Alessandro Baricco in Novecento. Al Teatro Donizetti venerdì 4 e sabato 5 giugno
La serie di eventi legati alla riapertura del Teatro Donizetti, riuniti sotto la comune denominazione di “D’Incanto”, propone due spettacoli scelti da Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. Primo ad andare in scena è Novecento di e con Alessandro Baricco, in programma venerdì 4 e sabato 5 giugno (ore 19). Prezzi biglietti: da 15 a 38 Euro, ridotti da 12 a 30 Euro. Biglietti ancora disponibili. Info biglietteria: Info: 035.4160 601/602/603 da martedì a sabato ore 13.00-20.00. Tra i testi più fortunati di Alessandro Baricco, Novecento vide la luce nel 1994 da Feltrinelli: l’autore lo scrisse perché fosse interpretato da Eugenio Allegri con la regia di Gabriele Vacis, che nel luglio dello stesso anno ne fecero uno spettacolo. Secondo lo stesso Baricco il testo può essere definito come una via di mezzo tra «una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce». Nel 1998 da Novecento è stato tratto La leggenda del pianista sull'oceano, film di Giuseppe Tornatore. «Era da un po’ che covavo questa idea di provare, una volta, a leggere io, nei teatri, Novecento», avrebbe raccontato Alessandro Baricco nell’apprestarsi a portare in palcoscenico il suo testo, «Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei. Così ho immaginato uno spettacolo elegante, leggero, essenziale ed emozionante. Ho cercato un’impaginazione giusta per quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non diventare un personaggio. Leggere un testo, quel mio testo. Sono sicuro che lo farò ogni sera diverso, perché non sono un attore e non riesco a immaginare di salire su un palcoscenico a fare una cosa che so già come finirà. Quindi probabilmente ogni volta ci sarà un colore diverso, una durata diversa, una felicità diversa. Una dozzina di date all’anno. Non di più. Così magari riesco a farle tutte indimenticabili. Quanto meno per me». Tramite le parole di Tim Tooney, ex-trombettista del piroscafo transatlantico Virginian, vi si narra la singolare storia di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento che, ancora neonato, venne abbandonato dentro il pianoforte della prima classe del Virginian, all'interno di una cassa di limoni T.D. e poi trovato per caso da Danny Boodman, un macchinista nero che gli farà da padre, dandogli il suo nome, quello della cassa di limoni e il nome del nuovo secolo appena celebrato. Otto anni dopo, Danny muore in seguito a un incidente sul lavoro. Il bambino scompare misteriosamente nei giorni successivi la sua morte e quando ricompare incomincia a suonare il pianoforte per alleviare il suo dolore. Durante il primo dopoguerra, all'età di 27 anni Novecento incontra Tim, che nel frattempo viene assunto sul Virginian: Questo è l'inizio di una sincera e duratura amicizia. Novecento viene descritto dal