“Paradiso XXXIII” di e con Elio Germano e Teho Teardo
La rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti prosegue giovedì 16 febbraio (ore 20.30), eccezionalmente al Teatro Donizetti anziché come di consueto al Sociale, con uno spettacolo che presenta i testi dell’ultimo canto della Divina Commedia in un inedito connubio con l’arte del suono e della visione: Paradiso XXXIII. Ne sono autori e protagonisti l’attore e regista Elio Germano e il musicista e compositore Teho Teardo, con la regia di Simone Ferrari e di Lulu Helbaek, show and creative director del Cirque du Soleil. Disegno luci di Pasquale Mari. Video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio. Scene design Matteo Oioli. Costumi di Marina Roberti. Con Laura Bisceglia (violoncello) e Ambra Chiara Michelangeli (viola). Produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e Argot Produzioni in collaborazione con Ravenna Festival, Fondazione Teatro della Toscana, TeatronFranco Parenti, Teatro Abbado di Ferrara, Teatro Galli di Rimini e con il contributo della Regione Toscana. Durata 1 ora senza intervallo- Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. Paradiso XXXIII viene descritto come uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato. Dante Alighieri, nel 33esimo canto del Paradiso, si trova nell’impaccio dell’essere umano che prova a descrivere l’immenso, l’indicibile, prova a raccontare l’irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” viene messo in scena in Paradiso XXXIII creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei suoi versi. Dal suono avvincente ed “eterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale, accade qualcosa di magico e meraviglioso, di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali. Nell’introdurre lo spettacolo, Elio Germano specifica: «La materia è arricchita con aspetti visivi e sonori che non sono solo la parafrasi del testo, ma accentuano i contenuti in modo appariscente, condivisibile e circolare. Vogliamo tentare un ‘dispiegamento’, cioè provare a eliminare quelle pieghe che ci rendono difficile entrare fino in fondo nel canto, senza però dare nessuna ‘spiegazione’. Il XXXIII canto del Paradiso rappresenta un viaggio in sé stessi, è simbolico dell’esistenza, racconta l’arte in generale e i suoi limiti». Elio Germano è attore e regista di fama internazionale, vincitore di molteplici premi, come il Prix d’interprètation masculine al Festival di Cannes, l’Orso d’argento come migliore attore al Festival di Berlino, un Nastro d’argento e tre David di Donatello. Ha lavorato in campo cinematografico con, tra gli altri, i Fratelli D’Innocenzo, Paolo Virzì, Gabriele Savatores, Giorgio Diritti, Gianni Amelio. In campo teatrale, oltre che interprete e regista è anche autore. È, inoltre, interprete e autore di uno dei primi esperimenti mondiali di teatro in realtà virtuale, Segnale D’Allarme, cui ha fatto seguito Così è