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LEZIONI DI STORIA: La forza delle idee

LEZIONI DI STORIA: La forza delle idee

Una nuova iniziativa di Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione con Editori Laterza  gennaio – febbraio 2024 La Fondazione Teatro Donizetti presenta una nuova iniziativa che va ad arricchire la sua già intensa attività: Lezioni di Storia, un ciclo di incontri realizzato in collaborazione con Editori Laterza e con il sostegno di Cassa Lombarda, il cui titolo La forza delle idee ne esplicita lo spirito e i contenuti. Protagonisti dei cinque appuntamenti, tutti in programma al Teatro Donizetti di sabato mattina alle ore 11.00 (biglietto ingresso 10 euro, riduzione per scuole 8 euro), saranno altrettanti storici e studiosi che si addentreranno in epoche e personaggi del passato, svelandone i molteplici risvolti ed evidenziandone i riflessi sul presente. Il tutto con un linguaggio che garantisce a chiunque la possibilità di riuscire a vedere le cose in modo nuovo, da prospettive spesso mai considerate. Le Lezioni di Storia avranno inizio il 13 gennaio 2024 con Alessandro Barbero, docente di Storia medievale, ma anche volto noto presso il pubblico del piccolo schermo, che evidenzierà come avvenimenti lontani tanti secoli – in particolare la battaglia di Legnano – possano avere effetti diretti sulla contemporaneità. Il 20 gennaio Laura Pepe, docente di Diritto greco antico, riandrà alla figura mitica di Antigone, la cui parabola tragica induce tuttora a riflettere sul reale significato del concetto di giustizia. Il 3 febbraio sarà quindi la volta del docente di Fisica Sperimentale Piero Martin, che avrà il compito di sottolineare l'importanza delle rivoluzionarie intuizioni scientifiche di Galileo Galilei. Il 10 febbraio Alessandro Vanoli, storico, scrittore e divulgatore, si interrogherà poi sull’idea di Occidente e sul senso che ancora oggi ha la figura di Cristoforo Colombo. Chiuderà il ciclo, il 24 febbraio, lo storico dell’arte Costantino D'Orazio con un ritratto di Andy Warhol e una incursione nel mondo della cultura pop. Tutti gli incontri saranno introdotti da Max Pavan, giornalista di Bergamo TV. Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, sottolinea come «questa nuova iniziativa ampli il raggio d’azione della stessa Fondazione, affiancandosi alle numerose proposte in ambito operistico, teatrale e jazz. Le Lezioni di Storia corrispondono peraltro a quella diversificazione dell’offerta che ci permette di coinvolgere pubblici sempre nuovi, con un occhio di riguardo alle fasce giovanili». Per Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione, «questa iniziativa che ci vede al fianco di una casa editrice importante come Laterza è un’ulteriore opportunità per rendere il Teatro Donizetti fruibile in giornate e orari poco consueti, facendo sì che sia ancor più la “casa dei bergamaschi”. L’apertura delle porte del teatro il sabato mattina per incontri dall’intrinseco valore culturale ha quindi un forte significato». È Lodovico Steidl, Responsabile delle relazioni istituzionali di Editori Laterza, a raccontare la nascita e lo sviluppo delle Lezioni di Storia: «Nel 2006 gli Editori Laterza vararono all'Auditorium Parco della Musica di Roma un format di eccezionale successo che ha avuto un ruolo fondamentale nell'affermazione della materia storica come oggetto di passione e di studio. Il segreto fu quello di riuscire a portare la storia fuori dalle aule universitarie,

LEZIONI DI STORIA: La forza delle idee2023-10-19T17:18:48+02:00

Joe Lovano & Jakob Bro in concerto

Joe Lovano & Jakob Bro in concerto martedì 24 ottobre al Teatro Sociale: unica data italiana Alle ore 18 incontro con pubblico e stampa per annunciare gli eventi principali di Bergamo Jazz 2024 Joe lovano, nuovo Direttore Artistico di Bergamo Jazz, sarà a Bergamo martedì 24 ottobre per un concerto al Teatro Sociale (ore 20.30) insieme al chitarrista danese Jakob Bro, unica data italiana di un tour che porterà i due musicisti in giro per l’Europa fino ai primi di novembre, tra Svizzera, Ungheria, Germania, Belgio e Olanda. Prima del concerto, Joe Lovano, nel Ridotto dello stesso Teatro di Città Alta (ore 18), annuncerà al pubblico e alla stampa gli eventi principali di Bergamo Jazz 2024. Alla guida di Bergamo Jazz dopo Uri Caine, Paolo Fresu, Enrico Rava, Dave Douglas e Maria Pia De Vito, che l’ultima sera di Bergamo Jazz 2023 al Teatro Donizetti ha idealmente passato il testimone al suo successore, Joe Lovano è da diversi decenni una delle figure centrali del jazz contemporaneo, profondamente legato alla moderna tradizione della musica di estrazione afro-americana ma nel contempo proteso alla ricerca di raffinate soluzioni espressive. Come dimostrano i suoi recenti album registrati per ECM, fra cui One Around The Room, realizzato con un’ampia formazione diretta insieme allo stesso Jakob Bro. Esplicitamente dedicato a Paul Motian, con il quale sia Joe Lovano che Jakob Bro hanno avuto modo di collaborare assiduamente, One Around The Room è stato registrato a Copenaghen nel novembre del 2021 e attesta l’importanza dell’influsso che il leggendario batterista ha esercitato anche come leader e compositore sulle vicende del jazz dagli anni Sessanta in avanti. Lo stesso Lovano - che insieme a Paul Motian ha calcato due volte il palcoscenico del Teatro Donizetti, nel 1995 con il progetto “Brodaway Music” con Lee Konitz, Bill Frisell e Marc Johnson, e nel 1998 in trio con Frisell - racconta dell’esperienza vissuta accanto all’ex partner di Bill Evans: «Ogni volta che salgo su un palcoscenico o sono in studio di registrazione, tengo presente la lezione di Paul. Cioè che la musica dovrebbe riguardare la respirazione profonda e l'ascolto attento: quando uno suona deve essere leader e accompagnatore allo stesso tempo, deve condividere lo spazio e lasciarsi trasportare dalla musica. Non si tratta di dimostrare il proprio virtuosismo strumentale, quanto piuttosto esplorare l'arte di improvvisare, essere quindi totalmente immersi nel momento in cui essa pende vita e sentirsi realmente coinvolti nella musica che si suona». Jakob Bro, anch’egli ben noto al pubblico di Bergamo Jazz e il cui debutto discografico con Paul Motian risale all’album ECM Garden of Eden del 2004, aggiunge: «Ciò che ho amato così tanto della musica di Paul è stata la sua sensibilità estetica, sia nel modo in cui suonava che nel modo in cui componeva. Sia che suonasse la sua musica o degli standard, era sempre chiaro che si trattava di Paul Motian. Anche il modo in cui metteva insieme le persone e organizzava le sue band era fonte di ispirazione. Più personalmente, l'universo armonico delle composizioni di Paul è

Joe Lovano & Jakob Bro in concerto2023-10-17T17:21:15+02:00

LUCIA OFF: CON LO SPETTACOLO DI E CON FRANCESCO MICHELI INIZIANO LE ATTIVITÀ DEL DONIZETTI OPERA 2023

Martedì 10 ottobre, Giornata mondiale della salute mentale, alle ore 20 al Teatro Donizetti Francesco Micheli dialogherà con lo psicoterapeuta Alberto Pellai e attraverso il personaggio di Lucia di Lammermoor offriranno una riflessione sul mondo degli adolescenti di oggi Mercoledì 11 ottobre alle ore 11 Lucia OFF nella versione originale inaugurerà le iniziative con le scuole e giovedì 12 arriverà al Cinema Teatro Nuovo di Trescore Balneario   A poco più di un mese dall’inizio del festival Donizetti Opera 2023, prime iniziative coinvolgeranno dedicate alle scuole e alla comunità con lo spettacolo più iconico di sempre: Lucia OFF di e con Francesco Micheli. E si comincia con una “variazione sul tema” martedì 10 ottobre al Teatro Donizetti alle ore 20.00, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, Lucia OFF avrà una sua declinazione in forma di dialogo tra opera e psicopedagogia con Francesco Micheli e Alberto Pellai, celebre medico e psicoterapeuta molto amato. L’incontro è aperto a tutti ma particolarmente adatto a genitori e docenti che ogni giorno si relazionano con figli e studenti, a loro volta impegnati in una delle fasi più complesse della vita. L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione a questo link https://www.donizetti.org/it/festival-donizetti-opera/lucia-off-tra-opera-e-psicopedagogia-micheli-pellai/2023-10-10. Francesco Micheli, attraverso lo spettacolo Lucia OFF, ha fatto conoscere il tema centrale dell’opera di Donizetti a migliaia di giovani e studenti, con la missione di dimostrare quanto l’opera (come genere musicale e in particolare il titolo del compositore bergamasco) trascenda il tempo e parli direttamente al nostro contemporaneo. Fra gli scritti divulgativi di Alberto Pellai ci sono testi come L’età dello tsunami. Come sopravvivere a un figlio preadolescente, Tutto troppo presto, La bussola delle emozioni che compongono una biblioteca molto amata dai genitori che tentano di trovare un canale di comunicazione con i figli. Quello fra Micheli e Pellai sarà quindi un inedito “duetto” - per restare in ambito operistico - che aiuterà il pubblico a conoscere meglio l’animo umano e quello degli adolescenti in particolare. «L’esperienza della pandemia e dell’isolamento forzato che abbiamo affrontato – commenta Francesco Micheli – mi ha portato a fare un passo avanti rispetto al mio lavoro di avvicinamento dei giovani all’opera lirica. Soprattutto rispetto agli adolescenti e a partire dalla consapevolezza emotiva che hanno dovuto sviluppare durante questo periodo. E proprio da questo universo emotivo emerso ho pensato che affiancando la mia esperienza musicale a quella di uno psicoterapeuta come Alberto Pellai sarebbe stato possibile un nuovo approccio. A mio parere Lucia di Lammermoor è l’opera ideale per affrontare determinati temi dato che la protagonista rappresenta il disagio giovanile, la mancanza di certezze e l’esigenza di porsi domande: un’orfana di senso della vita nella quale i suoi coetanei d’oggi si possono riconoscere». Com’è ormai tradizione, mercoledì 11 ottobre alle ore 11.00, il Teatro Donizetti accoglierà gli studenti per inaugurare l’anno scolastico con Lucia OFF, appuntamento che annualmente fa vibrare l’intera sala del massimo teatro bergamasco con l’energia di tutti gli studenti presenti. Con Lucia OFF Micheli racconta attraverso Lucia di Lammermoor – titolo operistico romantico per eccellenza, immerso fra le nebbie, i castelli e i cimiteri di una Scozia medievale dilaniata dalle lotte fra i clan – la storia d’amore tenera e sincera di due adolescenti

LUCIA OFF: CON LO SPETTACOLO DI E CON FRANCESCO MICHELI INIZIANO LE ATTIVITÀ DEL DONIZETTI OPERA 20232023-10-09T11:22:16+02:00

Giovedì 12 ottobre prende il via la vendita dei nuovi abbonamenti alla Stagione di Prosa 2023/2024

Grande successo per la campagna di rinnovo: 95% rispetto alla passata Stagione 4.460 abbonati alla Stagione di Prosa 2022/23, pari al 95%, hanno confermato la propria adesione alla prossima Stagione: partendo da questo dato rilevante, la Fondazione Teatro Donizetti annuncia l’avvio da giovedì 12 ottobre della vendita dei nuovi abbonamenti. Da martedì 17 ottobre saranno poi disponibili i nuovi abbonamenti alla rassegna Altri Percorsi e per l’Operetta e i carnet per la sezione Storia, Teatro e Società. Da giovedì 2 novembre saranno quindi in vendita i biglietti per i singoli spettacoli per tutte le stagioni. I biglietti per l’opera Madama Butterfly sono già disponibili, mentre quelli dello spettacolo del 31 dicembre, All That Musical, saranno in vendita già dal 17 ottobre. Tutti i programmi e prevendita online: www.teatrodonizetti.it «Non possiamo non esprimere viva soddisfazione per i risultati dei rinnovi degli abbonamenti alla Prosa», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «I segnali di un ritorno del pubblico nei nostri teatri erano già forte subito dopo l’emergenza pandemica e questo ci ha portato, già nella passata Stagione, ad aumentare le repliche. Cosa che abbiamo ora fatto ulteriormente. L’avvio della vendita dei nuovi abbonamenti e poi dei biglietti non può quindi che avvenire sotto auspici migliore». «Ho sempre pensato al nostro pubblico come a una grande comunità ed è una gioia vedere che continui ad ampliarsi», aggiunge Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, «Inizieremo a dicembre con la prima nazionale di Iliade. “Il gioco degli dèi” con Alessio Boni, attore amatissimo non solo dal nostro pubblico, in scena con un gruppo di artisti di grande livello: questo è il nostro contributo a “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura”. Lo spettacolo dopo la prima nazionale a Bergamo avrà una lunga tournée che toccherà molte città italiane». Nello specifico, ecco un riepilogo della Stagione dei Teatri 2023/2024. Stagione di Prosa al Teatro Donizetti Sette titoli costituiscono il cartellone della Stagione di Prosa al Teatro Donizetti: la prima nazionale di Iliade. “Il gioco degli dèi”, progetto di cui è principale artefice Alessio Boni sia nelle vesti di coregista che di attore (dal 12 al 18 dicembre 2023), sarà seguita da Boomers di e con Marco Paolini (dal 16 al 21 gennaio con doppia replica sabato 20), da La Maria Brasca di Giovanni Testori (dal 13 al 18 febbraio con doppia replica sabato 17), da  Perfetti sconosciuti, trasposizione della brillante commedia cinematografica di Paolo Genovese (dal 27 febbraio al 3 marzo, con doppia replica sabato 2). A seguire: La buona novella, spettacolo di teatro-canzone in cui Neri Marcorè  ripercorre le canzoni e i pensieri dell’omonimo bellissimo album di Fabrizio De André (dal 5 al 10 marzo con doppia replica sabato 9);  Il mercante di Venezia di Shakespeare, che segnerà il ritorno di Franco Branciaroli al Donizetti (dal 9 al 14 aprile con matinée giovedì 11 e doppia replica sabato 13); L’albergo dei poveri di Maksim Gor'kij, in un nuovo allestimento firmato da Massimo Popolizio (da mercoledì 17 a martedì 23 aprile).

Giovedì 12 ottobre prende il via la vendita dei nuovi abbonamenti alla Stagione di Prosa 2023/20242023-10-06T14:34:48+02:00

“Raffa in the Sky”: Ecco i primi risultati su Rai5, RaiPlay e sui social

Oltre 50mila spettatori in tv con picchi di 120mila, superate le 4mila presenze a Bergamo Per l’opera commissionata in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura già raccolti più di 300 articoli di rassegna stampa internazionale, con decine di servizi web, radio e tv Ultime due repliche venerdi 6 e domenica 8 ottobre insieme alla mostra del Museo della Radio e televisione Rai   Si avvicina il secondo weekend di recite di Raffa in the Sky, la nuova opera ispirata a Raffaella Carrà e dedicata alla società italiana dal dopoguerra a oggi, che – dopo il debutto della scorsa settimana – andrà in scena al Teatro Donizetti di Bergamo venerdì 6 ottobre (ore 20.30) e domenica 8 ottobre (ore 15.30). La musica è di Lamberto Curtoni, libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli che firma anche la regia dello spettacolo. Copyright ed edizioni della musica originale sono di Casa Musicale Sonzogno - Edizioni Curci. Superate le 4mila presenze in teatro, disponibili in biglietteria e online gli ultimi posti per le ultime recite. Com’è noto, lo spettacolo è stato trasmesso su Rai5 in diretta ed è sempre disponibile su RaiPlay, grazie alla media partnership con Rai Cultura e il Museo della Radio e della Televisione Rai. La prima visione ha avuto un ascolto medio di oltre 50mila telespettatori; i contatti sono stati 773.635. «L’opera in tv – dichiara Massimo Scaglioni ordinario di Storia ed Economia dei Media e direttore del CeRTA Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – è capace di creare un evento culturale. Rispetto alla media dei programmi su Rai5, Raffa in the Sky ha generato picchi di quasi 120 mila spettatori. Gli spettatori che hanno poi visto l’opera on demand, l’hanno seguita per intero per un totale di oltre 120mila minuti visti. Insomma, l’opera lirica in televisione può incontrare il gusto del pubblico se riesce a sviluppare un evento, come è accaduto con Raffa in the Sky e come ad esempio accade in modo più forte con la prima del 7 dicembre del Teatro alla Scala». Dall’elaborazione di Sensemakers/CeRTA sui dati Auditel emerge anche la risonanza social della trasmissione Tv e del debutto con 4mila500 interazioni generate da una ventina di contenuti a campione, in particolare ANSA (2mila) e un post del mezzosoprano Cecilia Bartoli, vera “influencer” per Raffa in the Sky (poi in platea a Bergamo domenica 1 ottobre). In generale dall’analisi dei post della Fondazione Teatro Donizetti dedicati a Raffa in the Sky emerge che hanno raggiunto oltre 1milione 320mila persone, con un grandissimo numero di reazioni: 1 persona su 10 ha commentato, condiviso o espresso una reazione; 65mila sono stati i click dai social verso il sito raffainthesky.it Da non dimenticare l’esperienza della Community su whatsapp, per la prima volta dedicata a un’opera che ha raccolto più di mille persone nell’arco di un mese. Raffa in the Sky, nuova produzione commissionata dalla Fondazione Teatro Donizetti per Bergamo Brescia Capitale della Cultura, sta riscuotendo una notevole attenzione da parte del pubblico e della critica non solo musicale ma anche televisiva e di costume: al

“Raffa in the Sky”: Ecco i primi risultati su Rai5, RaiPlay e sui social2023-10-05T15:21:32+02:00

VajontS 23. Un’azione corale di teatro civile in scena al Teatro Sociale lunedì 9 ottobre

Si intitola VajontS 23, azione corale di teatro civile, e sarà una serata - evento in programma lunedì 9 ottobre, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2.000 persone, condivisa in contemporanea da oltre 130 teatri di tutta Italia. A Bergamo, si svolgerà al Teatro Sociale (ore 21) su iniziativa della Fondazione Teatro Donizetti che ha raccolto l’adesione di ben nove compagnie teatrali del territorio: Erbamil, La Pulce, La Vecchia Serena, Pandemonium Teatro, Teatro Caverna, Teatro del Vento, Teatro Piroscafo, Teatro Prova, TTB Teatro Tascabile di Bergamo. Su testo originale di Marco Paolini e Gabriele Vacis, rivisto per la speciale occasione dallo stesso Paolini e da Marco Martinelli, con la regia di Silvia Briozzo e Caterina Scotti, musiche eseguite dal vivo di Matteo Zenatti e luci di Pietro Bailo, lo spettacolo vedrà in scena numerosi attori professionisti bergamaschi: Albino Bignamini, Silvia Briozzo, Fabio Comana, Barbara Covelli, Damiano Grasselli, Lucia Limonta, Viviana Magoni, Chiara Magri, Federico Nava, Sara Pagani, Enzo Valeri Peruta, Federico Piscitello, Francesca Poliani, Caterina Scotti, Walter Tiraboschi, Cristina Zanetti. A loro si affiancheranno dieci giovani attori di Progetto Young, il progetto formativo della Fondazione Teatro Donizetti: Giovanni Aresi, Marta Federico, Francesca Garofalo, Petra Lopopolo, Davide Marchetti, Michelangelo Nervosi, Elisa Nicolato, Laura Remigi, Andrea Valietti. Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, coordinatrice della messa in scena di VajontS a Bergamo, idea condivisa con Francesco Micheli, Direttore Artistico del festival Donizetti Opera, spiega lo spirito dell’iniziativa: «Quando nei mesi scorsi siamo stati contattati da Marco Paolini, abbiamo aderito immediatamente e con entusiasmo alla sua richiesta per vari motivi. Primo fra tutti l’importanza di un testo che rievoca con grande forza uno degli eventi più drammatici della storia del nostro Paese che apre molte riflessioni sulla nostra condizione attuale. E poi perché ci è parsa subito come un’opportunità per realizzare un momento condiviso del mondo teatrale bergamasco nel suo impegno non solo artistico, ma anche civile. E siamo orgogliosi che a questo evento parteciperanno anche i giovani attori del nostro Progetto Young». «Lo spettacolo di Marco Paolini sul Vajont, che nel 1997 fu un vero e proprio caso mediatico, inaspettato, improvviso ed enorme, con la sua messa in onda in pima serata su RAI 2, fu certamente lo spettacolo che fece da apripista al teatro di narrazione, consacrando lo stesso Paolini come un grande protagonista di tutto il teatro italiano», prosegue Maria Grazia Panigada, «Il nuovo testo rivisto con Marco Martinelli del Teatro delle Albe di Ravenna, è ora un testo corale, di grande valore simbolico. Il lavoro in vista della serata al Teatro Sociale è in corso da mesi ed è emozionante vedere lo spirito di collaborazione che si è subito instaurato tra attori di diverse compagnie». La storia del Vajont, riscritta 25 anni dopo il racconto televisivo, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. Il racconto di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti

VajontS 23. Un’azione corale di teatro civile in scena al Teatro Sociale lunedì 9 ottobre2023-10-03T17:07:52+02:00

“Raffa in the Sky”: debutta a Bergamo la nuova opera ispirata a Raffaella Carrà e dedicata alla società italiana dal dopoguerra a oggi

 Per la prima volta una città Capitale Italiana della Cultura commissiona un’opera Da un’idea di Francesco Micheli regista anche dello spettacolo con la musica di Lamberto Curtoni diretta da Carlo Boccadoro e il libretto di Alberto Mattioli e Renata Ciaravino  Ad interpretare il personaggio di Raffaella Carrà sarà Chiara Dello Iacovo Nel cast Carmela Remigio, Gaia Petrone, Dave Monaco, Haris Andrianos e Roberto Lorenzi e i danzatori della Fattoria Vittadini  Manca una settimana al debutto di Raffa in the Sky, la nuova opera ispirata a Raffaella Carrà e dedicata alla società Italiana dal dopoguerra a oggi che andrà in scena al Teatro Donizetti di Bergamo venerdì 29 settembre (ore 20.30), domenica 1° ottobre (ore 15.30), venerdì 6 ottobre (ore 20.30) e domenica 8 ottobre (ore 15.30). La musica è di Lamberto Curtoni, libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli che firma anche la regia dello spettacolo. L’opera è commissionata è prodotta dalla Fondazione Teatro Donizetti per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 ed è la prima volta che una città capitale inserisce nel proprio programma una nuova opera lirica, nella terra che ha inventato questo genere, simbolo dell’Italia nel mondo. Raffa in the Sky è proprio una vera opera lirica, che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà, grande protagonista della televisione italiana ma anche personaggio internazionale. Non è un musical o una biografia in musica ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato, e talvolta stimolato, le trasformazioni della società italiana dell’ultimo mezzo secolo. Attraverso momenti iconici della programmazione televisiva che ha avuto per protagonista la Carrà, l’opera si propone di riflettere sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media, senza dimenticare le canzoni che Raffaella ha interpretato, in un racconto che percorre la strada del surreale e del fantastico per parlare a tutti noi. «Sono fermamente convinto che il teatro debba rispondere ai bisogni brucianti della società – racconta Francesco Micheli a Luca Baccolini nel programma di sala – Viviamo un’epoca che ogni giorno ci squaderna il dramma delle donne iraniane, dei femminicidi, degli stupri, della violenza di genere. Tutto questo perché l'umanità tarda ancora a riconoscere come dovrebbe il ruolo di parità uomo-donna. L'arbitrio e la sopraffazione degli uomini sulle donne continuano a creare voragini di dolore e di ingiustizia. La Carrà cos'ha fatto? Più di mezzo secolo fa, con il suo corpo e la sua voce, ha parlato di libertà della donna, senza per questo essere additata come una pasionaria o un'anarchica. Il «Guardian» una volta ha scritto brillantemente: «Ha insegnato la gioia del sesso a tutta l'Europa». Le barriere all'interno della vita culturale vanno aggiornate e possibilmente abbattute: anche per questo la Carrà dev'essere considerata un soggetto culturale a pieno titolo». A interpretare Raffaella Carrà in questa nuova produzione bergamasca è stata chiamata la giovanissima Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo (Nuove Proposte 2016). Accanto a lei un cast di celebri cantanti d’opera, come Carmela Remigio, Gaia Petrone, Dave Monaco, Haris

“Raffa in the Sky”: debutta a Bergamo la nuova opera ispirata a Raffaella Carrà e dedicata alla società italiana dal dopoguerra a oggi2023-09-22T14:14:39+02:00

Per la nuova opera “Raffa in the Sky” due conversazioni a cura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in collaborazione con l’Università di Bergamo

Il pubblico presente potrà seguire anche una prova dello spettacolo Tra gli ospiti del primo incontro il sindaco Giorgio Gori, Simone Marchetti direttore di “Vanity Fair” e il designer Sergio Pappalettera Teatro Donizetti, Sala Musica Martedì 19 settembre, ore 16.30 Lunedì 25 settembre, ore 16.30 La partecipazione è libera con prenotazione consigliata su www.raffainthesky.it Raffaella Carrà e la cultura popolare contemporanea è il tema del primo dei due incontri organizzati dalla Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione col CeRTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi Università Cattolica del Sacro Cuore), diretto da Massimo Scaglioni. Appuntamento quindi nella Sala Musica del Teatro bergamasco martedì 19 settembre alle ore 16.30 (ingresso libero con prenotazione consigliata su www.raffainthesky.it).Un’occasione da non perdere per approfondire le diverse tematiche sottese al personaggio e alla vicenda sociale raccontata dall’opera, ritratto dell’Italia degli ultimo 80 anni attraverso la presenza di importanti docenti e osservatori del nostro tempo.Al termine della conversazione, il pubblico presente avrà la straordinaria possibilità di assistere a una prova di regia dello spettacolo, scoprendo in anteprima Raffa in the Sky con la musica Lamberto Curtoni, il libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli, la regia di Francesco Micheli. Questi i relatori della prima giornata che converseranno insieme al curatore dell’incontro Massimo Scaglioni (docente Unicatt) e al sindaco di Bergamo Giorgio Gori: Fabio Cleto (delegato del Rettore a UniBG OnAir, la web-radio dell’Università di Bergamo e docente di Storia Culturale), Simone Marchetti (direttore editoriale di Vanity Fair Europa & direttore di Vanity Fair Italia), Francesca Pasquali (Prorettrice con delega alla comunicazione dell’Università di Bergamo, docente di Media e Società),Sergio Pappalettera (designer e docente di Comunicazione visiva e grafica all’Università IULM di Milano). Con loro anche alcuni componenti del team creativo come i librettisti Alberto Mattioli e Renata Ciaravino. Seconda conversazione lunedì 25 settembre, sempre alle ore 16.30 nella Sala Musica del Teatro Donizetti (ingresso libero con prenotazione consigliata su www.raffainthesky.it) sul tema Raffaella Carrà nella storia della televisione e dei media italiani. Tra i relatori Aldo Grasso (docente di Storia della Televisione all’Università Cattolica del Sacro Cuore), Salvo Guercio e Giovanni Benincasa (autori Tv), Fabio Vittorini (docente di Musica e immagine all’Università IULM di Milano). Per segnare ancora di più la collaborazione tra il Teatro Donizetti e l’Università di Bergamo, gli studenti potranno – oltre che partecipare agli incontri – acquistare i biglietti dell’opera a un prezzo simbolico di 15 euro. Da alcune settimane chiunque può aderire alla community su Whatsapp “I mille per Raffa in the Sky” attraverso questo link https://bit.ly/1000PerRaffaInTheSkyLa community è destinata al pubblico più ampio, agli appassionati d’opera, a quelli di Raffaella Carrà, ai curiosi, a chi non ha mai ascoltato un’opera o la musica contemporanea, a chi ha voglia di conoscere un libretto inedito, il percorso creativo e produttivo di un’opera, a chi è interessato alle attività di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. Ci saranno anche anticipazioni e dettagli che saranno destinati solo agli iscritti, per dare così tutte le possibili coordinate su un progetto che ha visto

Per la nuova opera “Raffa in the Sky” due conversazioni a cura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in collaborazione con l’Università di Bergamo2023-09-18T12:41:38+02:00

“Ti presento Raffa” e “Rumore. La filosofia di Raffaella Carrà” due serate per conoscere e approfondire i temi della nuova opera

A Redona con Francesco Micheli e il cast per ascoltare in anteprima alcune pagine di Raffa in the Sky Al Balzer Globe iniziativa di Popsophia-festival del contemporaneo di Pesaro con Lucrezia Ercoli e Djset con Protopapa domenica 17 settembre, Teatro Qoelet, ore 21 lunedì 18 settembre, Balzer Globe, ore 19 La partecipazione è libera con prenotazione consigliata su www.raffainthesky.it Due nuovi appuntamenti per conoscere l’opera Raffa in the Sky e il pensiero filosofico e creativo che sta alla base della nuova creazione per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.Domenica 17 settembre al Teatro Qoelet alle ore 21 (Via Papa Leone XIII, 22) andrà in scena Ti presento Raffa: una vera e propria anteprima di Raffa in the Sky con Francesco Micheli e il cast dell’opera che accompagneranno il pubblico all’interno dell’opera in prima assoluta che andrà in scena dal 29 settembre. Ti presento Raffa è l’occasione fondamentale per cominciare ad ascoltare alcune pagine della nuova opera scritta da Lamberto Curtoni, scoprire il soggetto e i personaggi immaginati dai librettisti Renata Ciaravino e Alberto Mattioli, conoscere gli interpreti di questa produzione pensata per l’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Al Teatro di Loreto e al Teatro Qoelet di Redona ci sanno in scena Chiara Dello Iacovo (interprete di Raffaella) e poi il celebre soprano Carmela Remigio, il tenore Dave Monaco, il mezzosoprano Gaia Petrone, il baritono Haris Andrianos e il basso Roberto Lorenzi. Lo spettacolo si svolge all’interno del programma della festa di San Lorenzo della parrocchia di Redona. L’ingresso è libero con prenotazione consigliata sul sito www.raffainthesky.it. Un aperitivo filosofico seguito da un set costituiscono invece l’appuntamento di lunedì 18 settembre alle ore 19 Balzer Globe dal titolo “Rumore. La filosofia di Raffaella Carrà”. Sarà una conferenza spettacolo a cura di Popsophia-festival del Contemporaneo di Pesaro per ricostruire la rivoluzione leggera che, a colpi di caschetto biondo mai spettinato, ha caratterizzato l’Italia del boom economico, cambiando equilibri e visioni, rompendo stereotipi e pregiudizi. Con il cognome del pittore metafisico e il nome del maestro del Rinascimento, Raffaella Carrà è oggi un’icona fuori dal tempo e dallo spazio, un mito che ha segnato la cultura pop internazionale e che continua a far muovere corpi e pensieri. Un nuovo modello femminile che fa “rumore” perché “la vita non è più tutta una serie di tabù”: i temi della filosofia contemporanea risuonano nel ritmo bacchico e vertiginoso del suo Tuca Tuca. Ne parlerà la filosofa Lucrezia Ercoli con il supporto dei video di Riccardo Minnucci e il dj set di Protopapa, autore di un remix omaggio alla cantante per i suoi ottant’anni, basato sul brano Luca. L’ingresso e il primo cocktail sono gratuiti con prenotazione consigliata sul sito www.raffainthesky.it. Continua a crescere la community su Whatsapp “I mille per Raffa in the Sky”, spazio digitale nel quale sono condivisi quotidianamente approfondimenti, curiosità, video, fotografie della produzione Raffa in the Sky, di Raffaella Carrà e del pianeta Arkadia. È sempre possibile iscriversi attraverso questo link https://bit.ly/1000PerRaffaInTheSky Raffa in the

“Ti presento Raffa” e “Rumore. La filosofia di Raffaella Carrà” due serate per conoscere e approfondire i temi della nuova opera2023-09-18T12:39:34+02:00

Concorso Art Bonus 2023: Premio speciale per il progetto “Ambasciatori di Donizetti”

La Fondazione Teatro Donizetti ha ricevuto il premio per la capacità di coinvolgere il tessuto civile ed economico del territorio nel sostegno al festival Donizetti Opera. Nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, martedì 13 settembre, la Fondazione Teatro Donizetti ha ricevuto il Premio Speciale del Concorso Art Bonus – ideato da Ales – Arte Lavoro e Servizi spa, società in-house del Ministero della Cultura e da Promo PA –  come istituzione arrivata alla fase finale del contest che più di tutte si è distinta per la qualità dei risultati della campagna di mecenatismo Ambasciatori di Donizetti e per il coinvolgimento nel concorso del tessuto civile ed economico cittadino. A ritirare il premio è stato il responsabile marketing e fundraising Andrea Compagnucci, ideatore del progetto Ambasciatori di Donizetti attraverso il quale, dal 2016, il festival Donizetti Opera riceve contributi dai privati grazie ad Art Bonus – strumento fiscale di sostegno al mecenatismo lanciato nel 2014 dal Governo che riconosce ai donatori un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni liberali a sostegno di un bene culturale – e che oggi conta 28 differenti realtà che, insieme, nel 2022 hanno donato 405.500€. A Roma in rappresentanza degli Ambasciatori di Donizetti, il cui referente per la Fondazione Teatro Donizetti è Riccardo Tovaglieri di Patrimonio Cultura, è intervenuto Attilio Brambilla, vicepresidente di Alfaparf Group, impresa che ha aderito al progetto “Ambasciatori di Donizetti” sin dal primo momento, che ha ricevuto una pergamena commemorativa del concorso. Il premio è stato consegnato alla presenza, fra gli altri, di Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della cultura, Mario Turetta, segretario generale del MiC, Massimo Osanna, direttore generale Musei, Paolo D’Angeli, direttore generale Bilancio, Antonio Parente, direttore generale Spettacolo, Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato di ALES, Carolina Botti, direttore divisone rapporti pubblico-privati ALES e di Francesca Velani, direttore LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione. Sono stati 269 i progetti della 7a edizione del Concorso Art Bonus, di cui 116 hanno partecipato alla semifinale sul sito artbonus.gov.it e 12 quelli che hanno raggiunto la votazione finale sui canali social di Art Bonus. Fra i 12 progetti finalisti, sei per la categoria “Beni e luoghi della Cultura” e sei per “Spettacolo dal vivo”, quello degli “Ambasciatori di Donizetti” ha saputo raccogliere 12.236 voti complessivi grazie alle campagne di comunicazione social e alla partecipazione di molte istituzioni della città, prime fra tutte il Comune di Bergamo e anche gli studenti. Nella categoria “Spettacolo dal vivo”, la Fondazione Teatro Donizetti si è classificata al secondo posto con i suoi 12.236 voti, alle spalle del Salieri Circus (13.000 voti) e prima del Teatro Testoni Ragazzi di Bologna (8.207 voti), della Fondazione Teatro Massimo di Palermo (6.855 voti), di Catalyst Associazione Culturale di Barberino di Mugello (5.828 voti) e di Trame Sonore – Mantova Chamber Music Festival (5.099 voti). Di seguito la motivazione completa: “Premio Speciale Concorso Art Bonus 2023” alla Fondazione Teatro Donizetti, una delle istituzioni tra le più longeve nell’applicazione della misura fiscale, che si è distinta tra i finalisti del Concorso per la qualità e i risultati della

Concorso Art Bonus 2023: Premio speciale per il progetto “Ambasciatori di Donizetti”2023-09-14T16:14:11+02:00
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