Sarà nel segno dei tipici colori festosi del musical l’evento che la Fondazione Teatro Donizetti propone il 31 dicembre nel principale teatro cittadino. E allo scoccare della mezzanotte, brindisi nelle sale storiche dello stesso Teatro Donizetti, insieme agli artisti della Compagnia BIT, che nella speciale occasione (alle ore 22.00) presenterà A Christmas Carol, tratto dal più famoso romanzo di Charles Dickens, adattato da Melina Pellicano, con le musiche originali di Stefano Lori e Marco Caselle. In palcoscenico, un cast di oltre 20 elementi, con Fabrizio Rizzolo nel ruolo di Ebenezer Scrooge, e con effetti speciali curati da Alessandro Marrazzo, 150 costumi e scenografie spettacolari.
Melina Pellicano, regista e autrice del libretto del musical, ha voluto essere il più fedele possibile al romanzo, perché la scrittura di Dickens si mostra già di per sé molto teatrale: «La solitudine di Scrooge e la sua ricchezza economica sono in contrapposizione con la serenità della famiglia e la modesta situazione sociale degli altri personaggi. La ricchezza d’animo e il coraggio di far fronte ad una situazione poco agiata sono la vera ricchezza.  È un concetto vecchio, ma assolutamente attuale», racconta, «C’è qualche differenza nella vicenda e nei personaggi, ma sempre nel rispetto del racconto originale e nello spirito di Dickens. Questo è stato voluto ed è un piccolo modo personale per rendere omaggio allo scrittore». «Ho scelto di aprire lo spettacolo con il monologo e la canzone del piccolo Tim (il figlio piccolo di Bob Cratchit, impiegato di Scrooge), per affidare ad un bambino il compito di spiegare “come stanno veramente le cose”, per spiegare al pubblico il punto di vista di un bambino che guarda al mondo con occhi limpidi e senza giudizio. Tiny Tim racconta infatti che Scrooge “non è capace di sorridere ed è sempre in collera con chiunque gli rivolga la parola”, ma che in realtà “è soltanto solo” e nessuno dovrebbe rimanere solo a Natale», prosegue la regista.

Altro immancabile appuntamento sarà il Concerto di Capodanno, in programma la mattina di mercoledì 1° gennaio al Teatro Sociale (ore 11.00). L’Orchestra Filarmonica Italiana, diretta da Andrea Oddone, guiderà il pubblico in un appassionante viaggio musicale tra Le Danze d’Europa, specchio di diverse tradizioni musicali europee, da Vienna all’Italia, passando per il cuore dell’Europa centrale. Il programma del concerto include capolavori di compositori che hanno saputo catturare l’anima delle danze popolari e trasformarle in opere d’arte senza tempo. Il repertorio di Johann Strauss, “il Re del valzer”, con le sue celebri polke e valzer viennesi, evocherà l’eleganza e l’energia della capitale austriaca durante il periodo d’oro della musica da ballo. Antonín Dvořák, invece, con le sue danze slave, farà immergere nelle calde e suggestive atmosfere dell’Europa Centrale: le sue melodie, ricche di vivacità e sentimento, riflettono l’orgoglio della cultura popolare della sua terra natale, la Repubblica Ceca. Non mancherà un omaggio all’Italia con le musiche di Ottorino Respighi, il compositore che ha saputo riscoprire e valorizzare il patrimonio musicale italiano. Le sue opere, ispirate alla musica rinascimentale e barocca, saranno un tributo alla nostra tradizione culturale, in un perfetto equilibrio tra passato e modernità. Infine, le composizioni di Johannes Brahms arricchiranno il programma con il loro tono solenne e maestoso, pur mantenendo un forte legame con le radici popolari tedesche. Le danze ungheresi di Brahms, in particolare, saranno un omaggio alla passionalità e alla potenza della musica popolare dell’Europa Orientale, con il loro ritmo incalzante e le loro melodie accattivanti.