Auditorium di Piazza della Libertà
BERGAMO FILM MEETING inaugura BERGAMO JAZZ
Auditorium di Piazza della LibertàOre 15.15 Proiezione del film Nóż w wodzie (Il coltello nell’acqua) di Roman Polański (Polonia, 1962, 94’) con Leon Niemczyk, Kolanta Umecka, Zygmunt Malanowicz musiche di Krzysztof Komeda Il coltello nell’acqua è il primo lungometraggio firmato da Roman Polanski, all’epoca non ancora trentenne, e uno dei più fortunati debutti registici della storia della cinematografia: venne presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove vinse il Premio Fipresci, e fu il primo film polacco a ricevere una candidatura agli Oscar come miglior film straniero (fu battuto da 8½ di Fellini). In procinto di partire per un'escursione in barca, un giornalista sportivo e sua moglie caricano sulla loro auto un giovane autostoppista e gli propongono di restare anche per la gita del fine settimana. Inizia così una convivenza - lunga 24 ore - nell'angusto spazio di una barca a vela che si fa teatro dello scontro psicologico, verbale ma anche fisico, tra i due uomini, antagonisti in una lotta che pare avere come posta in gioco l'attenzione della donna, osservatrice muta della disputa virile. La colonna sonora reca la firma di Krzysztof Komeda, pianista e compositore polacco considerato uno dei più originali esponenti del jazz europeo degli anni Sessanta. Il suo sestetto, di cui faceva parte tra gli altri il trombettista Tomasz Stanko, rimane una delle più pregevoli e innovative formazioni di quel periodo. Komeda, scomparso nel 1969, scrisse anche le musiche di Ingenui perversi di Andrzej Wajda e di Good Bye, Till Tomorrow di Janusz Morgenstern, oltre che di Cul-de-sac, di Per favore, non mordermi sul collo! e di Rosemary’s Baby dello stesso Polanski. Ore 17.30 DANILO GALLO Danilo Gallo basso elettrico, balalaika bassa, effetti Sonorizzazione del film Kohlhiesels Töchter (Due sorelle) di Ernst Lubitsch (Germania, 1920, 64‘) con Jacob Tiedtke, Henny Portne, Emil Jannings, Gustav Von Wangenheim Vagamente ispirato a La bisbetica domata di Shakespeare, Due sorelle è ambientato in un paesino imprecisato del Sud della Bavaria, dove il giovane Xaver vuole coronare il suo sogno d'amore e sposare la bella Gretel. Kohlhiesel, il padre della ragazza, però, rifiuta di concedergli la mano della figlia minore perché non vuole che si sposi prima della sorella maggiore Liesel. Purtroppo nessuno si avvicina a Liesel a causa della sua bruttezza. Xaver si vede già spacciato, quando l’amico Seppel gli fornisce la soluzione: sposare prima una poi l'altra sorella… Il turbine di equivoci è assicurato, come pure il divertimento. Danilo Gallo è uno dei più versatili e quotati bassisti italiani, a suo agio in diversi contesti stilistici. Spazia infatti con naturalezza dal jazz al rock, dalla musica improvvisata a collaborazioni che vedono la musica interagire con altre discipline quali teatro, danza, poesia, cinema. È leader o co-leader di gruppi di portata internazionale come
INCONTRIAMO IL JAZZ: L’arte dell’improvvisazione
Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
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Auditorium di Piazza della LibertàLezioni-concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE Le lezioni-concerto rivolte agli allievi delle scuole secondarie intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz viene a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. La lezione concerto progettata dal CDpM per Bergamo Jazz intende evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Giulio Visibelli flauto e sax soprano Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo
LA VIA DEL FERRO
Auditorium di Piazza della LibertàLA VIA DEL FERRO La Via del Ferro, o se si vuole in inglese The Iron Way, è un nome di certo insolito per un gruppo jazz, ma un motivo per il quale è stato scelto c’è: del quartetto fanno parte quattro musicisti di diversa nazionalità che hanno individuato nel nome della antica strada che congiungeva la Toscana, precisamente Follonica, con Londra, la “via del ferro” appunto, il comune tratto identificativo geografico. In Toscana ha infatti le sue radici il contrabbassista Michelangelo Scandroglio, classe 1996, già allievo di Ares Tavolazzi per il jazz e di Gabriele Ragghianti per il contrabbasso classico. Oggi è di stanza a Londra, così come la tastierista romana Maria Chiara Argirò, altro prodigioso talento italico formato esportazione. Dalla Nuova Zelanda proviene invece il batterista Myele Manzanza, che dopo essersi messo in luce in patria è sbarcato nel Regno Unito facendosi notare per la sua travolgente verve ritmica, mentre nativo della capitale britannica è il sassofonista Alex Hitchcock, uno dei nomi più in vista della new wave del British Jazz. I quattro creano insieme una musica ad alto tasso energetico, che in breve ha conquistato i cuori e le menti delle nuove generazioni di jazz fan, non solo d’oltre Manica. E tra i loro estimatori c’è niente di meno che il famoso deejay e produttore Gilles Peterson: «absolutely crazy good» è stata la sua reazione dopo aver visto in azione La Via del Ferro. Locandina LA VIA DEL FERRO Alex Hitchcock sax tenore Maria Chiara Argirò pianoforte, synth Michelangelo Scandroglio basso elettrico Myele Manzanza batteria
ALEXANDER HAWKINS “Dialect Quintet”
Auditorium di Piazza della LibertàALEXANDER HAWKINS “Dialect Quintet” Il Dialect Quintet è uno dei progetti ideati da WeStart, il centro di produzione del festival Novara Jazz. A guidarlo è uno dei pianisti europei oggi più acclamati a livello internazionale: l’inglese Alexander Hawkins. Ben coesi attorno alle idee musicali dell’autorevole leader ci sono quattro giovani talenti, già apprezzati in molteplici contesti: la sassofonista argentina Camila Nebbia, il chitarrista Giacomo Zanus, il contrabbassista Ferdinando Romano e la batterista Francesca Remigi. Già collaboratore di Anthony Braxton, Louis Moholo-Moholo, insieme al quale si è esibito a Bergamo Jazz 2016, Mulatu Astatke e Roberto Ottaviano, Hawkins è ampiamente riconosciuto come uno dei compositori più caratteristici della sua generazione, oltre che come uno dei pianisti più richiesti. Lo si può ascoltare dal vivo e su disco con una vasta gamma di musicisti creativi, tra cui Nicole Mitchell, Tomeka Reid, Sofia Jernberg, Shabaka Hutchings e Evan Parker, solo per citarne alcuni. Originaria di Buenos Aires, da tempo residente a Berlino, Camila Nebbia è sassofonista, compositrice, improvvisatrice e artista visuale. Ha collaborato con Marilyn Crispell, Michael Formanek, Angelica Sanchez, Randy Peterson, Tom Rainey, Kit Downes e molti altri. Per l’etichetta americana Relative Pitch ha realizzato l’album per solo sax Una ofrenda a la ausencia. Giacomo Zanus è uno dei più interessanti chitarristi italiani delle ultime generazioni: prende ispirazione da contesti musicali diversi, dal jazz al folk, dal post-rock, al minimalismo e alla musica elettroacustica. Miglior nuovo talento italiano nel Top Jazz 2023 di Musica Jazz, Ferdinando Romano unisce la sua formazione classica con la passione per la musica improvvisata e per i sintetizzatori e la musica elettronica, producendosi regolarmente sia come leader che come sideman. Batterista versatile, compositrice e improvvisatrice innovativa, Francesca Remigi ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il suo talento artistico è tra i più ricercati nell’ambito del jazz più sperimentale. È partecipe di numerosi gruppi e progetti, tra i quali il trio Gogoducks. Locandina Alexander Hawkins pianoforte Camila Nebbia sax tenore Giacomo Zanus chitarra Ferdinando Romano contrabbasso Francesca Remigi batteria
INCONTRIAMO IL JAZZ: Tutti quanti voglion fare jazz
Auditorium di Piazza della LibertàLezione-concerto rivolta agli studenti delle scuole primarie TUTTI QUANTI VOGLION FARE JAZZ L’incontro propone agli alunni delle scuole primarie i concetti base dell’improvvisazione jazz attraverso la vocalità e il ritmo. Il repertorio propone alcuni classici del jazz e del gospel come “Amazing Grace”, “When the saints go marchin in”, brani del repertorio disneyiano come “Crudelia Demon” e composizioni di Duke Ellington come “Come Sunday”. I ragazzi e le ragazze sono coinvolti nelle esecuzioni strumentali con alcuni riff melodici eseguiti secondo la tecnica del call and response e alcune clavi ritmiche che si inseriscono nell’arrangiamento strumentale e corale proposto sul palco. Le partiture e arrangiamenti, appositamente realizzati per ensemble scolastici, vengono distribuiti ai docenti per essere utilizzati come materiale didattico in classe In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Coro Gospel della scuola primaria dell’IC Santa Lucia di Bergamo diretto da Gabriele Capitanio Marchin’ Band della Scuola Primaria dell’IC Camozzi di Bergamo diretta da Lorenzo Roncelli Emilio Soana tromba Claudio Angeleri pianoforte Paola Milzani voce Gabriele Comeglio sax alto e soprano Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria