Si intitola Bubikopf, sottotitolo Tragedia comica per pupazzi, il terzo spettacolo della Stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. A portarlo in scena sarà, giovedì 25 gennaio al Teatro Sociale (ore 20,30), Politheater, affermata compagnia attiva nel campo del teatro di figura. Lo spettacolo reca la firma di Silvia Fancelli, Damiano Augusto Zigrino, entrambi anche attori e ideatori di Politheater, e del regista di origine australiana Neville Tranter, fondatore dello Stuffet Puppet Theatre. Scenografia di Jimmy Davies e Luca Giovagnoli. Sound design Giacomo Calli. Musiche Emanuele Frusi. Disegno luci Giacomo Polverino. Costumi Manuela Capaccioni. Pupazzi e produzione di Politheater. Durata spettacolo 65 minuti senza intervallo. Biglietti intero: 19 Euro, ridotto 15 Euro.

Bubikopf trae il nome dall’iconica acconciatura che portavano tutte le donne alla moda nel periodo storico in cui il cabaret tedesco ha raggiunto il suo apice. I suoi protagonisti cono Bubi e Hullo: Bubi canta per pochi spiccioli, nelle strade, ma il suo grande talento la porta diretta­mente dalla strada al palcoscenico, grazie ad Hullo. Lui è il capocomico di una compa­gnia di cabaret, che cerca di sopravvivere in tempi molto difficili: la vita dei suoi membri (Hedwig la diva, Suse la primadonna e Ri­chard il compositore), è minacciata dai “Cani Sciolti”, un gruppo armato reazionario, in ra­pida e violenta ascesa. Affrontando pericoli e sacrifici, arrivano al debutto di un nuovo meraviglioso spettacolo, la loro ultima gran­de possibilità per il futuro: dimenticando la fame, i pericoli, le avversità. Si sentono vivi nei momenti gloriosi trascorsi sul palco. La loro vita è consacrata all’arte, ma ce la faranno?

Bubikopf nasce dall’incontro tra i due artefici di Politheater e Neville Tran­ter. «L’incontro con questo grande artista di origine australiana, affermato e molto ap­prezzato da circa quarant’anni sulla sce­na internazionale del teatro di figura, ci ha condotti alla scelta della tecnica del pupazzo in gommapiuma, manipolato a vista. Dopo aver svolto una cospicua formazione con Neville Tranter, siamo stati da lui scelti come prima compagnia italiana con la quale colla­borare. Il percorso di lavoro che ha prodotto Bubikopf si è avviato nel marzo 2019: ormai concluso, siamo lieti di presenta­re al pubblico questa innovativa e sorpren­dente produzione, nella quale le molteplici possibilità comunicative e la poetica magia del teatro di figura trovano la loro massima espressione».

Neville Tranter è maestro consacrato del te­atro di figura a livello mondiale. Alla fine degli anni Settanta ha lasciato l’Australia con il suo gruppo Stuffet Puppet Theatre per appro­dare in Olanda, dove ha approfondito il suo lavoro con pupazzi a dimensioni umane ma­nipolati dagli attori, in spettacoli di potente suggestione teatrale, e dove diventa punto di riferimento per gli artisti europei.

La compagnia Politheater, nata a Città di Castello nel 2005 e composta da Damiano Augusto Zigrino e dalla moglie Silvia Fancelli, si occupa di teatro di figura, ambito sperimentale in cui la ricca formazione teatrale ed artistica dei componenti si esprime in maniera fortemente creativa ed originale, mediante strumenti vari: burattini, marionette, muppet, ombre. Le figure sono realizzate interamente a mano da Damiano e Silvia, i quali, utilizzando molteplici materiali (dal legno alla carta, alla gommapiuma) danno vita a personaggi sempre nuovi, che animano altrettante storie, a volte tratte dalla letteratura narrativa internazionale, altre volte create dalla fantasia dei membri. Attualmente, la compagnia svolge anche attività didattiche, sia in ambito teatrale che nell’ambito dell’educazione all’arte, spaziando da contesti museali, scolastici, laboratoriali.