È Serena Sinigaglia a firmare la regia di Supplici, il testo di Euripide che la compagnia Atir porta in scena al Teatro Sociale giovedì 26 (ore 20.30) e venerdì 27 gennaio (ore 10.30) nell’ambito della rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. Lo spettacolo vedrà in palcoscenico sette attrici che interpreteranno il ruolo delle madri, il coro e i vari personaggi della tragedia: Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin. Traduzione di Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi. Drammaturgia a cura di Gabriele Scotti. Cori a cura di Francesca Della Monica. Scene di Maria Spazzi. Costumi di Katarina Vukcevic. Luci di Alessandro Verazzi. Produzione ATIR – Nidodiragno/CMC – Fondazione Teatro Due, Parma. Durata dello spettacolo: 1 ora e 15 minuti senza intervallo. Al termine di ognuna delle due rappresentazioni avrà luogo un incontro con la compagnia, moderato da Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro.

«Amo i classici da sempre: con essi imparo cos’è il teatro e cos’è l’essere umano. Con i contemporanei imparo a conoscere la realtà presente e l’epoca in cui vivo. Insomma classico e contemporaneo si guardano, si specchiano l’un con l’altro, si nutrono a vicenda. Come tradizione e innovazione», racconta Serena Sinigaglia, «Da anni volevo affrontare “Le supplici” di Euripide: il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo. È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio».

«Le supplici sono le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe. Giungono ad Atene per implorare Teseo: recuperi i cadaveri dei vinti, dei figli uccisi, a costo di fare guerra a Tebe che non li vuole restituire. Tebe sotto la tirannide di Creonte, Atene sotto la democrazia di Teseo. Ancora una volta una stranezza: può essere la democrazia in mano ad una persona sola? Non è una contraddizione in termini?», prosegue la regista, «Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità».

«Sette attrici straordinarie a cui mi lega un lungo sodalizio artistico, interpreteranno il coro delle supplici e saranno anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia: Teseo, l’araldo tebano, Etra, Adrasto, il messaggero, il coro dei bimbi, Atena. Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo. Che siano le donne a compiere questo viaggio di ricostruzione e conoscenza mi è parso necessario e naturale» conclude il suo pensiero Serena Sinigaglia.


BIGLIETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI
Presso Teatro Donizetti
Piazza Cavour, 15 – Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi)

Presso Teatro Sociale
Via Colleoni, 4 – Bergamo
Tel. 035.216660
Apertura al pubblico solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio.


In occasione degli spettacoli ospitati al Teatro Sociale, Fondazione Teatro Donizetti e ATB offrono agli abbonati di Altri Percorsi un servizio di trasporto con una navetta in partenza alle ore 20.00 dal Teatro Donizetti (lato Sentierone) con ritorno da Città Alta (Colle Aperto, dopo la fine della rappresentazione). Il servizio è prenotabile direttamente presso la Biglietteria del Teatro Donizetti, che consegnerà un tesserino da esibire al personale del Teatro prima di salire sull’autobus. Il servizio ha un costo di 5 euro per tutta la Stagione. Gli spettatori non abbonati e gli abbonati che preferiscono usufruire dei mezzi pubblici avranno accesso gratuito ai mezzi urbani ATB da e per Città Alta (funicolare compresa), presentando il biglietto di ingresso allo spettacolo.