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Altri Percorsi dà appuntamento con “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses

Al suo penultimo appuntamento, la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti propone, giovedì 27 aprile (ore 20.30) al Teatro Sociale, uno spettacolo che vive sull’intreccio tra teatro e danza contemporanea: Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa. A portarlo in scena sarà il danzatore-attore Lorenzo Gleijeses, per la regia e la drammaturgia di Eugenio Barba, iconica figura di riferimento del teatro di ricerca con il suo Odin Teatret, di Julia Varley e dello stesso protagonista. Musiche originali e partiture luminose di Mirto Baliani.  Oggetti coreografici di Michele Di Stefano. Scene di Roberto Crea. Voci off di Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley. Produzione Teatro Biondo, Gitiesse Artisti Riuniti, Nordisk Teater Laboratorium. Durata 1 ora e 10 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. Lo spettacolo nasce da una riflessione attorno all’opera di Franz Kafka, in cui si intersecano tre diversi nuclei narrativi: alcuni elementi biografici dello stesso Kafka, la vicenda del personaggio centrale de La Metamorfosi, Gregorio Samsa, e quella di un immaginario danzatore omonimo che rimane prigioniero della ripetizione ossessiva dei propri materiali performativi in vista di un imminente debutto. Si tratta della prima ed unica regia firmata da Eugenio Barba al di fuori dell’Odin Teatret.  Così spiega lo spettacolo Lorenzo Gleijeses: «Gregorio Samsa è convinto che attraverso una ripetizione ossessiva delle sue partiture sia possibile arrivare ad un altro livello di precisione tecnica e di qualità interpretativa  ma, di contro, il suo perfezionismo lo catapulta in un limbo in cui si erodono i confini tra reale e immaginario, lavoro e spazio intimo, tra teatro e vita quotidiana. Si scontrano, allora, le esigenze del mondo esterno e le sue profonde necessità personali. Samsa ripete le sue sequenze coreografiche, come un novello Sisifo, per una pulsione psicopatologica? Oppure è semplicemente mosso dal desiderio di spingere al massimo i risultati del suo lavoro e dal sogno utopico di superare i limiti imposti dalla sua natura umana? I movimenti che Gregorio prova senza posa sono frutto di un impegno professionale e di un lavoro di concezione minuzioso tale da acquisire una ponderatezza e un equilibrio che le azioni della sua vita reale non possiedono. Gregorio è come un ragno che non può evitare di tessere la propria tela. La sua ricerca artistica, che mira alla libertà, doppia la sua stessa vita, acquisisce una ricchezza labirintica che sarà squarciata dalla volontà di inseguire sé stesso». Eugenio Barba accompagna Lorenzo Gleijeses da molti anni, intercettando e esaltando le qualità e le intuizioni di un percorso di formazione e conoscenza contaminato con il metodo della storica compagnia di Hostelbro e nato all’interno dell’Odin quando Lorenzo era ancora un ragazzo. Risultato di questo percorso di accompagnamento sono stati spettacoli, incontri e seminari in Italia e in Europa che hanno cementato e rafforzato il rapporto tra Barba, Julia Varley e lo stesso Gleijeses. BIGLIETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI Presso Teatro Donizetti Piazza Cavour, 15 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603 Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi) Presso

Altri Percorsi dà appuntamento con “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses2023-04-05T11:35:45+02:00

“La favorite” riceve il Premio Abbiati della Critica musicale italiana

La commissione della 42a edizione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati”, riunitasi oggi a Milano, ha assegnato al titolo inaugurale del Donizetti Opera 2022, La favorite, con la direzione di Riccardo Frizza e la regia di Valentina Carrasco, il Premio Abbiati come “Miglior spettacolo dell’anno”. È la prima volta che una produzione del festival bergamasco diretto da Francesco Micheli ottiene il massimo riconoscimento tra le categorie previste annualmente dal prestigioso premio. Nel 2020 L’ange de Nisida aveva conquistato il “Premio speciale”, mentre nel 2016 il soprano Carmela Remigio e il direttore d’orchestra Corrado Rovaris erano stati premiati per l’interpretazione di Anna Bolena, primo titolo messo in scena dal festival. «Un premio che assume il valore di una consacrazione per il festival Donizetti Opera – dichiara entusiasta il direttore artistico Francesco Micheli. È la conferma della qualità di teatro musicale contemporaneo e di metodo di lavoro che abbiamo seguito in questi anni, grazie alla preziosa collaborazione di tutto lo staff e in questo caso, in primo luogo, del direttore musicale Riccardo Frizza. Abbiamo fondato il festival su precise scelte artistiche e musicali: rigore filologico garantito dall’autorevolezza di Paolo Fabbri, attenzione alla drammaturgia, due orchestre dedicate al belcanto donizettiano e alla prassi esecutiva, la possibilità di presentare grandi artisti noti accanto a giovani che debuttano, importanti presenze corali. Un riconoscimento certamente per il genio di Donizetti, per tutta la Fondazione Teatro Donizetti e per la città di Bergamo, laboriosa e splendida, viva e desiderosa di riscatto». «Sono molto felice per questo riconoscimento – aggiunge Riccardo Frizza, direttore musicale del festival e sul podio della Favorite – che premia l’impegno di tutti coloro che rendono possibile il festival e le scelte fatte in questi anni con Francesco Micheli. Il nostro impegno è presentare Donizetti e le sue opere con la qualità esecutiva e la dignità drammaturgica che meritano. Nella Favorite nessuno ha mai fatto un passo indietro, da Valentina Carrasco con tutto il suo team, al cast con innanzitutto Annalisa Stroppa e Javier Camarena, dai tecnici, all’Orchestra, al Coro, alle meravigliose “favorite” di tutte le età. Abbiamo attraversato momenti difficili in questi anni, il festival però non si è mai fermato e questo premio nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura mi rende ancora più orgoglioso di essere un bresciano nella città di Donizetti». La commissione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati” (critico musicale bergamasco, per decenni firma del «Corriere della sera»), presieduta da Angelo Foletto, era composta dal direttivo dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali (presidente Andrea Estero, Alessandro Cammarano, Carlo Fiore, Gianluigi Mattietti, Carla Moreni e Stefano Nardelli) e da sette critici eletti dai soci dell’ANCM fra i suoi iscritti (Paolo Petazzi, Roberta Pedrotti, Alessandro Rigolli, Patrizia Luppi, Giancarlo Landini, Gregorio Moppi e Susanna Franchi). Tra gli altri premiati il direttore d’orchestra Gianluca Capuano (che è stato al festival DO in passato), il regista Barrie Kosky, la scenografa e costumista Leila Fteita, il soprano Lisette Oropesa e il tenore Andrew Staples. La premiazione avrà luogo, come è tradizione, a Bergamo il 10 giugno 2023. La produzione operistica premiata Capolavoro della maturità

“La favorite” riceve il Premio Abbiati della Critica musicale italiana2023-04-20T09:09:51+02:00

La Stagione di Prosa chiude con “Cyrano de Bergerac” con Arturo Cirillo

È Cyrano de Bergerac il titolo conclusivo della Stagione di Prosa 2022/2023 della Fondazione Teatro Donizetti: la celebre commedia di Edmond Rostand, la cui prima rappresentazione risale al 28 dicembre 1897, andrà in scena da martedì 18 a domenica 23 aprile nell’interpretazione di Arturo Cirillo, che ne ha curato anche l’adattamento del testo e la regia. Al suo fianco, sul palcoscenico del Teatro Donizetti, ci saranno nei panni di diversi personaggi: Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Irene Ciani, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini. Scene di Dario Gessati. Costumi di Gianluca Falaschi. Luci di Paolo Manti. Musica originale e rielaborazioni di Federico Odling. Produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, ERT - Teatro Nazionale. Durata 1 ora e 40 minuti senza intervallo. Orari rappresentazioni: da martedì 18 a sabato 22 aprile ore 20.30; domenica 23 aprile ore 15.30. Sabato 22 aprile è prevista anche una replica straordinaria fuori abbonamento con inizio alle ore 17.00. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche. Cyrano de Bergerac, il poeta-soldato plasmato da Edmond Rostand, è oramai saldamente radicato nell’immaginario collettivo e, come tutti gli archetipi, si presta a svariate reinterpretazioni: Arturo Cirillo, nel suo adattamento, frappone il testo originale con le vicende di Pinocchio, sulla base di un’affinità che non consiste banalmente solo con la preminenza del “naso”. Racconta lo stesso attore e regista campano sulla genesi del suo spettacolo: «Andare con il ricordo ad un musical da me visto da ragazzino a Napoli, nell’ancora esistente Teatro Politeama, è stato il primo moto di questo spettacolo. Il musical in questione era il “Cyrano” tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata ad un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore è stato per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena». «Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical – con le musiche di Domenico Modugno – ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano di Bergerac, accentuandone più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato», conclude

La Stagione di Prosa chiude con “Cyrano de Bergerac” con Arturo Cirillo2023-04-05T11:27:29+02:00

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: EDIZIONE SPECIALE PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA

Inaugurazione con LU OpeRave novità di musica elettronica quindi Il diluvio universale, Alfredo il Grande, Lucie de Lammermoor di Donizetti e Il piccolo compositore di musica di Mayr Nelle locandine brillano i nomi di Giuliana Gianfaldoni, Caterina Sala, Nahuel Di Pierro, Enea Scala e Antonino Siragusa Sul podio, oltre al direttore musicale Riccardo Frizza, ritorna Corrado Rovaris,debutta Pierre Dumoussaud esperto del repertorio francese Le regie sono di MASBEDO, Stefano Simone Pintor e Jacopo Spirei Il direttore artistico Francesco Micheli impegnato con gli allievi della Bottega Donizetti e del Politecnico delle Arti di Bergamo nell’adattamento e messa in scena della farsa di Mayr Bergamo, dal 16 novembre al 3 dicembre 2023 Donizetti Opera 5 maggio Donizetti Revolution vol. 9 3 giugno Donizetti Night   Giunge alla nona edizione il festival Donizetti Opera – festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza – che si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 16 novembre al 3 dicembre 2023. In attesa dell’autunno, due altri appuntamenti da non perdere: il prossimo venerdì 5 maggio, al Teatro Donizetti, Francesco Micheli, insieme ad alcuni ospiti, presenterà il programma del festival con la conferenza-spettacolo Donizetti Revolution vol. 9. Mentre sabato 3 giugno, dopo le ristrettezze pandemiche, tornerà finalmente la Donizetti Night. Quella 2023 sarà un’edizione speciale del festival Donizetti Opera poiché l’impianto ormai consolidato verrà arricchito dalle iniziative per Bergamo Brescia Capitale della Cultura, le cui aree tematiche e il concept attraverseranno a più livelli le produzioni. I tre weekend si allungano e si comincia il giovedì con LU OpeRave (16, 23 e 30 novembre), nuova creazione ispirata alla più celebre delle opere donizettiane, che debutterà in un luogo non teatrale ma aperto alla convivialità e che lancerà uno sguardo verso la contemporaneità e l’innovazione; quindi al Teatro Donizetti andranno in scena due rarissimi titoli di Gaetano Donizetti – Il diluvio universale (17 e 25 novembre e il 3 dicembre) e Alfredo il Grande (19 e il 24 novembre) – quindi la farsa di Giovanni Simone Mayr Il piccolo compositore di musica (2 dicembre) in prima moderna; al Teatro Sociale invece si rappresenterà Lucie de Lammermoor (18 e 26 novembre e 1 dicembre) che da un lato contiene la musica più celebre di Donizetti, dall’altro la presenta in una rara versione dell’autore stesso, la cui esecuzione è compito precipuo di un festival, specialmente nel caso di un titolo così frequente nel repertorio di tutti i teatri del mondo, considerato uno dei paradigmi del melodramma romantico. Fondamentale come sempre – nella stesura del programma festivaliero, nella scelta delle edizioni e nella restituzione filologica dei testi musicali – è l’attività di studio e ricerca sull’eredità e sull’individualità stilistica di Donizetti, affidata alle cure della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti diretta da Paolo Fabbri. Prosegue la collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala con la presenza del suo Coro diretto da Salvo Sgrò, cui si affiancherà il Coro della Radio ungherese diretto da Zoltán Pad. Come di consueto, in buca ci saranno l’Orchestra Donizetti e l’Orchestra Gli Originali, con cui prosegue l’esplorazione di pagine donizettiane su strumenti d’epoca. Si apre poi un nuovo progetto di collaborazione

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Ultimo spettacolo di Appuntamento con la Storia: “Diplomazia” con Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

Lunedì 17 aprile (ore 20.30) e martedì 18 (ore 10.30) si conclude al Teatro Sociale la sezione “Appuntamento con la Storia” della Stagione dei Teatri della Fondazione Teatro Donizetti: in cartellone Diplomazia, che vedrà in scena due colonne portanti del Teatro dell’Elfo di Milano che in questi giorni sta festeggiando i propri 50 anni di attività, Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, che firma anche lo spettacolo insieme a Francesco Frongia su testo di Cyril Gely. Diplomazia è il racconto di quanto avvenne nella notte fra il 24 e il 25 agosto 1944, quando il generale tedesco Dietrich von Choltitz ebbe l’ordine da Hitler di radere al suolo Parigi, di cui era governatore; il console svedese Raoul Nordling, in poche ore, usò tutta la sua capacità di parola e di diplomazia per convincerlo a disobbedire e salvare la città. Accanto ai due interpreti principali, rispettivamente nei ruoli del Console di Svezia e del Generale Von Choltitz, ci saranno sul palcoscenico del Teatro Sociale Michele Radice (Werner Ebernach, ufficiale del genio), Alessandro Savarese (Hans Brensdorf, sentinella) e Simon Waldvogel (Helmut Mayer, attendente di von Choltitz). Luci di Michele Ceglia. Suono Luca De Marinis. Assistente scene e costumi Roberta Monopoli. Produzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Catania in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: posto unico intero 19 euro, ridotto 15 euro. Al termine delle due rappresentazioni è previsto un incontro con Ivo Lizzola, docente presso l’Università degli Studi di Bergamo, e con la compagnia. Modera Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi. La storia della liberazione di Parigi e della trattativa tra Dietrich von Choltitz e Raoul Nordling è stata raccontata per la prima volta al cinema nel film Parigi brucia, firmato da René Clément nel 1966. In quella pellicola Orson Welles interpretava Nordling mentre Gert Fröbe era von Choltitz. Il testo teatrale Diplomatie di Cyril Gely, che ha debuttato nel 2011 al Théâtre de la Madeleine, è stato invece interpretato da Niels Arestrup e André Dussollier ed è stato poi portato sugli schermi nel 2014 dal regista Volker Schlöndorff e dagli stessi due formidabili attori. Il film ha vinto il premio César 2015 per il miglior adattamento cinematografico e il premio come miglior sceneggiatura al Festival di Shanghai. Con Diplomazia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani tornano a sfidarsi sul palcoscenico e restituiscono i ritratti di due uomini che indossano prima di tutto l’anima e lo spirito del tempo. Uomini che hanno attraversato la storia e hanno contribuito a plasmarla, che con le loro azioni hanno contribuito a costruire una pace faticosa, ponendo le basi per la rinascita dell’Europa. «È una notte parigina cupa, afosa e opprimente. Il generale Dietrich Von Choltitz è nel suo studio, una suite dell’Hotel Meurice, alle prese con l’ordine di distruggere la città. L’alba sembra non arrivare mai. I tedeschi, che occupano Parigi da qualche anno, sanno che il progetto di costruire il nuovo impero tedesco, il terzo

Ultimo spettacolo di Appuntamento con la Storia: “Diplomazia” con Ferdinando Bruni e Elio De Capitani2023-04-03T11:04:01+02:00

Corsi di Illuminotecnica e Fonica: al via le selezioni!

Anche quest’anno, sulla scorta dei riscontri positivi dell’anno passato, la Fondazione Teatro Donizetti indice un bando di selezione per partecipare ai corsi di illuminotecnico e di fonico legati alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi, condotti da personale esperto della stessa Fondazione. I corsi si rivolgono ai giovani di età maggiore o uguale a 16 anni (anche ancora da compiere, purché entro la fine del 2023). Per partecipare, i candidati dovranno inviare il proprio curriculum vitae contenente eventuali esperienze pregresse e gli studi fatti e una lettera motivazionale via e-mail a comunicazione@fondazioneteatrodonizetti.org entro e non oltre le ore 12 di giovedì 20 aprile.  A seguito della selezione sulla base dei documenti e delle lettere inviati, lunedì 8 maggio sarà reso noto l’esito del bando. Il corso inizierà, quindi, a partire da martedì 6 giugno. Entrambi i corsi, al cui termine verrà rilasciato un attestato di frequentazione, forniranno elementi teorici dei criteri, della metodologia e della terminologia base, cui seguiranno prove pratiche con il capo-elettricista e il capo-fonico del  Teatro Donizetti.  È previsto un incontro introduttivo comune per entrambi i corsi; a seguire, ciascun corso si svolgerà in due giornate intensive dove verranno poste le fondamenta teoriche e pratiche delle discipline. Successivamente verrà richiesto ai partecipanti di mettersi all’opera affiancando il personale tecnico della Fondazione nell’impostazione fonica e illuminotecnica di uno spettacolo diffuso negli spazi del Teatro Donizetti. Spettacolo nella cui ideazione e realizzazione saranno coinvolti gli allievi attori e   drammaturghi del Progetto  Young e che andrà poi in scena sabato 17 e domenica 18 giugno. «I corsi di illuminotecnico e di fonico, insieme a quelli attoriali e di drammaturgia, rappresentano una parte fondamentale della nostra attività, andando ad integrarsi con tutte le proposte di spettacolo al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale», specifica Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, «Ne costituiscono la parte formativa e sono per noi importanti perché sentiamo il dovere di dare la possibilità ai giovani di conoscere le professioni del teatro e di poter avvicinarsi a questo mondo per poi in futuro poterne far parte. Personalmente sono grata a tutti coloro che rendono possibile questo progetto mettendo in gioco la propria professionalità e manifestando un’attenzione educativa. Quest’anno, poi, sperimenteremo per la prima volta l’intreccio di tutti i corsi per la realizzazione di una performance finale». Per maggiori info: Tel. 035.4160625 E-mail comunicazione@fondazioneteatrodonizetti.org

Corsi di Illuminotecnica e Fonica: al via le selezioni!2023-04-05T11:48:00+02:00

Grande successo per Bergamo Jazz 2023

Un’edizione da incorniciare. Bergamo Jazz 2023 ha battuto tutti i record di affluenza di pubblico: 706 abbonamenti alle tre serate al Teatro Donizetti, superando così il record precedente del 2017 di 692; 1.164 le presenze registrate la serata del 24 marzo, 1.180 in ognuna delle due successive. Oltre 6.300 le presenze complessive delle quattro giornate, alle quali si aggiungono i 2.200 ragazzi che hanno preso parte agli incontri didattici del CdPM. Numerosi i sold out, ad iniziare da quello di giovedì 23 al Teatro Sociale con la presentazione della Panorchestra, progetto speciale realizzato in occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Viva soddisfazione esprime Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti: «Siamo davvero contenti di questa edizione del nostro festival jazz, che si conferma immancabile appuntamento di respiro internazionale: un ringraziamento doveroso a tutti coloro che si sono impegnati nella realizzazione del Festival e che ci sostengono, partner istituzionali e privati. E un ringraziamento speciale va a Maria Pia De Vito, Direttrice Artistica degli ultimi quattro anni. Anni difficili, ai quali siamo riusciti a reagire nel migliore dei modi con il generoso impegno da parte di tutti». Per Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione «Bergamo Jazz è uno dei punti forti della nostra programmazione, un Festival che da lungo tempo ormai attira molto pubblico da tutta Italia e, in misura sempre maggiore, anche dall’estero. I risultati conseguiti quest’anno ci permettono di guardare con serenità e orgoglio al futuro di questa manifestazione». Il futuro di Bergamo Jazz si chiama Joe Lovano: il grande sassofonista americano, da decenni figura centrale del panorama jazzistico contemporaneo, ha accettato con entusiasmo di firmare il programma di Bergamo Jazz 2024, che si svolgerà da 21 al 24 marzo. Il 24 ottobre prossimo, Joe Lovano sarà a Bergamo per presentarsi e tenere un concerto al Teatro Sociale insieme al chitarrista danese Jakob Bro. Lo stesso Joe Lovano commenta così la sua nomina: «Sono davvero felice dell’invito rivoltomi dalla Fondazione Teatro Donizetti di diventare il nuovo Direttore Artistico di Bergamo Jazz. In quanto musicista creativo che vive nel mondo della musica, sono anche onorato di poter dare il mio contributo a uno dei più bei festival jazz oggi sulla scena internazionale. Un festival che rispecchia l’attualità e che pone riflessioni e proiezioni sul futuro della nostra musica».

Grande successo per Bergamo Jazz 20232023-03-27T11:01:47+02:00

Variazione location concerti della sezione “Scintille di Jazz” programmati al Balzer Globe

La Fondazione Teatro Donizetti comunica la variazione di location per i tre concerti della sezione “Scintille di Jazz” del festival Bergamo Jazz inizialmente programmati al Balzer Globe di Piazza Dante, per sopraggiunte problematiche organizzative indipendenti dalla stessa Fondazione. Il concerto di venerdì 24 del trio Hack Out! avrà quindi luogo presso la Sala della Musica “A. Tremaglia” del Teatro Donizetti, mentre i concerti del “dopo festival”, con il gruppo Thinking Sketches del chitarrista bergamasco Alberto Zanini e di Michele Sannelli & The Gonghers, rispettivamente in calendario venerdì 24 e sabato 25, si svolgeranno al Ridotto “G. Gavazzeni”, sempre del Donizetti, con inizio alle 23.30, anziché alle 22.30. Durante i concerti al Ridotto sarà attivo un servizio bar. Coloro che hanno già effettuato prenotazione per gli appuntamenti al Balzer riceveranno comunicazioni via posta elettronica. Restano confermati al Circolino di Città Alta il concerto di giovedì 23 del trio Dear Uncle Lennie (ore 18.30 e ore 19.30, già sold out da giorni) e quello di sabato 25 a Daste (ore 18.30) del gruppo ONJGT Sythesis di Paolo Damiani. Tutti i concerti della rassegna "Scintille di Jazz" restano a ingresso gratuito su prenotazione. INFORMAZIONI BIGLIETTERIA c/o TEATRO DONIZETTI Piazza Cavour, 15 Tel. 035.4160 601/602/603 E-mail biglietteria@fondazioneteatrodonizetti.org Orari: da martedì a sabato | ore 13.00-20.00

Variazione location concerti della sezione “Scintille di Jazz” programmati al Balzer Globe2023-03-22T10:21:39+01:00

La Stagione di Prosa torna con “Cosa nostra spiegata ai bambini” con Ottavia Piccolo – testo di Stefano Massini

Al suo penultimo appuntamento, la Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti vede, da martedì 28 marzo a domenica 2 aprile, il ritorno in città di una delle attrici più amate non solo dal pubblico bergamasco: Ottavia Piccolo.  Con lei, sul palcoscenico del Teatro Donizetti, ci saranno I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per presentare Cosa nostra spiegata ai bambini, spettacolo incentrato sulla figura di Elda Pucci, Sindaco di Palermo per un anno, scritto da Stefano Massini, primo autore italiano ad aver vinto un prestigiosissimo Tony Award, gli Oscar del Teatro. Regia di Sandra Mangini. Visual di Raffaella Rivi. Disegno luci di Gianni Bertoli Musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da Massimiliano Dragoni (salterio, percussioni, doppio flauto), Luca Roccia Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarre, mandolino), Gianni Micheli (clarinetto basso), Mariel Tahiraj (violino) e dallo stesso Enrico Fink (flauto). Produzione Argot Produzioni, Officine della Cultura, Centro d'Arte Contemporanea Teatro Carcano con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Orari rappresentazioni: da martedì 28 a sabato 1° aprile ore 20.30, domenica 2 aprile ore 15.30. Sabato 1° aprile è prevista anche una replica straordinaria fuori abbonamento con inizio alle ore 17.00. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche. Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno. Cosa nostra spiegata ai bambini racconta la storia di Elda Pucci, la Dottoressa, prima donna ad essere eletta Sindaco di Palermo, il 19 aprile 1983. Il suo incarico durerà un anno. Un anno dopo ancora, esattamente il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salterà in aria spinta da due cariche di esplosivo. Nel prima, nel mezzo, nel dopo, ci sono i miliardi dell’eroina, gli assassinii del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. E per la prima volta, la città di Palermo, durante il mandato di Elda Pucci, si costituisce parte civile in un processo di mafia. Se si riuscisse a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure, le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire: Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Cosa Nostra spiegata ai bambini «È la storia di una donna determinata, forte ma anche idealista, che voleva cambiare le cose», racconta Ottavia Piccolo, «Stefano Massini ha scritto questo testo perché essendo giovane non conosceva Elda Pucci, l’ha scoperta facendo un lavoro su Palermo e ha deciso di scrivere una

La Stagione di Prosa torna con “Cosa nostra spiegata ai bambini” con Ottavia Piccolo – testo di Stefano Massini2023-03-13T12:37:44+01:00

Bergamo Jazz 2023: il Festival giorno per giorno dal 23 al 26 marzo

Bergamo Jazz 2023 entra nel vivo: da giovedì 23 a domenica 26 marzo la città sarà invasa dai mille suoni del jazz, nei teatri ma anche in altri luoghi, per la 44a edizione di un Festival tra i più longevi e prestigiosi d’Europa dedicati alla musica afroamericana e alle sue diramazioni. Organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, con Comune di Bergamo, Bergamo Jazz è quest’anno inserito nel quadro degli eventi di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Davvero ricco il cartellone disegnato dalla Direttrice Artistica Maria Pia De Vito, con ospiti di assoluto rilievo internazionale che nell’insieme offriranno un significativo spaccato delle molte anime che oggi coabitano nel mondo del jazz. Questi gli appuntamenti giorno per giorno: Giovedì 23 marzo La prima giornata di Bergamo Jazz 2023 si svolgerà in Città Alta, con apertura ufficiale al Teatro Sant’Andrea, gioiellino posto sotto l’omonima Chiesa di via Porta Dipinta: qui alle ore 17 si esibirà il pianista brasiliano Amaro Freitas, originario di Recife, considerato una delle rising star del pianoforte jazz grazie a un approccio originalissimo agli 88 tasti, con echi di antiche tradizioni che si fondono con una forte spinta all’innovazione. A seguire, alle 18.30 e alle 19.30, il primo dei gruppi di giovani talenti riuniti nella sezione “Scintille di Jazz”: Dear Uncle Lennie, singolare trio che schiera Camille-Alban Spreng (piano elettrico), Benjamin Sauzerau (chitarra) e Marco Giangrandi (banjo). Al Teatro Sociale, quindi, prenderà il via alle 20.30 una serata suddivisa tra i concerti di MiXMONK e della Panorchestra. Costituiti dall’americano Joey Baron, uno dei più versatili batteristi del jazz contemporaneo, dal sassofonista belga Robin Verheyen e dal pianista connazionale Bram De Looze, i MiXMONK hanno mosso i primi passi nel solco della musica di Thelonious Monk per poi sviluppare una cifra espressiva personale in cui lo spirito del grande pianista e compositore affiora qua e là. La Panorchestra, inserita nel progetto “La città del jazz” che vede fianco a fianco Fondazione Teatro Donizetti, con Bergamo Jazz, e Fondazione Teatro Grande di Brescia per “Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”, è nata da un’idea del sassofonista Tino Tracanna e allinea alcuni dei migliori solisti di varia generazione dell’asse Milano-Bergamo-Brescia: i sassofonisti Massimiliano Milesi e Gianluca Zanello, il clarinettista Federico Calcagno, il trombettista Paolo Malacarne, il trombonista Andrea Andreoli, il contrabbassista Giulio Corini e il batterista Filippo Sala. All’organico di base si aggiungeranno nell’occasione del concerto al Teatro Sociale il tastierista Alfonso Santimone, anche nelle vesti di compositore e arrangiatore, e in qualità di special guest il brillante trombettista americano Jonathan Finlayson.   Venerdì 24 marzo È la giornata della prima delle tre serate in abbonamento al Teatro Donizetti, da giorni avviate felicemente al sold out. Ma prima dell’evento nel principale teatro cittadino, ci si potrà recare all’Auditorium di Piazza della Libertà, dove alle 17.00 è previsto il concerto del cantante fiammingo David Linx in coppia con il pianista di origine sudamericana Leonardo Montana, per un set a mezza strada tra l’eleganza del mainstream e una raffinata vena autoriale. E poi

Bergamo Jazz 2023: il Festival giorno per giorno dal 23 al 26 marzo2023-03-17T14:26:31+01:00
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