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Michela Gerosa

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D COME DIECI: IL DONIZETTI OPERA SI PREPARA ALLA DECIMA EDIZIONE, L’ULTIMA FIRMATA DAL DIRETTORE ARTISTICO FRANCESCO MICHELI

Il Donizetti Opera, festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, giunge nel 2024 al traguardo della decima edizione che si svolgerà da 14 novembre all’1 dicembre 2024. Sarà l’ultima firmata dal direttore artistico Francesco Micheli che lo ha guidato sin dalla fondazione nel 2015. «Saluto con fierezza la mia città e il Teatro Donizetti – ha dichiarato Francesco Micheli durante la conferenza stampa di oggi – sapendo di lasciare in eredità un Festival che in due lustri è diventato punto di riferimento internazionale. Quattro “Premi Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, Miglior Festival europeo nel 2019 secondo la critica tedesca per il mensile “Oper!” e tante altre soddisfazioni che ho vissuto con molti di voi. Grazie al nostro lavoro oggi Gaetano vive e lotta con noi da Bergamo nel mondo». «Per Bergamo sono stati dieci anni di cambiamenti – commenta l'assessore alla cultura Sergio Gandi – vissuti col consueto spirito d'iniziativa che contraddistingue la città. Il Teatro Donizetti ha avuto un ruolo molto importante oltre queste mura – che abbiamo fortemente voluto ricostruire e ammodernare – e oggi la consapevolezza cittadina rispetto all'eredità consegnataci da Gaetano Donizetti non è più una questione per melomani o per pochi intenditori ma è parte integrante della nostra identità, grazie al lavoro del festival e a un lungo percorso culminato in Bergamo-Brescia capitale italiana della cultura. Per questo fenomeno musicale, che ha visto in Francesco Micheli l'alfiere più esposto, va dato merito anche all'amministrazione che ne ha sostenuto le iniziative e ai tanti sponsor e partner privati che l'hanno affiancata. Il rapporto tra quello che ormai chiamiamo affettuosamente Gaetano e la città non potrà tornare indietro e dovrà essere sempre al centro delle nostre politiche culturali». «Per accompagnare una "rivoluzione" come quella che abbiamo visto in questi dieci anni – sottolinea il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta –, era necessaria una struttura organizzativa solida, cresciuta negli anni, come quella della Fondazione Teatro Donizetti, che presiedo dal 2016. Le sfide che ci ha posto Francesco Micheli in questi anni, così come quella della ristrutturazione e della pandemia sono state notevoli. Tuttavia le abbiamo affrontate, rispettando tempi e costi sia nei momenti più felici di spettacolo, come la riscoperta dell'Ange de Nisida, sia quando si sono dovuti affrontare momenti d'incertezza ed emergenza sanitaria e sociale. Anni in cui non ci siamo arresi, ma abbiamo inventato o identificato nuovi strumenti e nuovi metodi di coinvolgimento del pubblico, come ad esempio la WebTV nel 2020 con 11mila spettatori. Il Donizetti Opera, nella visione di Francesco Micheli e nell'impegno crescente di tutti i lavoratori della Fondazione, è riuscito a far comprendere a tutti i bergamaschi, a cominciare dai ragazzi, il valore del Donizetti compositore e il messaggio universale del suo teatro. Siamo grati a Francesco anche perché ci lascia un ulteriore regalo: la programmazione impostata per i prossimi due anni, con una coproduzione internazionale insieme al Teatro Real di Madrid che vedrà Micheli regista di “Caterina Cornaro” e David McVicar di “Maria Stuarda”».

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Sabato 21 settembre, presso la Sorgente Nossana, evento speciale di Bergamo Jazz in collaborazione con Uniacque

Sabato 21 settembre 2024 – ore 15.00 Sorgente Nossana – Ponte Nossa Francesco D’Auria - Tino Tracanna “Spiritus Spiritus Duo” Special guest Michel Godard Evento speciale di Bergamo Jazz in collaborazione con Uniacque  Dedicato a Sofi   Bergamo Jazz torna in Val Seriana per un evento speciale realizzato in collaborazione con Uniacque, società che gestisce il servizio idrico di Bergamo e provincia, da anni partner della Fondazione Teatro Donizetti e del Festival. Il concerto, previsto per sabato 21 settembre alla Sorgente Nossana di Ponte Nossa (ore 15.00), avrà come protagonista un trio formato dal francese Michel Godard, tuba, serpentone e basso elettrico, dal sassofonista Tino Tracanna e dal batterista e percussionista Francesco D’Auria. Il concerto sarà dedicato a Claudio Giudici, da tutti conosciuto come Sofi, uno dei fondatori di Clusone Jazz e grande amico di Bergamo Jazz, recentemente scomparso. «La Fondazione Teatro Donizetti è lieta di poter consolidare ulteriormente la partnership con Uniacque, in occasione di un nuovo concerto alla Sorgente Nossana di Ponte Nossa. Da anni Uniacque è al nostro fianco condividendo proposte e visione artistica: nello specifico di Bergamo Jazz, è la terza volta che proponiamo insieme un evento, dopo i concerti del 2022 con Gianluigi Trovesi e del 2023 con l’ensemble di Francesco Chiapperini. Un evento che, quest’anno, ha un significato particolare nel ricordo di uno dei fondatori di Clusone Jazz, da sempre molto vicino al nostro Festival. Bergamo Jazz è un appuntamento internazionale che coltiva in parallelo un forte rapporto con il territorio che lo ospita: in questa prospettiva si inserisce questo terzo concerto in Val Seriana», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti. «Ciò che unisce Uniacque a Fondazione Teatro Donizetti è la visione comune del ruolo che la musica e la cultura possono avere per promuovere e sostenere anche altri temi di grande attualità, come quello della sostenibilità che riguarda tutti noi. Per questo motivo abbiamo scelto la Sorgente Nossana come sede del concerto, condividendo il desiderio di portare la grande musica jazz nella nostra Val Seriana e di aprire le porte di una delle più importanti sorgenti del nostro territorio. Un’occasione unica per ascoltare musica straordinaria in una cornice tanto insolita quanto affascinante, che permetterà al pubblico di comprendere l’importanza che l’acqua riveste nelle nostre vite», aggiunge Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacque. Il trio costituito da Michel Godard, Tino Tracanna e Francesco D’Auria parte dall’idea di raccontare la musica attraverso una ragnatela di temi e improvvisazioni. Il bisogno di raccontarsi attraverso una musica che non può essere etichettata in schemi predefiniti aiuta i tre musicisti a percepire il linguaggio musicale come il veicolo di comunicazione più consono. Il progetto si muove nel grande alveo del jazz e dell'arte dell'improvvisazione, ma è complice delle grandi culture del mondo, con un occhio al futuro e alla ricerca di un'identità creativa fresca e vivace. Michel Godard è da decenni una delle personalità di spicco del jazz europeo. Suonatore di tuba e serpentone, strumento a fiato che ha le sue radici nel XVI

Sabato 21 settembre, presso la Sorgente Nossana, evento speciale di Bergamo Jazz in collaborazione con Uniacque2024-10-11T16:00:08+02:00

D COME DIECI: DUE GIORNATE, UNA A SETTEMBRE E UNA A NOVEMBRE, PER FESTEGGIARE IL DECENNALE DEL FESTIVAL DONIZETTI OPERA

D COME DIECI DUE GIORNATE, UNA A SETTEMBRE E UNA A NOVEMBRE, PER FESTEGGIARE IL DECENNALE DEL FESTIVAL DONIZETTI OPERA Il 28 settembre aspettando la nuova edizione e il 29 novembre nel Dies Natalis per ripercorrere i momenti più significativi delle dieci edizioni della rassegna dedicata al compositore bergamasco. Spettacoli, incontri, attività per i più piccoli, visite guidate. Biglietti e prenotazioni gratuite online e alla biglietteria del Teatro Donizetti Il Donizetti Opera, festival dedicato al compositore bergamasco, giunge nel 2024 al traguardo della decima edizione: per questo motivo il cammino verso i debutti sarà aperto da un momento di festa il prossimo sabato 28 settembre che si completerà poi con un’altra giornata, da sempre momento fondamentale nella programmazione, e cioè venerdì 29 novembre Dies natalis di Gaetano Donizetti. D come Dieci è l’insieme delle iniziative programmate in queste due giornate, ideate per celebrare il traguardo decennale ripercorrendo insieme al pubblico e alla città le tappe fondamentali del Donizetti Opera, ricordare e commentare le produzioni più amate e importanti che hanno permesso di scoprire nuovi aspetti e nuovi tesori dell’arte del compositore orobico. Visite guidate, performance, conversazioni, presentazioni di nuove iniziative, attività per i più piccoli, laboratori di canto ma anche proiezione di alcuni video d’archivio dalle precedenti edizioni e l’ormai immancabile Parla con Gaetano, questa volta non riservato solo agli artisti ma per tutti i cittadini che voglio confessare al busto di Donizetti il loro amore per la musica. Sabato 28 settembre si comincia alle ore 10 (fino alle ore 12.40, biglietto 5 euro) con le visite guidate del Teatro Donizetti che è stato com’è noto anche sottoposto a un profondo restauro. Alle ore 14.30 (Sala Musica) per il ciclo DeCineForum sarà presentato e proiettato il video di una delle grandi riscoperte del festival, l’opera L’ange de Nisida che nemmeno il compositore aveva mai visto in scena e che è stata messa in scena proprio nel teatro-cantiere in attesa di rinascita. In attesa del DO24, nel Donizetti Studio (ore 16) Qui Don Pasquale laboratorio per bambini dagli 8 ai 13 anni per prepararsi al celebre titolo in programma. Dalle ore 17 in poi nel Quadriportico Parla con Gaetano City Edition, cioè la possibilità di intraprendere un dialogo immaginario con il compositore, davanti alle telecamere della Donizetti Opera Tube. Alle ore 18 (Sala Riccardi) “Il sospiro profumato” una nuova attività in cui il dramaturg del festival Alberto Mattioli accompagnerà il pubblico a scoprire e a votare i profumi creati dall’Ambasciatore di Donizetti Allegrini con Atelier Fragranze Milano in abbinamento alle tre opere in programma nel 2024. Alle ore 19 Un Donizetti è per sempre, conversazione e aperitivo tra musica e preziosi grazie a un altro degli Ambasciatori storici del festival, Curnis Gioielli che porterà in teatro le creazioni di Roberto Coin. Quindi uno dei momenti più attesi, in sala grande (ore 20, biglietto 10 euro), la messa in scena dell’opera di Giovanni Simone Mayr, riscoperta nel 2023, Il piccolo compositore di musica: scritta come saggio per gli allievi delle Lezioni Caritatevoli, la farsa porta davanti al pubblico la vita di Donizetti studente adolescente e dei suoi compagni, interpretata dagli aspiranti artisti di

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Progetto Young – corso di formazione per giovani attori: al via dall’11 settembre le selezioni

Torna anche per il biennio 2024 -2025 Progetto Young, il consolidato laboratorio di formazione per attrici e attori fortemente voluto da Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Donizetti, e curato dal regista Fabio Comana. Il laboratorio si rivolge come di consueto a giovani di età compresa fra i 18 e i 26 anni, con esperienza di almeno 2 anni di formazione teatrale di base e propensione al lavoro di gruppo. Per partecipare, i candidati dovranno sottoscrivere l’apposito form allegando il proprio curriculum entro e non oltre il 24 settembre alle ore 12.00: https://forms.gle/qVMKAyChUhogoMPN8. La settimana successiva, coloro che avranno superato la prima selezione sulla base del curriculum, verranno invitati a partecipare ad una seconda, nelle giornate del 2 e 3 ottobre, consistente in una prova pratica collettiva, in forma seminariale. La seconda selezione, che sarà condotta dallo stesso Fabio Comana e avrà luogo presso la sala prove “Benvenuto Cuminetti” del Teatro Donizetti, permetterà, attraverso una serie di esercizi, improvvisazioni, interpretazioni di testi, una conoscenza più diretta ed approfondita delle caratteristiche tecniche ed umane dei partecipanti. Da questa seconda selezione prenderà vita il gruppo di attori e attrici del progetto Young 2024-2025. La partecipazione al corso, che si svolgerà da ottobre 2024 a giugno 2025, prevede una quota di iscrizione di 300 Euro, che potranno essere versati in un’unica soluzione prima dell’inizio del corso o in due soluzioni (prima rata a ottobre 2024 e seconda rata a gennaio 2025). Obiettivo di Progetto Young è contribuire all’avviamento dei giovani verso un percorso attoriale di livello avanzato, ma anche e soprattutto di incentivare una visione il più possibile aperta al futuro dell’arte teatrale, di fornire una serie di elementi per cui ciascuno possa inventare e sperimentare la propria idea di teatro: condizione indispensabile per il rinnovamento dei linguaggi e l’evoluzione di un teatro capace di parlare a questa società in continuo cambiamento. La formazione di attori e attrici ha fin dall’inizio l’obiettivo di restituire alla città il frutto della propria creatività, partecipando in modo attivo e riconoscibile ad alcuni eventi significativi della vita culturale cittadina. Un elemento irrinunciabile per la formazione dei giovani corsisti sarà la visione condivisa degli spettacoli in programmazione e la partecipazione agli incontri con gli artisti ospiti della stagione di Prosa e Altri Percorsi del Teatro Donizetti. Maria Grazia Panigada sottolinea il valore di Progetto Young: «Ci avviciniamo a una nuova edizione di Progetto Young forti dell’esperienza passata e del successo dello spettacolo Vorrei che fosse amore, che lo scorso giugno ha visto in scena 18 ragazzi con la di Cèsar Brie. Seguire per due anni il loro percorso artistico e umano è stato per me fonte di incoraggiamento su tutto ciò che realizzo all’interno della Fondazione Teatro Donizetti: sono sicura che anche la prossima edizione di Progetto Young darà i suoi frutti, confermando la vitalità del nostro teatro».   Breve storia di Progetto Young Progetto Young nasce nel 2013 da un’idea del regista Fabio Comana, per offrire uno spazio di formazione di

Progetto Young – corso di formazione per giovani attori: al via dall’11 settembre le selezioni2024-09-10T17:26:46+02:00

DAL 6 AL 26 SETTEMBRE IN SCENA IL NUOVO «DONIZETTI FESTIVAL FIATI», CON CONCERTI E MASTERCLASS CHE UNISCONO IL TERRITORIO

Il calendario di iniziative targate Politecnico delle Arti si arricchisce di una nuova rassegna. Stiamo parlando della prima edizione del «Donizetti Festival Fiati», che risuonerà in città dal 6 al 26 settembre con il coinvolgimento di artisti di fama nazionale. In particolare, il Festival – realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti, con la Biblioteca Angelo Mai, con il Liceo Musicale «Secco Suardo» di Bergamo, il Festival Corsini, Yamaha Italia, ABBM (Associazione Bergamasca Bande Musicali) e Biblioteca Musicale Victor de Sabata e Aldo Ceccato - Fondazione Vittorio Polli ed AnnaMaria Stoppani - quattro masterclass e cinque concerti, tutti imperdibili. La grande inaugurazione si terrà venerdì 6 settembre, alle 20.30 al Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, con il concerto che vedrà protagonisti l’Orchestra Fiati del Conservatorio «Gaetano Donizetti» di Bergamo, con solista il M° Riccardo Crocilla, primo clarinetto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e con la direzione del M° Marco Ambrosini, direttore artistico di tutto il Festival. Gli appuntamenti musicali proseguiranno venerdì 13 settembre, alle 19 presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Città Alta, con il concerto conclusivo della masterclass di fagotto tenuta dal M° Laurent Lefèvre, primo fagotto dell’Operà di Parigi, e mercoledì 18 settembre, alle 19 in Biblioteca Angelo Mai, con il concerto finale della masterclass di flauto condotta dal M° Claudio Montafia, già docente del Conservatorio di Padova e primo flauto dell’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta. Sabato 21 settembre, alle 20.30, si tornerà al Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti per il concerto del Gruppo Ottoni del Conservatorio, sul palco con il M° Francesco Tamiati, prima tromba dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Alla direzione ci sarà il M° Ermes Giussani. Infine, giovedì 26 settembre, alle 20.30 in Biblioteca Mai, il M° Aron Chiesa, primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, chiuderà la sua masterclass e l’intera rassegna. Per quanto riguarda le masterclass, il calendario sarà il seguente: 12/13 settembre masterclass di fagotto in Conservatorio con il M° Laurent Lefèvre (orario 10 –13/ 15-18); 17/18 settembre masterclass di flauto, presso la Fondazione "Polli-Stoppani", con il M° Claudio Montafia (orario 10 – 13/ 15 – 18); 19/20/21 settembre masterclass di tromba in Conservatorio con il M° Tamiati (orario 10-13/ 15 - 18) 25/26 settembre masterclass di clarinetto in Conservatorio con il M° Aron Chiesa (orario 10 – 13/ 15 – 18). Il Festival coinvolge, oltre a tutti gli insegnanti di strumenti a fiato, l’insegnante di percussioni Prof. Luca Casiraghi, la Prof.ssa Gabriella Sborgi della classe di canto e il Prof. Giovanni Fanchini della classe di contrabbasso. Tutti i concerti sono ad accesso libero, ad eccezione dei due appuntamenti che si terranno al Ridotto Gavazzeni il 6 e il 21 settembre (biglietto 7 euro). «Il Dipartimento Fiati del Conservatorio – spiega il direttore artistico e docente di oboe Marco Ambrosini – è sempre stato molto attivo, con varie iniziative promosse durante l’anno. Questo Festival ci permette di unire le varie esperienze, coltivando la rete di collaborazioni sul territorio e offrendo delle importanti opportunità anche fuori dal Conservatorio.

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La Fondazione Teatro Donizetti sarà chiusa dal 5 al 26 agosto

Cala il sipario (ma lo rialzeremo presto, promesso!) Per tutta questa stagione, gli spettacoli andati in scena al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale ci hanno accompagnato nella magia regalandoci emozioni uniche. Adesso, anche per noi è arrivato il momento dell’“intervallo”: dalle maschere ai tecnici, dagli uffici alla biglietteria, approfitteremo di questa pausa estiva per ricaricare le batterie e farci trovare pronti, come sempre, per il prossimo, incredibile, atto! ✨🎟 Ci vediamo a teatro il 27 agosto!

La Fondazione Teatro Donizetti sarà chiusa dal 5 al 26 agosto2024-07-30T15:57:43+02:00

“Le divine del cinema” chiude la terza edizione de “Il Centro della Musica”

Sabato 29 giugno, nel Ridotto “Gavazzeni” del Teatro Donizetti (ore 17), si conclude la terza edizione de Il Centro della Musica, rassegna musicale ideata dalla Fondazione Teatro Donizetti e organizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo - Assessorato alle Politiche Sociali. Il concerto, dal titolo Le divine del cinema, si preannuncia come un omaggio a icone femminili del grande schermo, da Marilyn Monroe a Doris Day, da Judy Garland a Audrey Hepburn, da Rita Hayworth a Julie Andrews e Sofia Loren, attraverso melodie indissolubilmente legate a pellicole grazie alle quali queste attrici hanno acceso prepotentemente l’immaginario collettivo. A proporle al pubblico de Il Centro della Musica, in una chiave amabilmente swing, saranno la cantante Valeria Perboni e il gruppo strumentale OFI JAS - Jazz Acoustic Strings, comprendente Cesare Carretta, violino e arrangiatore, Silvia Maffeis, violino, Francesca Turcato, viola, Nicolò Nigrelli, violoncello, Gabriele Rampi contrabbasso, e Federico Negri, batteria. Valeria Perboni è cantante e attrice da tempo stabilitasi a Londra dopo aver ottenuto un Master in Musical Theatre alla Royal Academy of Music per il quale ha ricevuto un premio per la Outstanding Performance. Dal 2018 ha interpretato numerosi ruoli tra i quali Susan nel musical Sweet Smell of Success, Maria in West Side Story al Barbican Centre; ha dato voce al cortometraggio VOCE della NFTS e Channel 4, e con il gruppo vocale Joe Public vinto il premio del pubblico al concorso internazionale di canto a cappella di Mosca. Ha cantato in celebri studi di registrazione quali Abbey Road e gli studi della BBC a Maida Vale ed è al momento parte di alcuni cori di fama internazionale, il Crouch End Festival Chorus e la London Symphony Chorus (diretta da Sir Simon Rattle). JAS è un quintetto d'archi con batteria nato nel 2016 all'interno dell'Orchestra Filarmonica Italiana da un progetto del violinista Cesare Carretta. JAS è un Ensemble a cui piace esplorare quel vasto e poco frequentato territorio musicale situato tra il mondo della tradizione colta “classica” e il linguaggio tipico del Jazz e della musica improvvisata. I sei affermati musicisti che lo costituiscono sono in possesso di una pluriennale esperienza concertistica che li ha portati a collaborare con numerosi artisti italiani ed internazionali, tra i quali Stefano Bollani, Richard Galliano, Trilok Gurtu, Lee Konitz, Jan Garbarek, Astor Piazzolla, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi  e Fabrizio Bosso.  

“Le divine del cinema” chiude la terza edizione de “Il Centro della Musica”2024-06-18T16:26:47+02:00

Sabato 15 giugno 2024 “Il Centro della Musica” prosegue con “Ritratti Visioni e Sogni della musica da film”

Si intitola Ritratti: Visioni e Sogni della musica da film il quarto concerto della terza edizione de Il Centro della Musica, rassegna musicale ideata dalla Fondazione Teatro Donizetti e organizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo - Assessorato alle Politiche Sociali. Ospite del concerto, in programma sabato 15 giugno, nel Ridotto “Gavazzeni” del Teatro Donizetti (ore 17), sarà il sassofonista Marco Albonetti che insieme ad alcuni componenti dell’Orchestra Filarmonica Italiana proporrà brani di Nino Rota, Ennio Morricone, Armando Trovajoli e Astor Piazzolla. La musica da film è considerata l’altra anima della musica classica del ventesimo secolo: questa musica crea un magico dualismo con l’azione scenica, un dialogo dinamico fatto di chiaroscuri, contrasti, affinità, armonie. A tutto questo si aggiunge il potere dell’immaginazione a cui la musica si collega, così che tutte le facoltà dell’anima vengono chiamate in causa contemporaneamente. La musica di grandi compositori come Nino Rota, Ennio Morricone, Armando Trovajoli e Astor Piazzolla trasporta inevitabilmente l’ascoltatore in un altro tempo e luogo, evoca ricordi di esperienze passate o introduce in nuovi mondi e luoghi che si possono solo vedere nei sogni. Tra i brani in scaletta: Jorge Adios di Piazzola, Tu, amore mio - In the dark di Trovajoli, i temi più famosi delle colonne sonore scritte da Morricone per The Mission e La leggenda del pianista sull’oceano e da Rota per capolavori felliniani come Amarcord e La dolce vita. Specialista del sax soprano e baritono, Marco Albonetti è interprete di rilievo di musica contemporanea e a lui sono state dedicate numerose composizioni, eseguite in prima assoluta, da autori quali John Harbison, Gunther Schuller, David Maslanka, Bernard Rands, Jorge Bosso, Kirk O’Riordan, David Stock, Phanos Dymiotis, Julie Spencer, Fred Sturm e Ken Schaphorst. Ha calcato importanti palcoscenici internazionali come solista fi orchestre italiane e straniere ed è risultato vincitore di diversi prestigiosi premi e concorsi. Dal 1993 al 2002 ha vissuto negli Stati Uniti dove ha insegnato presso la celebre Lawrence University: durante il suo soggiorno americano, ha perfezionato le proprie conoscenze del repertorio classico e contemporaneo con John Sampen, Josef Lulloff, James Forger, ed in ambito jazz con Andrew Speight e Brandford Marsalis. Titolare della cattedra di sassofono presso il Conservatorio di Trento, è dal 2005 commissario esterno e visiting professor presso la Sibelius Academy di Helsinki. La rassegna Il Centro della Musica si concluderà sabato 29 giugno con un ensemble di cinque archi più batteria e con la voce di Valeria Perboni che renderanno omaggio a immortali miti femminili del grande schermo come Marilyn Monroe, Rita Hayworth, Audrey Hepburn, Judy Garland e Sofia Loren, attraverso memorabili melodie legate all’immaginario hollywoodiano.

Sabato 15 giugno 2024 “Il Centro della Musica” prosegue con “Ritratti Visioni e Sogni della musica da film”2024-06-10T15:49:34+02:00

VORREI CHE FOSSE AMORE è lo spettacolo conclusivo di Progetto Young che andrà in scena domenica 9 giugno al Teatro Sociale

Si intitola Vorrei che fosse amore e andrà in scena domenica 9 giugno alle 20.30 al Teatro Sociale (posti già esauriti): è lo spettacolo conclusivo del laboratorio 2023/2024 di Progetto Young, consolidata iniziativa della Fondazione Teatro Donizetti rivolta a giovani aspiranti attori. Lo spettacolo, che si avvale della regia dell’argentino Cèsar Brie, personalità di spicco del teatro di ricerca, e di Fabio Comana, che di Progetto Young è da sempre il coordinatore, vedrà la partecipazione di 18 giovani attori: Giovanni Aresi, Valeria Bonomi, Marta Federico, Anita Galezzi, Anita Gandossi, Francesca Garofalo, Petra Lopopolo, Davide Marchetti, Anna Marinoni, Katia Nava, Michelangelo Nervosi, Elisa Nicolato, Yuri Pasciullo, Laura Remigi, Riccardo Sanga, Andrea Valietti, Elisabetta Viotti, Yeseniia Vitenko. Luci di Alessandro Andreoli. Fonica Cristian Tasca. Allestimento realizzato con il contributo di alcuni partecipanti del corso per tecnici di palcoscenico. Organizzazione Maria Teresa Galati.  Assistente di produzione Manuela Carrasco. Vorrei che fosse amore parla di sentimenti, gioie, delusioni, attese, speranze, conferme, di tutto ciò che appartiene alle relazioni fra le persone che la vita ci dona o ci impone, ci fa incontrare o lasciare. Brevi monologhi e scene collettive di forte impatto visivo si alterneranno creando momenti suggestivi, grazie anche all’uso non convenzionale degli spazi del teatro, in un delicato e sottile equilibrio fra drammatico e comico. Maria Graia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, sottolinea il valore formativo dell’iniziativa di cui è ideatrice: «I diciotto giovani di Progetto Young hanno abitato la sala prove del Teatro Donizetti per due anni, guidati da Fabio Comana. Il loro è stato un percorso che sa di ricerca di un teatro vero, in cui lasciarsi rappresentare e, per alcuni di loro, in cui cercare la professione della vita. Seguire in questi due anni il loro percorso artistico e umano è stato per me fonte di incoraggiamento su tutto ciò che realizzo all’interno della Fondazione Teatro Donizetti: questi giovani mi hanno dato una sensazione di futuro, di possibilità, di vitalità del nostro teatro». «Sono grata a Fabio Comana che, oltre agli strumenti del mestiere attoriale, ha insegnato loro la capacità di fare gruppo, di mettere al centro la valorizzazione dei talenti di ciascuno per il bene di tutti. Quest’anno poi la presenza di César Brie li ha fatti scavare nelle profondità, li ha condotti nelle strade di un teatro totale che si intreccia prepotentemente alla vita. Gli spettatori che l’anno scorso hanno visto lo spettacolo itinerante al Teatro Donizetti, rimarranno stupiti dalla crescita, dalla forza dei loro corpi e delle loro voci, perché Vorrei che fosse amore è un viaggio nelle loro vite e anche nelle vite di ciascuno di noi, con l’ironia e la serietà che il teatro di un maestro come Brie ha loro insegnato. Credo che la stagione 2023/2024 non potesse finire in modo migliore», conclude Panigada. «Dopo l’esperienza dello scorso anno con lo spettacolo itinerante nelle stanze “segrete” del Teatro Donizetti, abbiamo pensato di dare la possibilità ai partecipanti di Progetto Young di fare un ulteriore passo in avanti, cioè

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Bach: concerti per violino. Sabato 8 giugno terzo appuntamento con “Il Centro della Musica”

Sabato 8 giugno, nel Ridotto “Gavazzeni” del Teatro Donizetti (ore 17), la terza edizione de Il Centro della Musica, rassegna musicale organizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione con il Comune di Bergamo - Assessorato alle Politiche Sociali, prosegue nel solco della musica di Bach proposta dall’Ensemble Locatelli, collaudatissima formazione di musica barocca. Per l’occasione l’ensemble sarà costituito da: Pietro Battistoni, Gabriele Toscani, Emilie Chigioni, Rossella Borsoni ai violini, Nicola Sangaletti alla viola, Thomas Chigioni a violoncello e direzione, Carlo Sgarro al contrabbasso e Sobin Jo al clavicembalo. L’appuntamento prevede l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra in mi maggiore BWV 1042 (violino solista: Pietro Battistoni), del Concerto per violino e orchestra in la minore BWV 1041 (violino solista: Gabriele Toscani), del Concerto per violino e orchestra in re minore BWV 1052R (violino solista: Emilie Chigioni) e della Sinfonia dalla cantata BWV 75. Il legame che accomuna l’Ensemble Locatelli alla famiglia Bach vive un nuovo episodio: da numerosi anni infatti il gruppo dedica alla famiglia Bach almeno un concerto all’anno. Nel 2019 sono stati eseguiti concerti per clavicembalo, violoncello piccolo e violino, nel 2021 i concerti brandeburghesi, nel 2022 i concerti per violoncello di Carl Philipp Emmanuel e nel 2023 un programma di trascrizioni originali dal repertorio organistico. Ora tocca ai celeberrimi Concerti per violino e orchestra di Johann Sebastian Bach. Quella legata alla produzione violinistica è una pagina molto fortunata nel corpus bachiano: vi trovano infatti spazio, oltre alle sonate e partite per violino solo, 6 sonate per clavicembalo e violino, tre sonate per violino e basso continuo, 2 concerti per violino originali, un concerto per due violini; senza contare le ricostruzioni di altri innumerevoli lavori dedicati a questo strumento. Il concerto dell’Ensemble Locatelli vuole dunque proporre il meglio del barocco tedesco ed esplorare come la scrittura di Bach risalti tutte le potenzialità del violino, partendo dal modello del concerto italiano di vivaldiana memoria per adattarlo al suo linguaggio con forme più dilatate, scrittura densa e ricca di contrappunto. A completamento del programma, verrà proposta una sinfonia da una cantata in cui alla fitta scrittura strumentale Bach contrappone il canto fermo di un corale, affidato in questa versione al violino invece che alla tromba.

Bach: concerti per violino. Sabato 8 giugno terzo appuntamento con “Il Centro della Musica”2024-06-04T15:08:56+02:00
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