Dopo il toccante Amore di Pippo Delbono ospitato al Donizetti, la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti torna nella sua sede abituale, il Teatro Sociale di Città Alta, dove giovedì 27 (ore 20.30) e venerdì 28 marzo (ore 10.30) è in programma Anfitrione, rivisitazione del testo di Plauto ad opera del Teatro Kismet di Bari con la drammaturgia e la regia di Teresa Ludovico. Già in programmazione nel 2020 e poi annullato a causa della pandemia, Anfitrione ruota attorno al tema del doppio, fondamentale nel testo di Plauto e collocato dalla regista Teresa Ludovico in un ambiente malavitoso in cui sei attori e un musicista, in un movimento continuo, disegnano doppi mondi: divino e umano, sopra e sotto, luci e ombre. Nello spettacolo, quindi, verità e finzione si alternano e si confondono in un gioco di specchi attraverso il corpo e la voce degli attori.
«Chi sono io se non sono io? Quando guardo il mio uguale a me, vedo il mio aspetto, tale e quale, non c’è nulla di più simile a me! Io sono quello che sono sempre stato? Dov’è che sono morto? Dove l’ho perduta la mia persona? Il mio me può essere che io l’abbia lasciato? Che io mi sia dimenticato? Chi è più disgraziato di me? Nessuno mi riconosce più e tutti mi sbeffeggiano a piacere. Non so più chi sono! Queste sono alcune delle domande che tormentano sia i protagonisti dell’Anfitrione, scritto da Plauto più di 2000 anni fa, che molti di noi oggi», racconta la regista Teresa Ludovico, «Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’io, la perdita dell’essere garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione, lontano da casa, per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena, e generare con lei il semidio Ercole. Giove-Anfitrione durante la notte d’amore, lunga come tre notti, racconta ad Alcmena, come se li avesse vissuti personalmente, episodi del viaggio di Anfitrione. Durante il racconto il dio provò, per la prima volta, un’ilarità che poi si premurò di lasciare in dono agli uomini. Dopo Plauto in tanti hanno riscritto l’Anfitrione e ciascuno l’ha fatto cercando di ascoltare gli stimoli e le inquietudini del proprio tempo. Ho provato a farlo anch’io».
Teresa Ludovico è regista, autrice e attrice. Dopo la laurea, ha compiuto un lungo percorso artistico sotto la guida di diversi maestri, in Italia e all’estero. Dal 1993 fa parte del Teatro Kismet OperA di Bari e dal 1998 è regista stabile. Fra gli altri, scrive e dirige gli spettacoli Ecuba e i suoi figli, Bella e Bestia (premio Eti Stregagatto 2002), La regina delle nevi, Il malato immaginario presentati in festival e teatri in Europa, Asia e Australia. Si è avvicinata al teatro musicale scrivendo e interpretando varie opere fra cui il concerto teatrale In search of Simurgh, realizzato in collaborazione con i Radiodervish. Firma la regia di numerose opere di teatro contemporaneo fra
cui Piccola Antigone e Cara Medea e Namur, di Antonio Tarantino, di cui è anche interprete. Cura la riscrittura e regia di I Was A Rat! di Philip Pullman coprodotto da Birmingham Repertory Theatre Company, Nottingham Playhouse Theatre Company, The New Wolsey Theatre, Ipswich, e la regia di The BFG di Roald Dahl, prodotto dal Birmingham Repertory Theatre. Inoltre, dal 2002 al 2008, collabora con il Setagaya Public Theatre di Tokyo e cura la regia e la drammaturgia di Yuki no Joou e Ningyohime. Nel 2008 per Za Koenji Public Theatre di Tokyo firma regia e drammaturgia di Tabi to Aitsu to Ohimesama che nel 2011 vince il premio Jido Fukushi Bunka Sho come “Migliore opera per le nuove generazioni” e, nel 2016, firma testo e regia di Pinocchio. Dal 2011 al 2016 cura la Direzione Artistica del Teatro Kismet OperA, ora Teatri di Bari. Attualmente è direttrice artistica del festival Maggio all’Infanzia. Dalla Regione Puglia, Assessorato delle Pari opportunità, riceve il “Premio Talento Donna – Puglia 2013”.