Venerdì 4 e sabato 5 marzo (ore 20.30) il Teatro Donizetti ospita il primo dei tre Eventi Speciali voluti da Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, per celebrare la riapertura dello stesso Teatro dopo i lavori di restauro. Ad inaugurare questa nuova sezione è stato chiamato un attore molto noto di cinema, teatro e televisione: Claudio Bisio, protagonista nell’occasione de La mia vita raccontata male. Regia di Giorgio Gallione. Musiche di Paolo Silvestri. Luci di Aldo Mantovani. Scene e costumi di Guido Fiorato. In scena, accanto a Claudio Bisio, due musicisti, Marco Bianchi e Pietro Guarracino. Produzione Teatro Nazionale di Genova. Durata 1 ora e 20 minuti senza intervallo.

Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci segnala che, se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano  in Bertolt  Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. Perché la vita, sembra dirci questo viaggio agrodolce, forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E che spesso non si vive la vita come vuoi tu, ma come vuole lei. Lo spettacolo è perciò anche una indiretta riflessione sull’arte del narrare, su come il tempo modifica e trasfigura gli accadimenti, giocando spesso a idealizzare il passato, cancellando i brutti ricordi e magnificando quelli belli, reinventando così il reale nell’ordine magico del racconto. In questa tessitura variegata e sorprendente si muove Claudio Bisio, accompagnato da due musicisti per costruire una partitura emozionante, spesso profonda ma pure giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.

Claudio Bisio e Giorgio Gallione hanno lavorato insieme per la prima volta nello spettacolo Monsieur Malaussène (1997), tratto dall’opera di Daniel Pennac. Nell’ambito dell’esperienza del Teatro dell’Archivolto (che dal 2018 è confluito nel Teatro Nazionale di Genova), è maturato un sodalizio artistico che successivamente ha dato vita agli spettacoli La buona novella (2000), I bambini sono di sinistra di Michele Serra (2003), Grazie di Daniel Pennac (2005), Seta di Alessandro Baricco (2007), Io quella volta lì avevo venticinque anni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (2009), Father and son di Michele Serra (2014).

Francesco Piccolo, Premio Strega nel 2014 per Il desiderio di essere come tutti, è autore di numerosi libri di successo, da La separazione del maschio a Momenti di trascurabile felicità a L’animale che mi porto dentro. Pluripremiato anche per il suo lavoro di sceneggiatore, ha collaborato tra gli altri con registi come Nanni Moretti, Paolo Virzì, Silvio Soldini, Marco Bellocchio, Francesca Archibugi e con Saverio Costanzo per la serie L’amica geniale. Autore molto amato da un pubblico eterogeneo, regala una scrittura accurata e attenta alle piccole cose di ogni giorno, ai sentimenti come alla coscienza sociale e individuale, ritraendo con garbo e ironia l’Italia dei nostri tempi.

Dopo La mia vita raccontata male, la sezione Eventi Speciali della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti proseguirà con Una piccola odissea di Andrea Pennacchi (Teatro Donizetti, 8 e 9 aprile) e con Icaro di Daniele Finzi Pasca (Teatro Sociale, 29 e 30 aprile).


PREZZI BIGLIETTI
da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro.

BIGLIETTERIA
Presso Teatro Donizetti
Piazza Cavour, 15 – Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
Apertura al pubblico: da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi)
La domenica, nei giorni di spettacolo, la Biglietteria è aperta a partire da un’ora e mezza prima la rappresentazione.

L’accesso a teatro è consentito ai possessori di Green Pass Rafforzato, con obbligo di indossare mascherina FFP2.