Avviata con grandissimo successo con Silvio Orlando e La vita davanti a sé, la Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti propone per il secondo anno consecutivo il ciclo Appuntamento con la Storia: «Quattro spettacoli, altrettante storie di uomini che hanno qualcosa di epico e straordinario nel loro attraversare con coraggio il loro tempo e la loro vicenda umana», sottolinea Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, «Nella consapevolezza che solo riflettendo sul nostro passato possiamo costruire un futuro migliore».

Il primo personaggio storico che si incontra in questo importante viaggio a ritroso nel tempo è Giacomo Matteotti, raffigurato da Maurizio Donadoni in Matteotti Medley, in programma mercoledì 21 dicembre al Teatro Sociale alle ore 20.30. Regia di Paolo Bignamini. Scene e costumi realizzati dagli studenti del Biennio di Scenografia dell’Accademia di Brera. Musiche dal vivo eseguite da Katerina Haidukova. Disegno luci di Pietro Bailo. Produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Fond’azione dopolavoro. Durata spettacolo: 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: posto unico intero 19 euro, ridotto 15 euro.

Al termine dello spettacolo avrà luogo, sempre al Teatro Sociale, un incontro con lo stesso Maurizio Donadoni, realizzato insieme a ISREC Bergamo, Istituto bergamasco per la Storia delle Resistenza e dell’Età Contemporanea. Modera Maria Grazia Panigada.

Parlando a dei coetanei del tempo, un Giacomo Matteotti poco più che ventenne aveva detto: «Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri». Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, a Roma, quello stesso “ragazzo” veniva rapito e ucciso. Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio – con quello di tanti altri – oggi viviamo in libertà, è un peccato. Il suo rapimento e il suo assassinio furono snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Per qualche tempo, in seguito a quel delitto, il fascismo sembrò sul punto di “sfasciarsi”. L’occasione fu persa dalle opposizioni che, ritiratesi dal parlamento, furono disinnescate con abilità machiavellica da Mussolini. Matteotti Medley ripercorre questa storia alternando il racconto dei fatti nudi e crudi, a citazioni da musiche all’epoca popolari: dalle marcette squadriste agli stornelli contro il Negus, dalle musiche da ballo alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla.

Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso: luogo dove il passato prende corpo attraverso corpo e voce dell’interprete; dove il racconto documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie. E dove ognuno è chiamato a rispondere, come può o come deve, alla domanda: che valore ha, oggi, la democrazia?


BIGLIETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI
Presso Teatro Donizetti
Piazza Cavour, 15 – Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi)

Presso Teatro Sociale
Via Colleoni, 4 – Bergamo
Tel. 035.216660
Apertura al pubblico solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio