Al suo penultimo appuntamento, la Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti vede, da martedì 28 marzo a domenica 2 aprile, il ritorno in città di una delle attrici più amate non solo dal pubblico bergamasco: Ottavia Piccolo. Con lei, sul palcoscenico del Teatro Donizetti, ci saranno I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per presentare Cosa nostra spiegata ai bambini, spettacolo incentrato sulla figura di Elda Pucci, Sindaco di Palermo per un anno, scritto da Stefano Massini, primo autore italiano ad aver vinto un prestigiosissimo Tony Award, gli Oscar del Teatro. Regia di Sandra Mangini. Visual di Raffaella Rivi. Disegno luci di Gianni Bertoli Musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da Massimiliano Dragoni (salterio, percussioni, doppio flauto), Luca Roccia Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarre, mandolino), Gianni Micheli (clarinetto basso), Mariel Tahiraj (violino) e dallo stesso Enrico Fink (flauto). Produzione Argot Produzioni, Officine della Cultura, Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Orari rappresentazioni: da martedì 28 a sabato 1° aprile ore 20.30, domenica 2 aprile ore 15.30. Sabato 1° aprile è prevista anche una replica straordinaria fuori abbonamento con inizio alle ore 17.00. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche.
Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno. Cosa nostra spiegata ai bambini racconta la storia di Elda Pucci, la Dottoressa, prima donna ad essere eletta Sindaco di Palermo, il 19 aprile 1983. Il suo incarico durerà un anno. Un anno dopo ancora, esattamente il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salterà in aria spinta da due cariche di esplosivo. Nel prima, nel mezzo, nel dopo, ci sono i miliardi dell’eroina, gli assassinii del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. E per la prima volta, la città di Palermo, durante il mandato di Elda Pucci, si costituisce parte civile in un processo di mafia.
Se si riuscisse a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure, le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire: Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce.
Cosa Nostra spiegata ai bambini «È la storia di una donna determinata, forte ma anche idealista, che voleva cambiare le cose», racconta Ottavia Piccolo, «Stefano Massini ha scritto questo testo perché essendo giovane non conosceva Elda Pucci, l’ha scoperta facendo un lavoro su Palermo e ha deciso di scrivere una storia su questa donna che era una pediatra, primario dell’Ospedale dei Bambini, che aveva accettato di diventare sindaco di Palermo perché evidentemente era una persona con un’idea nuova e voleva cambiare le cose. Non le è stato permesso, è rimasta primo cittadino per poco meno di un anno. Quando le persone che comandavano a quel tempo hanno visto quello che Elda voleva fare, cioè mettere in riga la città, gliel’hanno impedito, l’hanno sfiduciata. La cosa particolare è che la mafia non ha avuto il coraggio di ucciderla, perché forse, essendo una donna, non la riteneva così importante. Era un personaggio amato e conosciuto da tutti, in quanto andava nei quartieri poveri a curare i ragazzini. Elda Pucci era una donna di cui non si è mai parlato perché non è stata uccisa, ma è stata cancellata. La sua è una storia di quelle che vanno raccontate».
BIGLETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI
Presso Teatro Donizetti
Piazza Cavour, 15 – Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi)