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La Stagione di Opera&Concerti si chiude con “Napoli milionaria” al Teatro Donizetti

Nell’ambito della sezione Opera&Concerti della Stagione dei Teatri 2022/2023 e nel quadro della partnership con OperaLombardia, la Fondazione Teatro Donizetti ospita nel principale teatro cittadino, venerdì 27 gennaio alle ore 20.00 con replica domenica 29 alle ore 15.30, Napoli Milionaria!, opera di Nino Rota su libretto di Eduardo De Filippo tratto dall’omonima commedia. Direzione di James Feddeck. Regia di Arturo Cirillo. Scene di Dario Gessati. Costumi di Gianluca Falaschi ripresi da Anna Missaglia. Light designer Fiammetta Baldiserri. Orchestra I Pomeriggi Musicali e Coro OperaLombardia diretto da Diego Maccagnola. Personaggi e interpreti principali: Gennaro Iovine Mariano Buccino, Amalia, sua moglie Clarissa Costanzo, Maria Rosaria, figlia Maria Rita Combattelli, Errico “Settebellizze” Riccardo Della Sciucca, Amedeo, figlio Marco Miglietta, Johnny, sergente americano Francesco Samuele Venuti, Adelaide Schiano Giovanna Lanza, Assunta, sua nipote Sabrina Sanza, Pascalino “o pittore” Roberto Covatta, O’ miezzo Prevete Giuseppe Esposito, Il Brigadiere Ciappa / Il maresciallo Alberto Comes, Riccardo Spasiano Graziano Dallavalle, Peppe o’cricco Pasquale Greco, Federico Francesco Cascione, Rituccia Federica Gambarana. Allestimento del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca ripreso dai Teatri di OperaLombardia. Prezzi biglietti: da 22 a 70 euro. Sono previste riduzioni per Over 65 e Under 30, portatori di handicap, gruppi di almeno 15 persone, dipendenti Comune di Bergamo, titolari di Family Card, studenti delle scuole di teatro, di musica e del Conservatorio di Bergamo. Melodramma in tre atti all’insegna dell’eclettismo musicale, Napoli milionaria! è l’ultimo lavoro composto per il teatro lirico da Nino Rota, ricavato dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo e rappresentato per la prima volta al Festival di Spoleto il 22 giugno 1977. La collaborazione tra il drammaturgo, attore e regista napoletano e il compositore milanese generò un’opera più cupa e amara sia della commedia originaria, sia della sua realizzazione cinematografica: le variazioni apportate nella drammaturgia dallo stesso Eduardo segnalano una disillusione dovuta al rendersi conto del degrado di valori in seguito alla guerra e allo scivolare verso il basso della dignità umana. La borsa nera di Napoli, le vicende amorose tra Maria Rosaria e Johnny, soldato americano, la vita di una povera famiglia oltre il limite della legalità, sono interpretati da Rota con un carattere che mantiene attenzione alla parola, senza per questo soverchiare il canto. All’inizio accolta freddamente dal pubblico e censurata da quasi tutta la critica italiana dell’epoca, l’opera è stata successivamente ripresa e rivalutata. Quello che sembrava un calderone tra verismo, canzone napoletana, frammenti di colonne sonore cinematografiche e musical americano, ora appare una operazione in cui codici e linguaggi disuguali (musica, prosa, melodramma, cinema, danza) si contaminano e si fondono in modo spesso efficace.  Vocalmente impegnativa, Napoli milionaria disegna personaggi a tutto tondo, giocando con vitali contaminazioni linguistiche a rendere il caos e lo sbandamento della vita dell’immediato dopoguerra. Rota rende in musica l’affresco di una Napoli dall’umanità ferita e fragile, non solo materialmente povera, ma che comincia a portare i segni di un’inconsapevole rovina interiore. Rota e De Filippo dimostrano in quest’opera di teatro musicale un forte impegno civile, testimonianza del profondo e felice connubio

La Stagione di Opera&Concerti si chiude con “Napoli milionaria” al Teatro Donizetti2023-01-19T12:23:43+01:00

Bergamo Jazz 2023: rinnovi e vendite di abbonamenti e biglietti

Bergamo Jazz 2023: il conto alla rovescia è iniziato. Da sabato 21 gennaio prende infatti avvio la campagna di rinnovo degli abbonamenti alle tre serate al Teatro Donizetti in programma dal 24 al 26 marzo e la vendita dei concerti fuori abbonamento al Teatro Sociale e in altri luoghi della città, mentre da sabato 4 febbraio si potranno acquistare i nuovi abbonamenti e, infine, da sabato 11 i biglietti per le singole serate allo stesso Donizetti. Il Festival, che quest’anno giunge alla 44a edizione ed è inserito nel novero dei principali eventi di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, sarà un’importante occasione per immergersi nel variegato mondo sonoro della musica jazz, grazie a nomi illustri del panorama internazionale e nazionale, seguendo il filo rosso tracciato da Maria Pia De Vito, al suo quarto mandato da Direttrice Artistica di Bergamo Jazz. Un fil rouge che pone l’accento sulla profondità spirituale del jazz rilevabile nella musica di grandi maestri del passato e anche di molti degli artisti ospiti di Bergamo Jazz 2023. Concerti in abbonamento al Teatro Donizetti Dal 24 al 26 marzo (ore 20.30, nuovo orario) si alterneranno sul prestigioso palcoscenico del principale teatro cittadino, immancabile principale “casa” di Bergamo Jazz, nomi importanti del jazz delle due sponde dell’oceano. Venerdì 24 si comincia con l’incontro al vertice tra due forti personalità del jazz italiano, il trombettista Paolo Fresu e la pianista Rita Marcotulli per continuare con la statunitense Cécile McLorin Salvant, nuova stella del canto jazz, già vincitrice di ben tre Grammy Awards. In apertura della serata di sabato 25 si ascolterà il gruppo della sassofonista Lakecia Benjamin, uno dei nomi nuovi del jazz di matrice afroamericana, tra i più talentuosi, che presenterà il suo nuovissimo album Phoenix. A seguire, il progetto Turiya: Honoring Alice Coltrane dedicato da Hamid Drake a una delle figure simbolo dello spiritual jazz e delle musiche senza confini. Il batterista di Chicago sarà alla guida di un autentico supergruppo che, in esclusiva per il Festival, si avvarrà della presenza del carismatico sassofonista britannico Shabaka Hutchings. Il sigillo finale al Festival sarà posto, domenica 26, dal gruppo del bassista e vocalist camerunense Richard Bona, con un vibrante mix di jazz, sonorità afro e caraibiche, e dal trio del fisarmonicista francese Richard Galliano, che tornerà a Bergamo a distanza di 13 anni dal suo precedente concerto offrendo all’ascolto brani di Astor Piazzolla e di propria composizione. Concerti fuori abbonamento al Teatro Sociale e in altri luoghi Da tempo ormai i mille suoni di Bergamo Jazz escono dal Donizetti per diffondersi in altri spazi della città, ad iniziare dal Teatro Sociale, dove quest’anno sono previsti due appuntamenti, il primo dei quali, la sera di giovedì 23 marzo (sempre ore 20.30), vedrà di scena dapprima il trio MiXMONK, costituito da Joey Baron, uno dei più versatili batteristi del jazz contemporaneo, dal sassofonista belga Robin Verheyen e dal pianista connazionale Bram De Looze. Evento speciale della serata sarà quindi il debutto della Panorchestra, ensemble inserito nel progetto “La città del

Bergamo Jazz 2023: rinnovi e vendite di abbonamenti e biglietti2023-01-18T16:44:17+01:00

Gli appuntamenti del Donizetti Opera per il calendario ufficiale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023

Tre le iniziative del Donizetti Opera 2023 che rientrano nelle celebrazioni ufficiali: la Donizetti Night, il titolo inaugurale del festival e i progetti con gli adolescenti Si inaugura ufficialmente venerdì 20 gennaio l’anno di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. La cerimonia, in contemporanea al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Grande di Brescia, sarà trasmessa in diretta su Rai3 (ore 17). Saranno quindi mesi di intensa programmazione in entrambe le città Capitale e non mancheranno gli appuntamenti ideati dal festival Donizetti Opera e dedicati al grande compositore bergamasco. Il 2023 segnerà così il ritorno, sabato 3 giugno, della Donizetti Night, volto estivo del Festival che coinvolge non solo le principali istituzioni ma anche decine di altre realtà all’insegna di Donizetti, in una rete fittissima di collaborazioni artistiche e imprenditoriali, in primo luogo quella con il Conservatorio. La Night 2023 trasformerà ancora una volta il centro di Bergamo in un palcoscenico vero e proprio, in cui il pubblico potrà confrontarsi con la vita e le opere di Donizetti in modi e forme diverse, affinché il patrimonio donizettiano sia sempre più percepito come eredità culturale della città e stimolo per il suo sviluppo intellettuale, sociale e turistico. Fa parte del calendario ufficiale della Capitale italiana della cultura anche il titolo inaugurale del festival: Il diluvio universale, azione tragico-sacra di Gaetano Donizetti su libretto di Domenico Gilardoni in programma al Teatro Donizetti il 17 e 25 novembre e il 3 dicembre. L’esecuzione seguirà la nuova edizione critica a cura di Edoardo Cavalli per la Fondazione Teatro Donizetti e sarà diretta da Riccardo Frizza; lo spettacolo sarà firmato da Masbedo, duo artistico formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, noto per la creatività delle sue produzioni multidisciplinari fra teatro, arte, video, cinema. Questa nuova produzione di un titolo raro ma fondamentale nel percorso artistico di Donizetti è realizzata in collaborazione con la GAMEC di Bergamo e si inserisce nei temi conduttori di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura perché l’argomento di ispirazione biblica apre una riflessione sugli sconvolgimenti climatici della nostra epoca. Sarà poi promosso il progetto education dedicato agli adolescenti e denominato “Opera Wow”: gli studenti, dopo aver visto alcuni spettacoli d’opera donizettiani in programma, avranno la possibilità di sperimentare nuove occasioni di creatività e alcuni percorsi di riflessione sul vissuto. I docenti potranno a loro volta acquisire competenze e strumenti utili ad accompagnare e sostenere il lavoro in classe, mentre altre figure specializzate realizzeranno i laboratori con gli studenti. Il festival Donizetti Opera, fondato nel 2015 con la direzione artistica di Francesco Micheli e la direzione musicale di Riccardo Frizza, è sin dall’inizio sensibile ad alcune tematiche oggi attuali – la sostenibilità, l’inclusione, il valore universale e condiviso dell’arte e della musica, il ruolo fondamentale dell’educazione e della formazione dei giovani, il teatro come strumento di socializzazione e cura – solo apparentemente estranei al mondo dell’opera ma che invece attraverso la drammaturgia e le scelte del compositore bergamasco oggi possono essere un’ottima occasione di riflessione che ben si colloca nel programma di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura.

Gli appuntamenti del Donizetti Opera per il calendario ufficiale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 20232023-01-19T12:59:32+01:00

Il 26 e 27 gennaio “Supplici” di Euripide al Teatro Sociale con la regia di Serena Sinigaglia

È Serena Sinigaglia a firmare la regia di Supplici, il testo di Euripide che la compagnia Atir porta in scena al Teatro Sociale giovedì 26 (ore 20.30) e venerdì 27 gennaio (ore 10.30) nell’ambito della rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. Lo spettacolo vedrà in palcoscenico sette attrici che interpreteranno il ruolo delle madri, il coro e i vari personaggi della tragedia: Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin. Traduzione di Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi. Drammaturgia a cura di Gabriele Scotti. Cori a cura di Francesca Della Monica. Scene di Maria Spazzi. Costumi di Katarina Vukcevic. Luci di Alessandro Verazzi. Produzione ATIR - Nidodiragno/CMC - Fondazione Teatro Due, Parma. Durata dello spettacolo: 1 ora e 15 minuti senza intervallo. Al termine di ognuna delle due rappresentazioni avrà luogo un incontro con la compagnia, moderato da Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. «Amo i classici da sempre: con essi imparo cos’è il teatro e cos’è l’essere umano. Con i contemporanei imparo a conoscere la realtà presente e l’epoca in cui vivo. Insomma classico e contemporaneo si guardano, si specchiano l’un con l’altro, si nutrono a vicenda. Come tradizione e innovazione», racconta Serena Sinigaglia, «Da anni volevo affrontare “Le supplici” di Euripide: il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo. È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio». «Le supplici sono le sette madri degli eroi uccisi presso le porte di Tebe. Giungono ad Atene per implorare Teseo: recuperi i cadaveri dei vinti, dei figli uccisi, a costo di fare guerra a Tebe che non li vuole restituire. Tebe sotto la tirannide di Creonte, Atene sotto la democrazia di Teseo. Ancora una volta una stranezza: può essere la democrazia in mano ad una persona sola? Non è una contraddizione in termini?», prosegue la regista, «Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità». «Sette attrici straordinarie a cui mi lega un lungo sodalizio artistico, interpreteranno il coro delle supplici e saranno anche, di volta in volta, i diversi personaggi della tragedia: Teseo, l’araldo tebano, Etra, Adrasto, il messaggero, il coro dei bimbi, Atena. Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo. Che siano le donne a compiere questo viaggio di ricostruzione e

Il 26 e 27 gennaio “Supplici” di Euripide al Teatro Sociale con la regia di Serena Sinigaglia2023-01-17T10:15:04+01:00

6.726 spettatori: grandissimo successo per “Il berretto a sonagli”

Gabriele Lavia: «A Bergamo gli attori recitano con il pubblico non per il pubblico» «Grazie Bergamo!»: così la compagnia di Gabriele Lavia esprime su Instagram la propria riconoscenza per il successo che ha coronato le rappresentazioni de Il berretto a sonagli di Pirandello, andato in scena per una settimana intera nell’ambito della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti. 6.726 spettatori - 1.051 nella sola replica conclusiva di domenica pomeriggio - hanno infatti assistito allo spettacolo, sempre salutato da calorosissimi, lunghissimi applausi finali. Visibile, al temine dell’ultima recita, la soddisfazione e l‘emozione sul volto dello stesso Gabriele Lavia: «Quello di Bergamo è un pubblico bellissimo, di grande attenzione, di grande intelligenza. Gli spettatori colgono tutti i momenti ironici, comici, drammatici, che magari a volte sono concatenati tra loro. Recitare qui è davvero bello, perché si recita con il pubblico, non per il pubblico. Che sono due cose completamente diverse. Tutti gli attori sono rimasti molto contenti della risposta del pubblico». Oltre che a Lavia, nei panni dello scrivano Ciampa, che si è congedato da Bergamo con un grandissimo abbraccio simbolico, meritati applausi sono stati rivolti a tutti gli altri attori protagonisti dello spettacolo: Federica Di Martino, bravissima interprete del ruolo di Beatrice Florica, Francesco Bonomo, Matilde Piana, Maribella Piana, divertentissima nelle vesti della vecchia serva Fana, Mario Pietramala, Giovanna Guida e Beatrice Ceccherini. Dopo i successi di Silvio Orando a dicembre con La vita davanti a sé e, appunto, di Gabriele Lavia con Il berretto a sonagli, la Stagione di Prosa del Teatro Donizetti tornerà dal 31 gennaio al 6 febbraio (con replica straordinaria fuori abbonamento prevista per sabato 5) con Moby Dick alla prova del Teatro dell’Elfo, per la regia di Elio De Capitani.

6.726 spettatori: grandissimo successo per “Il berretto a sonagli”2023-01-16T12:52:55+01:00

“Atlante linguistico della Pangea” di Sotterraneo: giovedì 19 gennaio il primo spettacolo di Altri Percorsi

Si intitola Atlante linguistico della Pangea lo spettacolo inaugurale di Altri Percorsi, la rassegna che la Fondazione Teatro Donizetti, con la Direzione Artistica di Maria Grazia Panigada, dedica al vasto panorama nazionale di quella ricerca teatrale che, oggi, utilizza molteplici mezzi e linguaggi espressivi. Nel suo articolato sviluppo in sette titoli, Altri Percorsi parte quest’anno da una compagnia under 35, per la prima volta ospitata in rassegna, Sotterraneo, che con Atlante linguistico della Pangea farà esplorare al pubblico del Teatro Sociale, giovedì 19 gennaio (ore 20.30), il mondo delle “parole intraducibili”, vocaboli unici di una lingua che non esistono in altri idiomi ma che racchiudono una stratificazione di significati. In scena: Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini. Concept e regia: Sotterraneo. Scrittura di Daniele Villa. Luci di Marco Santambrogio. Costumi di Eleonora Terzi e Laura Dondoli. Sound design     Mattia Tuliozi. Elementi scenici a cura del Laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione. Produzione Sotterraneo con contributo di ERT – Emilia Romagna Teatro e Fondazione CR Firenze e sostegno di Regione Toscana e Mibac. Durata spettacolo 1 ora senza intervallo.  Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. Atlante linguistico della Pangea parte dal presupposto che nel mondo esistono concetti complessi raccolti in vocaboli unici che non esistono in altri idiomi: in lingua inuktitut, la parola iktsuarpok significa “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”; in giapponese tsundoku significa “impilare un libro appena comprato insieme agli altri libri che prima o poi leggerai”; in bantu la parola ubuntu significa “posso essere una persona solo attraverso gli altri e con gli altri”. Sotterraneo ha selezionato decine di questi vocaboli – universali e specifici al tempo stesso – e ha dialogato online con altrettante persone madrelingua sul significato e l’uso di queste parole nella cultura di provenienza. Queste brevi “lezioni di intraducibilità” sono divenute la traccia per uno spettacolo che mette in scena le parole stesse, trasformando un piccolo dizionario in una sorta di drammaturgia atipica. L’intero spettacolo, inoltre, è attraversato dall’impossibilità di dar corpo ad alcuni concetti a causa delle limitazioni anti Covid, che da pure restrizioni si sono trasformati in una risorsa scenica in grado di mettere in campo un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità. Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un

“Atlante linguistico della Pangea” di Sotterraneo: giovedì 19 gennaio il primo spettacolo di Altri Percorsi2023-01-10T12:14:58+01:00

Claudio Baglioni: rinviato al 7 marzo il concerto al Teatro Donizetti

Riprende in tutta Italia il “DODICI NOTE SOLO BIS”, il tour di Claudio Baglioni nei maggiori teatri lirici e di tradizione d’Italia. Il concerto previsto al Teatro Donizetti in data 7 gennaio, saltato a causa di indisposizione del cantante, è stato rinviato a martedì 7 marzo alle ore 21.00. I biglietti acquistati rimangono validi per la nuova data. I possessori del biglietto che non hanno possibilità di partecipare alla nuova data prevista il 7 marzo potranno chiedere il rimborso del biglietto entro il 31 gennaio 2023 presso lo stesso punto prevendita di acquisto. Dopo il grandissimo successo di “DODICI NOTE SOLO”, gli appuntamenti dal vivo di “DODICI NOTE SOLO BIS” vedranno nuovamente Baglioni - voce, pianoforte e altri strumenti - con le composizioni più preziose del suo repertorio, protagonista assoluto del concerto più appassionante della straordinaria carriera di un artista sinonimo di grande musica e poesia, vincitore del PREMIO TENCO 2022.   Martedì 7 marzo 2023 ore 21.00 (recupero di sabato 7 gennaio 2023) Teatro Donizetti di Bergamo data a cura di LEG Live Emotion Group  

Claudio Baglioni: rinviato al 7 marzo il concerto al Teatro Donizetti2023-01-11T18:17:14+01:00

Al via la seconda edizione di “Ti racconto il Donizetti”

Gli studenti delle superiori di Bergamo e provincia, speciali ciceroni per i più piccoli grazie ai PCTO e alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Ripartono le attività della Fondazione Teatro Donizetti dedicate alle scuole con il programma Donizetti Education; in particolare è nuovamente attivo uno dei progetti più coinvolgenti e apprezzati già lo scorso anno: “Ti racconto il Donizetti: ragazzi e bambini per mano alla scoperta del Teatro”, legato ai PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro). Per nove settimane (una settimana a istituto) gli studenti delle scuole superiori saranno impegnati a studiare la storia del Teatro e di Gaetano Donizetti, la macchina teatrale e il dietro le quinte per essere guide perfette per i più piccoli di elementari e medie nelle visite alla scoperta del teatro cittadino. Il progetto prevede quindi due azioni contemporanee con obiettivi e finalità differenti: formazione degli adolescenti e fruizione da parte dei bambini, in un’ottica di peer education. La visita comprende anche un laboratorio creativo, che integra e completa l’esperienza di scoperta del monumento. “Ti racconto il Donizetti: ragazzi e bambini per mano alla scoperta del Teatro” è un’attività offerta gratuitamente alle scuole grazie a importanti contributi istituzionali. La giornata inaugurale di mercoledì 11 gennaio, cui hanno partecipato 60 studenti, è stata infatti sostenuta da Intesa Sanpaolo, partner della Fondazione Teatro Donizetti, mentre le altre otto settimane di attività successive sono finanziate dal bando di Fondazione Cariplo “Alla scoperta della Cultura”. In totale sono previste 34 classi (circa 900 studenti), provenienti da scuole primarie e secondarie di primo grado di Bergamo e provincia. Sono invece nove gli istituti superiori di Bergamo e provincia (Liceo “Edoardo Amaldi” di Alzano Lombardo, Liceo “Galileo Galilei” di Caravaggio, IISS “Andrea Fantoni” di Clusone, Istituto superiore “Betty Ambiveri” di Presezzo, Liceo scientifico “Filippo Lussana” di Bergamo, Liceo artistico “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo, ITCTS “Vittorio Emanuele” di Bergamo, Liceo classico “Paolo Sarpi” di Bergamo, Licei Opera Sant’Alessandro di Bergamo) i cui studenti stanno approfondendo la storia e le attività del Teatro per essere moderni ciceroni, grazie al progetto PCTO in collaborazione con Edoomark. L’esperienza formativa della prima giornata dell’11 gennaio, attraverso la collaborazione con Intesa Sanpaolo e il Museo del Risparmio, è stata arricchita da un laboratorio dedicato al tema della sostenibilità e dell’economia circolare, condotto sempre dai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. Gli studenti – grazie a video, testimonianze e a una app dedicata – sono stati chiamati ad immaginare la Bergamo del futuro come la “città sostenibile ideale”, interrogandosi su trasporti, costruzioni, fonti energetiche, acqua e cibo, mentre i più piccoli si sono cimentati a immaginare quale mezzo utilizzeremo nel futuro per andare al Teatro Donizetti. Gli studenti bergamaschi che hanno partecipato alla prima giornata di “Ti Racconto il Donizetti” hanno potuto seguire alcuni dei laboratori del Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, che da anni si impegna a favore della cultura e dell’educazione offrendo sostegno a importanti realtà culturali come la Fondazione Teatro Donizetti, che ha un ruolo ancora più

Al via la seconda edizione di “Ti racconto il Donizetti”2023-01-11T14:28:49+01:00

Claudio Baglioni: rinviato il concerto del 7 gennaio al Donizetti a causa di indisposizione del cantante

Gli organizzatori del concerto di Claudio Baglioni comunicano che, «a causa di uno stato influenzale dell’artista», vengono posticipati i concerti di «Dodici Note Solo Bis» ddel cantante, in programma venerdì 6 gennaio a Bolzano e sabato 7 gennaio al Teatro Donizetti. Le nuove date verranno comunicate al più presto. I biglietti acquistati rimarranno validi per le nuove date riprogrammate. I canali della Fondazione riporteranno gli aggiornamenti in merito alla nuova data d'evento.

Claudio Baglioni: rinviato il concerto del 7 gennaio al Donizetti a causa di indisposizione del cantante2023-01-05T19:45:10+01:00

“Il berretto a sonagli” con Gabriele Lavia da lunedì 9 a domenica 15 gennaio

Dopo Silvio Orlando con La vita davanti a sé, sarà Gabriele Lavia il prossimo ospite della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti: il celebre attore e regista, al suo ritorno a Bergamo dopo diversi anni di assenza, porterà in scena, da lunedì 9 gennaio a domenica 15, un classico assoluto del teatro, Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello. Personaggi e interpreti: Ciampa, scrivano Gabriele Lavia, La signora Beatrice Fiorica Federica Di Martino, Fifì La Bella Francesco Bonomo, La Saracena, rigattiera Matilde Piana, Fana, vecchia serva Maribella Piana, Il delegato Spanò Mario Pietramala, Assunta La Bella Giovanna Guida, Nina Ciampa Beatrice Ceccherini. Scene di Alessandro Camera Costumi ideati dagli allievi del Terzo anno dell’Accademia Costume & Moda coordinati da Andrea Viotti. Musiche di Antonio Di Pofi. Luci di Giuseppe Filipponio. Regia di Gabriele Lavia. Produzione Effimera e Diana O.R.I.S. Durata: 2 ore e 15 minuti compreso intervallo. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Orari spettacoli: da lunedì 9 (replica straordinaria fuori abbonamento) a sabato 14 gennaio ore 20.30, domenica 15 ore 15.30. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche. «Per Luigi Pirandello la vita è una “soglia” troppo affollata del “nulla”... E tutta la sua opera ruota attorno a questo “nulla” affollato di “apparenze”, di ombre che si agitano nel dolore e nella pazzia. Solo “i personaggi” sono “veri” e “vivi”», osserva lo stesso Gabriele Lavia, profondo conoscitore del mondo pirandelliano, «Il Berretto a Sonagli è una tragedia della mente. Ma porta in faccia la maschera della “farsa”. Pirandello mette sulla scena un “uomo vecchio”, uno di quegli uomini “invisibili”, senza importanza, schiacciato nella “morsa” della vita e, poiché è un “niente di uomo” è trattato come se fosse niente». Prosegue Lavia: «Sul palcoscenico viene rappresentato un banale “pezzetto” di vita di una “famiglia perbene” che fa i conti con l’assillante angoscia di dover essere “per gli altri”. Come se la propria vita fosse, per statuto, una recita per “gli altri” che sono gli spettatori, ingiusti e feroci, della propria vita. Ciampa “scrive”, ha un mondo suo, ma solo di notte, di nascosto, quando “gli altri” dormono. Ma, di giorno: “Io sono quello che gli altri dicono che io sia”. Io sono il “si dice”. È proprio il “si dice” ad “essere” la stessa sostanza identitaria del mio “io”. Ma chi sono “io”? Chi è questo “io”? Questo “io” che è uno, nessuno e centomila. Questo “io” è “uno” con me stesso e “un altro io” con ognuno degli altri “io” che vivono nella “società dei pupi”. L’unica speranza è difendere l’“io” dall’aggressione degli altri. Ma come? Ciampa usa spranghe alle porte, catenacci, paletti per difendere il suo “io”. Ma non ci riesce. È costretto a uscire, a “sporcarsi le mani”, direbbe Sartre. Esistere. Ma esistere vuol dire “mettere in gioco” sé stesso. E allora la “corda civile” e la “corda seria” non servono più. È la “corda pazza” che scatta. E scatta per tutti. Non si può difendere il proprio “io”

“Il berretto a sonagli” con Gabriele Lavia da lunedì 9 a domenica 15 gennaio2023-01-02T13:01:54+01:00
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