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ANTONIO FARAÒ Trio
“Tributes”
featuring AMEEN SALEEM & JEFF BALLARD

Per la prima volta ospite di Bergamo Jazz, Antonio Faraò presenta il suo ultimo progetto, Tributes, sentito omaggio ad alcuni illustri colleghi di strumento, da McCoy Tyner a Chick Corea, che hanno avuto un ruolo importante nel plasmare la personalità musicale del pianista italiano. Ma in Tributes c’è anche altro: «In questo nuovo progetto ho voluto rendere omaggio ad alcuni grandi musicisti che nel corso degli anni mi hanno regalato forti emozioni artistiche e umane, oltre che ad alcuni luoghi, come Calvì, dove ho avuto modo di conoscere formidabili musicisti della scena jazz francese, tra cui i grandi Didier Lockwood e Michel Petrucciani, a cui è dedicato il brano “Memories of Calvì”», commenta lo stesso Antonio Faraò, al cui fianco ci saranno sul palco del Teatro Sociale il contrabbassista Ameen Saleem, artista a tutto tondo originario di Washington D.C., e il batterista Jeff Ballard, già partner di Chick Corea e Brad Melhdau e ben conosciuto dal pubblico di Bergamo Jazz.
Nato a Roma nel 1965, ma lombardo di adozione, Antonio Faraò è pianista ferratissimo, molto considerato a livello internazionale: tra i suoi estimatori c’è Herbie Hancock, che più volte lo ha invitato a partecipare al Global Concert dell’International Jazz Day. Impressionante è la lista di musicisti dai nomi altisonanti con i quali ha avuto modo di collaborare: Jack DeJohnette, Chris Potter, Daniel Humair, Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Billy Cobham, Bireli Lagrène, Dennis Chambers, Claudio Fasoli, André Ceccarelli, Ivan Lins; Jeff “Tain” Watts, Benny Golson, Von Freeman, Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie Didier Lockwood, Billy Hart, Lenny White, Eddie Gomez, Bob Berg, Joe Lovano, Dave Liebman; Wayne Shorter, Johnny Griffin, Richard Galliano, Al Jarreau, Marcus Miller, Charles Tolliver, Toots Thielemans, Christian McBride, George Garzone e altri ancora.
Dal 2023 è coinvolto nel progetto McCoy Tyner Legends, quintetto nel quale Antonio Faraò, unico componente non statunitense del gruppo, si trova a fianco di Chico Freeman, Steve Turre, Avery Sharpe e Ronnie Burrage. Nel 2024 è uscito per la Criss Cross l’album Tributes nel quale Faraò è affiancato da John Patitucci e Jeff Ballard.

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LIZZ WRIGHT

Il New York Times ha descritto la sua voce come «un contralto morbido e scuro, dotato di qualità che si potrebbero associare al bourbon invecchiato in botte o alla pelle morbida come il burro». Lizz Wright è tra le voci nere degli ultimi decenni che con la sua forza interpretativa meglio riflettono il tessuto culturale afro-americano, traendo ispirazione dalla sua educazione nel Sud della Georgia, dove esordì come direttrice musicale di una piccola chiesa di cui il padre era il pastore.
«Le mie influenze sono molto chiare: è sufficiente ascoltare la mia musica», racconta oggi Lizz Wright, «La mia era una famiglia molto spirituale e fortemente legata alla terra, avendo da generazioni una tradizione contadina. Ciò che si sente nella mia musica non è solo il mio retaggio afro-americano, ma anche quello di una persona che vive connessa alla terra. Cerco quindi di distaccarmi dagli stereotipi e di cantare la mia personalità di donna e di essere umano su questa pianeta».
Pur ancora giovane, Lizz Wright ha già alle spalle una carriera considerevole. A 22 anni si è cimentata con un tributo a Billie Holiday e a 23 ha raggiunto la vetta delle classifiche jazz di Billboard con il suo primo album, Sa, a cui sono seguiti Dreaming Wide Awake (2005), The Orchard (2008) e Fellowship (2010), che comprende prestigiose collaborazioni con Me’Shell Ndegéocello, Joan as Policewoman  e Angélique Kidjo. Insieme a quest’ultima, oltre che con Dianne Reeves e Lisa Simone, Lizz Wright ha partecipato al progetto “Four Women”, sentito omaggio ad un altro mito della musica e della cultura afro-americane, Nina Simone.
L’album Grace del 2017 viene prodotto da Joe Henry, personalità tra le più originali del mondo cantautorale odierno. Nel 2022, con l’album live Holding Space, Lizz Wright lancia la sua casa discografica indipendente, la Blues & Greens Records, con l’obiettivo di creare un circuito sostenibile per gli artisti. L’album più recente della cantante americana, Shadow, uscito nel 2024, mescola con abilità e sensibilità jazz, soul, blues e folk, con la regia di Chris Bruce. Anche in quest’ultimo figurano vari ospiti, da Me’Shell Ndegéocello a Angélique Kidjo fino all’arpista Brandee Younger, mentre la voce della sua protagonista principale è avvolta da chitarre acustiche, quartetti d’archi e strumenti della tradizione carnatica indiana.
Lizz Wright è dunque un’artista versatile, capace di dare interpretazioni personali a materiali musicali di diversa provenienza, legati gli uni agli altri da autenticità e profondità.

Locandina

1° set

ANTONIO FARAÒ Trio
“Tributes”
featuring AMEEN SALEEM & JEFF BALLARD

Antonio Faraò pianoforte
Ameen Saleem contrabbasso
Jeff Ballard batteria


2° set

LIZZ WRIGHT 

Lizz Wright voce
Line up tba