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Michela Gerosa

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FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: il programma completo del Dies Natalis di Gaetano Donizetti

Il 29 novembre, da mattino a sera, attività per tutte le età:   Le scuole e i bambini tra il Teatro Sociale, la Casa natale e il Museo Donizettiano  Al Teatro Donizetti si presenta Il piccolo compositore di musica  Festa di compleanno al Globe con Superbuut, Massimiliano Milesi, Kanie sciolte, Jodi Pedrali & Davide Rossi   Continua il ciclo di film Donizetti e la Bergamo del belcanto Opera per i più piccoli, laboratori, incontri, film e anche una festa: una intera giornata di iniziative a Bergamo per il Dies Natalis di Gaetano Donizetti mercoledì 29 novembre dalle 9 alle 21. La mattina è dedicata alle attività Education programmate in Città Alta. Si comincia alle ore 9 con Un bergamasco in Europa. Vita nomade di Gaetano Donizetti, laboratorio per le scuole primarie e secondarie di primo grado, ideato e condotto da Clelia Epis della Fondazione Teatro Donizetti e da Paola Palermo del Museo delle Storie - Museo Donizettiano, che si svolgerà in Casa Natale e nel Museo, sancendo la collaborazione tra le due istituzioni cittadine per la prima volta in occasione del Dies Natalis. Il laboratorio, che ha l’obiettivo di far conoscere la vita del compositore orobico attraverso il tema del viaggio e degli spostamenti nell’Ottocento, sarà replicato alle ore 10.30 e alle ore 14.30. Alle ore 9.30 è alle ore 11 al Teatro Sociale andrà in scena la nuova opera Luce di Lammermoor per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado; autore della drammaturgia e regia è Manuel Renga, esperto di spettacoli musicali per bambini e ragazzi. La direzione musicale è di Aram Khacheh con il Quartetto Gli Originali e il pianista Marco Regazzi; le scene sono di Mauro Tinti, le illustrazioni di Paola Rivolta, il videomaker è Fabio Brusadin, il light designer Matteo Benzoni. Interpreti vocali Vittoria Licostini (Spirito di Lucia), Nicolò Dal Ben (Spirito di Edgardo), Elcin Adil (Spirito di Enrico), Luca Rota (Spirito di Normanno e di Arturo) e due attori Francesca Massari (Luce) e Edoardo Rivoira (Spirito di Caleb). Il soggetto di questa produzione prende spunto dal romanzo di Walter Scott sul quale si basa anche il libretto dell’opera di Gaetano Donizetti e si articola su alcuni topoi narrativi come il bosco (archetipo del viaggio di crescita) ed elementi fiabeschi come i fantasmi e l’incontro con sé stessi: «a partire da questi spunti – racconta Manuel Renga – ho elaborato la storia della giovane Luce, del suo incontro con gli spiriti del bosco, in particolare con quello di Caleb (personaggio assente nell’opera, ma molto presente nel testo di Scott) un fool, il custode del castello di Lammermoor. In questa cornice narrativa si inserisce la storia di Lucia di Lammermoor, del suo amore per Edgardo, dell’ostilità con il fratello Enrico, della follia. Il nostro bosco incantato rappresenta una sorta di labirinto e, proprio per questo, gli eventi dell’opera di Donizetti non seguiranno la linea cronologica che tutti conosciamo, ma il filo della memoria e del racconto dei personaggi. La domanda di Luce, “Perché quello spirito piange”, genera in Caleb la necessità di partire dalla fine

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: il programma completo del Dies Natalis di Gaetano Donizetti2023-11-28T11:28:14+01:00

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: tutti gli appuntamenti del secondo weekend

Ai tenori bergamaschi dell’Ottocento Andrea Nozzari e Giovanni Battista Rubini è dedicato il convegno organizzato dalla sezione scientifica ed ospitato al Teatro Donizetti il 24 e il 25 novembre Debuttano sulla Donizetti Opera Tube le opere Alfredo il Grande e Il diluvio universale Domenica 26 in Città Alta il concerto degli allievi della Bottega Donizetti in Casa Natale e la caccia al tesoro Il gufo investigatore Bergamo città di Donizetti, ma anche di tenori. Sarà questo il tema centrale del convegno che apre il secondo weekend del Donizetti Opera: la Sala Musica del Teatro Donizetti ospiterà infatti venerdì24 novembre dalle 15.00 e sabato 25 novembre dalle 10.00 le due sessioni dell’incontro intitolato Nozzari, Rubini: tenori contro. Il ruolo del tenore nell’opera di inizio Ottocento sarà analizzato attraverso le vite e le carriere di Giovanni Battista Rubini e Andrea Nozzari, entrambi bergamaschi, quest’ultimo primo interprete anche del ruolo-titolo dell’opera Alfredo il Grande. Il convegno è organizzato dalla sezione scientifica del festival Donizetti diretta da Paolo Fabbri, musicologo che presiederà la prima sessione con interventi di Giorgio Appolonia, esperto di voci del primo Ottocento, di Saverio Lamacchia e Marco Beghelli, docenti dell’Università di Bologna, e di Livio Aragona, Edoardo Cavalli e Maurizio Merisio, componenti della sezione scientifica. Alla sessione di sabato 25 novembre, presieduta da Livio Aragona, parteciperanno, oltre a Paolo Fabbri, Maria Chiara Bertieri e Candida Mantica, anche Andrea Malnati, collaboratore della Fondazione Rossini di Pesaro, e Cecilia Nicolò, docente di storia della musica al Conservatorio di Pesaro. Ospite d’onore sarà il tenore Antonino Siragusa, impegnato come Alfredo il Grande nell’edizione dell’opera in scena per il festival 2023. La partecipazione al convegno è gratuita con prenotazione sul sito gaetanodonizetti.org. Il programma operistico prosegue quindi al Teatro Donizetti con Alfredo il Grande (venerdì 24 novembre ore 20.00) diretto da Corrado Rovaris con la regia di Stefano Simone Pintor e Il diluvio universale (sabato 25 novembre ore 20.00) diretto da Riccardo Frizza con l’allestimento firmato da MASBEDO, Mariano Furlani e 2050+. Le due opere saranno precedute dai Pre-opera che, durante l’ora che precede gli spettacoli, animeranno il Sentierone offrendo ai passati e al pubblico un’anticipazione dello spettacolo in scena. Domenica 26 novembre l’intera giornata è invece da trascorrere in Città Alta: si inizia con il concerto Casa e Bottega alle ore 11.00 alla Casa natale di Donizetti con gli allievi della Bottega Donizetti accompagnati al pianoforte da Hana Lee, impegnati nelle raccolte Soireés d’automne à l’Infrascata e Nuits d’été à Pausillippe. Sostenitore delle attività della Bottega Donizetti è il Rotary Club Terra di San Marco che raccoglierà nuovi fondi con la vendita della Turta del Dunizèt, la torta originale creata da Balzer nel 1948 per il centenario della morte del compositore bergamasco e che sarà messa in vendita in una confezione creata appositamente per questo scopo. Per Donizetti Opera Family, sempre in Città Alta, si potrà partecipare all’avvincente caccia al tesoro donizettiana dal titolo Il gufo investigatore: grandi e piccoli potranno divertirsi fra le strade e i vicoli storici alla ricerca delle parole chiave utili a scrivere il libretto per la prossima opera di Donizetti. Partenza da Casa natale in via Borgo canale ogni 30 minuti dalle 15 fino alle 16.30.

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: tutti gli appuntamenti del secondo weekend2023-11-23T16:41:01+01:00

DONIZETTI OPERA: ECCO I TITOLI PRINCIPALI DEL FESTIVAL 2024

Inaugurazione con Roberto Devereux, la rarità Zoraida di Granata per il ciclo #donizetti200 e Don Pasquale A Bergamo dal 15 novembre all’1 dicembre 2024 Sarà l’edizione n. 10 quella del festival Donizetti Opera 2024 che, in coincidenza con l’inaugurazione 2023, svela al proprio pubblico i titoli principali che saranno in scena a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” il prossimo anno, dal 15 novembre all’1 dicembre. Inaugurazione venerdì 15 novembre al Teatro Donizetti con uno dei grandi capolavori seri cioè Roberto Devereux (repliche domenica 24 e giovedì 28 novembre)tragedia lirica su libretto di Salvadore Cammarano nell’edizione critica a cura di Julia Lockhart per Casa Ricordi nell’ambito dell’Edizione Nazionale realizzata con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Teatro Donizetti. Quindi sabato 16 novembre al Teatro Sociale, per il ciclo #donizetti200, Zoraida di Granata (repliche sabato 23 novembre e domenica 1° dicembre) melodramma eroico su libretto di Bartolomeo Merelli e Jacopo Ferretti nell’edizione critica a cura di Edoardo Cavalli per la Fondazione Teatro Donizetti. Infine domenica 17 novembre, di nuovo al Teatro Donizetti, uno dei titoli più famosi, pagina della maturità del compositore, Don Pasquale (repliche domenica 22 e sabato 30 novembre) dramma buffo di Giovanni Ruffini e lo stesso Donizetti che sarà presentato nella nuova edizione critica a cura di Roger Parker e Gabriele Dotto per Casa Ricordi, realizzata sempre nell’ambito dell’Edizione Nazionale. Un programma di rilievo per il traguardo del decimo anno di programmazione del festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza. Sin da ora è possibile prenotare i carnet su gaetanodonizetti.org È Paolo Fabbri, direttore dell’Area Scientifica del festival Donizetti Opera a introdurre le tre opere in programma nel 2024: «Come Elisir, come Lucia, Don Pasquale non ha mai smesso di essere rappresentato, dal 1843 quando nacque. Un capolavoro evergreen dell’ultima stagione creativa di Donizetti. A quell’epoca non è che se ne contassero poi tanti, in ambito comico. Anzi, era proprio il genere dell’opera comica ad essere in crisi. Bellini, ad esempio, non aveva scritto nessuna opera davvero di quel tipo. Verdi ne compose giusto una, a inizio carriera (Un giorno di regno, 1840).Il pubblico del pieno Ottocento era diventato serioso? Aveva capito, in quella prima Modernità, che lo attendevano tempi in cui c’era poco da ridere? Si divertiva di più a versar lacrime, piuttosto che farsi una bella risata? Di opere comiche come da tradizione, e di successo, Donizetti ne aveva scritte: talvolta le aveva insaporite con una punta di sentimentalismo. Don Pasquale va oltre, verso una commedia da camera il cui protagonista sfiora a tratti la caricatura, ma ne resta quasi sempre al di qua. Delle fregole amorose di un anziano per una giovane, per secoli si era riso: Ruffini e Donizetti preferirono sorriderne con malinconia, anche perché il compositore ‒ come sappiamo dalla sua biografia ‒ stava sorridendo di sé stesso. In guardia però dal collegare meccanicamente vita e opere. In Roberto Devereux (1837), l’ultima tappa della saga noir che negli anni Donizetti dedicò alla dinastia Tudor, niente lascia trasparire la sua

DONIZETTI OPERA: ECCO I TITOLI PRINCIPALI DEL FESTIVAL 20242023-11-17T11:16:54+01:00

DONIZETTI OPERA: “ALFREDO IL GRANDE” DOPO DUECENTO ANNI, TORNA IN SCENA L’OPERA DEDICATA AL SOVRANO BRITANNICO CHE FU MAGNANIMO E SOSTENITORE DELLA CULTURA

Sul podio il bergamasco Corrado Rovaris alla guida dell’Orchestra Donizetti Opera e del Coro della Radio Ungherese per la prima volta ospite al festival La regia è affidata a Stefano Simone Pintor; nella parte del sovrano inglese il tenore Antonino Siragusa Bergamo, Teatro Donizetti, domenica 19 ore 15.30 e venerdì 24 novembre ore 20.00 Anteprima under 30 giovedì 16 novembre ore 17.00 Disponibile su Donizetti Opera Tube dal 24 novembre Il 2023 non è solo l’anno dell’incoronazione di Carlo III d’Inghilterra, ma anche il bicentenario del debutto di Alfredo il Grande, sovrano inglese del IX secolo e soggetto dell’opera andata in scena nel 1823 al Teatro San Carlo di Napoli, che il Donizetti Opera propone per la prima volta in tempi moderni per il ciclo #donizetti200 domenica 19 novembre alle 15.30 al Teatro Donizetti (anteprima under 30 giovedì 16 novembre alle 17 e replica venerdì 24 novembre alle ore 20.00). Il dramma eroico Alfredo il Grande sarà eseguito secondo una nuova edizione controllata sulle fonti dell’opera, curata da Edoardo Cavalli per la Fondazione Teatro Donizetti e in riferimento alla tematica della Capitale Italiana della Cultura 2023 “La città dei tesori nascosti”. La regia è affidata a Stefano Simone Pintor mentre la direzione è del bergamasco Corrado Rovaris, musicista ricorrente nella programmazione del festival, alla guida dell’Orchestra Donizetti Opera e del Coro della Radio Ungherese preparato da Zoltán Pad, ospite per la prima volta nella manifestazione cittadina. Le scene sono di Gregorio Zurla, i costumi di Giada Masi, le luci di Fiammetta Baldiserri, il video design di Virginio Levrio. Nei personaggi principali Antonino Siragusa (Alfredo) e Gilda Fiume (Amalia), Valeria Girardello (Enrichetta), Lodovico Filippo Ravizza (Eduardo), Adolfo Corrado (Atkins), Floriana Cicìo (Margherita), Antonio Gares (Guglielmo), Andrés Agudelo (Rivers). Il titolo fa parte di quel gruppo di opere nelle quali Donizetti sperimenta e affina i propri mezzi compositivi misurandoli su vari generi operistici; tra gli elementi caratteristici, la presenza imponente di una banda in palcoscenico, testimone delle finalità encomiastiche della partitura. Alfredo segue a meno di un anno l’andata in scena di Chiara e Serafina, titolo del progetto #donizetti200 programmato nel 2022, ma si orienta su un soggetto di carattere storico, cioè le vicende dell’omonimo sovrano medievale inglese – venerato come santo dai cattolici e dagli anglicani – la cui rilevanza si deve all’ampia cultura, all’incoraggiamento dell’istruzione e della legislazione, oltre che a un ruolo positivo svolto in ogni ambito della vita civile e religiosa. Il libretto è di Andrea Leone Tottola, già “poeta teatrale” di Rossini (anche per Mosé in Egitto che è a sua volta il riferimento più vicino a Il diluvio universale). «Per un musicista – dichiara Corrado Rovaris – è sempre estremamente motivante affrontare opere che non hanno avuto successo e quindi non sono mai entrate in repertorio. La novità, e questa è un’autentica novità che ci arriva dal passato, è sempre interessante. Per un festival dedicato a Donizetti recuperare queste opere è doveroso, per me dirigerle è stimolante. Non ci sono precedenti, termini di paragone, convenienze della tradizione: parti dal nulla e devi scavare nella partitura. Infatti il confronto con Edoardo Cavalli, che ne ha curato l’edizione critica, e con gli altri musicologi dell’Area scientifica della Fondazione Donizetti è stato continuo». «Per progettare lo spettacolo – racconta Stefano Simone Pintor – sono

DONIZETTI OPERA: “ALFREDO IL GRANDE” DOPO DUECENTO ANNI, TORNA IN SCENA L’OPERA DEDICATA AL SOVRANO BRITANNICO CHE FU MAGNANIMO E SOSTENITORE DELLA CULTURA2023-11-15T15:07:12+01:00

“LUCIE DE LAMMERMOOR”: AL TEATRO SOCIALE LA VERSIONE FRANCESE DELLA PIÙ NOTA OPERA DI DONIZETTI

La regia è affidata a Jacopo Spirei mentre la direzione musicale è di Pierre Dumoussaud esperto del repertorio francese Nel cast vocale Caterina Sala, Patrick Kabongo e Vito Priante Bergamo, Teatro Sociale, 18 e 26 novembre, 1° dicembre 2023 Anteprima under 30, 15 novembre Disponibile su Donizetti Opera Tube dal 26 novembre L’opera più nota di Gaetano Donizetti va in scena al festival Donizetti Opera di Bergamo in una versione originale dello stesso compositore orobico ma meno usuale e drammaturgicamente più essenziale e intensa: si tratta di Lucie de Lammermoor, preparata da Donizetti espressamente per il Théâtre de la Renaissance di Parigi, dove debuttò trionfalmente nel 1839, e che sabato 18 novembre alle 20 arriva al Teatro Sociale di Bergamo (anteprima under 30 mercoledì 15 novembre alle 17), in replica domenica 26 novembre alle 15.30 e venerdì 1° dicembre alle 20.00. La nuova produzione della Fondazione Teatro Donizetti è firmata dal regista Jacopo Spirei (già allievo e assistente del compianto Graham Vick), oggi uno degli artisti italiani più richiesti, che impronta la sua lettura per il festival donizettiano sottolineando gli aspetti più crudi della vicenda, messi in luce dalle scelte dell’autore per la trasposizione parigina. Le scene sono di Mauro Tinti, i costumi di Agnese Rabatti e le luci di Giuseppe Di Iorio. Sul podio dell’Orchestra Gli Originali – che ricordiamo usa strumenti e diapason d’epoca – sale il giovane Pierre Dumoussaud, già assistente di Marc Minkovski, al suo debutto italiano dopo successi e incisioni discografiche dedicate soprattutto al repertorio romantico francese. Nel cast vocale la giovanissima Caterina Sala (Adina accolta trionfalmente nell’Elisir d’amore del 2021) sarà impegnata come Lucie, mentre Patrick Kabongo sarà Edgard e Vito Priante Henri, David Astorga invece sarà Gilbert (personaggio “nuovo”, fondamentale in questa versione francese dell’opera), Julien Henric come Arthur e Roberto Lorenzi Raimond. Il coro è quello dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Salvo Sgrò. Lo spettacolo è coprodotto con il Teatro Comunale di Bologna. Donizetti piega così il suo capolavoro, dopo il debuttato a Napoli nel 1835, alle direttive specifiche della sala parigina che “per legge” doveva distinguersi dalle altre “ufficiali”, sovvenzionate dallo Stato. Non si tratta di una “semplice” traduzione dei versi in francese ma proprio di una riscrittura del libretto, affidato a Alphonse Royer e Gustave Vaëz, e di un adattamento secondo i canoni del teatro francese, molto attento alle unità aristoteliche. «Oggi non tolleriamo le opere se non nella lingua in cui furono scritte. Ma all’epoca di Donizetti la traduzione era indispensabile e approvata, se non addirittura voluta dagli autori, come nel caso di Lucie – commenta Jacopo Spirei – fra l’altro, più rileggiamo la scena della pazzia e più ci dobbiamo interrogare su quanto sia vera “pazzia” o invece su quanto la società che non riesca a gestire delle donne che prendono in mano la loro vita, ribellandosi al percorso che la società o la famiglia hanno deciso per loro. Questo ci obbliga a interrogarci su quanto la cosiddetta pazzia sia un elemento della personalità o quanto invece sia la società che decide che una certa persona è pazza. Una donna che si ribella e che dà sfogo alle sue passioni è subito tacciata di essere isterica,

“LUCIE DE LAMMERMOOR”: AL TEATRO SOCIALE LA VERSIONE FRANCESE DELLA PIÙ NOTA OPERA DI DONIZETTI2023-11-15T10:26:40+01:00

Iliade. “Il gioco degli dèi”: gli incontri

È l’evento che precede la chiusura ufficiale di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” e il primo titolo della Stagione di Prosa 2023/2024 della Fondazione Teatro Donizetti: in cartellone dal 12 al 18 dicembre (con doppia replica fuori abbonamento sabato 16), Iliade. “Il gioco degli dèi”, a Bergamo in prima rappresentazione nazionale, si preannuncia spettacolo di indubbio spessore e di grande impatto. A firmarne la regia il collaudato team formato da Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Francesco Niccolini e Marcello Prayer. Lo stesso attore bergamasco sarà anche sul palcoscenico insieme a Iaia Forte e ad altri attori. Spettacolo complesso, le cui prove sono in corso a Roma prima di essere completate a Bergamo in vista del debutto, Iliade. “Il gioco degli dèi” offre l’opportunità di un’ampia riflessione grazie a una serie di incontri sulle diverse tematiche che emergono tutt’oggi dal grande poema omerico, al quale lo spettacolo è liberamente ispirato. Gli incontri, in programma alle ore 17.30 presso la Sala della Musica “M. Tremaglia” del Teatro Donizetti, sono rivolti al pubblico della Stagione, e in particolare agli studenti che poi assisteranno alle varie repliche, e vedranno la partecipazione di docenti delle scuole bergamasche, con la moderazione di Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Il ciclo di incontri prende avvio mercoledì 22 novembre con l’intervento del professor Alfredo Viscomi, docente di latino e greco presso il Liceo Classico “Paolo Sarpi” e di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università Cattolica di Brescia. L’incontro, dal titolo L’Iliade, il poema di una civiltà, indagherà il testo omerico attraverso passi rappresentativi in cui gli eroi e gli dèi protagonisti della guerra di Troia incarnano, con le loro azioni e il loro pensiero, i valori di riferimento nei quali ancora oggi è possibile riconoscere vizi e virtù dell’umanità intera. In questa prospettiva, l’Iliade non appare quindi solo come il più grande poema di guerra della storia dell’uomo, ma anche il poema di una civiltà, un testo fondativo in cui si delineano i valori della Grecia antica, costituendo una vera e propria enciclopedia della cultura e della civiltà greche, gettando le basi per gli sviluppi successivi della civiltà europea e occidentale. Tema dell’incontro di martedì 28 novembre sarà quindi L’Attualizzazione del mito dell’eroe, con il professor Marco Pacati, docente di italiano e latino alle scuole superiori, ex dirigente dell’Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato “Cesare Pesenti”. Lungi dal costringere il testo omerico in anacronistiche e forzate attualizzazioni, il professor Pacati cercherà di mostrare l’universalità extratemporale dei comportamenti umani di cui gli eroi dell’Iliade sono emblematici interpreti, anche alla luce della recente epidemia e dell’invasività dei social nella vita di tutti giorni. Martedì 5 dicembre si affronterà invece il tema de L’Iliade nell’arte con la professoressa Maria Grazia Recanati, docente di Storia dell’Arte Moderna presso l’Accademia di Belle Arti “G. Carrara”, che offrirà una panoramica della ricezione dell’Iliade da parte degli artisti del mondo antico e tardoantico, che con le loro opere hanno rappresentato un repertorio

Iliade. “Il gioco degli dèi”: gli incontri2023-11-14T11:40:35+01:00

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: debutta Il diluvio universale nell’edizione originale del 1830

Interpreti vocali Nahuel Di Pierro, Giuliana Gianfaldoni ed Enea Scala Sul podio il direttore musicale Riccardo Frizza, regia e costumi di MASBEDO con la drammaturgia visiva di Mariano Furlani, scene di 2050+ Bergamo, Teatro Donizetti, 17 e 25 novembre ore 20.00 e 3 dicembre ore 15.30 Anteprima under30, 14 novembre ore 17 Disponibile su Donizetti Opera Tube dal 25 novembre L’arte contemporanea irrompe nell’opera nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura e la cornice dell’esperimento che unisce per la prima volta la Fondazione Teatro Donizetti con la GAMeC di Bergamo è Il diluvio universale (1830) di Donizetti, un’opera di soggetto sacro composta nel 1830 per il Real Teatro di San Carlo di Napoli che andrà in scena venerdì 17 novembre alle 20.00 al Teatro Donizetti, preceduta dall’anteprima under 30 di martedì 14 novembre alle 17.00 e poi in replica il sabato 25 novembre sempre alle 20.00 e domenica 3 dicembre alle 15.30. Progetto, regia, regia in presa diretta e costumi sono di MASBEDO con la drammaturgia visiva di Mariano Furlani e le scene di 2050+. I movimenti scenici di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco; le luci sono di Fiammetta Baldiserri. Sul podio il direttore musicale del Donizetti Opera Riccardo Frizza che guiderà l’Orchestra Donizetti Opera e i protagonisti vocali: Nahuel Di Pierro (Noè), Enea Scala (Cadmo) e Giuliana Gianfaldoni (Sela), Nicolò Donini (Jafet); quindi Erica Artina (Asfene), Sophie Burns (Abra), Wangmao Wang (Artoo) e gli allievi della Bottega Donizetti Davide Zaccherini (Sem), Eduardo Martínez (Cam), Sabrina Gárdez (Tesbite) e Maria Elena Pepi (Ada). Il Coro è quello dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Salvo Sgrò. Questa nuova produzione della Fondazione Teatro Donizetti ha come Presenting partener ENEL. Si ringraziano Fondazione In Between Art Film e Motta&Partners per il sostegno alla produzione dei video di MASBEDO. Da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, davanti al Teatro, si svolgerà il pre-opera ideato da MASBEDO e Mariano Furlani con il supporto dei materiali video di Sea Shepherd e con la partecipazione degli allievi della Scuola di Teatro CUT Centro Universitario Teatrale di Bergamo, quello del Politecnico delle Arti di Bergamo e gli studenti dell’IIS “Mario Rigoni Stern”. Al centro del libretto di Domenico Gilardoni, le vicende bibliche si mescolano con quelle dei sentimenti personali dei protagonisti e il cataclisma finale diventa lo spunto per un’articolata riflessione su uno dei temi oggi più attuali: la sostenibilità dell’impronta umana sul pianeta terra, in linea con il tema “La città natura” del progetto della Capitale. L’argomento vede protagonista Noè e la sua famiglia in un intreccio di vicende sentimentali, rivalità e gelosie che si conclude con una pagina sinfonica caratteristica che rappresenta il diluvio. «Mi sembra una musica veramente straordinaria – racconta Riccardo Frizza – ed è chiaramente una sorpresa perché di certo non si tratta di un titolo popolare e nemmeno eseguito frequentemente. Ci sono delle pagine notevoli. La prima che mi viene in mente è quella iniziale, con la presentazione della famiglia di Noè e dei suoi seguaci: un corale davvero potente, con armonie molto ricercate che poi saranno una costante in tutto il seguito dell’opera. Direi che nel Diluvio universale non c’è nulla di scontato o di prevedibile. L’aspetto che mi ha colpito di più è forse il fatto di aver capito da dove viene

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: debutta Il diluvio universale nell’edizione originale del 18302023-11-13T16:06:20+01:00

FESTIVAL DONIZETTI OPERA: L’EDIZIONE 2023 SI APRE LA NUOVA CREAZIONE DI MUSICA ELETTRONICA “LU OPERAVE”

Un progetto a più mani con musiche di Donizetti e altre originali degli artisti dell’etichetta discografica Fluidostudio Regia e coreografie di Mattia Agatiello con le sue ballerine di Fattoria Vittadini                                                              Alla serata inaugurale sarà presente fra il pubblico M¥SS KETA, voce narrante dell’opera Balzer Globe, 16, 23 e 30 novembre, a partire dalle ore 20.00   Prende il via con lo spettacolo più sperimentale del programma il Donizetti Opera 2023: ad inaugurare il festival dedicato al compositore bergamasco è infatti LU OpeRave che, giovedì 16 novembre a partire dalle ore 20.00,debutterà in prima assoluta al Balzer Globe, uno spazio non convenzionale che ospiterà la nuova creazione della Fondazione Teatro Donizetti anche il 23 e il 30 novembre. LU OpeRave si collega alla tematica di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 “La città che inventa”. LU OpeRave è uno sviluppo di Mixopera vol. 1 e vol. 2, gli EP di musica elettronica ispirati alla musica di Donizetti e realizzati gli anni scorsi da alcuni fra i più importanti musicisti elettronici europei raccolti intorno all’etichetta Fluidostudio, disponibili su tutte le piattaforme di streaming (Spotify, iTunes, Amazon Music, YouTube Music). Nel progetto sono coinvolti Stefano Libertini Protopapa (direttore creativo del progetto), il romantico e H.E.R. autori delle musiche originali con la consulenza musicale di Alberto Zanardi. Il libretto è dei Maniaci d’amore (Francesco d’amore e Luciana Maniaci). La regia e la coreografia sono di Mattia Agatiello, che porta in scena la sua Fattoria Vittadini pluripremiata e celebre compagnia di danza con sede a Milano alla Fabbrica del Vapore. Le scene e i costumi sono di Andrea Cammarosano e Leonardo Persico che coinvolgeranno i giovani partecipanti ai laboratori del progetto TOOLS da loro ideato e portato avanti a Milano con la Direzione Welfare e Salute del Comune e alcune aziende del settore tessile, per trasformare il proprio studio in un laboratorio sociale collaborativo; light designer Alessandro Andreoli. Gli interpreti sono di formazione ed esperienze musicali diverse – il soprano Laura Ulloa (allieva della Bottega Donizetti nel 2021), il noto vocalist David Blank e la cantante M¥SS KETA come voce narrante, che sarà però presente fra il pubblico la sera del debutto – e rappresentano una fusione pensata per parlare al pubblico di ogni generazione, confermando la forza innovativa e rivoluzionaria della poetica donizettiana. Dagli albori del teatro musicale le commistioni tra diversi generi sono spesso state utilizzate dai compositori che sono stati sempre alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuove forme espressive. Anche Donizetti, arrivato a Parigi ed entrato a contatto con le mode del tempo, soprattutto con la musica da ballo, la comincia a inserire nelle sue opere. Su questi presupposti si basa l’idea di far incontrare la musica elettronica con un capolavoro assoluto del melodramma come Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti: in LU OpeRave infatti la musica di Donizetti è fonte di ispirazione per gli artisti di oggi. Il titolo richiama Lucia di Lammermoor, alla quale gli autori di questo nuovo progetto sperimentale si sono ispirati e che è il fulcro di tante attività del festival 2023. «LU OpeRave – spiega il regista Mattia Agatiello – non è uno spettacolo ideato per una fruizione statica, seduti in poltrona, è un’esperienza, una festa danzante. Lo spettatore è immerso in un

FESTIVAL DONIZETTI OPERA: L’EDIZIONE 2023 SI APRE LA NUOVA CREAZIONE DI MUSICA ELETTRONICA “LU OPERAVE”2023-11-13T10:50:51+01:00

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: l’edizione più ricca di sempre 55 appuntamenti tra opere, concerti, attività per scuole e famiglie, incontri, convegni, film, mostre

Inaugurazione con LU OpeRave novità di musica elettronica quindi Il diluvio universale, Alfredo il Grande, Lucie de Lammermoor di Donizetti e Il piccolo compositore di musica di Mayr Nelle locandine brillano i nomi di Giuliana Gianfaldoni, Caterina Sala, Nahuel Di Pierro, Enea Scala e Antonino Siragusa Sul podio, oltre al direttore musicale Riccardo Frizza, ritorna Corrado Rovaris, debutta Pierre Dumoussaud esperto del repertorio francese Le regie sono di MASBEDO, Stefano Simone Pintor e Jacopo Spirei Il direttore artistico Francesco Micheli impegnato con gli allievi della Bottega Donizetti e del Politecnico delle Arti di Bergamo nell’adattamento e messa in scena della farsa di Mayr Opere, laboratori per le famiglie, spettacoli per le scuole, incontri, presentazioni, film e anche una caccia al tesoro: sono ben 55 gli appuntamenti che formano il calendario della nona edizione del festival Donizetti Opera, il più ricco di sempre, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza, che si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 16 novembre al 3 dicembre 2023, anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura. Già da sabato 11 novembre ogni giorno sarà “festa” con uno o più appuntamenti legati ai titoli operistici e ai diversi temi di riflessione individuati. In programma, com’è noto, cinque nuovi allestimenti legati alle aree tematiche della Capitale della Cultura, segno di uno sforzo produttivo che cresce di anno in anno. Peculiarità di un festival è quella di proporre spettacoli che offrano uno sguardo nuovo e differente rispetto alle stagioni tradizionali e il Donizetti Opera 2023 prosegue su questa strada tracciata sin dal primo anno: ogni weekend festivaliero infatti si aprirà il giovedì con LU OpeRave (16, 23 e 30 novembre), nuova creazione ispirata alla più celebre delle opere donizettiane, firmata dal regista e coreografo Mattia Agatiello con la direzione creativa di Stefano Libertini Protopapa che debutterà al Balzer Globe (un luogo non teatrale ma aperto alla condivisione) lanciando uno sguardo verso la contemporaneità e l’innovazione. Al Teatro Donizetti andranno in scena due rarissimi titoli di Gaetano Donizetti – Il diluvio universale (17 e 25 novembre e il 3 dicembre) diretto da Riccardo Frizza con l’allestimento firmato da MASBEDO, Mariano Furlani e 2050+, e Alfredo il Grande (19 e il 24 novembre) diretto da Corrado Rovaris e la regia di Stefano Simone Pintor – quindi la farsa di Giovanni Simone Mayr Il piccolo compositore di musica (2 dicembre) in prima moderna in una versione rielaborata da Francesco Micheli con Giorgio Pesenti e la direzione di Alberto Zanardi. Al Teatro Sociale si rappresenterà Lucie de Lammermoor (18 e 26 novembre e 1 dicembre) rara versione dell’autore stesso, preparata per le scene parigine; sul podio Pierre Dumoussaud, regia di Jacopo Spirei. Le opere al Teatro Donizetti saranno precedute dai Pre-opera che, durante l’ora che precede gli spettacoli, animeranno il Sentierone offrendo ai passati e al pubblico in ingresso un’anticipazione dello spettacolo in scena. A contribuire all’atmosfera festivaliera del weekend di concerti Casa e Bottega: domenica 19 e 26 novembre, alle ore 11.00, la Casa natale di Donizetti ospiterà infatti i concerti degli allievi della Bottega Donizetti accompagnati al pianoforte da

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: l’edizione più ricca di sempre 55 appuntamenti tra opere, concerti, attività per scuole e famiglie, incontri, convegni, film, mostre2023-11-07T11:23:28+01:00

Stagione di Prosa 2023/2024: nuove repliche per “Iliade” e “La Buona novella” e grande successo per la campagna abbonamenti

Alla luce del successo della campagna abbonamenti alla prossima Stagione di Prosa - oltre 5.100 abbonati, con un incremento di oltre il 10% - la Fondazione Teatro Donizetti ha programmato ulteriori repliche per due dei sette spettacoli in cartellone: sabato 16 dicembre alle ore 17 per Iliade. “Il gioco degli dèi”, che vedrà in scena in prima nazionale Alessio Boni e Iaia Forte dal 12 al 18 dicembre; lunedì 11 marzo (ore 20.30) per La buona novella, spettacolo di teatro-canzone dedicato da Neri Marcorè a Fabrizio De André. «L’aggiunta di nuove repliche si è resa necessaria per poter andare incontro alle numerose richieste di biglietti che abbiamo ricevuto in queste settimane», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «Ci sarebbe piaciuto poter aumentare le repliche anche per gli altri titoli, ma precedenti impegni delle compagnie non lo hanno consentito. Per la Stagione 2024/2025 stiamo già pensando di prevederne un numero maggiore sin dall’inizio: il nostro pubblico cresce visibilmente ed è nostro dovere andare incontro alle richieste sia di abbonamenti che di biglietti». Per Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, il successo della campagna abbonamenti ha diverse motivazioni: «Innanzitutto è un segnale che a Bergamo il Teatro Donizetti e il Teatro Sociale sono sempre più vissuti dagli spettatori come luoghi di condivisione, di compartecipazione a eventi di spettacolo che, ognuno a modo proprio, comunicano diverse esperienze di linguaggio teatrali. Ciò ci permette anche di coinvolgere il pubblico più giovane: sono infatti tantissimi gli istituti scolastici che hanno aderito ai nostri progetti formativi e al momento contiamo oltre 5.000 presenze di studenti tra Stagione di Prosa e Altri Percorsi».

Stagione di Prosa 2023/2024: nuove repliche per “Iliade” e “La Buona novella” e grande successo per la campagna abbonamenti2023-11-02T11:28:16+01:00
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