Da venerdì 28 maggio un mese di festeggiamenti fra visite guidate, spettacoli e concerti nel segno delle diverse forme d’arte che animano la programmazione del teatro cittadino
Prenotazioni dei biglietti a partire da martedì 11 maggio
È trascorso quasi un anno da quando si sperava di riaprire al pubblico le porte del Teatro Donizetti di Bergamo restaurato: un anno segnato da accadimenti inaspettati e imprevedibili. Nonostante tutto, la Fondazione Teatro Donizetti ha continuato a lavorare e produrre quando possibile (ad esempio il festival Donizetti Opera tutto in streaming nel novembre 2020) nell’attesa di accogliere finalmente il pubblico in sala. Adesso le condizioni per ricominciare le attività di spettacolo sembrano essere più propizie e, da venerdì 28 maggio, il pubblico potrà visitare il Teatro Donizetti restaurato e partecipare alle prime attività, un festival di riapertura lungo un mese che costituisce la summa delle diverse espressioni che hanno casa su questo palcoscenico.«Finalmente possiamo annunciare la riapertura del Teatro Donizetti – sottolinea Giorgio Gori, sindaco di Bergamo –: si riaccende un pezzo fondamentale della nostra città e della sua vita culturale, dopo un lungo e meticoloso restauro, frutto dell’impegno di tanti soggetti e della proficua collaborazione tra pubblico e privato. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, gli uffici del Comune di Bergamo, la Fondazione Teatro Donizetti, gli sponsor e i partner pubblici e privati, le imprese che hanno mantenuto, nonostante l’emergenza pandemica, le aspettative sui tempi di conclusione del cantiere. Dopo il Donizetti Opera 2020, che ha segnato, anche se solo in streaming e senza pubblico, la ripartenza degli spettacoli nel nostro più importante Teatro, ora siamo pronti a riaprire alla città: in calendario ci sono già moltissime iniziative, per consentire ai bergamaschi – da sempre grandi appassionati di teatro – di tornare a godere delle atmosfere del rinnovato Donizetti. Lavoriamo anche per migliorare lo spazio pubblico del nostro centro città intorno al teatro e questo 2021 sarà anno di profondo rinnovamento per lo spazio del Sentierone, un sistema del quale il Donizetti si candida a essere cuore pulsante. Speriamo che la situazione pandemica continui a migliorare e che si possa, in tutta sicurezza, riportare gradualmente il pubblico nei teatri del nostro Paese: la cultura può davvero essere la chiave per elaborare il lutto e il dolore della pandemia del nostro territorio e rilanciare Bergamo, con il grande appuntamento della Capitale italiana della Cultura 2023, condiviso con i cugini di Brescia, a fare da stimolo e orizzonte per questo settore così colpito nell’ultimo anno. Bentornato Teatro Donizetti».
“D’incanto” è il titolo del percorso di riapertura che comincia quindi con un weekend (28, 29 e 30 maggio) caratterizzato da un programma continuativo di visite guidate teatralizzate, originali e immersive, denominate Donizetti On – Live da un’idea, testo e regia di Francesco Venturi. Un’audioguida fa sì che sia il teatro stesso a parlare – in italiano l’attore bergamasco Maurizio Donadoni, in inglese la voce di Claire Dowie – e a far scoprire ai visitatori storie, segreti, novità in cui non mancheranno le sorprese dal vivo. “Donizetti On” continuerà lungo tutto il periodo di riapertura, con un calendario che si svilupperà intorno alle attività in programma.
Quindi si susseguiranno una serie di spettacoli (tutti con inizio alle ore 19) che rappresentano le diverse anime della Fondazione Teatro Donizetti guidata dal presidente Giorgio Berta e dal direttore generale Massimo Boffelli: mercoledì 2 giugno il sipario si alzerà su Donizetti Revolution vol. 7 la conferenza spettacolo di Francesco Micheli, direttore artistico del festival Donizetti Opera con la partecipazione dei soprani Caterina Sala e Carmela Remigio con il pianista Michele D’Elia che presenteranno l’edizione 2021; quindi venerdì 4 e sabato 5 giugno sarà la volta della prosa – la cui stagione è diretta da Maria Grazia Panigada – con il nuovo reading Novecento di e con Alessandro Baricco con le musiche di Nicola Tescari e la scenografia di Tommaso Arosio ed Eleonora De Leo; venerdì 11 giugno toccherà a Bergamo Jazz – direttrice artistica Maria Pia De Vito – che presenta in prima assoluta un quartetto composto da Michael League (basso elettrico), Lionel Loueke (chitarra), Bill Laurence (pianoforte) e Jeff Ballard (batteria) con una musica aperta anche a influssi pop e africane; venerdì 18 e sabato 19 giugno nuovo appuntamento con la prosa con Trascendi e Sali di e con Alessandro Bergonzoni che firma anche la regia con Riccardo Rodolfi e le scene; venerdì 25 giugno ancora jazz con Danilo Rea (pianoforte) impegnato prima in veste solistica e poi in un inedito incontro con Gianluigi Trovesi (sax alto), il più internazionale dei jazzisti bergamaschi.
«Siamo felici e orgogliosi di poter finalmente inaugurare e riaprire al pubblico il nostro Teatro: sin dal termine dei lavori di restauro abbiamo atteso questo importante momento» – dichiara Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti – «Momento che è il punto di arrivo di un lungo e non facile percorso che ha visto l’impegno costante di numerose persone. A tutte loro, ma in primo luogo a chi ci ha consentito di effettuare i lavori e a chi ora ci sostiene nella ripartenza, va la mia profonda gratitudine. Il Teatro Donizetti tornerà quindi presto con la sua varietà di proposte di spettacolo e culturali riprendendo il suo ruolo propulsivo e propositivo nel cuore della Città».
Questo percorso di festa sarà quindi arricchito dai concerti del 58° Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo e da una serie di altri appuntamenti organizzati dalla Fondazione Teatro Donizetti che saranno annunciati prossimamente.
Secondo le attuali disposizioni, il Teatro Donizetti avrà un capienza di 500 spettatori.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 19.
I biglietti saranno disponibili online da lunedì 11 maggio. A breve sarà comunicato un calendario specifico con i giorni di accesso e acquisto anche in biglietteria.
Inoltre, nell’ambito delle riapertura concesse dalle nuove disposizioni sanitarie, dal weekend del 5 e 6 giugno, riaprirà al pubblico anche la Casa natale di Gaetano Donizetti in Borgo Canale (sabato ore 14-18; domenica ore 10.00-13.00 e 14.00-17.00; biglietti da 2 a 7 euro) e il Teatro Sociale, che si potrà visitare con prenotazione obbligatoria ogni primo fine settimana del mese (sabato ore 14-18; domenica ore 10.00-13.00 e 14.00-17.00; biglietti da 3 a 7 euro).
I lavori di restauro del Teatro Donizetti sono cominciati il 5 febbraio 2018; il progetto è stato ideato dallo Studio Berlucchi di Brescia, mentre l’appalto è stato affidato alla ditta Fantino Costruzioni Spa (Capogruppo) in ATI con Notarimpresa Spa. I costi iniziali complessivi, stimati a 18 milioni di euro, sono stati rispettati e la copertura è stata garantita sia dagli enti pubblici sia da un significativo apporto di privati pari a circa 9.5 milioni di euro, attraverso l’Art Bonus. I lavori hanno interessato tutta la struttura e sono stati finalizzati principalmente alla realizzazione di sale per l’orchestra nella zona sotto platea, della buca orchestrale mobile, di un nuovo corpo edilizio per i camerini, nuova biglietteria, bar e bar per il pubblico della galleria, nuovi uffici nel corpo ovest, sala prove, sale per catering e attività per il pubblico, e naturalmente al restauro dei palchi, del soffitto di platea e del foyer. Un lavoro davvero imponente pensato per fare del Donizetti un teatro moderno, in linea con le più recenti normative di sicurezza, ma soprattutto un luogo di aggregazione indipendente dagli spettacoli in scena, vivibile tutto l’anno dalla città in spazi diversi. Il Teatro Donizetti – che già nel novembre 2019 aveva accolto nel Cantiere il pubblico per la prima mondiale dell’opera L’ange de Nisida (lavoro di Gaetano Donizetti che si credeva perduto e che ha ottenuto il Premio Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali) – è tornato in attività nell’autunno 2021, accogliendo le fasi produttive del festival Donizetti Opera, svoltosi in streaming in assenza di pubblico.
Membri benemeriti della Fondazione
A2A S.p.A
Allianz S.p.A.
ATB Azienda Trasporti Bergamo
Banca Popolare di Bergamo S.p.A.
Brembo S.p.A.
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo
Confindustria Bergamo – Servizi Confindustria Bergamo
Fondazione Cariplo
Fondazione Credito Bergamasco
Gewiss S.p.A.
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Luciana e Gianni Radici
Regione Lombardia
SACBO S.p.A. Aeroporto di Bergamo
Gruppo Sanpellegrino – Nestlé Waters
Società Italiana Acetilene e Derivati S.I.A.D. S.p.A.
Membri sostenitori della Fondazione
Carvico S.p.A.
Cav. Uff. Claudio Curnis
Corpo Palchisti Teatro Donizetti
Itema Group
Letizia e Isabella Ghisalberti
Montello S.p.A.
Uniaque S.p.A.
Membri ordinari della Fondazione
3V Green Eagle S.p.A.
ANCE Bergamo
Automha S.p.A.
Bonaldi Motori S.p.A.
Chimiver Panseri S.p.A.
DIACHEM
Fecs Partecipazioni S.p.A.
Fidelitas S.p.A.
ICTeam S.p.A.
IRE-OMBA S.p.A.
Lovato Electric S.p.A.
Nuova Demi S.p.A dei Fratelli Doneda
Rossini Trading S.p.A.
Studio Berta Nembrini Colombini & Associati
Zanetti S.p.A.
Si ringraziano inoltre tutti coloro che hanno reso possibile la ristrutturazione del Teatro Donizetti attraverso il proprio contributo.
D’INCANTO – Riapertura del Teatro Donizetti
idea, testo e regia Francesco Venturi
consulenti alla drammaturgia Clelia Epis, Maria Teresa Galati, Alessandra Giolo, Alice Guarente, Silvia Lorenzi, Paola Rivolta
con le voci di Maurizio Donadoni e Claire Dowie
musiche liberamente tratte dalle opere di Gaetano Donizetti
Quartetto d’archi dell’Orchestra Donizetti Opera Massimo Spadano, Giulia Cerra, Christian Serazzi, Andrea Cavuoto
sound design William Geroli
fonico di presa diretta Nicola Gualandris
musiche registrate da Paolo Guerini
assistente alla regia Maria Teresa Galati
décor Paola Rivolta e Cinzia Mascheroni
traduzione inglese Elena di Giovanni
Sax Massimiliano Milesi
Violoncello Giovanni Colleoni
Performer Martina Ghezzi
Per la riapertura del Teatro Donizetti, il pubblico potrà scoprirne gli interni grazie a un’audioguida interattiva e immersiva in cui è il Teatro stesso a guidare i visitatori (in italiano ha la voce di Maurizio Donadoni). Il progetto trae ispirazione dall’immagine di un Teatro che, al ritorno del suo pubblico, si illumina di luce propria e prende vita. In un viaggio nel tempo dal Settecento ad oggi, vengono raccontate la rinascita del Donizetti e la ripartenza della comunità bergamasca, come di tutta la società civile. Il Teatro si accende, si svela e ci guida alla scoperta del suo presente, passato e futuro, offrendo informazioni e aneddoti sulla sua storia e i suoi protagonisti. La visita si rivolge a tutti ed è disponibile anche in lingua inglese.
In alcune date sarà proposta la versione Live.
Da venerdì 28 maggio | Teatro Donizetti
Ingresso con prenotazione obbligatoria.
Biglietti:
Donizetti On Intero € 8,00 | Ridotto € 7,00
Donizetti ON Live Intero € 12,00 | Ridotto € 10,00
di e con Francesco Micheli
drammaturgia in collaborazione con Alberto Mattioli
e con la partecipazione dei soprani Caterina Sala e Carmela Remigio
pianoforte Michele D’Elia
La Donizetti Revolution è, sin dalla prima edizione, la chiave migliore per aprire le porte del festival dedicato a Gaetano Donizetti: una serata per scoprire nuovi dettagli sulla vita, l’opera e la creatività del compositore orobico. Francesco Micheli, direttore artistico del festival – accompagnato da un’ospite assidua come il soprano Carmela Remigio e quest’anno anche da una giovane promessa come il soprano Caterina Sala – presenta al pubblico il Donizetti Opera 2021. Attraverso un inedito intreccio di musica, parole, immagini e video, si potrà così entrare nel mondo del compositore bergamasco, conoscendo da vicino le opere che comporranno il cartellone del prossimo festival.
Mercoledì 2 giugno, ore 19 | Teatro Donizetti
legge
NOVECENTO
made by Alessandro Baricco, Tommaso Arosio, Eleonora De Leo, Nicola Tescari
produzione Holden Studios by Scuola Holden
«Era da un po’ che covavo questa idea di provare, una volta, a leggere io, nei teatri, Novecento. Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei. Così ho messo in piedi questa produzione, immaginando uno spettacolo elegante, leggero, essenziale ed emozionante. Ho chiesto a Nicola Tescari di farmi delle musiche originali, da usare registrate, non live. E poi con Tommaso Arosio e Eleonora De Leo ho cercato un’impaginazione – non proprio una scenografia e una regia, ma un’impaginazione giusta per quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non diventare un personaggio. Leggere un testo, quel mio testo. Sono sicuro che lo farò ogni sera diverso, perché non sono un attore e non riesco a immaginare di salire su un palcoscenico a fare una cosa che so già come finirà. Quindi probabilmente ogni volta ci sarà un colore diverso, una durata diversa, una felicità diversa. L’unica cosa che ho deciso è che ci sarà un intervallo. E che in linea di massima lo farò al chiuso, niente piazze o teatri all’aperto: il reading è un animale fragile, che ha bisogno di raccoglimento. Un paio di anni e poi mi fermo. Una dozzina di date all’anno. Non di più. Così magari riesco a farle tutte indimenticabili. Quanto meno per me» (Alessandro Baricco).
Venerdì 4 e sabato 5 giugno, ore 19.00 | Teatro Donizetti
TRASCENDI E SALI
di e conAlessandro Bergonzoni
regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
scene Alessandro Bergonzoni
produzione Allibito srl
Trascendi e sali: un consiglio ma anche un comando. O forse una constatazione dovuta ad una esperienza vissuta o solo un pensiero da sviluppare o da racchiudere all’interno di un concetto più complesso. Perché in fin dei conti Alessandro Bergonzoni in tutto il suo percorso artistico, che in questi anni l’ha portato oltre che nei teatri, nei cinema e in radio, nelle pinacoteche nazionali, nelle carceri, nelle corsie degli ospedali, nelle scuole e nelle università, sulle pagine di giornali quotidiani e settimanali, nelle gallerie d’arte e nelle piazze grandi e piccole dei principali festival culturali, Bergonzoni dicevamo è diventato un “sistema artistico” complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per, alla fine, metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte facendo tesoro dell’esperienza acquisita.
E tutto questo ad un autore che non ha rinunciato alla sua matrice comica, mai satirica, aggiunge un ulteriore, ovvia, complessità per il suo quindicesimo debutto teatrale. Trascendi e sali arriva infatti dopo Urge e Nessi, spettacoli che hanno inciso profondamente Bergonzoni, in tutti i sensi, aprendogli artisticamente e socialmente strade sempre più intricate e necessarie. Uno spettacolo dove il disvelamento segue e anticipa la sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove a volte le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo. Trascendi e sali come vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che, magari, riusciranno a scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere. Piuttosto che in avanti potrebbe essere, artisticamente, un salto di lato a dimostrazione che a volte per una progressione non è sempre necessario seguire una linea retta. Dove la carta diventa forbice per trasformarsi in sasso, dove il comico si interroga per confessare e chiedere e tornare a indicare quello che evidentemente lui vede prima degli altri. Forse dall’alto delle sue scenografie o nella regia condivisa con Riccardo Rodolfi. Forse. Sicuramente. Sicuramente forse.
Venerdì 18 e sabato 19 giugno, ore 20.00 | Teatro Donizetti
Michael League basso elettrico, Lionel Loueke chitarra, Bill Laurence pianoforte, Jeff Ballard batteria
Prima mondiale di un inedito quartetto internazionale che vede in campo due dei componenti degli Snarky Puppy, formazione amatissima dal pubblico giovanile, anche in Italia: il bassista Michael League e il pianista Bill Laurance. Al loro fianco il chitarrista di origine africana Lionel Loueke (assiduo collaboratore di Herbie Hancock) e il batterista Jeff Ballard (già collaboratore di Chick Corea e da anni componente del trio di Brad Mehldau). Il quartetto suonerà una musica aperta a influenze diverse, dal jazz al pop, all’Africa.
Venerdì 11 giugno, ore 19.00 | Teatro Donizetti
DANILO REA & GIANLUIGI TROVESI
Danilo Rea pianoforte, Gianluigi Trovesi sax alto
Pianista tra i più importanti del panorama jazzistico europeo, Danilo Rea (che vanta anche lunghe collaborazioni con Mina e Claudio Baglioni) suona per la prima volta Bergamo. Un’occasione importante resa ancora più speciale dall’inedito incontro con Gianluigi Trovesi, musicista di origini bergamasche la cui notorietà ha valicato da tempo i confini nazionali. A una prima parte di Danilo Rea in “piano solo”, seguirà il duo con Gianluigi Trovesi: a far da comune terreno d’intesa standard jazzistici e brani pop, anche italiani.
Venerdì 25 giugno, ore 19.00 | Teatro Donizetti