9.265 spettatori complessivi, una media di oltre 1.000 presenze a replica: La coscienza di Zeno, secondo titolo della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti andato in scena nel principale teatro cittadino da sabato 25 gennaio a domenica scorsa, ha ottenuto un grandissimo successo.
«Sono stati giorni fantastici: grazie Bergamo e un saluto alla Sindaca che oggi è con noi!»: così Alessandro Haber, protagonista principale dello spettacolo, si è congedato al termine dell’ultima delle nove repliche, una delle quali è stata applaudita da oltre 1.000 studenti. A sipario calato, nei camerini, è poi avvenuto il cordiale incontro con Elena Carnevali, che a sua volta ha ringraziato il grande attore per la bellissima prova di tutta la compagnia.
«È il secondo anno che rappresentiamo questo spettacolo. Ci sono città in cui il pubblico è più avvezzo ad andare a teatro e dove registriamo reazioni più sottili, che colgono certe sfumature. Tra queste c’è sicuramente Bergamo: il Teatro Donizetti è uno dei teatri che più amo e che più ho frequentato nel mio lungo percorso», ha raccontato a caldo Alessandro Haber, «Qui si capisce che il pubblico viene a teatro con piacere, con la voglia di abbracciarti, di accoglierti. Certo, dipende molto dallo spettacolo: è come fare all’amore, quando si trova quel quid particolare. E a Bergamo credo siamo riusciti a toccare il pubblico, anche grazie alla regia di Paolo Valerio che io trovo bellissima e alla bravura di tutta compagnia, costituita da un gruppo di attori all’altezza. Con Bergamo ho un rapporto speciale, forse anche per via del fatto che la mia prima storia d’amore fu con una ragazza della vostra città. Al di là di questo, anche questa volta mi sono trovato particolarmente bene».
Al suo debutto al Donizetti era invece Francesco Godina, che nello spettacolo interpreta Zeno da giovane: «Di queste impegnative repliche mi porto a casa prima di tutto la bellezza del Teatro Donizetti, di cui avevo sentito parlare ma che non avevo avuto ancora la fortuna di frequentare. Siamo quasi alla fine della tournée, ci mancano una quindicina di rappresentazioni per arrivare alle 100 previste: a Bergamo. la replica alla quale hanno assistito gli studenti è stata una delle migliori. I giovani magari ridono in momenti diversi da quelli del pubblico, diciamo, tradizionale. Questo vuol dire che forse sono più sensibili a una comicità differente che li cattura. La soddisfazione è proprio quando le risate arrivano sul testo di Svevo. Il che vuol dire che la nostra operazione è riuscita».