Lezioni di Storia

Dopo il successo della passata Stagione, “Lezioni di Storia” torna al Teatro Donizetti con un programma inedito di cinque incontri sul tema dei “Ribelli”, che mettono al centro il pensiero e l’azione di alcune grandi figure del passato e vogliono essere un’esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile.

La Fondazione Teatro Donizetti è lieta di presentare un nuovo ciclo di incontri dedicato alla Storia, che siamo certi possa suscitare l’interesse dei docenti.

Dopo il successo della passata Stagione, “Lezioni di Storia” torna al Teatro Donizetti con un programma inedito di cinque incontri sul tema dei “Ribelli”, che mettono al centro il pensiero e l’azione di alcune grandi figure del passato e vogliono essere un’esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile. In tempi di incertezza e di guerra come quelli che stiamo vivendo, ricostruire il pensiero e l’azione di alcune grandi figure del passato vuole essere una esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile. Dall’Impero Romano ai nostri anni, portati per mano attraverso i secoli, in tanti hanno scoperto perché un episodio anche lontano nel tempo spiega il nostro presente e dà risposte al bisogno di memoria.

Ribelli
La storia prevede lunghe stagioni di continuità e improvvise rotture. Spesso queste ultime sono agevolate, se non scatenate, dall’azione di alcuni singoli uomini e singole donne che, mettendo in discussione i costumi, le mentalità, le regole, aprono orizzonti nuovi di possibilità. Ai ribelli che sono riusciti a cambiare radicalmente il corso degli eventi, a coloro che ci hanno provato e a coloro che hanno immaginato strade diverse da quelle battute fino a quel momento, è dedicato questo ciclo di Lezioni di Storia: un ciclo di cinque appuntamenti che vedrà protagonisti relatori autorevoli e appassionati, noti al pubblico dei più importanti teatri italiani.
Ribelli è il titolo della nuova edizione delle Lezioni di Storia che si terrà al Teatro Donizetti dal 18 gennaio al 1° marzo 2025. Ad inaugurare il ciclo sarà il teologo Vito Mancuso con la lezione Gesù: la rottura della Legge. Il 1° febbraio sarà la volta di Francesca Cenerini che parlerà della figura di Cleopatra e dell’influenza che la cultura egizia ha avuto sul gusto dei romani. La domenica successiva salirà sul palco Maria Giuseppina Muzzarelli per raccontare la figura storica, il carisma e la personalità complessa di Giovanna d’Arco: una donna in armi. Il 15 febbraio Luigi Mascilli Migliorini proporrà una riflessione profonda su Robespierre, nel cuore della rivoluzione, mentre per chiudere, il 1° marzo Loris Zanatta presenterà Fidel Castro e la sua rivoluzionaria “religione politica”.

Tutti gli incontri si svolgeranno al Teatro Donizetti.

INCONTRI: RIBELLI

Vito Mancuso, teologo, filosofo e accademico
Gesù intese esplicitamente rompere con la Legge? Sì e no. Sì, perché venne giustiziato per la sua dura contestazione della tradizione religiosa e del suo annuncio del regno di Dio in radicale opposizione ai poteri di questo mondo. No, perché la sua ribellione fu il risultato di una più profonda obbedienza. Quale? A chi, a che cosa?
Vito Mancuso è un teologo italiano. Ha insegnato Teologia moderna e contemporanea presso l’Università San Raffaele di Milano ed è stato docente di Storia delle dottrine Teologiche all’Università degli Studi di Padova. Attualmente insegna al master di Meditazione e neuroscienze dell’Università di Udine. Dal 2022 è editorialista del quotidiano “La Stampa”. Tra i sui libri di maggior successo e tradotti in altre lingue ricordiamo: L’anima e il suo destino (Raffaello Cortina, 2007), Io e Dio. Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011), Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare (Garzanti 2013), Dio e il suo destino (Garzanti 2015). Le sue ultime pubblicazioni sono La mente innamorata e Etica per giorni difficili, entrambe edite da Garzanti.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora 18 gennaio 2024 ore 11.00 Teatro Donizetti 10€ in base alla disponibilità del Teatro

Francesca Cenerini insegna Storia romana ed Epigrafia e Istituzioni romane all’Università di Bologna
L’ultima regina della dinastia tolemaica giunge nell’Urbe per la prima volta e alloggia nella villa di Cesare. La storia di Roma di quegli anni s’interseca non solo con i destini dell’Egitto ma anche con le storie della Palestina, dell’Africa e dell’Asia. Inizia una stagione che avrà enorme incidenza sulla cultura e sui gusti dei romani.
Francesca Cenerini è docente di Storia romana e di Epigrafia e istituzioni romane all’Università di Bologna. Ha indirizzato e indirizza i propri studi nell’ambito della Storia antica. Gli interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla rappresentazione della condizione femminile in età romana, attraverso l’analisi della documentazione storiografica ed epigrafica. La ricerca ha prodotto due monografie e numerosi articoli pubblicati in riviste e saggi in volume. Ha collaborato a molte iniziative volte alla comunicazione pubblica delle proprie ricerche, collaborando con riviste di alta divulgazione e iniziative culturali. In particolare, ha partecipato nel mese di ottobre 2021 al Lezioni di Storia Festival di Napoli. È autrice de La Donna Romana. Modelli e realtà (Il Mulino, 2013), Dive e donne. Mogli, madri, figlie e sorelle degli imperatori romani da Augusto a Commodo (Angelini Photo Editore, 2009).
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora 1° febbraio 2024 ore 11.00 Teatro Donizetti 10€ in base alla disponibilità del Teatro

Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia delle città e Storia
e patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna.
È una ragazza, ma combatte come un uomo; è una vergine cristiana, ma veste abiti maschili; si sente in rapporto diretto con Dio, ma non riconosce la mediazione della Chiesa. Venerata come santa, è diventata un mito, e non solo per i francesi. Molte domande restano però aperte su questa giovane in armi arsa sul rogo a 19 anni.
Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna. Si occupa di storia della mentalità e della società. Tra le sue pubblicazioni: Pescatori di uomini. Predicatori e piazze alla fine del Medioevo (2005); Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan intellettuale e donna (nuova edizione 2017); A capo coperto. Storie di donne e di veli (nuova edizione 2018); Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all’età moderna (2020). Per Laterza è autrice di Nelle mani delle donne. Nutrire, guarire, avvelenare dal Medioevo a oggi (2013) e Madri, madri mancate, quasi madri. Sei storie medievali (2021).
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora  8 febbraio 2024 ore 11.00 Teatro Donizetti 10€ in base alla disponibilità del Teatro

Luigi Mascilli Migliorini insegna Storia moderna all’Università L’Orientale di Napoli
Il beneducato avvocato di una cittadina di provincia è il simbolo della Rivoluzione francese, delle sue illusioni, dei suoi orrori. Non sappiamo quando il disagio di un animo borghese si sia manifestato in una “incorruttibilità” poi incarnatasi nei sacri principi di una Rivoluzione, suo malgrado, inevitabilmente destinata a corrompersi.
Luigi Mascilli Migliorini è membro dell’Accademia dei Lincei, già presidente della SISEM e professore di Storia moderna presso l’Università L’Orientale. È uno dei maggiori studiosi dell’età napoleonica e della Restaurazione in Europa, a cui ha dedicato due importanti biografie: Napoleone, Salerno Editrice (2002 e nuova edizione 2015, Premio della Fondation Napoléon) e Metternich, Salerno Editrice (2014, Premio Filippo Burzio dell’Accademia delle Scienze di Torino e Premio Rhegium Julii). È Commandeur de l’Ordre des Palmes Académiques, Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese e professore invitato presso l’École Normale Supérieure a Parigi e l’Università Cattolica di Santiago del Cile. Fa parte del Comitato scientifico della Correspondance di Napoleone presso l’editore Fayard. Per Laterza è autore, tra l’altro, di 500 giorni. Napoleone dall’Elba a Sant’Elena (2016); Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con F. Canale Cama e A. Feniello, 2019); L’età moderna. Una storia globale (2020) e L’ultima stanza di Napoleone. Memorie di Sant’Elena, Salerno, 2021 e 11 maggio 1860, Roma-Bari, Laterza, 2023.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora 15 febbraio 2024 ore 11.00 Teatro Donizetti 10€ in base alla disponibilità del Teatro

Loris Zanatta insegna Storia dell’America Latina all’Università di Bologna
Come i re cattolici fonde politica e religione, arrivando a concepire una religione ‘politica’. Non crea una comunità politica ma una comunità di fede, inclusiva verso i fedeli, spietata con gli eretici. E i suoi nemici sono gli stessi della Spagna cattolica: la civiltà protestante e l’Illuminismo, ora ribattezzati ‘capitalismo’ e ‘liberalismo’.
Loris Zanatta insegna Storia e Istituzioni dell’America Latina all’Università di Bologna. È editorialista dei quotidiani di Buenos Aires «La Nación» e «Clarín» e membro della Accademia della Storia della Repubblica Argentina. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere storico, tra cui: Eva Perón. Una biografia politica, Rubbettino (2009); Storia dell’America Latina contemporanea, Laterza (2010); Il populismo, Carocci (2013); La Nazione cattolica. Chiesa e dittatura nell’Argentina di Bergoglio, Laterza (2014, edito anche in Argentina), Fidel Castro. L’ultimo «re cattolico», Salerno (2019) e Il populismo gesuita. Perón, Fidel, Bergoglio, Laterza (2020).
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora  1° marzo 2024 ore 11.00 Teatro Donizetti 10€ in base alla disponibilità del Teatro

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