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I primi numeri e i primi appuntamenti del Festival: 692 abbonamenti alle tre serate al Donizetti

692 abbonamenti - 143 in più rispetto allo scorso anno - alle tre serate al Teatro Donizetti, eguagliando il record del 2017. Già oltre mille gli spettatori, in possesso di abbonamento o biglietto, attesi per tutte e tre le sere: tutto ciò fa quindi prevedere un Donizetti sold out. Un risultato ragguardevole che trova ulteriore riscontro nel buon andamento delle vendite per gli altri concerti del Festival: sono questi i primi numeri della 44a edizione di Bergamo Jazz, Festival organizzato da Fondazione Teatro Donizetti con Comune di Bergamo, quest’anno inserito nel palinsesto di eventi di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Atri dati che confermano il respiro nazionale e internazionale del Festival: 16 sono le regioni di provenienza del pubblico (Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto) e 13 le nazioni estere (Austria, Bulgaria, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Israele, Lettonia, Norvegia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria). Prima di entrare nel vivo delle quattro intense giornate, dal 23 al 26 marzo, disegnate dalla Direttrice Artistica Maria Pia De Vito, Bergamo Jazz 2023 propone alcuni appuntamenti organizzati insieme a importanti realtà istituzionali e associative della città. Passaggio di testimone con Bergamo Film Meeting Torna il significativo passaggio di testimone tra Bergamo Film Meeting e Bergamo Jazz, interrotto a causa delle conseguenze della pandemia. Due gli appuntamenti in scaletta nel pomeriggio di domenica 19 marzo all’Auditorium di Piazza della Libertà. Alle ore 15.15 con la proiezione di Les Félins (Crisantemi per un delitto) di René Clément: atmosfere noir, suspense e un gruppo di attori impeccabili (tra cui Jane Fonda) per una pellicola del 1964 che si avvale delle musiche del compositore argentino Lalo Schifrin. Alle ore 17.30 con la sonorizzazione da parte del pianista Simone Graziano, uno dei nomi più in vista e musicalmente stimolanti dell’attuale panorama jazzistico italiano, de L’inferno (1911), adattamento della Prima Cantica della Divina Commedia, uno dei capolavori del cinema muto restituito nel 2016 alla sua edizione originale dal restauro curato dalla Cineteca di Bologna.  Anteprima all’Accademia Carrara Mercoledì 22 (ore 18.30) i capolavori pittorici dell’Accademia Carrara faranno da sfondo alla performance del duo della vocalist Camilla Battaglia e della bassista Rosa Brunello: canzoni fuori da schemi preordinati con largo spazio per l’improvvisazione e anche per l’elettronica, proposte da due delle principali esponenti del jazz al femminile made in Italy, conosciute e apprezzate anche oltre i confini nazionali. Incontriamo il jazz Anche quest’anno, come da consolidata tradizione, Bergamo Jazz ospita all’Auditorium di Piazza della Libertà (con doppio turno alle ore 9.30 e alle ore 11.00) gli incontri a cura di CDpM Europe rivolti agli allievi delle scuole primarie e secondarie, ai quali hanno aderito 98 classi di 32 Istituti scolastici di Bergamo e Provincia per oltre 2.200 alunni complessivi. Ai più piccoli sarà specificatamente dedicato l’incontro di mercoledì 22, incentrato sulla figura di Duke Ellington, grazie alla cui opera saranno esaminate alcune caratteristiche e procedure del jazz, come il rapporto tra composizione e improvvisazione, lo

I primi numeri e i primi appuntamenti del Festival: 692 abbonamenti alle tre serate al Donizetti2023-03-17T14:36:38+01:00

Tre grandi concerti al Lazzaretto per Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023

Lunedì 10 luglio 2023 SNARKY PUPPY Venerdì 14 luglio 2023 STEFANO BOLLANI TRIO Mercoledì 19 luglio 2023 PAT METHENY “SIDE-EYE” In partnership con Contaminazioni Contemporanee e BergamoScienza Pat Metheny, Snarky Puppy, Stefano Bollani: mentre si avvicina rapidamente l’avvio della 44esima edizione di uno dei più longevi festival jazz d’Europa, che si svolgerà dal 23 al 26 marzo con alcuni appuntamenti nei giorni precedenti, Fondazione Teatro Donizetti e Bergamo Jazz, con Comune di Bergamo, annunciano tre grandi concerti in programma nell’arco del mese di luglio al Lazzaretto per celebrare “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Gli eventi sono sostenuti da Intesa Sanpaolo e Brembo, attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023. Di particolare significato e importanza è la partnership con il festival Contaminazioni Contemporanee, preziosa vetrina di suoni “senza confini”, e con BergamoScienza, tra i principali  eventi culturali della Città di Bergamo, in occasione del concerto di Pat Metheny di mercoledì 19 luglio: il celebre chitarrista del Missouri si esibirà alla guida del suo nuovo trio “Side-Eye”, comprendente il pianista e tastierista Chris Fishman e il batterista Joe Dyson, due giovani talenti già dal ricco bagaglio di esperienze. Un trio che per Pat Metheny rappresenta un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera artistica e un modo concreto per dare spazio alla creatività e alle energie delle nuove generazioni e proporre idee nuove e fresche. Il ciclo di tre concerti verrà aperto lunedì 10 luglio dagli Snarky Puppy, la band statunitense che da un paio di decenni sta spopolando ovunque, intercettando un pubblico giovane ben oltre i consueti circuiti del jazz. Con alle spalle ben cinque Grammy Awards e numerosi altri riconoscimenti, gli Snarky Puppy continuano a rifarsi alla propria indole “underground” in virtù di uno slancio creativo che valica qualsiasi genere musicale. Leader della formazione è il bassista Michael League, vero catalizzatore delle energie musicali di un collettivo che assomma 25 musicisti coinvolti a rotazione e che nelle performance dal vivo esprime una musicalità a tutto campo, esplosiva, sempre sorprendente. Venerdì 14 luglio sarà quindi la volta del più famoso dei jazzisti italiani, la cui popolarità ha ormai conquistato le platee televisive: Stefano Bollani. Reduce, appunto, dal successo di “Via Dei Matti Numero 0” – il programma tv che, con a fianco la moglie Valentina Cenni, lo ha visto protagonista su Rai3 – Stefano Bollani si presenterà sul palcoscenico del Lazzaretto insieme al contrabbassista Gabriele Evangelista e al batterista Bernardo Guerra, segnando il suo ritorno sotto le insegne di Bergamo Jazz dopo diversi anni.  Sarà un concerto in cui l’unica regola sarà divertirsi a improvvisare per vedere fin dove si può arrivare, lasciandosi guidare dalle note. E anche per il pubblico il divertimento è assicurato. Tutti e tre i concerti avranno inizio alle ore 21.30. Gli abbonati di Bergamo Jazz 2023 potranno esercitare diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti dal 24 al 26 marzo 2023 contattando direttamente la biglietteria della Fondazione Teatro Donizetti. Il concerto di Pat Metheny sarà in prelazione nelle stesse date anche per i soci di BergamoScienza e Contaminazioni Contemporanee, contattando

Tre grandi concerti al Lazzaretto per Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 20232023-03-15T12:32:21+01:00

L’ultimo titolo d’Operetta in programma: L’acqua cheta al Teatro Donizetti domenica 19 marzo

Con L’Acqua Cheta si conclude domenica 19 marzo (ore 15.30) la Stagione di Operetta della Fondazione Teatro Donizetti: l’operetta di Giuseppe Pietri andrà in scena nel principale teatro cittadino nell’allestimento di Teatro Musica Novecento, con la regia di Alessandro Brachetti. Scene e costumi di Artemio Cabassi realizzati da ArteScenica Reggio Emila. Corpo di Ballo Novecento con le coreografie di Salvatore Loritto. Musiche eseguite dal vivo da Orchestra Cantieri d’Arte diretta da Stefano Giaroli. Personaggi e interpreti: Stinchi Alessandro Brachetti, Cecco Antonio Colamorea, Anita Silvia Felisetti, Ida Scilla Cristiano, Ulisse Fulvio Massa, Rosa Graziella Barbacini, Alfredo Finocchietti Marco Falsetti. Biglietti da 15 a 38 Euro, ridotti da 12 a 30 Euro. Nata come commedia nel 1908 per mano di Augusto Novelli, trasformata in operetta nel 1920 con l’aggiunta delle musiche di Giuseppe Pietri, L’Acqua cheta, di cui è nota anche la versione cinematografica del 1933, è uno dei titoli di operetta più noti in Italia: è uno spettacolo molto vicino alla commedia musicale, con temi noti al grande pubblico, come “Com’è bello guidare i cavalli”. L’Acqua cheta tratta le vicissitudini di una famiglia borghese, deviando quindi dalla più comune e tradizionale ambientazione operettistica in contesti nobiliari altolocati. I momenti corali sono di forte impatto spettacolare e visivo, sui quali spicca in particolare la Festa di Paese della “Rificolona”. Da sottolineare il pregio della scrittura musicale e dell’orchestrazione di Giuseppe Pietri, che fanno di questa operetta un piccolo gioiello. L'azione ha luogo all'inizio del XX Secolo, a Firenze, nel quartiere di San Niccolò, dove il vetturino Ulisse vive con la moglie Rosa e due figlie, Ida e Anita; la prima (l’acqua cheta) sembra la più seria e virtuosa, mentre la seconda non nasconde il suo amore per il falegname Cecco. Giunge alla casa un certo Alfredo, che si presenta come giornalista, per affittare una stanza da mamma Rosa; nessuno sa che in realtà è l’amante segreto di Ida. Ida e Alfredo, sulla base di un piano già stabilito, fuggono di nascosto durante la notte. Solo grazie all’aiuto del buffo aiutante di casa Stinchi e del falegname Cecco i due furtivi innamorati saranno riportati a casa, ottenendo il perdono dei genitori di Ida.  Ida potrà così sposare il suo Alfredo e Anita convolare a giuste nozze con il meritevole Cecco. Nel suo allestimento, la compagnia Teatro Musica Novecento si misura con la lingua locale, il toscano, in modo simpatico e accattivante, con una drammaturgia efficace e originale, con momenti di grande divertimento, legati ai personaggi più comici, alternati a momenti di grande potenza ed espressività musicale. BIGLIETTERIA Presso Teatro Donizetti Piazza Cavour, 15 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603 Apertura al pubblico: - Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi) - Domenica 19 marzo un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo

L’ultimo titolo d’Operetta in programma: L’acqua cheta al Teatro Donizetti domenica 19 marzo2023-03-13T12:35:48+01:00

Francesco Micheli al Teatro Carcano di Milano con Lella Costa per raccontare “Lucia di Lammermoor”

Nuovo impegno di divulgazione della vita e delle opere di Gaetano Donizetti per il direttore artistico del festival Donizetti Opera Francesco Micheli che, martedì 14 marzo alle ore 19.30, al Teatro Carcano di Milano, insieme a Lella Costa – direttrice artistica del teatro milanese alla quale Micheli è unito da un lungo sodalizio artistico – presenta un nuovo ciclo di conversazioni dedicate all’opera: Per caso, per sbaglio, per amore: Eroine all’Opera. E non si poteva non cominciare con Lucia di Lammermoor, che i due artisti presenteranno sia per i più esperti e appassionati che per chi non è intenditore ma vuole avvicinarsi al mondo del melodramma, proprio al Teatro Carcano che nell’Ottocento si impose come palcoscenico alternativo alla Scala (celebri i debutti di Anna Bolena di Donizetti o della Sonnambula di Bellini). Come i due scrivono nell’introduzione alla serata: «1835. Una ragazza al margine, troppo giovane, troppo fragile per poter far sentire la sua voce. A un certo punto, come si suol dire “non ci sta più dentro”: ammazza il ragazzo che le è stato imposto alla prima notte di nozze e trova la sua libertà. La prima di una lunga serie di eroi che non hanno nessuna voglia di esserlo». In una recente intervista, Lella Costa ha dichiarato che questo nuovo format «avrà un approccio non parodistico, ma confidenziale, che darà risalto alla musica con l’ascolto di brani dell’opera e di proiezioni. In fondo le arie più famose sono quelle che i migranti si portavano dietro nei loro viaggi Oltreoceano: sono parte della nostra cultura popolare. Il tutto accompagnato da spiegazioni mie e di Francesco Micheli, che oltre ad essere un conoscitore profondo del melodramma, è anche un brillante intrattenitore». Le prossime conversazioni di Francesco Micheli e Lella Costa al Teatro Carcano saranno dedicate alla Traviata e quindi alle tre donne del Don Giovanni (Donn’Anna, Donna Elvira e Zerlina). Biglietti disponibili su teatrocarcano.com Teatro Carcano Corso di Porta Romana, 63 – Milano – MM Crocetta T 02-55181362 info@teatrocarcano.com

Francesco Micheli al Teatro Carcano di Milano con Lella Costa per raccontare “Lucia di Lammermoor”2023-03-13T09:49:35+01:00

Concorso Art Bonus 2023: ultima settimana per votare il progetto di mecenatismo a sostegno del festival Donizetti Opera

C’è tempo sino al 14 marzo per esprimere la preferenza online Nell’anno della Capitale della Cultura, la Fondazione Teatro Donizetti e il festival Donizetti Opera si rivolgono alla città e a tutti gli appassionati per votare online, nell’ambito del Concorso Art Bonus 2023, il progetto di mecenatismo con cui molte realtà imprenditoriali bergamasche sostengono il festival Donizetti Opera. Per esprimere la preferenza basta aprire questo link https://artbonus.gov.it/fondazione-teatro-donizetti-stagione-lirica-e-festival-donizetti-opera-2022.html e cliccare su “Vota il progetto” (senza bisogno di alcuna registrazione) entro le 12.00 di martedì 14 marzo. Il concorso “Progetto Art Bonus dell’anno” (promosso da Ales spa con Promo PA Fondazione – LuBeC) è giunto alla seconda di tre fasi: per andare avanti, è necessario far arrivare il progetto del Teatro Donizetti tra i sei più votati della categoria “Spettacolo dal vivo”. I vincitori si sfideranno quindi in una nuova tornata di preferenze esclusivamente sui canali social del concorso (dettagli su https://artbonus.gov.it/concorso/2023/concorso.html). Lo scorso anno il TTB Teatro Tascabile di Bergamo era risultato primo classificato per la campagna social: adesso, nell’anno di Bergamo Brescia capitale della Cultura, non si può non raggiungere un nuovo obiettivo nel nome del bergamasco Gaetano Donizetti! Il risultato è quindi nelle mani dei cittadini, chiamati a esprimere la loro preferenza. Nel 2015, la nomina di Francesco Micheli come direttore artistico ha dato inizio alla Donizetti Revolution, un programma per la riscoperta e la divulgazione del genio bergamasco, che ha come sue massime espressioni il festival Donizetti Opera e la Donizetti Night. Tale operazione culturale ha catalizzato un ampio gruppo di sostenitori che, oltre ad aver contribuito attraverso Art Bonus, sono diventati nel tempo promotori della riscoperta di valori condivisi e veri e propri “ambasciatori” dell’arte di Donizetti, dell’identità di Bergamo e del valore dell’opera lirica, linguaggio universale del Made in Italy. Il progetto degli Ambasciatori di Donizetti, con oltre 25 aziende aderenti, si può oggi considerare uno dei più importanti esempi italiani di membership aziendale che applica i vantaggi fiscali del credito d'imposta di Art Bonus, ovvero lo strumento creato dal Governo per favorire il sostegno dei privati al finanziamento della cultura, con agevolazioni fiscali del 65% in tre anni. Per informazioni sugli Ambasciatori di Donizetti: Riccardo Tovaglieri tovaglieri@fondazioneteatrodonizetti.org

Concorso Art Bonus 2023: ultima settimana per votare il progetto di mecenatismo a sostegno del festival Donizetti Opera2023-03-08T13:50:32+01:00

La Stagione di Altri Percorsi torna con “Miracoli Metropolitani” di Carrozzeria Orfeo

Una vecchia carrozzeria adattata a cucina, specializzata in cibo a domicilio per intolleranti alimentari: in questa cornice si svolge Miracoli Metropolitani, spettacolo della compagnia Carrozzeria Orfeo in cartellone giovedì 9 marzo (ore 20.30) al Teatro Sociale, nell’ambito della rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. Drammaturgia di Gabriele Di Luca. Regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. Musiche originali di Massimiliano Setti. Scenografia e luci di Lucio Diana. Costumi di Stefania Cempini. In scena: Elsa Bossi (Patty), Federico Brugnone (Mosquito/Mohamed), Ambra Chiarello (Hope), Federico Gatti (Igor) Barbara Moselli (Clara), Massimiliano Setti (Cesare), Roberto Serpi (Plinio). Coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini, in collaborazione con il Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale”. Durata 2 ore e 20 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. Selezionato dalla rivista Birdmen tra i 10 spettacoli imperdibili del 2022, Miracoli Metropolitani è il racconto di una solitudine sociale personale dove ogni uomo, ma in fondo un’intera umanità, affronta quotidianamente quell’incolmabile vuoto che sta per travolgere la sua esistenza. Siamo di fronte al disfacimento di una civiltà, alla dissoluzione delle relazioni e dell’amore inteso in tutte le sue accezioni, all’azzeramento del ragionamento e del vero “incontro” a favore di dinamiche sempre più malate tra le quali un’insensata autoreclusione nel mondo parallelo del Web, pericoloso sostituto del mondo reale. Il risultato è la più totale solitudine esistenziale. L’alimentazione, il rapporto con il cibo come forma di compensazione al dolore, come alienazione di un Occidente decadente e sovralimentato, sempre più distratto e imprigionato dai suoi passatempi superflui, la questione ambientale, la solitudine e la responsabilità: sono questi i temi attorno ai quali di sviluppa il mondo di Miracoli Metropolitani, uno spettacolo dove si ride tanto, ma dove non si sta ridendo affatto. I personaggi di Miracoli Metropolitani sono un’oasi di diversità apparente: nella loro cucina sgangherata, devono vedersela con ricette assurde per comporre alla meglio il menù europeo, quello asiatico o africano, spesso usando prodotti precotti e presurgelati dalla dubbia provenienza, esclusivamente per soddisfare le richieste di un mercato globale che vuole nutrirsi sempre di più e pagare sempre di meno. In questo senso, il tema del cibo non vuole certo essere una critica a chi soffre realmente di intolleranze alimentari, ma la metafora di un consumismo assurdo, il racconto di come nella modernità ogni cosa venga esasperata, persino il cibo, nostro bisogno primario, che da urgenza alimentare è stato trasformato in una pericolosa moda da cavalcare. Per restituire al pubblico la concretezza delle tematiche trattate, in Miracoli Metropolitani si cucina davvero, favorendo così anche una forte connessione emotiva fatta di rumori, odori e sapori immaginati. Carrozzeria Orfeo, costituta a Mantova nel 2007, ha espresso fin dagli esordi la propria urgenza creativa ispirandosi ad un ideale artistico fortemente “Pop”, popolare, nel senso più alto del termine; ovvero un teatro che pensa allo spettatore fin dalla sua ideazione e scrittura, con storie che desiderano innescare riflessioni sul presente per indagare, non senza profondità e divertimento, i nodi cruciali dell’esistenza umana. La

La Stagione di Altri Percorsi torna con “Miracoli Metropolitani” di Carrozzeria Orfeo2023-02-27T14:14:48+01:00

Ultimi giorni per partecipare al bando della III edizione della Bottega Donizetti destinata a giovani cantanti

È disponibile online sul sito donizetti.org il bando per le selezioni e ammissioni alla “Bottega Donizetti”, laboratorio di perfezionamento per giovani cantanti affidato nel 2023 a Giulio Zappa (vocal coach e segretario artistico del festival Donizetti Opera) la cui terza edizione si terrà a Bergamo dal 2 al 16 giugno e poi durante il periodo di produzione, fra ottobre e dicembre, del festival Donizetti Opera 2023 durante il quale gli allievi saranno impegnati come interpreti dei tre produzioni: Il diluvio universale e Alfredo il Grande di Donizetti e Il piccolo compositore di musica di Mayr (opera specificamente pensata per gli allievi). La partecipazione alla “Bottega Donizetti” è gratuita e si possono candidare i nati a partire dal 1° gennaio 1991. La domanda va presentata entro le ore 13 di mercoledì 8 marzo 2023 attraverso un apposito modulo disponibile sul sito donizetti.org; dopo una preselezione dei materiali inviati con la domanda di ammissione, le audizioni avranno luogo a Bergamo venerdì 31 marzo. Gli allievi selezionati riceveranno una borsa di studio di 2.000 euro ciascuno per sostenere le spese di viaggio, vitto e alloggio; per il periodo di produzione del festival Donizetti Opera 2023 riceveranno un cachet lordo di 4.500 euro. La Bottega Donizetti è un tassello fondamentale della Donizetti Revolution – messa in atto da Francesco Micheli (direttore artistico del festival Donizetti Opera dal 2015) – ovvero la formazione di giovani interpreti del repertorio donizettiano: un progetto che ha mostrato ottimi risultati anche durante il festival 2022 in cui gli allievi erano impegnati nell’opera L’aio nell’imbarazzo. Frequentando la “Bottega Donizetti”, gli allievi selezionati potranno approfondire le tematiche vocali e drammaturgiche connesse alla produzione operistica donizettiana. Ai giovani cantanti sarà offerta l’opportunità di consolidare e perfezionare – sotto la guida di Zappa e di altri artisti ed esperti di livello internazionale – i diversi aspetti legati al repertorio belcantistico, con particolare riferimento alla lezione di Donizetti che esigeva dai suoi interpreti elevate capacità tanto vocali quanto teatrali. Avendo come oggetto la messa in scena di tre titoli in programma, il laboratorio offrirà agli allievi la possibilità di confrontarsi con il palcoscenico e con il pubblico. Il bando con tutti i dettagli e la domanda di iscrizione sono disponibili su: https://www.donizetti.org/it/bottega-donizetti/ La Bottega Donizetti punta a fornire ai partecipanti molteplici strumenti tecnici, stilistici, critico-interpretativi per un’appropriata conoscenza della vocalità donizettiana e belcantistica. Lo studio si articolerà nei seguenti moduli: tecnica vocale; studio dello spartito; interpretazione del repertorio operistico donizettiano; tecniche dell’espressione corporea e approfondimento del personaggio. Fra i docenti, oltre a Giulio Zappa e Francesco Micheli (direttore artistico del festival Donizetti Opera), ci saranno anche Riccardo Frizza (direttore musicale del festival Donizetti Opera), Paolo Fabbri (direttore scientifico del festival Donizetti Opera) con Candida Mantica musicologa sempre dell’area scientifica, il mezzosoprano Sonia Ganassi, il coreografo Mattia Agatiello, Cristiano Sandri (direttore artistico del Teatro Regio di Torino), Alberto Zanardi (direttore d’orchestra) e Hana Lee (maestro collaboratore). Per informazioni e dettagli sugli spettacoli www.gaetanodonizetti.org www.teatrodonizetti.it info@fondazioneteatrodonizetti.org tel. 035.4160613

Ultimi giorni per partecipare al bando della III edizione della Bottega Donizetti destinata a giovani cantanti2023-03-03T12:45:49+01:00

Alessandro Albertin per Appuntamento con la Storia con lo spettacolo “Perlasca. Il coraggio di dire no”

Prosegue al Teatro Sociale Appuntamento con la Storia, la sezione della Stagione della Stagione dei Teatri della Fondazione Teatro Donizetti dedicata a importanti figure che hanno segnato e cambiato le vicende storiche del Novecento: in concomitanza con la Giornata dei Giusti, lunedì 6 marzo (ore 20.30), con repliche martedì 7 e mercoledì 8 alle ore 10.30, va in scena Perlasca. Il coraggio di dire no, spettacolo scritto e interpretato da Alessandro Albertin che racconta la vicenda di Giorgio Perlasca, che nel 1944, grazie al suo grande coraggio, salvò oltre 5.000 ebrei dalla deportazione e dalla morte.  Regia di Michela Ottolini.  Disegno luci di Emanuele Lepore. Produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Overlord Teatro e col patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: posto unico intero 19 euro, ridotto 15 euro. Al termine di ogni rappresentazione è previsto un incontro con lo stesso Alessandro Albertin, organizzato in collaborazione con ISREC Bergamo, Istituto bergamasco per la Storia delle Resistenza e dell’Età Contemporanea. Modera Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi. Lo spettacolo di Alessandro Albertin è «Un racconto affascinante, travolgente e commovente della storia di Giorgio Perlasca. Un giusto tra le Nazioni. Un uomo semplice e normale che, nella Budapest del 1944, si mette al servizio dell’Ambasciata di Spagna. Affronta la morte ogni giorno, si trova faccia a faccia con Adolf Eichmann, si spaccia per Console spagnolo, solo e unicamente perché sceglie di salvare la vita a molte persone. Alla fine, saranno 5.200. Ebrei, ma non solo. Vive nell’ombra per più di 40 anni, non raccontando la sua storia a nessuno, nemmeno ai familiari», racconta lo stesso autore e interprete. «Nel 1988 viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita… Quando i giornalisti gli chiesero le motivazioni delle sue azioni, lui rispose: Lei cosa avrebbe fatto al mio posto? Davanti a qualcosa di terribile si può reagire in due modi: commentare la cosa, oppure occuparsi della cosa. La prima soluzione è quella più comoda e ci conduce inesorabilmente al tasto mi piace di Facebook. La seconda soluzione è quella più scomoda, richiede coraggio ed eroismo. E umiltà. A commentare siamo capaci tutti. Per occuparsi di un problema e risolverlo, serve la volontà di farlo. Questa è la grande lezione che ci ha lasciato Giorgio Perlasca», prosegue Alessandro Albertin. «E da qui siamo partiti per raccontare al meglio questa storia meravigliosa. Lo facciamo con uno spettacolo semplice, senza fronzoli. Affidandoci alla straordinarietà degli eventi e ad un’interpretazione che mescola tecnica ed emotività, accompagnandoci per mano alla scoperta di un capitolo della nostra storia che è necessario conoscere. In quanto italiani. In quanto uomini», conclude. Diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 1999, Alessandro Albertin ha lavorato con nomi importanti del teatro italiano: Virginio Gazzolo, Egisto Marcucci, Gianrico Tedeschi, Andrée Ruth Shammah, Gigi Proietti, Alessandro Gassman, Franco Branciaroli, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Damiano Michieletto, Giuseppe Emiliani.  È autore dei testi teatrali

Alessandro Albertin per Appuntamento con la Storia con lo spettacolo “Perlasca. Il coraggio di dire no”2023-02-27T14:17:51+01:00

Il 25 febbraio “La favorite” diretta da Riccardo Frizza e registrata al Donizetti Opera 2022 sarà trasmessa su Rai Radio3 TRASMESSA SU RAI RADIO3

L’allestimento firmato da Valentina Carrasco è invece a Bordeaux dove debutterà il 4 marzo  Il titolo inaugurale del Donizetti Opera 2022, La favorite sarà trasmesso sabato 25 febbraio alle ore 20 su Rai Radio3 (disponibile in FM e anche online). Capolavoro della maturità donizettiana su libretto di Alphonse Royer e Gustave Vaëz, La favorite vide la luce all’Opéra di Parigi nel 1840. A Bergamo è andato in scena al Teatro Donizetti lo scorso 18 novembre (in replica poi il 27 novembre e il 3 dicembre), seguendo l’edizione critica preparata da Rebecca Harris-Warrick (per l’edizione nazionale Ricordi / Fondazione Teatro Donizetti / Comune di Bergamo) nella sua integralità, compreso il divertissement di danze e la cabaletta del duetto fra Léonor e Alphonse, che fu eseguita alla prima parigina e tagliata dopo alcune repliche per certe espressioni considerate troppo “forti” all’epoca. Sul podio dell’Orchestra Donizetti Opera il direttore musicale del festival Riccardo Frizza e un cast di assoluto rilievo con il mezzosoprano Annalisa Stroppa (Léonor), il tenore Javier Camarena (Fernand), il baritono Florian Sempey (Alphonse XI), e ancora Evgeny Stavinsky (Barthazar), Edoardo Milletti (Don Gaspar) e Caterina Di Tonno (Inès), Alessandro Barbaglia (un signeur). Il Coro era costituito dagli elementi del Coro Donizetti Opera e da quelli dell’Accademia Teatro alla Scala diretti da Salvo Sgrò. L’allestimento, con la regia di Valentina Carrasco, è una coproduzione con l’Opéra National de Bordeaux dove si trova in queste settimane, pronto per il debutto sabato 4 marzo. Le scene sono di Carles Berga e Peter van Praet (anche lighting designer) i costumi di Silvia Aymonino, la coreografia di Massimiliano Volpini. Il video della produzione bergamasca è disponibile in streaming (a pagamento) su donizetti.org/tv e presto sarà pubblicata in dvd. La favorite è stato il titolo più recensito del Donizetti Opera 2023 e ha raccolto i commenti più convinti fra le quasi 90 testate accreditate: «Annalisa Stroppa – scrive Roberta Pedrotti su “L’ape musicale” - possiede il physique du rôle, ma soprattutto possiede l'intensità e la finezza di un canto che trova in “O, mon Fernand” e nella citata “Fernand! Imite la clémence” i suoi momenti più alti per la misura, l'intima comprensione, il calore di un timbro vellutato che non si esibisce ma si raccoglie in un pensiero teatrale e musicale»; e ancora Gian Mario Benzing per il «Corriere della Sera» commenta: «Della musica di Donizetti Riccardo Frizza sa esaltare ogni curvatura naturale: crea suspense in ogni "tempo d'attacco", vivifica l'anima drammatica delle arie più accorate». Un ex novizio che ha lasciato il convento per sposarsi, fa carriera nell’esercito grazie alla protezione del sovrano, senza sapere che sua moglie è stata (ed è?) la sua amante. Quando se ne rende conto, distrutto, sceglie di tornare in convento. Anche lei è devastata, lo raggiunge e gli muore fra le braccia. Fatterelli da giornale scandalistico? Vicende di cronaca? No. Sono i nuclei del grand-opéra La favorite che oggi possiamo dire “discende” dall’Ange de Nisida scoperta nel 2019 proprio al Teatri Donizetti: storie d’attualità, che ci dicono quanto il teatro del tempo ‒ anche quello d’opera, uno spettacolo tradizionalmente “per famiglie” ‒ fosse capace di “mordere” la realtà contemporanea, toccando anche temi scottanti. Certo, con le dovute cautele e mediazioni (la

Il 25 febbraio “La favorite” diretta da Riccardo Frizza e registrata al Donizetti Opera 2022 sarà trasmessa su Rai Radio3 TRASMESSA SU RAI RADIO32023-02-24T14:00:00+01:00

“Dentro. Una storia vera, se volete” con Maria Ariis e Giuliana Musso

La rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti prosegue giovedì 2 marzo (ore 20.30) al Teatro Sociale con uno spettacolo dal titolo DENTRO. Una storia vera, se volete, nel quale viene affrontata la delicata e dolorosa tematica degli abusi in ambito familiare. Ne saranno interpreti Maria Ariis e Giuliana Musso, quest’ultima anche autrice della drammaturgia e regista dello spettacolo. Musiche originali di Giovanna Pezzetta. Consulenza musicale e arrangiamenti di Leo Virgili. Scene di Francesco Fassone. Produzione La Corte Ospitale. Coproduzione Operaestate Festival Veneto. Spettacolo ideato per La Biennale Teatro ATTO IV NASCONDI(NO). Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. «DENTRO è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta», racconta Giuliana Musso, una delle più affermate protagoniste del teatro di narrazione contemporaneo, «La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto. Un’esperienza difficile da ascoltare. Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità». «In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù», continua l’attrice e regista, «Da sempre, pur di salvare l’ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell’esperienza. E se la nostra esperienza di violenza non può essere riconosciuta allora viene minata alla radice la nostra dimensione ontologica, noi stessi forse smettiamo di esistere». «DENTRO non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita. DENTRO non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. DENTRO è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli», conclude Giuliana Musso. Giuliana Musso è attrice, ricercatrice, autrice. Ha vinto il Premio della Critica 2005, Premio Cassino Off 2017 e Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia.  È tra le maggiori esponenti del teatro d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità. Una poetica che caratterizza tutti i suoi lavori: una prima trilogia sui “fondamentali” della vita, Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti (nascita, sesso e morte), e poi un impegnativo viaggio nella distruttività del sistema patriarcale con La città ha fondamenta sopra un misfatto (ispirato a Medea. Voci di Christa Wolf), La Fabbrica dei preti (sulla vita e la formazione nei seminari italiani prima del Concilio Vat. II) e Mio Eroe (la guerra contemporanea nelle voci di madri di militari caduti in Afghanistan).

“Dentro. Una storia vera, se volete” con Maria Ariis e Giuliana Musso2023-02-21T14:58:11+01:00
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