ha presieduto per un trentennio: «Non siamo lieti di godere noi stessi delle cose belle e grandi: vogliamo che anche gli altri conoscano, imparino, godano come noi». Parole che si adattano perfettamente anche al jazz. In collaborazione con FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO ASSOCIAZIONE AMICI DELL'ACCADEMIA CARRARA

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LUX QUARTET (1° set) / DANILO PEREZ, JOHN PATITUCCI, BRIAN BLADE “Legacy of Wayne Shorter” Special guest RAVI COLTRANE (2° set)

Teatro Donizetti

VARIAZIONE DI PROGRAMMA Myra Melford, Dayna Stephens, Nick Dunston, Allison Miller sostituiscono il duo Dave Holland/Lionel Loueke A seguito dell’improvvisa cancellazione del tour europeo del duo Dave Holland/Lionel Loueke, a causa di problemi di salute occorsi al contrabbassista inglese, la serata di Bergamo Jazz di venerdì 21 marzo al Teatro Donizetti sarà aperta dal Lux Quartet, formazione diretta dalla pianista Myra Melford e dalla batterista Allison Miller e completata dal sassofonista Dayna Stephens e dal contrabbassista Nick Dunston, tutti musicisti di primo piano del panorama jazzistico internazionale. Rimangono confermati il progetto dedicato a Wayne Shorter - con Danilo Pérez, John Patitucci, Brian Blade e Ravi Coltrane - previsto per la stessa sera, e tutto il resto del programma del Festival. LUX QUARTET featuring Myra Melford, Dayna Stephens, Nick Dunston, Allison Miller La prima delle tre serate di Bergamo Jazz 2025 al Teatro Donizetti si apre con una formazione di recente costituzione ideata da due figure di spicco del jazz contemporaneo declinato al femminile: la pianista Myra Melford e la batterista Allison Miller. Al loro fianco ci sono il sassofonista Dayna Stephens e il contrabbassista Nick Dunston, altri nomi di punta del panorama musicale odierno. Assurto immediatamente alle cronache musicali con la pubblicazione nell’agosto 2024 dell’album Tomorrowland, al quale Down Beat ha attribuito ben quattro stelle, il Lux Quartet è ispirato nel nome alla luce in tutte le sue manifestazioni, dalla vitalità dei raggi del sole alla bioluminescenza delle creature negli oceani più profondi, simboleggiando tutte le altezze e le profondità che il gruppo intende esplorare musicalmente. Myra Melford è sin dalla fine degli anni Ottanta una delle stelle più brillanti del firmamento pianistico jazz. Tra le sue principali esperienze collaborative si ricordano quelle con Henry Threadgill, Butch Morris e Dave Douglas. A fine anni Novata ha costituito insieme al violinista Leroy Jenkins e al sassofonista dell’Art Ensemble of Chicago Joseph Jarman il trio Equal Interest. Nelle vesti di leader ha registrato numerosi album che ne attestano anche lo spessore compositivo e la varietà di ambiti espressivi frequentati, dal piano solo al quintetto. Da diversi anni Myra Melford ha avviato un fecondo sodalizio artistico con la batterista Allison Miller, nota pe la sua militanza nel pluridecorato quintetto all women Artemis, nonché per numerose collaborazioni anche in ambito cantautorale (Ani DiFranco, Natalie Merchant, Brandi Carlile). Dayna Stephens è uno dei principali sassofonisti emersi negli ultimi decenni. Oltre ad aver registrato diversi dischi a proprio nome, ha suonato con Kenny Barron, Ambrose Akinmusire, Julian Lage, Gerald Clayton e molti altri. Anche il bassista Nick Dunston vanta un curriculum di tutto rispetto: Marc Ribot, Vijay Iyer, Mary Halvorson, Tyshawn Sorey, Craig Taborn e Dave Douglas sono solo alcuni dei colleghi ai quali si è affiancato sino ad ora. ______________________________________________ DANILO PÉREZ, JOHN PATITUCCI, BRIAN BLADE “Legacy of Wayne Shorter” special guest RAVI COLTRANE Bergamo Jazz 2025 ospita un superquartetto nel nome di uno dei massimi sassofonisti e compositori che il jazz abbia mai espresso in

€15,00
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NICHOLAS LECCHI ”Yugen Maki”

NXT Bergamo Piazzale Alpini, Bergamo

NICHOLAS LECCHI ”Yugen Maki” Nato nell'estate del 2020 dall'incontro tra il batterista Lorenzo Beltrami e il sassofonista Nicholas Lecchi, Yugen Maki riunisce alcuni giovani jazzisti bergamaschi di talento. Il duo originario lavora a un repertorio di musica originale che trae ispirazione dalle sonorità jazz moderne influenzate da groove incalzanti, sulla scia di giganti contemporanei quali Chris Potter e Donny McCaslin. In breve tempo attorno all’idea si aggregano Chiara Arnoldi, giovanissima bassista, e il pianista Alex Crocetta, che introducono nuove influenze arricchendo le sonorità del progetto. La musica degli Yugen-Maki è quindi un melting pot di stili e ascolti diversi ma con una visione comune e precisa: la sezione ritmica imbastisce groove incisivi, destreggiandosi tra metriche regolari e dispari, mentre le tastiere generano armonie evocative e coinvolgenti su cui il sassofono di Nicholas Lecchi svetta tessendo melodie accattivanti e mai banali. Il tutto spazia dal jazz contemporaneo al new soul e al funk, con qualche pennellata di musica progressive. Locandina NICHOLAS LECCHI ”Yugen Maki” Nicholas Lecchi sax tenore Alex Crocetta tastiere Chiara Arnoldi basso elettrico Lorenzo Beltrami batteria

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