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Michela Gerosa

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Stagione di Prosa 2023/2024: nuove repliche per “Iliade” e “La Buona novella” e grande successo per la campagna abbonamenti

Alla luce del successo della campagna abbonamenti alla prossima Stagione di Prosa - oltre 5.100 abbonati, con un incremento di oltre il 10% - la Fondazione Teatro Donizetti ha programmato ulteriori repliche per due dei sette spettacoli in cartellone: sabato 16 dicembre alle ore 17 per Iliade. “Il gioco degli dèi”, che vedrà in scena in prima nazionale Alessio Boni e Iaia Forte dal 12 al 18 dicembre; lunedì 11 marzo (ore 20.30) per La buona novella, spettacolo di teatro-canzone dedicato da Neri Marcorè a Fabrizio De André. «L’aggiunta di nuove repliche si è resa necessaria per poter andare incontro alle numerose richieste di biglietti che abbiamo ricevuto in queste settimane», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «Ci sarebbe piaciuto poter aumentare le repliche anche per gli altri titoli, ma precedenti impegni delle compagnie non lo hanno consentito. Per la Stagione 2024/2025 stiamo già pensando di prevederne un numero maggiore sin dall’inizio: il nostro pubblico cresce visibilmente ed è nostro dovere andare incontro alle richieste sia di abbonamenti che di biglietti». Per Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, il successo della campagna abbonamenti ha diverse motivazioni: «Innanzitutto è un segnale che a Bergamo il Teatro Donizetti e il Teatro Sociale sono sempre più vissuti dagli spettatori come luoghi di condivisione, di compartecipazione a eventi di spettacolo che, ognuno a modo proprio, comunicano diverse esperienze di linguaggio teatrali. Ciò ci permette anche di coinvolgere il pubblico più giovane: sono infatti tantissimi gli istituti scolastici che hanno aderito ai nostri progetti formativi e al momento contiamo oltre 5.000 presenze di studenti tra Stagione di Prosa e Altri Percorsi».

Stagione di Prosa 2023/2024: nuove repliche per “Iliade” e “La Buona novella” e grande successo per la campagna abbonamenti2023-11-02T11:28:16+01:00

IL FESTIVAL DONIZETTI È ANCHE EDUCATION E FAMILY

Luce di Lammermoor è la produzione dedicata alle scuole e alle famiglie al Teatro Sociale Ogni domenica del festival una diversa attività per genitori e figli: la caccia al tesoro con Il gufo investigatore e i laboratori Do-Re-Mi. Cantiamo insieme   La nona edizione del festival Donizetti Opera è ormai alle porte e ai titoli operistici già noti, incontri e prove aperte, si aggiungono le attività di Donizetti Education e Donizetti Opera Family. L’attività dedicata alle scuole della Fondazione Teatro Donizetti copre l’intero periodo scolastico ma durante il festival si intensifica e si compone di alcuni appuntamenti performativi e momenti speciali dedicati alle famiglie. Come soggetto da approfondire nell’edizione 2023, si è scelto il capolavoro Lucia di Lammermoor che in questi mesi è al centro di varie attività interne alle scuole e che ogni anno segna l’inizio del progetto con Lucia OFF di Francesco Micheli al Teatro Donizetti. Durante il festival, nei giorni attorno al Dies Natalis, l’opera sarà presentata agli studenti della scuola primaria e secondaria di I grado, al Teatro Sociale dal 28 novembre al 1° dicembre (con doppia recita alle ore 9.30 e alle 11.00) in una versione partecipata in italiano, creata per Bergamo e intitolata Luce di Lammermoor; autore della drammaturgia e regia è Manuel Renga, esperto di spettacoli musicali per bambini e ragazzi. La Direzione musicale è di Aram Khacheh con il Quartetto Gli Originali e il pianista Marco Regazzi; le scene sono di Mauro Tinti, illustrazioni di Paola Rivolta, Videomaker Fabio Brusadin, Light Designer Matteo Benzoni. Interpreti vocali Vittoria Licostini (Spirito di Lucia), Nicolò Dal Ben (Spirito di Edgardo), Elcin Adil (Spirito di Enrico), Luca Rota (Spirito di Normanno e di Arturo) e due attori Francesca Massari (Luce) e Edoardo Rivoira (Spirito di Caleb). Il soggetto di questa produzione prende spunto dal romanzo di Walter Scott sul quale si basa anche il libretto dell’opera di Gaetano Donizetti e si articola su alcuni topoi narrativi come il bosco, archetipo del viaggio di crescita, elementi fiabeschi come i fantasmi e l’incontro con sé stessi: «a partire da questi spunti – racconta Manuel Renga – ho elaborato la storia della giovane Luce, del suo incontro con gli spiriti del bosco, in particolare con quello di Caleb (personaggio assente nell’opera, ma molto presente nel testo di Scott) un fool, il custode del castello di Lammermoor. In questa cornice narrativa si inserisce la storia di Lucia di Lammermoor, del suo amore con Edgardo, dell’ostilità con il fratello Enrico fino alla sua follia. Il nostro bosco incantato rappresenta una sorta di labirinto e, proprio per questo, gli eventi dell’opera di Donizetti non seguiranno la linea cronologica che tutti conosciamo, ma seguiranno il filo della memoria e del racconto dei personaggi. La domanda di Luce, “Perché quello spirito piange”, genera in Caleb la necessità di partire dalla fine della storia per la sua narrazione. Egli, infatti, risponde “Perché è impazzita di dolore...”. Con questa tecnica narrativa si attraverserà insieme alla giovane Luce l’intera vicenda». Domenica 3 dicembre alle 17, Luce di Lammermoor sarà aperta alle famiglie che alle 15.30 potranno anche partecipare ad un laboratorio di preparazione (biglietti 10

IL FESTIVAL DONIZETTI È ANCHE EDUCATION E FAMILY2023-10-27T18:04:59+02:00

Anteprima 45a edizione – dal 21 al 24 marzo 2024

In The Moment of Now è il titolo che il sassofonista statunitense Joe Lovano ha scelto per la prossima edizione di Bergamo Jazz Festival, la prima con la sua firma: organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, con il sostegno di Comune di Bergamo, MIC-Ministero della Cultura e di sponsor privati, il Festival si terrà dal 21 al 24 marzo 2024, con i concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale affiancati da numerosi eventi sparsi per la città che si animerà così dei mille suoni di una musica che a Bergamo ha messo da tempo salde radici. «In the Moment of Now significa essere se stessi nella musica, con l'amore e il rispetto per la sua ricca storia. Musicalmente è una dichiarazione di intenti: è la rappresentazione dell’oggi con le sue radici profonde e le sue possibilità creative. Tutti gli artisti presenti nel programma di Bergamo Jazz Festival 2024 vivono nel presente per proiettarsi verso il futuro, ognuno a modo suo. In tutto ciò, il misterioso mondo della musica è una benedizione per tutti noi», osserva Joe Lovano, che sul palcoscenico del Donizetti si è esibito più volte in passato e che ha accettato con entusiasmo il nuovo ruolo di Direttore Artistico. Fedele alla naturale visione internazionale del Festival, l’edizione 2024 di Bergamo Jazz sarà quindi ancora una volta una finestra spalancata su una musica che, pur non trascurando il proprio passato, continua a mostrare segni di vitalità nel suo essere mutevole e ideale punto di incontro tra musiche e culture diverse. Mentre sono ancora in via di definizione numerose iniziative realizzate in collaborazione con altrettante realtà del territorio, inclusi gli incontri con le scuole e la sezione “Scintille di Jazz”, il programma dei concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale è già ultimato nei dettagli, così da poter dare avvio alla campagna abbonamenti e alla vendita dei biglietti con anticipo rispetto al consueto. I vecchi abbonati potranno infatti procedere al rinnovo dal 28 novembre al 19 dicembre, con diritto di prelazione per i concerti al Sociale. I nuovi abbonamenti saranno quindi disponibili dal 16 gennaio 2024, con possibilità di acquisto anche dei biglietti del Sociale, mentre i biglietti per le singole serate al Donizetti saranno in vendita dal 24 gennaio. Jazz al Donizetti Venerdì 22 marzo, la prima delle tre serate in abbonamento al Teatro Donizetti, con inizio alle ore 20.30, amatissime sia dai bergamaschi sia da chi proviene da ogni parte d’Italia e da oltre confine, sarà aperta da uno dei massimi esponenti della chitarra jazz: John Scofield. Beniamino del pubblico di Bergamo Jazz, alla sua quinta partecipazione al Festival sempre con gruppi differenti, il musicista nativo dell’Ohio presenterà il suo progetto “Yankee Go Home”, un viaggio alla riscoperta delle radici del rock e del folk a stelle e strisce, ovviamente filtrate dalla sensibilità jazzistica del leader, nonché dei suoi partner, il pianista Jon Cowherd, il contrabbassista Vicente Archer e il batterista Josh Dion. Sempre la stessa sera si ascolterà il quartetto del sassofonista di origine portoricana Miguel

Anteprima 45a edizione – dal 21 al 24 marzo 20242023-10-25T15:43:52+02:00

CON IL WORLD OPERA DAY COMINCIANO LE ATTIVITÀ IN VISTA DEL FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023 EDIZIONE SPECIALE PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA

Donizetti Talk, prove aperte e un ciclo di conferenze dedicate a Il diluvio universale organizzate tra gli altri con Italian Climate Network, Sea Shepherd Italia, Bergamo Scienza, GAMeC, Fondazione Bernareggi e Diocesi di Bergamo L’ingresso è sempre gratuito con prenotazione consigliata Bergamo, Teatro Donizetti, dal 25 ottobre 2023   Cresce a Bergamo e fra tutti gli appassionati donizettiani l’attesa per l’inaugurazione della nona edizione del Donizetti Opera, festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, quest’anno particolarmente intenso grazie a Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Mercoledì 25 ottobre si celebra la quinta edizione del World Opera Day, promosso da Opera Europa, OPERA America e Opera Latinoamérica, un’occasione speciale in cui teatri e festival di tutto il mondo festeggiano la ripresa delle produzioni in autunno, con nuovi progetti e nuove prospettive, per reinventare e innovare. Questi alcuni dati di riferimento del settore elaborati da Opera Europa: nel 2022 i bilanci dei teatri d’opera e festival europei hanno raggiunto quasi 10 miliardi di euro, sono state realizzate oltre 20.000 recite per circa 3.500 produzioni di oltre 1.000 titoli d’opera, per un pubblico di oltre 13 milioni di persone, di cui 2 milioni erano giovani under30. In coincidenza con il World Opera Day, il festival Donizetti Opera dà il via a una serie di attività di approfondimento (conferenze e prove aperte soprattutto) per avvicinare il pubblico alla programmazione 2023 e riflettere sui vari temi che sono sottesi alle scelte artistiche. Si comincia con le prove aperte di due opere Il diluvio universale al Teatro Donizetti e Lucie de Lammermoor al Teatro Sociale: mercoledì 25 ottobre dalle ore 17.30 circa si potranno seguire le prove di regia dei due titoli con la presenza di alcuni esperti della Fondazione che guideranno il pubblico tra la parte di preparazione scenica e i contenuti musicali del festival 2023. Per partecipare è consigliato prenotare attraverso il sito gaetanodonizetti.org Tutti gli appassionati sono invitati a condividere la loro passione per l’opera e per il mondo donizettiano sui social con gli hashtag #WorldOperaDay e #donizettiopera. In occasione del World Opera Day, da mercoledì 25 a venerdì 27 ottobre (online e in biglietteria), sarà possibile acquistare con sconti speciali fino al 45% posti selezionati in tutti i settori (anche in platea) per le opere che andranno in scena al Teatro Donizetti e per la nuova creazione LU OpeRave al Balzer Globe. Com’è noto, i titoli del festival Donizetti Opera 2023 seguono le aree tematiche del progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e del concept “Città Illuminata”: per “La città dei tesori nascosti” sarà messa in scena per la prima volta dopo 200 anni Alfredo il Grande; per “La città natura” il titolo simbolico è Il diluvio universale; per “La città che inventa” è stata commissionata la nuova LU OpeRave; per “La cultura come cura” riscopriremo Il piccolo compositore di musica che racconta la giovinezza di Donizetti con parole e musica del suo maestro Mayr; per la “Città Illuminata” il riferimento è Lucie de Lammermoor, capolavoro di Donizetti nella più rara versione francese. “La città natura” è diventato anche il titolo di una serie di riflessioni condivise con importanti istituzioni non

CON IL WORLD OPERA DAY COMINCIANO LE ATTIVITÀ IN VISTA DEL FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023 EDIZIONE SPECIALE PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA2023-10-20T11:10:09+02:00

LEZIONI DI STORIA: La forza delle idee

Una nuova iniziativa di Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione con Editori Laterza  gennaio – febbraio 2024 La Fondazione Teatro Donizetti presenta una nuova iniziativa che va ad arricchire la sua già intensa attività: Lezioni di Storia, un ciclo di incontri realizzato in collaborazione con Editori Laterza e con il sostegno di Cassa Lombarda, il cui titolo La forza delle idee ne esplicita lo spirito e i contenuti. Protagonisti dei cinque appuntamenti, tutti in programma al Teatro Donizetti di sabato mattina alle ore 11.00 (biglietto ingresso 10 euro, riduzione per scuole 8 euro), saranno altrettanti storici e studiosi che si addentreranno in epoche e personaggi del passato, svelandone i molteplici risvolti ed evidenziandone i riflessi sul presente. Il tutto con un linguaggio che garantisce a chiunque la possibilità di riuscire a vedere le cose in modo nuovo, da prospettive spesso mai considerate. Le Lezioni di Storia avranno inizio il 13 gennaio 2024 con Alessandro Barbero, docente di Storia medievale, ma anche volto noto presso il pubblico del piccolo schermo, che evidenzierà come avvenimenti lontani tanti secoli – in particolare la battaglia di Legnano – possano avere effetti diretti sulla contemporaneità. Il 20 gennaio Laura Pepe, docente di Diritto greco antico, riandrà alla figura mitica di Antigone, la cui parabola tragica induce tuttora a riflettere sul reale significato del concetto di giustizia. Il 3 febbraio sarà quindi la volta del docente di Fisica Sperimentale Piero Martin, che avrà il compito di sottolineare l'importanza delle rivoluzionarie intuizioni scientifiche di Galileo Galilei. Il 10 febbraio Alessandro Vanoli, storico, scrittore e divulgatore, si interrogherà poi sull’idea di Occidente e sul senso che ancora oggi ha la figura di Cristoforo Colombo. Chiuderà il ciclo, il 24 febbraio, lo storico dell’arte Costantino D'Orazio con un ritratto di Andy Warhol e una incursione nel mondo della cultura pop. Tutti gli incontri saranno introdotti da Max Pavan, giornalista di Bergamo TV. Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, sottolinea come «questa nuova iniziativa ampli il raggio d’azione della stessa Fondazione, affiancandosi alle numerose proposte in ambito operistico, teatrale e jazz. Le Lezioni di Storia corrispondono peraltro a quella diversificazione dell’offerta che ci permette di coinvolgere pubblici sempre nuovi, con un occhio di riguardo alle fasce giovanili». Per Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione, «questa iniziativa che ci vede al fianco di una casa editrice importante come Laterza è un’ulteriore opportunità per rendere il Teatro Donizetti fruibile in giornate e orari poco consueti, facendo sì che sia ancor più la “casa dei bergamaschi”. L’apertura delle porte del teatro il sabato mattina per incontri dall’intrinseco valore culturale ha quindi un forte significato». È Lodovico Steidl, Responsabile delle relazioni istituzionali di Editori Laterza, a raccontare la nascita e lo sviluppo delle Lezioni di Storia: «Nel 2006 gli Editori Laterza vararono all'Auditorium Parco della Musica di Roma un format di eccezionale successo che ha avuto un ruolo fondamentale nell'affermazione della materia storica come oggetto di passione e di studio. Il segreto fu quello di riuscire a portare la storia fuori dalle aule universitarie,

LEZIONI DI STORIA: La forza delle idee2023-10-19T17:18:48+02:00

Joe Lovano & Jakob Bro in concerto

Joe Lovano & Jakob Bro in concerto martedì 24 ottobre al Teatro Sociale: unica data italiana Alle ore 18 incontro con pubblico e stampa per annunciare gli eventi principali di Bergamo Jazz 2024 Joe lovano, nuovo Direttore Artistico di Bergamo Jazz, sarà a Bergamo martedì 24 ottobre per un concerto al Teatro Sociale (ore 20.30) insieme al chitarrista danese Jakob Bro, unica data italiana di un tour che porterà i due musicisti in giro per l’Europa fino ai primi di novembre, tra Svizzera, Ungheria, Germania, Belgio e Olanda. Prima del concerto, Joe Lovano, nel Ridotto dello stesso Teatro di Città Alta (ore 18), annuncerà al pubblico e alla stampa gli eventi principali di Bergamo Jazz 2024. Alla guida di Bergamo Jazz dopo Uri Caine, Paolo Fresu, Enrico Rava, Dave Douglas e Maria Pia De Vito, che l’ultima sera di Bergamo Jazz 2023 al Teatro Donizetti ha idealmente passato il testimone al suo successore, Joe Lovano è da diversi decenni una delle figure centrali del jazz contemporaneo, profondamente legato alla moderna tradizione della musica di estrazione afro-americana ma nel contempo proteso alla ricerca di raffinate soluzioni espressive. Come dimostrano i suoi recenti album registrati per ECM, fra cui One Around The Room, realizzato con un’ampia formazione diretta insieme allo stesso Jakob Bro. Esplicitamente dedicato a Paul Motian, con il quale sia Joe Lovano che Jakob Bro hanno avuto modo di collaborare assiduamente, One Around The Room è stato registrato a Copenaghen nel novembre del 2021 e attesta l’importanza dell’influsso che il leggendario batterista ha esercitato anche come leader e compositore sulle vicende del jazz dagli anni Sessanta in avanti. Lo stesso Lovano - che insieme a Paul Motian ha calcato due volte il palcoscenico del Teatro Donizetti, nel 1995 con il progetto “Brodaway Music” con Lee Konitz, Bill Frisell e Marc Johnson, e nel 1998 in trio con Frisell - racconta dell’esperienza vissuta accanto all’ex partner di Bill Evans: «Ogni volta che salgo su un palcoscenico o sono in studio di registrazione, tengo presente la lezione di Paul. Cioè che la musica dovrebbe riguardare la respirazione profonda e l'ascolto attento: quando uno suona deve essere leader e accompagnatore allo stesso tempo, deve condividere lo spazio e lasciarsi trasportare dalla musica. Non si tratta di dimostrare il proprio virtuosismo strumentale, quanto piuttosto esplorare l'arte di improvvisare, essere quindi totalmente immersi nel momento in cui essa pende vita e sentirsi realmente coinvolti nella musica che si suona». Jakob Bro, anch’egli ben noto al pubblico di Bergamo Jazz e il cui debutto discografico con Paul Motian risale all’album ECM Garden of Eden del 2004, aggiunge: «Ciò che ho amato così tanto della musica di Paul è stata la sua sensibilità estetica, sia nel modo in cui suonava che nel modo in cui componeva. Sia che suonasse la sua musica o degli standard, era sempre chiaro che si trattava di Paul Motian. Anche il modo in cui metteva insieme le persone e organizzava le sue band era fonte di ispirazione. Più personalmente, l'universo armonico delle composizioni di Paul è

Joe Lovano & Jakob Bro in concerto2023-10-17T17:21:15+02:00

LUCIA OFF: CON LO SPETTACOLO DI E CON FRANCESCO MICHELI INIZIANO LE ATTIVITÀ DEL DONIZETTI OPERA 2023

Martedì 10 ottobre, Giornata mondiale della salute mentale, alle ore 20 al Teatro Donizetti Francesco Micheli dialogherà con lo psicoterapeuta Alberto Pellai e attraverso il personaggio di Lucia di Lammermoor offriranno una riflessione sul mondo degli adolescenti di oggi Mercoledì 11 ottobre alle ore 11 Lucia OFF nella versione originale inaugurerà le iniziative con le scuole e giovedì 12 arriverà al Cinema Teatro Nuovo di Trescore Balneario   A poco più di un mese dall’inizio del festival Donizetti Opera 2023, prime iniziative coinvolgeranno dedicate alle scuole e alla comunità con lo spettacolo più iconico di sempre: Lucia OFF di e con Francesco Micheli. E si comincia con una “variazione sul tema” martedì 10 ottobre al Teatro Donizetti alle ore 20.00, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, Lucia OFF avrà una sua declinazione in forma di dialogo tra opera e psicopedagogia con Francesco Micheli e Alberto Pellai, celebre medico e psicoterapeuta molto amato. L’incontro è aperto a tutti ma particolarmente adatto a genitori e docenti che ogni giorno si relazionano con figli e studenti, a loro volta impegnati in una delle fasi più complesse della vita. L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione a questo link https://www.donizetti.org/it/festival-donizetti-opera/lucia-off-tra-opera-e-psicopedagogia-micheli-pellai/2023-10-10. Francesco Micheli, attraverso lo spettacolo Lucia OFF, ha fatto conoscere il tema centrale dell’opera di Donizetti a migliaia di giovani e studenti, con la missione di dimostrare quanto l’opera (come genere musicale e in particolare il titolo del compositore bergamasco) trascenda il tempo e parli direttamente al nostro contemporaneo. Fra gli scritti divulgativi di Alberto Pellai ci sono testi come L’età dello tsunami. Come sopravvivere a un figlio preadolescente, Tutto troppo presto, La bussola delle emozioni che compongono una biblioteca molto amata dai genitori che tentano di trovare un canale di comunicazione con i figli. Quello fra Micheli e Pellai sarà quindi un inedito “duetto” - per restare in ambito operistico - che aiuterà il pubblico a conoscere meglio l’animo umano e quello degli adolescenti in particolare. «L’esperienza della pandemia e dell’isolamento forzato che abbiamo affrontato – commenta Francesco Micheli – mi ha portato a fare un passo avanti rispetto al mio lavoro di avvicinamento dei giovani all’opera lirica. Soprattutto rispetto agli adolescenti e a partire dalla consapevolezza emotiva che hanno dovuto sviluppare durante questo periodo. E proprio da questo universo emotivo emerso ho pensato che affiancando la mia esperienza musicale a quella di uno psicoterapeuta come Alberto Pellai sarebbe stato possibile un nuovo approccio. A mio parere Lucia di Lammermoor è l’opera ideale per affrontare determinati temi dato che la protagonista rappresenta il disagio giovanile, la mancanza di certezze e l’esigenza di porsi domande: un’orfana di senso della vita nella quale i suoi coetanei d’oggi si possono riconoscere». Com’è ormai tradizione, mercoledì 11 ottobre alle ore 11.00, il Teatro Donizetti accoglierà gli studenti per inaugurare l’anno scolastico con Lucia OFF, appuntamento che annualmente fa vibrare l’intera sala del massimo teatro bergamasco con l’energia di tutti gli studenti presenti. Con Lucia OFF Micheli racconta attraverso Lucia di Lammermoor – titolo operistico romantico per eccellenza, immerso fra le nebbie, i castelli e i cimiteri di una Scozia medievale dilaniata dalle lotte fra i clan – la storia d’amore tenera e sincera di due adolescenti

LUCIA OFF: CON LO SPETTACOLO DI E CON FRANCESCO MICHELI INIZIANO LE ATTIVITÀ DEL DONIZETTI OPERA 20232023-10-09T11:22:16+02:00

Giovedì 12 ottobre prende il via la vendita dei nuovi abbonamenti alla Stagione di Prosa 2023/2024

Grande successo per la campagna di rinnovo: 95% rispetto alla passata Stagione 4.460 abbonati alla Stagione di Prosa 2022/23, pari al 95%, hanno confermato la propria adesione alla prossima Stagione: partendo da questo dato rilevante, la Fondazione Teatro Donizetti annuncia l’avvio da giovedì 12 ottobre della vendita dei nuovi abbonamenti. Da martedì 17 ottobre saranno poi disponibili i nuovi abbonamenti alla rassegna Altri Percorsi e per l’Operetta e i carnet per la sezione Storia, Teatro e Società. Da giovedì 2 novembre saranno quindi in vendita i biglietti per i singoli spettacoli per tutte le stagioni. I biglietti per l’opera Madama Butterfly sono già disponibili, mentre quelli dello spettacolo del 31 dicembre, All That Musical, saranno in vendita già dal 17 ottobre. Tutti i programmi e prevendita online: www.teatrodonizetti.it «Non possiamo non esprimere viva soddisfazione per i risultati dei rinnovi degli abbonamenti alla Prosa», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «I segnali di un ritorno del pubblico nei nostri teatri erano già forte subito dopo l’emergenza pandemica e questo ci ha portato, già nella passata Stagione, ad aumentare le repliche. Cosa che abbiamo ora fatto ulteriormente. L’avvio della vendita dei nuovi abbonamenti e poi dei biglietti non può quindi che avvenire sotto auspici migliore». «Ho sempre pensato al nostro pubblico come a una grande comunità ed è una gioia vedere che continui ad ampliarsi», aggiunge Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, «Inizieremo a dicembre con la prima nazionale di Iliade. “Il gioco degli dèi” con Alessio Boni, attore amatissimo non solo dal nostro pubblico, in scena con un gruppo di artisti di grande livello: questo è il nostro contributo a “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura”. Lo spettacolo dopo la prima nazionale a Bergamo avrà una lunga tournée che toccherà molte città italiane». Nello specifico, ecco un riepilogo della Stagione dei Teatri 2023/2024. Stagione di Prosa al Teatro Donizetti Sette titoli costituiscono il cartellone della Stagione di Prosa al Teatro Donizetti: la prima nazionale di Iliade. “Il gioco degli dèi”, progetto di cui è principale artefice Alessio Boni sia nelle vesti di coregista che di attore (dal 12 al 18 dicembre 2023), sarà seguita da Boomers di e con Marco Paolini (dal 16 al 21 gennaio con doppia replica sabato 20), da La Maria Brasca di Giovanni Testori (dal 13 al 18 febbraio con doppia replica sabato 17), da  Perfetti sconosciuti, trasposizione della brillante commedia cinematografica di Paolo Genovese (dal 27 febbraio al 3 marzo, con doppia replica sabato 2). A seguire: La buona novella, spettacolo di teatro-canzone in cui Neri Marcorè  ripercorre le canzoni e i pensieri dell’omonimo bellissimo album di Fabrizio De André (dal 5 al 10 marzo con doppia replica sabato 9);  Il mercante di Venezia di Shakespeare, che segnerà il ritorno di Franco Branciaroli al Donizetti (dal 9 al 14 aprile con matinée giovedì 11 e doppia replica sabato 13); L’albergo dei poveri di Maksim Gor'kij, in un nuovo allestimento firmato da Massimo Popolizio (da mercoledì 17 a martedì 23 aprile).

Giovedì 12 ottobre prende il via la vendita dei nuovi abbonamenti alla Stagione di Prosa 2023/20242023-10-06T14:34:48+02:00

“Raffa in the Sky”: Ecco i primi risultati su Rai5, RaiPlay e sui social

Oltre 50mila spettatori in tv con picchi di 120mila, superate le 4mila presenze a Bergamo Per l’opera commissionata in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura già raccolti più di 300 articoli di rassegna stampa internazionale, con decine di servizi web, radio e tv Ultime due repliche venerdi 6 e domenica 8 ottobre insieme alla mostra del Museo della Radio e televisione Rai   Si avvicina il secondo weekend di recite di Raffa in the Sky, la nuova opera ispirata a Raffaella Carrà e dedicata alla società italiana dal dopoguerra a oggi, che – dopo il debutto della scorsa settimana – andrà in scena al Teatro Donizetti di Bergamo venerdì 6 ottobre (ore 20.30) e domenica 8 ottobre (ore 15.30). La musica è di Lamberto Curtoni, libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli che firma anche la regia dello spettacolo. Copyright ed edizioni della musica originale sono di Casa Musicale Sonzogno - Edizioni Curci. Superate le 4mila presenze in teatro, disponibili in biglietteria e online gli ultimi posti per le ultime recite. Com’è noto, lo spettacolo è stato trasmesso su Rai5 in diretta ed è sempre disponibile su RaiPlay, grazie alla media partnership con Rai Cultura e il Museo della Radio e della Televisione Rai. La prima visione ha avuto un ascolto medio di oltre 50mila telespettatori; i contatti sono stati 773.635. «L’opera in tv – dichiara Massimo Scaglioni ordinario di Storia ed Economia dei Media e direttore del CeRTA Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – è capace di creare un evento culturale. Rispetto alla media dei programmi su Rai5, Raffa in the Sky ha generato picchi di quasi 120 mila spettatori. Gli spettatori che hanno poi visto l’opera on demand, l’hanno seguita per intero per un totale di oltre 120mila minuti visti. Insomma, l’opera lirica in televisione può incontrare il gusto del pubblico se riesce a sviluppare un evento, come è accaduto con Raffa in the Sky e come ad esempio accade in modo più forte con la prima del 7 dicembre del Teatro alla Scala». Dall’elaborazione di Sensemakers/CeRTA sui dati Auditel emerge anche la risonanza social della trasmissione Tv e del debutto con 4mila500 interazioni generate da una ventina di contenuti a campione, in particolare ANSA (2mila) e un post del mezzosoprano Cecilia Bartoli, vera “influencer” per Raffa in the Sky (poi in platea a Bergamo domenica 1 ottobre). In generale dall’analisi dei post della Fondazione Teatro Donizetti dedicati a Raffa in the Sky emerge che hanno raggiunto oltre 1milione 320mila persone, con un grandissimo numero di reazioni: 1 persona su 10 ha commentato, condiviso o espresso una reazione; 65mila sono stati i click dai social verso il sito raffainthesky.it Da non dimenticare l’esperienza della Community su whatsapp, per la prima volta dedicata a un’opera che ha raccolto più di mille persone nell’arco di un mese. Raffa in the Sky, nuova produzione commissionata dalla Fondazione Teatro Donizetti per Bergamo Brescia Capitale della Cultura, sta riscuotendo una notevole attenzione da parte del pubblico e della critica non solo musicale ma anche televisiva e di costume: al

“Raffa in the Sky”: Ecco i primi risultati su Rai5, RaiPlay e sui social2023-10-05T15:21:32+02:00

VajontS 23. Un’azione corale di teatro civile in scena al Teatro Sociale lunedì 9 ottobre

Si intitola VajontS 23, azione corale di teatro civile, e sarà una serata - evento in programma lunedì 9 ottobre, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2.000 persone, condivisa in contemporanea da oltre 130 teatri di tutta Italia. A Bergamo, si svolgerà al Teatro Sociale (ore 21) su iniziativa della Fondazione Teatro Donizetti che ha raccolto l’adesione di ben nove compagnie teatrali del territorio: Erbamil, La Pulce, La Vecchia Serena, Pandemonium Teatro, Teatro Caverna, Teatro del Vento, Teatro Piroscafo, Teatro Prova, TTB Teatro Tascabile di Bergamo. Su testo originale di Marco Paolini e Gabriele Vacis, rivisto per la speciale occasione dallo stesso Paolini e da Marco Martinelli, con la regia di Silvia Briozzo e Caterina Scotti, musiche eseguite dal vivo di Matteo Zenatti e luci di Pietro Bailo, lo spettacolo vedrà in scena numerosi attori professionisti bergamaschi: Albino Bignamini, Silvia Briozzo, Fabio Comana, Barbara Covelli, Damiano Grasselli, Lucia Limonta, Viviana Magoni, Chiara Magri, Federico Nava, Sara Pagani, Enzo Valeri Peruta, Federico Piscitello, Francesca Poliani, Caterina Scotti, Walter Tiraboschi, Cristina Zanetti. A loro si affiancheranno dieci giovani attori di Progetto Young, il progetto formativo della Fondazione Teatro Donizetti: Giovanni Aresi, Marta Federico, Francesca Garofalo, Petra Lopopolo, Davide Marchetti, Michelangelo Nervosi, Elisa Nicolato, Laura Remigi, Andrea Valietti. Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, coordinatrice della messa in scena di VajontS a Bergamo, idea condivisa con Francesco Micheli, Direttore Artistico del festival Donizetti Opera, spiega lo spirito dell’iniziativa: «Quando nei mesi scorsi siamo stati contattati da Marco Paolini, abbiamo aderito immediatamente e con entusiasmo alla sua richiesta per vari motivi. Primo fra tutti l’importanza di un testo che rievoca con grande forza uno degli eventi più drammatici della storia del nostro Paese che apre molte riflessioni sulla nostra condizione attuale. E poi perché ci è parsa subito come un’opportunità per realizzare un momento condiviso del mondo teatrale bergamasco nel suo impegno non solo artistico, ma anche civile. E siamo orgogliosi che a questo evento parteciperanno anche i giovani attori del nostro Progetto Young». «Lo spettacolo di Marco Paolini sul Vajont, che nel 1997 fu un vero e proprio caso mediatico, inaspettato, improvviso ed enorme, con la sua messa in onda in pima serata su RAI 2, fu certamente lo spettacolo che fece da apripista al teatro di narrazione, consacrando lo stesso Paolini come un grande protagonista di tutto il teatro italiano», prosegue Maria Grazia Panigada, «Il nuovo testo rivisto con Marco Martinelli del Teatro delle Albe di Ravenna, è ora un testo corale, di grande valore simbolico. Il lavoro in vista della serata al Teatro Sociale è in corso da mesi ed è emozionante vedere lo spirito di collaborazione che si è subito instaurato tra attori di diverse compagnie». La storia del Vajont, riscritta 25 anni dopo il racconto televisivo, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. Il racconto di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti

VajontS 23. Un’azione corale di teatro civile in scena al Teatro Sociale lunedì 9 ottobre2023-10-03T17:07:52+02:00
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