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Michela Gerosa

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DONIZETTI OPERA 2024: INIZIA LA DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEDICATO AL COMPOSITORE BERGAMASCO

Il primo weekend ricco di appuntamenti con i debutti di tutte le produzioni operistiche, Roberto Devereux, Don Pasquale e Zoraida di Granata, il ritorno di LU OpeRave al Balzer Globe Venerdì 15 novembre inaugurazione della mostra D come Dieci. Dieci parole per dici anninella Sala Mostre del Teatro Donizetti Domenica 17 novembre il concerto in Casa natale con Massimo Spadano e Francesco Libetta e la prima attività Opera Family con Il gufo investigatore Il weekend inaugurale del X festival Donizetti Opera – già vincitore nel 2019 dell’“Oper! Award” come miglior festival europeo per la critica tedesca e con quattro nomination all’International Opera Award sempre come miglior festival dell’anno – si apre al Balzer Globe giovedì 14 novembre 2024 alle 21.30 con la ripresa di uno dei progetti più innovativi e apprezzati durante queste dieci edizioni del festival: LU OpeRave in cui la musica di Donizetti incontra l’elettronica e le nuove tendenze; dal titolo è chiaro il riferimento a Lucia di Lammermoor, alla quale gli autori di questo progetto sperimentale si sono ispirati. All’origine di LU OpeRave ci sono Mixopera vol. 1 e vol. 2, gli EP di musica elettronica ispirati alla musica di Donizetti e realizzati da alcuni fra i più importanti musicisti elettronici europei raccolti intorno all’etichetta Fluidostudio, disponibili su tutte le piattaforme di streaming (Spotify, iTunes, Amazon Music, YouTube Music). Fra gli artisti degli EP coinvolti in LU OpeRave ci sono Stefano Libertini Protopapa(direttore creativo del progetto), ilromantico, H.E.R. autori delle musiche. Il libretto è dei Maniaci d’amore. La regia e la coreografia sono di Mattia Agatiello, che porta in scena la sua Fattoria Vittadini pluripremiata e celebre compagnia di danza con sede a Milano alla Fabbrica del Vapore. Le scene e i costumi sono di Andrea Cammarosano e Leonardo Persico. Gli interpreti sono di formazione ed esperienze musicali diverse – il soprano Laura Ulloa (allieva della Bottega nel 2021), il noto vocalist David Blank e la performer M¥SS KETA come voce narrante – e rappresentano una fusione pensata per parlare al pubblico di ogni generazione, confermando la forza innovativa e rivoluzionaria della poetica donizettiana. Per celebrare il decennale, in coincidenza con il festival, venerdì 15 novembre dalle ore 18.30, sarà aperta la mostra fotografica Dieci parole per Dieci anni a cura di Clelia Epis e Floriana Tessitore con le immagini di Photo Studio U.V., allestita nelle Sala mostre del Teatro Donizetti, di fianco l’ingresso della biglietteria e realizzata con il sostegno di Assolari Luigi & C., che rientra fra le iniziative intitolate D come Dieci e che avranno il loro culmine nella giornata di venerdì 29 novembre che coincide con il Dies natalis di Donizetti. Queste le dieci parole / sezioni che fanno da guida alla raccolta di immagini: teatro e città, sconfinamenti, riscoperte, capolavori, donne, Covid-19, premi, notte, maestri, giovani. La mostra fotografica, a ingresso libero, è visitabile in occasione degli spettacoli, dal 14 novembre all’1 dicembre, da due ore prima dell’inizio. Sabato e domenica anche ore 10-13. Il 29 novembre (Dies natalis) ore 10-20. Tutti al debutto i tre titoli operisti attorno ai quali si sviluppa tutta la programmazione del festival: al Teatro Donizetti andranno in scena i due capolavori di Gaetano Donizetti Roberto Devereux (venerdì 15 novembre ore 20) e Don Pasquale (domenica 17 novembre ore 15.30) affidati rispettivamente al

DONIZETTI OPERA 2024: INIZIA LA DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEDICATO AL COMPOSITORE BERGAMASCO2024-11-13T15:50:55+01:00

Il 27 novembre l’appuntamento su Maria Callas e Marina Abramonić al gres art 671

Between art and life Maria Callas e Marina Abramović eroine donizettiane sul palcoscenico e fuori Introduzione di Roberto Pesenti, Presidente Gres Art 671 Conversazione con Francesco Micheli e Fabio Cleto moderata da Francesca Acquati L’attrice Matilde Facheris interpreta un monologo di Alberto Mattioli, il soprano Eleonora Boaretto con il pianista Giulio Zappa La prima collaborazione tra il festival Donizetti Opera e Gres Art 671 Bergamo, Gres Art 671 Mercoledì 27 novembre 2024, ore 19.00 Un appuntamento “fuori programma” per il festival Donizetti Opera 2024 che nasce da una nuova importante collaborazione della manifestazione musicale, organizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti, in collaborazione con Fondazione Pesenti Ets che – nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 – ha inaugurato gres art 671, il nuovo polo culturale sviluppato dal Gruppo Italmobiliare. A gres art 671, mercoledì 27 novembre alle ore 19.00, si terrà un appuntamento che concretizza l’intreccio tra musica, arte, storia e contemporaneità che anima le due istituzioni bergamasche. Between Art and Life: Maria Callas e Marina Abramović eroine donizettiane sul palcoscenico e fuori è il titolo di questo incontro in cui Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera, dialogherà con Fabio Cleto, docente ordinario di Letteratura Inglese e Storia Culturale dell’Università di Bergamo, moderatrice è Francesca Acquati, General Manager gres art 671. L’obiettivo è tracciare il filo ideale che unisce il passato al presente e le eroine delle opere di Donizetti (nell’interpretazione paradigmatica di Maria Callas) a un progetto di Marina Abramović, donna-simbolo dell’arte contemporanea, come la Callas prima di lei, alla quale ha dedicato Seven Deaths, performance in cui convivono arte visiva, opera lirica e tensione dialettica tra l’evocazione di Maria Callas e l’immanenza della stessa Abramović, donne in cui vita e arte convergono. Questa iniziativa si propone come nuova occasione di approfondimento legata alle suggestioni che provengono dalle opere donizettiane e al fascino che l’opera continua a esercitare sugli artisti di oggi. L’attrice bergamasca Matilde Facheris interpreterà inoltre un monologo inedito scritto da Alberto Mattioli e dedicato a Maria Callas, mentre il soprano Eleonora Boaretto, accompagnata dal pianista Giulio Zappa, eseguirà pagine di Donizetti. Al termine della conversazione il pubblico potrà accedere alla mostra Marina Abramović, between Breath and Fire negli spazi di gres art 671. L’incontro è a ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti disponibili al link https://ticket.gresart671.org/acquisto/evento.aspx?ID=6343 Questa nuova occasione di collaborazione tra due realtà culturali bergamasche sottolinea comuni intenti, e soprattutto comune volontà di portare a Bergamo esperienze artistiche internazionali, come il festival Donizetti Opera e la programmazione multidisciplinare e inclusiva di gres art 671.

Il 27 novembre l’appuntamento su Maria Callas e Marina Abramonić al gres art 6712024-11-13T10:44:28+01:00

DON PASQUALE: AL DONIZETTI OPERA UNO DEI TITOLO PIÙ AMATI DI DONIZETTI ESEGUITO PER LA PRIMA VOLTA CON LA NUOVA EDIZIONE CRITICA

A dirigere l’Orchestra Donizetti Opera il giovane messicano Iván López-Reynoso; la regia è di Amélie Niemeyer Nel ruolo del titolo uno specialista come Roberto de Candia mentre Ernesto è Javier Camarena, idolo indiscusso del pubblico del festival Teatro Donizetti, Bergamo giovedì 14 novembre, ore 17 (anteprima under 30) domenica 17 novembre, ore 15.30 (Turno C) venerdì22 novembre, ore 20 (Turno A) sabato 30 novembre, ore 20 (fuori abbonamento) È un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati quella di poter ascoltare a Bergamo un capolavoro come Don Pasquale – terzo titolo operistico del Donizetti Opera 2024 – in programma al Teatro Donizetti domenica17 novembre alle ore 15.30 (repliche venerdì 22 e sabato 30 novembre alle ore 20) con sui leggii in anteprima la nuova edizione critica curata da Roger Parker e Gabriele Dottoper l’Edizione Nazionale realizzata da Casa Ricordi, in collaborazione e con il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Teatro Donizetti, la cui uscita ufficiale è prevista nel 2026. Giovedì 14 novembre alle ore 17.00 il pubblico dei giovani assisterà all’opera in occasione dell’anteprima under 30, il cui biglietto ha un costo di 10 euro. Il dramma buffo Don Pasquale è certamente tra i titoli più conosciuti ed amati del Bergamasco sin dal trionfale debutto a Parigi nel 1843: in questa nuova edizione del festival Donizetti Opera sarà affidato vocalmente a due “maestri” come Roberto de Candia (Don Pasquale) e Javier Camarena (Ernesto) affiancati dalle voci degli allievi della Bottega Donizetti Giulia Mazzola (Norina) e Dario Sogos (Dottor Malatesta) ribadendo ancora una volta il desiderio della manifestazione bergamasca di essere trampolino di lancio per le voci nuove. Il cast è completato da Fulvio Valenti (un notaro). Sul podio il giovane messicano Iván López-Reynoso che sarà alla guida dell’Orchestra Donizetti Opera e del Coro dell’Accademia Teatro alla Scala preparato da Salvo Sgrò. «Stiamo parlando – racconta il direttore López Reynoso– di un titolo che rivoluziona completamente l’estetica operistica dell’epoca. In Don Pasquale Donizetti trova un bilanciamento perfetto, mai visto prima, fra la commedia e il dramma, situazioni e personaggi che fanno ridere ma che contemporaneamente sono anche molto seri, perfino dolorosi. Non dimentichiamoci poi che Donizetti usa nella sua partitura le musiche “di consumo” della sua epoca: in particolare, il valzer. La sua musica è piena di valzer, espliciti o soltanto evocati, a cominciare dal ritmo ternario della prima cabaletta di Don Pasquale, “Un foco insolito”. Quando fu scritta era un’opera “moderna”, intessuta delle musiche del suo tempo, e anche per questo si impose immediatamente. Aggiungo che all’epoca di Don Pasquale l’arte di Donizetti era al suo culmine. La delicatezza e la raffinatezza con cui sono scritte molte pagine è notevole, e spesso bastano dei piccoli dettagli a dare loro carattere». Lo spettacolo è firmato dalla regista Amélie Niemeyer (ripreso da Giulia Giammona), con le scene e i costumi di Maria-Alice Bahra, le coreografie di Dustin Klein e le luci di Tobias Löffler. «Donizetti è un ottimo drammaturgo che utilizza magistralmente dei personaggi buffi “classici” – commenta Niemeyer – Nella nostra messa in scena, però, abbiamo scelto di rileggere questi ruoli della tradizione dell’opera comica in una prospettiva contemporanea. Trovo affascinante mettere in luce le

DON PASQUALE: AL DONIZETTI OPERA UNO DEI TITOLO PIÙ AMATI DI DONIZETTI ESEGUITO PER LA PRIMA VOLTA CON LA NUOVA EDIZIONE CRITICA2024-11-11T14:54:17+01:00

ZORAIDA DI GRANATA: IL TITOLO DEL PROGETTO #DONIZETTI200 IN SCENA AL TEATRO SOCIALE

Dopo due secoli torna sul palcoscenico la rarità donizettiana nella versione del 1824 Alberto Zanardi sul podio dell’orchestra con strumenti antichi Gli Originali L’allestimento, con la regia di Bruno Ravella, è coprodotto con il Festival di Wexford Nel cast il tenore Konu Kim, il soprano Zuzana Marková nel ruolo del titolo e il mezzosoprano Cecilia Molinari Prima del debutto Donizetti Talk alla Biblioteca Mai e l’anteprima under 30 Teatro Sociale, Bergamo sabato 9 novembre, ore 17 (Biblioteca “Angelo Mai” - Donizetti Talk) mercoledì 13 novembre, ore 17 (anteprima under 30) sabato 16 novembre, ore 20 (Turno A) domenica 24 novembre, ore 15.30 (fuori abbonamento) domenica 1 dicembre, ore 15.30 (Turno C)   Nel 2024, oltre a celebrare le dieci edizioni del Donizetti Opera, ricorre il bicentenario del debutto di Zoraida di Granata – primo grande successo del compositore bergamasco – andata in scena al Teatro Argentina di Roma in una prima versione nel 1822 e poi nel 1824, nella stesura che per la prima volta in tempi moderni viene riproposta a Bergamo, al Teatro Sociale, sabato 16 novembre alle ore 20 (repliche domenica 24 novembre e domenica 1° dicembre, ore 15.30). Si tratta naturalmente dell’opera scelta per il ciclo #donizetti200 che ogni anno propone nel programma festivaliero un titolo che compie i due secoli. Il debutto di questa rarità sarà preceduta da un nuovo Donizetti Talk, sabato 9 novembre alle ore 17.00 alla Biblioteca Mai e poi al Teatro Sociale, a cura dell’Area scientifica del festival, che ha per tema appunto Zoraida di Granata e vedrà impegnati i musicologi Edoardo Cavalli e Paolo Fabbri e la partecipazione del direttore d’orchestra Alberto Zanardi e del regista Bruno Ravella. Il pubblico avrà poi la possibilità di accedere alle prove d’insieme dell’opera ed assistere in anteprima ad una scena della nuova produzione. Per partecipare è consigliata la prenotazione su www.donizettiopera.org. Mercoledì 13 novembre alle ore 17.00 sarà invece il pubblico dei giovani a poter assistere all’opera grazie all’anteprima under 30, il cui biglietto ha un costo di 10 euro. Zoraida di Granata, composta da Donizetti su libretto di Bartolomeo Merelli e – per la versione che debuttò al Teatro Argentina di Roma il 7 gennaio 1824 – di Jacopo Ferretti sarà proposta con un allestimento frutto della coproduzione con il Wexford Festival Opera che, lo scorso anno, ha presentato lo stesso titolo ma nella versione del 1822; in entrambi i casi l’edizione critica è stata curata da Edoardo Cavalli per la Fondazione Teatro Donizetti. Regista dello spettacolo è Bruno Ravella, nato a Casablanca con origini italiane e polacche, studi in Francia e adesso stabile a Londra; scene e costumi sono di Gary McCann. Il cast comprende Konu Kim (Almuzir, unico interprete in comune con il festival irlandese), Zuzana Marková (Zoraida), Cecilia Molinari, (Abenamet) e gli Allievi della Bottega Donizetti Tuty Hernàndez (Almanzor), Lilla Takács (Ines) e Valerio Morelli (Alì). Sul podio Alberto Zanardi, giovane bacchetta cresciuta in questi anni “dietro le quinte” del festival, interprete nel 2023 del Piccolo compositore di musica, che

ZORAIDA DI GRANATA: IL TITOLO DEL PROGETTO #DONIZETTI200 IN SCENA AL TEATRO SOCIALE2024-11-08T17:25:20+01:00

ROBERTO DEVEREUX PRIMO TITOLO OPERISTICO DELLA DECIMA EDIZIONE DEL DONIZETTI OPERA

Sul podio il direttore musicale del festival Riccardo Frizza; la regia è di Stephen Langridge Come Elisabetta I il soprano Jessica Pratt, Roberto Devereux è il tenore John Osborne, mentre Simone Piazzola sarà Nottingham e Raffaella Lupinacci Sara La première sarà preceduta dall’incontro di approfondimento e prove aperte di Donizetti Talk e dall’anteprima dedicata agli under 30 Teatro Donizetti, Bergamo Venerdì 8 novembre, ore 17.30 (Donizetti Talk) martedì 12 novembre, ore 17 (anteprima under 30) venerdì 15 novembre, ore 20 (fuori abbonamento) sabato23 novembre, ore 20 (fuori abbonamento – in opzione al Turno C) giovedì 28 novembre, ore 20 (Turno A)   Si avvicina il debutto del primo titolo in scena al Teatro Donizetti: Roberto Devereux, opera fra le più amate di Gaetano Donizetti in programma venerdì 15 novembre alle ore 20 (repliche sabato 23 novembre e giovedì 28 novembre sempre alle ore 20). Mancano quindi pochi giorni all’inizio ufficiale della decima edizione del festival Donizetti Opera, manifestazione di rilievo internazionale dedicata al compositore bergamasco e dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza. Tappa immancabile verso la première di Roberto Devereux il Donizetti Talk in calendario venerdì 8 novembre alle ore 17.30 nella Sala Riccardi del Teatro Donizetti con i musicologi dell’Area scientifica del festival Livio Aragona e Maurizio Merisio e la partecipazione del direttore Riccardo Frizza e del regista Stephen Langridge. Il pubblico avrà poi la possibilità di accedere alle prove d’insieme dell’opera ed assistere quindi in anteprima ad una scena della nuova produzione. Per partecipare è consigliata la prenotazione su www.donizettiopera.org. Martedì 12 novembre alle ore 17.00 sarà invece il pubblico dei giovani a poter assistere all’opera grazie all’anteprima under 30, il cui biglietto ha un costo di 10 euro. «Roberto Devereux è la mia opera donizettiana preferita» ha avuto modo più volte di dichiarare il direttore musicale del festival Riccardo Frizza che, dopo averla interpretata in giro per il mondo, sarà sul podio dell’Orchestra Donizetti Opera portando sui leggii l’Edizione Nazionale realizzata da Casa Ricordi in collaborazione e con il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Teatro Donizetti a cura di Julia Lockhart, pubblicata nel 2022. «Roberto Devereux è un capolavoro, anzi forse il capolavoro di Donizetti, almeno nel campo dell’opera italiana – sottolinea Frizza­ – È il titolo della svolta, della maturità completa. Ci saranno altri capolavori, specie francesi, ma nessuno sposterà più in alto l’asticella dell’ispirazione donizettiana. Per forza: una vicenda fortissima e appassionante, dai caratteri ben tratteggiati, una straordinaria figura di donna di potere innamorata, una grande invenzione musicale e una grandissima libertà formale, che trascende le forme chiuse che erano ancora la regola del melodramma dell’epoca. E, in fin dei conti, un soggetto tutto sommato insolito, unico, credo, nell’enorme catalogo donizettiano: la caducità del tempo, degli uomini e delle cose». La regia è invece dell’inglese Stephen Langridge che è attualmente direttore artistico del festival di Glyndebourne oltre a essere ospite fisso di importanti palcoscenici come la Royal Opera House di Londra, la Lyric Opera di Chicago, il festival di Salisburgo. «La nostra messinscena – dichiara Langridge – è sicuramente contemporanea, ma ambientata in un mondo elisabettiano

ROBERTO DEVEREUX PRIMO TITOLO OPERISTICO DELLA DECIMA EDIZIONE DEL DONIZETTI OPERA2024-11-07T17:20:29+01:00

DONIZETTI OPERA 2024: IL FESTIVAL APRE LE PORTE AL PUBBLICO CON INCONTRI E PROVE

Si comincia con “L’enigma della pace. Aspirazione necessaria, conflitto inevitabile” incontro legato al soggetto di Zoraida di Granatoa che vedrà dialogare il teologo Don Giuliano Zanchi e il giornalista Andrea Valesini Bergamo, Teatro Donizetti, Sala Riccardi, lunedì 4 novembre, ore 18 Ci si avvicina sempre più all’inaugurazione della decima edizione del festival Donizetti Opera, che si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 14 novembre al 1° dicembre 2024 ma l’attesa è scandita da una serie di appuntamenti per accompagnare il pubblico alla scoperta delle opere in programma e le tante tematiche ancora attuali che animano libretti, drammaturgie e messe in scena. In queste dieci edizioni, accanto alla proposta dei vari titoli in edizioni filologicamente ineccepibili e coerenti con la prassi esecutiva dell’epoca, il festival ha voluto indagare la teatralità per certi aspetti rivoluzionaria e moderna di Donizetti. In tal senso, i soggetti delle opere 2024 ispirano ancora oggi non poche riflessioni che sono state poste alla base dei tre incontri del ciclo Donizetti Today, in cui esperti e professionisti di ambiti non musicali e legati ad altre istituzioni cittadine, riflettono e discutono per trasferire all’oggi le opere donizettiane in programma. Si comincia lunedì 4 novembre (Teatro Donizetti, Sala Riccardi, ore 18) quando Don Giuliano Zanchi (teologo, direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi di Bergamo e docente di teologia presso l’Università cattolica di Milano) e Andrea Valesini (giornalista, caporedattore del quotidiano «L’Eco di Bergamo», spesso inviato in zone di guerra) converseranno su L’enigma della Pace. Aspirazione necessaria, conflitto inevitabile legato a Zoraida di Granata. Quindi, lunedì 11 novembre Alberto Mattioli e Marco Ubezio si confronteranno su un tema a loro caro, Tutti pazzi per i Royals creando una connessione tra la passione di Donizetti per “i Tudori” e l’attuale famiglia regnante in Gran Bretagna; infine, lunedì 18 novembre lo psichiatra Filippo Tancredi con Albert Mattioli, prendendo spunto da Don Pasquale, dibatteranno su Desiderio senza età. Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org Attorno ai titoli d’opera sono in programma poi gli attesi Donizetti Talk a cura dell’Area scientifica del festival con la partecipazione dei direttori e registi delle opere e l’accesso alle prove. Il primo incontro venerdì 8 novembre (Teatro Donizetti, Sala Riccardi, ore 17.30) è per Roberto Devereux con Livio Aragona e Maurizio Merisio; sabato 9 novembre (ore 17.00) alla Biblioteca Mai e poi al Teatro Sociale, sarà dedicato a Zoraida di Granata e vedrà relatori Edoardo Cavalli e Paolo Fabbri. Si prosegue domenica 10 novembre (ore 17.00) nella Sala Riccardi del Teatro Donizetti con Candida Billie Mantica e Livio Aragona per Don Pasquale. Tutti questi incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org Si parla infine di biblioteche e libri con Donizetti Bookmarks (Teatro Donizetti, Sala Musica, ore 18), sabato 23 novembre C’è posta per Mai: una nuova lettera di Donizetti alla Biblioteca Civica con Paolo Fabbri e Fabrizio Capitanio in merito a una nuova acquisizione della Biblioteca “Angelo Mai”; quindi sabato 30 novembre si presenta il nuovo libro di Emilio Sala Opera, neutro plurale (il Saggiatore). Anche questi incontri sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata su gaetanodonizetti.org

DONIZETTI OPERA 2024: IL FESTIVAL APRE LE PORTE AL PUBBLICO CON INCONTRI E PROVE2024-11-04T11:17:15+01:00

BERGAMO JAZZ 2025: Sounds of Joy. Presentato in anteprima il programma del Donizetti e del Sociale della 46a edizione

Sounds of Joy: è il titolo che Joe Lovano ha voluto imprimere all’edizione 2025 di Bergamo Jazz Festival, la seconda con la Direzione Artistica del celebre sassofonista statunitense. Organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, con il sostegno di Comune di Bergamo, MIC-Ministero della Cultura e di sponsor privati, il Festival si terrà dal 20 al 23 marzo, con concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale affiancati da numerosi eventi sparsi per la Città, che per la 46esima volta si animerà dei mille suoni di una musica che a Bergamo ha messo da tempo salde e profonde radici. «Sounds of Joy significa la celebrazione di una comunità musicale nata in mezzo alla gente per la gente. La festa del jazz dalle sue origini sino ad oggi. La danza della vita, dell'amore e dello spirito ci unisce come un tutt'uno», specifica Joe Lovano, «L'idea dell'improvvisazione jazzistica ha preso molte strade nel corso degli anni ed è una bellissima forma d'arte con molte direzioni e influenze.  Questa idea ha ispirato i musicisti più innovativi e influenti del mondo della musica su scala globale: i suoni multigenerazionali e multiculturali che animano la gioia nel sentire la musica arriveranno a noi attraverso la passione e l'espressività di tutti gli artisti che abbiamo invitato per la 46ª edizione del festival jazz di Bergamo». Immancabilmente fedele alla naturale visione internazionale del Festival, l’edizione 2025 di Bergamo Jazz sarà quindi ancora una volta una finestra spalancata sulla composita scena di un universo espressivo che continua a mostrare segni di vitalità nel suo essere ideale punto di incontro tra musiche e culture diverse. Mentre sono in via di definizione numerose iniziative realizzate in collaborazione con altrettante realtà del territorio, inclusi gli incontri con le scuole e la sezione “Scintille di Jazz” dedicata ai nuovi talenti, il cartellone dei concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale è già ultimato nei dettagli, così da poter dare avvio alla campagna abbonamenti e alla vendita dei biglietti. I vecchi abbonati potranno infatti procedere al rinnovo dal 3 al 21 dicembre 2024 (cambio posto dall’8 al 10 gennaio 2025), con diritto di prelazione per i concerti al Sociale. I nuovi abbonamenti saranno quindi disponibili dal 14 gennaio 2025, con possibilità di acquisto anche dei biglietti del Sociale, mentre i biglietti per le singole serate al Donizetti saranno in vendita dal 28 gennaio. Jazz al Donizetti Venerdì 21 marzo, la prima delle tre serate in abbonamento al Teatro Donizetti, con inizio alle ore 20.30, amatissime sia dai bergamaschi sia da chi proviene da ogni parte d’Italia e da oltre confine, sarà aperta dal duo formato da un fuoriclasse del contrabbasso come Dave Holland e da Lionel Loueke, uno dei chitarristi più innovativi apparsi sulle scene del jazz negli ultimi decenni. Una coppia artistica di spessore che fungerà da “apripista” al concerto della Wayne Shorter Legacy, ovvero il pianista Danilo Pérez, il contrabbassista John Patitucci e il batterista Brian Blade, che per quasi 25 anni hanno condiviso con il grande sassofonista e compositore scomparso

BERGAMO JAZZ 2025: Sounds of Joy. Presentato in anteprima il programma del Donizetti e del Sociale della 46a edizione2024-10-30T12:52:40+01:00

DONIZETTI OPERA 2024: DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEDICATO AL COMPOSITORE BERGAMASCO

Programma celebrativo con due capolavori: Roberto Devereux e Don Pasquale Zoraida di Granata è la rarità per #donizetti200 Tornano LU OpeRave, gli incontri tematici, presentazioni, prove aperte, attività per scuole e famiglie Nelle locandine i nomi di grandi interpreti come Javier Camarena, Roberto de Candia, Cecilia Molinari, John Osborn, Jessica Pratt insieme ad altri affermati più giovani interpreti e agli allievi della Bottega Donizetti Sul podio Riccardo Frizza, Iván López-Reynoso e Alberto Zanardi Le regie sono di Stephen Langridge, Amélie Niermeyer, Bruno Ravella e Mattia Agatiello A Bergamo le attività cominciano il 25 ottobre in attesa dei weekend operistici dal 14 novembre all’1 dicembre 2015-2024: manca meno di un mese alla decima edizione del festival Donizetti Opera, manifestazione di rilievo internazionale dedicata al compositore bergamasco e organizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza. Il programma musicale si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 14 novembre al 1° dicembre 2024 ma già dal 25 ottobre sono in programma numerose attività per il pubblico: incontri, conferenze e prove aperte. «Ci avviciniamo al debutto del Donizetti Opera 2024 con tanti dati davvero incoraggianti – dichiara il Presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta – Anche quest'anno la raccolta di fondi provenienti dagli sponsor e dai donatori è stata oltremodo significativa e di grande soddisfazione, attestandosi ad oggi per tutta la Fondazione a 1.300.000 euro. Abbiamo confermato le principali partnership ma anche registrato nuove importanti adesioni. Abbiamo lanciato un nuovo progetto che lega il numero degli Ambasciatori di Donizetti alle 73 opere del catalogo donizettiano e, ad oggi, abbiamo abbinato 50 Ambasciatori ad altrettanti titoli. Anche le prenotazioni e le vendite dei biglietti al momento sono in crescita rispetto allo scorso anno, a dimostrazione che l'equilibrio trovato dal direttore artistico Francesco Micheli fra ricerca e repertorio è vincente. Infine anche la stampa estera è sempre più interessata a raccontare e documentare la programmazione del Donizetti Opera: un'ulteriore conferma dell'internazionalità del festival». «Il Donizetti Opera – dichiara l'Assessore alla Cultura di Bergamo Sergio Gandi – porterà in scena i titoli di Gaetano Donizetti all'interno di una proposta legata alla contemporaneità che affronterà temi anche di attualità politica, come già successo nelle ultime edizioni. Questo ha contributo nel tempo a far diventare una "star" un autore che per la città era quasi sconosciuto. In generale, questa programmazione articolata e così organizzata,  ha dato al festival e quindi anche a tutta la città un profilo internazionale, così come dimostrano i dati già in nostro possesso, che segnano l'87% di stranieri nelle prenotazioni dei gruppi. Tutto questo ci porta a poter considerare il Donizetti Opera un pilastro dell'identità di Bergamo: questa edizione che celebra le dieci edizioni lo dimostra in modo particolare». «È la decima edizione del Donizetti Opera – sottolinea il direttore artistico Francesco Micheli – il decimo anno in cui si lavora alla costruzione del monumento a questo artista la cui grandezza è ancora tutta da esplorare, un monumento di cui siamo fieri, e grati, di aver potuto costruire il

DONIZETTI OPERA 2024: DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEDICATO AL COMPOSITORE BERGAMASCO2024-10-24T10:12:06+02:00

DONIZETTI EDUCATION: UNA GIORNATA DI FORMAZIONE INTERAMENTE DEDICATA AI DOCENTI

Sabato 19 ottobre al Teatro Donizetti si sono svolti gli incontri dedicati ai docenti di ogni ordine e grado in vista delle attività dedicate alle scuole durante la decima edizione del festival Donizetti Opera Si è svolta nella Sala Musica del Teatro Donizetti un’intera giornata dedicata alla formazione dei docenti in vista dell’edizione 2024 di Donizetti Education, che comprende tutte le attività dedicate a scuole e famiglie durante il festival Donizetti Opera. Più di 120 insegnati di ogni ordine e grado scolastico hanno così preso parte ad un’attiva in cui la Fondazione Teatro Donizetti investe molte delle proprie attenzioni e risorse, nell’ottica di valorizzare e divulgare il patrimonio culturale donizettiano alle giovani generazioni. Realizzata in collaborazione con ATS e con l’Ufficio Scolastico Territoriale, la giornata ha avuto un fitto calendario ricco di interventi che hanno coinvolto gli esperti della Fondazione: ai docenti, dopo i saluti istituzionali del direttore della Fondazione Teatro Donizetti Massimo Boffelli e del responsabile della Struttura Semplice Prevenzione delle Dipendenze del Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’ATS Bergamo Luca Biffi, è stato illustrato il programma della decima edizione del Donizetti Opera dal direttore artistico Francesco Micheli e del musicologo della sezione scientifica Livio Aragona. I docenti hanno così potuto conoscere nel dettaglio la proposta operistica del festival composta dei tre titoli donizettiani Roberto Devereux, Zoraida di Granata e Don Pasquale; alla presentazione è seguita la visita guidata del Teatro Donizetti a cura di Clelia Epis, che per la Fondazione cura la ricerca iconografia e l’archivio, oltre ad essere formatrice di Donizetti Education. Nella seconda parte della giornata i docenti sono stati suddivisi per ogni ordine scolastico di riferimento in tre incontri: Manuel Renga, che curerà regia e drammaturgia dello spettacolo dedicato agli studenti dal titolo Don Pasquale. Il grande gioco dell’amore (in scena per le scuole al Teatro Donizetti il 22, il 25 e il 26 novembre e per le famiglie domenica 24 novembre alle 16.00), ha presentato il progetto creativo; Alessandra Giolo ha invece raccontato ai docenti dell’infanzia Tano di Lammermoor, laboratorio-spettacolo i cui protagonisti sono il piccolo Gaetano e i suoi giocattoli incantati che lo aiuteranno ad affrontare il suo percorso di crescita; Maria Teresa Galati ha invece tenuto un intervento dedicato all’opera e al teatro per gli adolescenti rivolto ai docenti delle superiori. Infine, è stato presentato il laboratorio dedicato ai più piccoli che sarà realizzato in classe prima di assistere a Don Pasquale. Il grande gioco dell’amore. La partecipazione, totalmente gratuita, non prevedeva l’iscrizione obbligatoria delle classi agli spettacoli e ai progetti formativi della Fondazione Teatro Donizetti, ma ha voluto essere un’occasione di studio e approfondimento per gli insegnanti a prescindere dalla ricaduta effettiva sulle classi. Questa decisione è nata dal desiderio della Fondazione di coinvolgere gli insegnanti come interlocutori privilegiati e portatori di cultura alle nuove generazioni, in accordo con le linee guida del proprio statuto.  

DONIZETTI EDUCATION: UNA GIORNATA DI FORMAZIONE INTERAMENTE DEDICATA AI DOCENTI2024-10-22T17:19:11+02:00

LEZIONI DI STORIA 2025: “Ribelli” dal 18 gennaio al 1° marzo 2025

Cinque appuntamenti in programma il sabato mattina al Teatro Donizetti dal 18 gennaio al 1° marzo 2025: dopo il successo della passata Stagione, torna “Lezioni di Storia”, ciclo di incontri ideato da Editori Laterza e realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo e con il sostegno di Cassa Lombarda. La nuova edizione ha per titolo Ribelli: un programma inedito che mette al centro il pensiero e l’azione di alcune grandi figure del passato e vuole essere un’esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile. Ad inaugurare il ciclo sarà il 18 gennaio il teologo Vito Mancuso con la lezione Gesù: la rottura della Legge. Il 1° febbraio sarà la volta di Francesca Cenerini che parlerà della figura di Cleopatra e dell’influenza che la cultura egizia ha avuto sul gusto dei romani. Il sabato successivo, 8 febbraio, salirà sul palcoscenico del Donizetti Maria Giuseppina Muzzarelli per raccontare la figura storica, il carisma e la personalità complessa di Giovanna d’Arco. Il 15 febbraio, Luigi Mascilli Migliorini proporrà una riflessione profonda su Robespierre, nel cuore della Rivoluzione Francese, mentre per chiudere, il 1° marzo Loris Zanatta presenterà Fidel Castro e la sua rivoluzionaria “religione politica”. Tutti gli incontri inizieranno alle ore 11.00 e saranno introdotti dal giornalista Max Pavan, responsabile dell’informazione di Bergamo TV. Biglietti 10 Euro, con riduzione per le scuole a 8 Euro. Apertura vendite dal 23 ottobre. Al termine di tutti gli incontri, gli autori si fermeranno con il pubblico per il firmacopie presso il Ridotto Gavazzeni del Teatro. Sergio Gandi, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, porge il saluto dell’Amministrazione sottolineando il valore dell’iniziativa: «In una Città ricca di storia come Bergamo le “Lezioni” promosse da Fondazione Teatro Donizetti sono un valore aggiunto, un modo originale di rivivere il passato con gli occhi del presente. La conferma dell’interesse da parte di Laterza, uno degli editori più significativi sul territorio nazionale e di maggiore autorevolezza nel settore dell’editoria formativa, è una conferma del posizionamento della nostra Città. E del Teatro Donizetti, che allarga la sua funzione e le sue mission, diventando uno spazio di cultura a 360 gradi: apre le sue porte non solo allo spettacolo ma anche a forme diverse di coinvolgimento della comunità, come la divulgazione storica, pronto ad accogliere un pubblico curioso e in cerca sempre di nuovi spunti». Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, conferma come «questa iniziativa sia un ampliamento del nostro raggio d’azione, affiancandosi alle numerose proposte in ambito spettacolare, dalla prosa all’opera al jazz. Le “Lezioni di Storia” corrispondono quindi appieno a quella diversificazione dell’offerta che ci permette di coinvolgere pubblici sempre nuovi, con un occhio di riguardo alle fasce giovanili». Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione, commenta: «Siamo lieti di riproporre “Lezioni di Storia”, sulla scorta del grande successo della prima edizione: questa iniziativa ci vede in collaborazione con una casa editrice prestigiosa come Laterza ed è una preziosa opportunità per aprire a tutti il Teatro Donizetti in una giornata poco consueta come il sabato

LEZIONI DI STORIA 2025: “Ribelli” dal 18 gennaio al 1° marzo 20252024-10-22T17:19:59+02:00
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