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“Misericordia” di Emma Dante inaugura la Stagione di Altri Percorsi

Giovedì 20 gennaio (ore 20.30), al Teatro Sociale, la Fondazione Teatro Donizetti dà avvio alla rassegna Altri Percorsi, sette spettacoli che aprono una significativa finestra sull’espressività teatrale odierna: «un cartellone affascinante, dove ogni titolo racchiude una necessità per chi lo mette in scena e una richiesta di attenzione profonda per lo spettatore», commenta Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e di Altri Percorsi. Si comincia nel segno di una delle personalità più forti e originali del teatro italiano degli ultimi decenni, Emma Dante, che porterà a Bergamo il suo Misericordia, di cui ha firmato il testo e la regia. Ne sono interpreti gli attori della Compagnia Sud Costa Occidentale: Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco (insignita di recente del Premio Ubu 2021 come miglior attrice), Leonarda Saffi e Simone Zambelli. Luci di Cristian Zucaro. Produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, Teatro Biondo di Palermo, Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale, Carnezzeria. Durata 50 minuti senza intervallo. Al termine della rappresentazione di Misericordia è previsto un incontro con gli stessi attori della Compagnia Sud Occidentale, moderato da Maria Grazia Panigada, nel corso del quale verranno approfondite tematiche proprie dello spettacolo e più in generale sui linguaggi del teatro contemporaneo. «Misericordia è una favola contemporanea. Racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine»: così Emma Dante introduce il suo spettacolo, il cui testo racconta la storia di tre donne che si prostituiscono, Anna, Nuzza e Bettina, e di Arturo, un ragazzo menomato che vive con loro in un monolocale lercio e miserevole. Durante il giorno le donne lavorano a maglia e confezionano sciallette, al tramonto, sulla soglia di casa, offrono ai passanti i loro corpi cadenti. «Arturo non sta mai fermo», continua la regista e autrice siciliana, «è un picciutteddu ipercinetico. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la grancassa. La madre di Arturo si chiamava Lucia, era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era china ’i musica e Lucia abballava p’i masculi! Soprattutto per un falegname che si presentava a casa tutti i giovedì. L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto”. Alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo, mentre Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce. Nonostante l’inferno di un degrado terribile, Anna, Nuzza e Bettina se lo crescono come se fosse figlio loro. Arturo, il pezzo di legno, accudito da tre madri, diventa bambino». A un certo punto della storia le tre donne decidono di non potere più tenere con loro Arturo: gli preparano la valigia e lo lasciano andare. Prima, però, gli raccontano la verità: Misericordia racconta una realtà squallida, intrisa di povertà, analfabetismo e provincialismo, esplora l'inferno di un degrado terribile, sempre di più ignorato dalla società. Nata a Palermo, Emma Dante esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di

“Misericordia” di Emma Dante inaugura la Stagione di Altri Percorsi2022-01-13T10:19:38+01:00

“Ditegli sempre di sì”: la prosa torna dall’11 al 16 gennaio al Donizetti

La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, ha affidato la regia di Ditegli sempre di sì ad uno tra i più autorevoli registi italiani, Roberto Andò, regista abituato a muoversi tra cinema e teatro, qui alla sua prima esperienza eduardiana. Una produzione importante per la Compagnia, che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiane. L’opera, tra le meno note di Eduardo, si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico: una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce una serie di riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista, Michele Murri, è un pazzo metodico con la mania della perfezione. La sua pazzia è vera: infatti è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio. Tra equivoci e fraintendimenti, alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera? «Ditegli sempre di sì è una commedia in bilico tra la pochade e un vago pirandellismo, un congegno bizzarro in cui Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando al personaggio di Michele Murri, il protagonista, i tratti araldici della sua magistrale leggerezza. L’intreccio è di una semplicità disarmante e si direbbe che l’autore si sia programmaticamente nascosto dietro la sua evanescenza per dissimulare l’inquietudine, e la profondità, che vi stava insinuando. Come se ne avesse pudore, o paura» , racconta il regista Roberto Andò. «La prima versione della commedia risale al 1925 e dunque è la prima volta che in un lavoro di Eduardo compare la follia. Nonostante il grande successo tributatole negli anni della compagnia Scarpetta e poi nelle stagioni del Teatro Umoristico, Ditegli sempre di sì a un certo punto venne messa da parte. Frutto di successive elaborazioni, e per un certo tempo, nel suo derivare dalla farsa scarpettiana, lasciata aperta all’improvvisazione, Eduardo provvide a darne una versione definitiva e italianizzata in occasione della sua regia televisiva del 1962, in cui, a mio parere, rivestendo ancora una volta i panni del protagonista, si produsse in una delle sue più grandi interpretazioni». «Il tema della pazzia ha sempre offerto spunti comici o farseschi, ma di solito è giocato a rovescio, con un sano che si finge pazzo. Invece,

“Ditegli sempre di sì”: la prosa torna dall’11 al 16 gennaio al Donizetti2022-01-11T12:59:16+01:00

A Teatro obbligo di Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2

Si informa il gentile pubblico che, secondo quanto stabilito dal decreto-legge del 24.12.2021, l’accesso a Teatro sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass Rafforzato e di mascherina FFP2. La mascherina sarà da indossare correttamente per tutto il percorso di visita o lo spettacolo. Non saranno ammesse mascherine chirurgiche e di comunità e la Fondazione non potrà fornire mascherine FFP2 al pubblico. È inoltre vietata la consumazione di cibi e bevande in tutti gli ambienti del teatro. La certificazione verde Covid-19, di cui all’art. 9 comma 2, lettere a), b) e c-bis), attesta una delle seguenti condizioni: l’avvenuta guarigione da Covid-19; l’avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2; l’avvenuta guarigione da Covid-19 dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del ciclo vaccinale primario, o della somministrazione della relativa dose di richiamo (3a dose). La verifica del Green Pass rafforzato sarà effettuata all’ingresso del teatro dal personale di sala della Fondazione Teatro Donizetti e avverrà tramite esibizione del QR code della certificazione verde. Su campione, potrà essere richiesto di esibire un documento d’identità in corso di validità. Coloro che non fossero in possesso di uno dei due documenti non potranno accedere allo spettacolo o alla visita. Coloro che non fossero in possesso Green Pass Rafforzato o di mascherina FFP2 non potranno accedere a teatro. La Fondazione Teatro Donizetti, per velocizzare le operazioni di verifica delle certificazioni, incrementerà i punti di accesso per il pubblico. Contestualmente, la Fondazione invita tutti gli spettatori e i visitatori alla massima collaborazione. Vi ringraziamo per l’attenzione. La Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

A Teatro obbligo di Green Pass Rafforzato e mascherina FFP22021-12-28T13:17:13+01:00

Una notte a Venezia Venerdì 31 dicembre e sabato 1° gennaio 2022

Accesso a teatro con obbligo di Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2 Sarà un addio al 2021 e un benvenuto al 2022 con obbligo di presentare il Green Pass Rafforzato e di indossare mascherina FFP2: la Fondazione Teatro Donizetti conferma il doppio appuntamento di fine e inizio anno con l’Operetta rassicurando il pubblico sul completo rispetto delle norme vigenti anti Covid-19. Inoltre, il Teatro Donizetti, recentemente riconsegnato alla città dopo i lavori di restauro, dispone ora di un moderno impianto che garantisce un efficace ricambio dell’aria. Al pubblico non sarà consentito consumare cibi e bevande durante l’intervallo tra i due atti dello spettacolo. La sera del 31 dicembre (ore 20.00) e il pomeriggio di sabato 1° gennaio (ore 17.00) il sipario si alzerà, quindi, su Una notte a Venezia, capolavoro dell’operetta viennese creato da Johann Strauss e riproposto nell’occasione dalla compagnia Teatro Musica Novecento, con la regia di Alessandro Brachetti e musiche eseguite dal vivo dall’orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroli. Coreografie di Salvatore Loritto. Scene e costumi di Artemio Cabassi. Interpreti: Antonio Colamorea (Duca di Urbino), Alessandro Brachetti (Caramello, barbiere del Duca), Susie Georgiadis (Annina, figlia di pescatori), Fulvio Massa (Senatore Bartolomeo Delacqua), Silvia Felisetti (Barbara Delacqua, sua moglie), Elena Rapita (Ciboletta, cameriera di Barbara), Marco Falsetti (Pappacoda, cuoco), Alessandro Garuti (Enrico Piselli).  Durata 2 ore e 15 minuti compreso intervallo. Prezzi biglietti: 31 dicembre da 28 € a 74 €; 1° gennaio 2022: da 15 € a 38 €, ridotti da 12 € a 30 €. Al termine della rappresentazione del 31 dicembre gli spettatori riceveranno un piccolo omaggio: un kit beneagurante per l’inizio dell’anno nuovo. Dallo stesso creatore de Il Pipistrello e Sul bel Danubio blu, venne alla luce nel 1883 Una notte a Venezia, operetta allegra e spensierata. La sua nascita presenta molte curiosità, tutte legate alla vita privata di Johann Strauss: fu infatti scritta a cavallo fra il secondo e terzo matrimonio dell’autore austriaco, situazione che ne influenzò pesantemente la stesura, interrotta più volte. Ma questa fu probabilmente anche la sua fortuna perché quando si riavvicinò a questo lavoro per completarlo, Strauss fu pieno di energia ed entusiasmo. Una notte a Venezia è ambientata nei giorni in cui impazza il Carnevale, quando il Duca di Urbino, celebre donnaiolo, si lancia in prodezze amorose, assistito dal suo barbiere Caramello. Alle loro vicende si intrecciano le trame amorose di nobildonne e popolane, che approfittano dei mascheramenti carnevaleschi per prendersi qualche allegra libertà. Dopo tanta confusione, finalmente tutte le coppie si riuniranno in un immancabile lieto fine. Una notte a Venezia ha il pregio di raccontarci il nostro paese con gli occhi dello straniero: vi si ritrovano quindi stereotipi a profusione ma soprattutto una contagiosa gaiezza che si riverbera nella musica del re del valzer, che alterna arie dolcissime a polke e mazurke passate alla storia della musica. Stefano Giaroli, direttore musicale e responsabile della produzione della compagnia Teatro Musica Novecento, commenta: «Uno dei privilegi dell’essere a capo di una Compagnia con oltre vent’anni di storia e

Una notte a Venezia Venerdì 31 dicembre e sabato 1° gennaio 20222021-12-29T10:08:12+01:00

BERGAMO JAZZ 2022

La Fondazione Teatro Donizetti, con il Comune di Bergamo, presenta la 43a edizione di Bergamo Jazz Festival: un’edizione, organizzata in collaborazione con partner istituzionali e privati, che ritrova, dal 17 al 20 marzo 2022, la sua collocazione di calendario abituale. Il Festival, prestando sempre attenzione all’evoluzione della situazione pandemica e alle relative normative per fronteggiarla, si svolgerà al Teatro Donizetti, con le tre consuete serate in abbonamento, al Teatro Sociale e in altri luoghi della Città, inclusi spazi si particolare rilievo storico. Resta inalterata la sua vocazione internazionale e di prestigiosa vetrina del jazz nelle sue molteplici configurazioni, cui fa da collante uno degli elementi cardine di questa musica: l’improvvisazione. Dice in proposito Maria Pia De Vito, Direttrice Artistica di Bergamo Jazz introducendo la nuova edizione del Festival: «L’appassionante traiettoria dei linguaggi che Bergamo Jazz dipana da sempre, continua i suoi percorsi e, con inarrestabile propulsione, propone ogni anno nuove sorprese. Le Americhe, l’Europa, l’Asia oggi si incontrano in modo sempre più liquido, con un sincretismo che non finisce di stupire ed interessare fasce diversificate di ascoltatori. Standards e new standards, elettronica, musica contemporanea, Afroamerica e Sardegna, Nordeuropa e melodia, poliritmie indiane, Brasile, improvvisazione radicale ed echi di danze. L’improvvisazione è il dialektos, o l’esperanto, della musica che ascolteremo». Saranno, quindi, quattro intense giornate con «Giovani generazioni di musicisti caratterizzati da grande maestria strumentale, ispirazione da diversità di fonti; grandi maestri che si incontrano, offrendo, nella piena maturità della propria esperienza, esempi stellari di lirismo, di potenza espressiva che si sprigiona dalla inequivocabile unicità del proprio suono e dall’articolazione del proprio mondo compositivo e linguaggio improvvisativo». Una parte considerevole del programma di Bergamo Jazz 2022, che si avvale di una nuova veste grafica ideata da NTNext Evolving Communication, avrà come protagonista un simbolo delle molte anime del jazz di ieri e di oggi: il pianoforte. Ma non mancheranno specialisti di altri strumenti e aperture verso musiche solo apparentemente lontane dal mondo del jazz, con significative presenze anche di artisti europei e italiani e una cosicua componente femminile.   Jazz al Donizetti Il Teatro Donizetti continua ad essere il cuore pulsante di Bergamo Jazz, con le sue tre serate in abbonamento, amatissime dai bergamaschi ma anche da chi proviene da oltre regione e confine. Dal 18 al 20 marzo sfileranno sul palcoscenico del teatro da poco riconsegnato al suo pubblico, dopo i lavori di restauro, nomi importanti del jazz delle due sponde dell’oceano. Si comincia venerdì 18 con il trio di uno dei pianisti più in auge del momento: Fred Hersch, coadiuvato per l’occasione dal contrabbassista Drew Gress e dal batterista Joey Baron, nonché da uno special guest di riguardo come Enrico Rava, il più internazionale dei jazzisti italiani. A seguire un inedito quartetto capitanato dal batterista Jeff Ballard e comprendente il sassofonista Logan Richardson, il chitarrista Charles Altura e il bassista Joe Sanders. Una formazione che promette una musica aperta, una sorta di “fiera” dei suoni. L’indomani, Bergamo Jazz potrà accogliere nuovamente Brad Mehldau, stella di primissima grandezza del firmamento

BERGAMO JAZZ 20222021-12-22T13:50:12+01:00

Grande successo per Re Lear in apertura della Stagione di Prosa del Teatro Donizetti

Oltre 5.000 spettatori hanno applaudito Glauco Mauri e la sua compagnia Grande successo per l’apertura della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti: oltre 5.000 spettatori hanno assistito alle sei rappresentazioni di Re Lear della Compagnia di Glauco Mauri e Roberto Sturno, andate in scena da martedì 14 a domenica 19. Ai 4.095 abbonati alla Stagione si sono aggiunti 1.080 spettatori che hanno acquistato i biglietti per le singole rappresentazioni. «Sono dati importanti», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, «Indicativi del grande affetto che il pubblico bergamasco nutre nei confronti del Teatro Donizetti e dell’apprezzamento verso la nostra Stagione di Prosa. Stiamo vivendo un momento ancora difficile a causa dell’emergenza pandemica, ma un così alto numero di spettatori sta a dimostrare che il pubblico si sente a casa e confida nelle misure di sicurezza adottate». Aggiunge Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa: «Nei giorni scorsi ho assistito a più repliche di Re Lear e ogni volta si ripeteva un rito collettivo di grande emozione, amplificato dalle parole immortali di Shakespeare e dalla presenza in scena di un Maestro come Glauco Mauri. Ho visto il pubblico seguire con attenzione tutto lo spettacolo per arrivare all’applauso finale che ogni volta sembrava non finire mai. Applausi che sono stati rivolti a tutti gli artisti e, mi piace pensare, a tutti coloro che si stanno adoperando nel tenere vivi i teatri, a Bergamo come in ogni altra città». «È bellissimo condividere con così tante persone un evento di spettacolo, di cultura», conclude Maria Grazia Panigada. Capolavoro di William Shakespeare, Re Lear ha avvinto per tre ore la platea del Donizetti: con la regia di Andrea Baracco, lo spettacolo ha convinto il pubblico, che ha riservato ovazioni a Glauco Mauri e calorosi consensi a tutta la compagnia.  

Grande successo per Re Lear in apertura della Stagione di Prosa del Teatro Donizetti2021-12-20T14:35:51+01:00

WINTER REVOLUTION – Spazio Polaresco e Bergamo Jazz insieme per Jazz Pills

Dopo l’anteprima di Milesi e Papetti, tre imperdibili appuntamenti tra dicembre e febbraio per anticipare il celebre festival jazz di Bergamo, che a marzo inaugura la sua quarantatreesima edizione A Bergamo è già tempo di jazz. Dopo l’anteprima di Massimiliano Milesi e Giacomo Papetti del 18 novembre, Spazio Polaresco e Bergamo Jazz lanciano Jazz Pills – Il jazz oltre il jazz: tre imperdibili appuntamenti che anticipano Bergamo Jazz, celebre jazz festival che inaugurerà il prossimo marzo la sua 43esima edizione. Secondo appuntamento della rassegna il 18 dicembre con Rosa Brunello, contrabbassista di talento e magnetica performer, mentre il 21 gennaio a salire sul palco del Polaresco sarà il trio formato dalla vocalist Kathya West, dal pianista Alberto Dipace e dal contrabbassista Danilo Gallo con The Last Coat Of Pink, progetto di impronta cameristica dedicato ai Pink Floyd. A chiudere questa prima serie di concerti, il 18 febbraio, sarà la violinista Anaïs Drago, altra importante figura del nuovo jazz italiano declinato al femminile. «È motivo di grande orgoglio per noi poter collaborare con Bergamo Jazz - afferma Luca Borsetti, direttore artistico dello Spazio Polaresco - realtà ormai affermata da decenni a livello internazionale. Questa rassegna conferma l’ottimo livello musicale raggiunto allo Spazio Polaresco, in cui si continua a fare spettacoli di alta qualità in una sala allestita appositamente per consentire un’atmosfera intima, protetta e l’acustica ideale per poter godere l’ascolto di musica jazz. Confidiamo quindi che si possa proseguire a lungo questo connubio, accogliendo anche altri generi musicali e diverse realtà di prestigio». «Avviata felicemente lo scorso settembre con due concerti della sezione “Scintille di Jazz”, la collaborazione tra Bergamo Jazz Festival e Spazio Polaresco prosegue ora con alcuni appuntamenti volti a testimoniare aspetti del jazz di oggi inclini alla sperimentazione. Una scelta artistica precisa che si sposa con lo spirito innovativo dello stesso Spazio Polaresco», dichiara Roberto Valentino, collaboratore di Bergamo Jazz che ha curato il ciclo di concerti.   Ufficio Stampa Freecom Media: Giuseppe Mugnano – giuseppe.mugnano@freecomhub.it / 339 4294265  

WINTER REVOLUTION – Spazio Polaresco e Bergamo Jazz insieme per Jazz Pills2021-12-14T17:41:17+01:00

Oltre 4.000 abbonamenti salutano l’inizio della nuova Stagione di Prosa del Teatro Donizetti. “Re Lear” con Glauco Mauri e Roberto Sturno in scena da martedì 14 a domenica 19 dicembre

Oltre 4.000 abbonamenti: con questo dato importante, confortante in un momento ancora segnato dalla pandemia Covid 19, con l’accesso ai luoghi di spettacolo con Green Pass obbligatorio, prende avvio la Stagione di Prosa del Teatro Donizetti. «Tanta, tantissima è l’emozione che accompagna l’inizio di questa nuova Stagione di Prosa», dice Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, «Le tante persone che lavorano all’interno della Fondazione, il pubblico, gli artisti, tutti abbiamo atteso questo momento e ognuno, nel proprio ruolo, se lo è prefigurato. Adesso questo momento è finalmente arrivato e non vediamo l’ora di ricominciare a condividere spettacoli di diversissimo ingegno, stile, poetica, contenuti, tutti di altissima qualità. Abbiamo voglia di stupirci, divertirci, ma anche di ricominciare a fare del Teatro un centro vivo di riflessione e di incontro della comunità. Sarà una Stagione molto bella, profonda e affascinante, ne sono certa». La Stagione di Prosa del Teatro Donizetti comincia, da martedì 14 a domenica 19 dicembre (ore 20.30; domenica 19 ore 15.30), nel segno di un classico shakespeariano, Re Lear, nell’interpretazione di un grande maestro del teatro Italiano, Glauco Mauri. Lo spettacolo, che proprio da Bergamo riprende il viaggio nei teatri d’Italia dopo il primo lockdown del marzo 2020, vedrà sul palcoscenico insieme all’attore pesarese, ovviamente nei panni del protagonista principale, e a Roberto Sturno (Conte di Gloucester) un cast parzialmente rinnovato con  Linda Gennari (Goneril), Melania Genna (Regan), Emilia Scarpati Fanetti (Cordelia), Francesco Sferrazza Papa (Edgar), Woody Neri (Edmund), Dario Cantarelli (Matto), Laurence Mazzoni (Conte di Kent), Giulio Petushi (Oswald), Marco Blanchi (Duca di Albany), Francesco Martucci (Duca di Cornovaglia).  Regia di Andrea Baracco. Traduzione di Letizia Russo. Riduzione e adattamento di Andrea Baracco e Glauco Mauri. Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta. Musiche di Giacomo Vezzani e Vanja Sturno. Luci di Umile Vainieri. Produzione Compagnia Mauri Sturno – Fondazione Teatro della Toscana. Durata dello spettacolo: 2 ore e 50 minuti compreso intervallo. Glauco Mauri, nella sua lunga carriera artistica, ha dato vita a 24 personaggi shakespeariani e affronta per la terza volta, in modo diverso rispetto alle due precedenti, quella che viene considerata la “più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia”. «Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro», racconta lo stesso Glauco Mauri nelle note di presentazione dello spettacolo, «Ed eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché? Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in

Oltre 4.000 abbonamenti salutano l’inizio della nuova Stagione di Prosa del Teatro Donizetti. “Re Lear” con Glauco Mauri e Roberto Sturno in scena da martedì 14 a domenica 19 dicembre2021-12-10T12:14:09+01:00

DONIZETTI CHRISTMAS DAY – Un unico palcoscenico per la musica di Gaetano tra il Teatro Donizetti e il Centro Piacentiniano

Sabato 4 dicembre dalle 10 alle 20, performance, concerti e visite guidate organizzati in collaborazione con Immobiliare della Fiera S.p.A. Itinerari donizettiani a bordo dei TukTuk del Consorzio Turistico di Bergamo con Visit Bergamo e la nuova pizza Donizetti all’Antica Fiera Nel cuore dell’ultimo weekend di appuntamenti della settima edizione del Donizetti Opera, prende vita una nuova iniziativa della Fondazione Teatro Donizetti, realizzata in collaborazione con Immobiliare della Fiera S.p.A. per animare la grande agorà cittadina formatasi sul Sentierone riaperto dopo i restauri. Il programma riserverà al pubblico una serie di sorprese e attività musicali sotto i portici come simbolico passaggio di testimone fra l’atmosfera festivaliera e quella festiva natalizia. Sabato 4 dicembre, dalle 10 in poi, sarà infatti il Donizetti Christmas Day: per un’intera giornata il Teatro Donizetti e il Centro Piacentiniano saranno uniti nel segno della musica di Donizetti in occasione dello shopping natalizio. Il Balzer, Legami Sushi&More e Antica Fiera, oltre ad alcuni esercizi commerciali come la galleria Art Events Mazzoleni, Neroli32 e Tiziana Fausti si trasformeranno in palcoscenici d’eccezione insieme alla Sala Coro e alla Sala Musica del Teatro Donizetti, recentemente restaurate e riallestite per queste occasioni, ospitando una serie di concerti a tema. Durante la giornata, passerà sotto i portici la Banda “Venti d’Opera” mentre all’ora dell’aperitivo ci saranno due angoli dj: quello nella zona di via Monte San Michele, fra il Bu Cheese Bar e il T-Bakery, con Jodi Pedrali, l’altro al Balzer con NicoNote. Gli artisti coinvolti nei brevi concerti in programma, che verranno ripetuti più volte per permettere l’ascolto al più alto numero di appassionati e passanti nel rispetto delle norme anti-covid, sono alcuni fra quelli già protagonisti delle passate Donizetti Night: Achrome Ensemble, Ensemble dell’Arcimboldo, Estudiantina Ensemble Bergamo, Ensemble Musica Aperta, il Quartetto Bandistico dell’Associazione Nazionale Alpini., il Quartetto FantaBrass, Les Saponettes, il duo voce e fisarmonica Tomaz’o. Altri appuntamenti sono realizzati grazie a due fondamentali collaborazioni con istituzioni della città: il Conservatorio “Gaetano Donizetti”, che sarà presente con una serie di ensemble formati dai propri allievi (per la “maratona” al Balzer ad esempio quelli delle classi di tastiera, voce, basso e chitarra pop/rock ) e con un concerto dedicato a “Donizetti e Napoli” del direttore Emanuele Beschi (viola) insieme al chitarrista Duilio Conti al ristorante-pizzeria “Antica Fiera”; quindi il Festival organistico internazionale “Città di Bergamo” per il concerto di Paolo Bottini all’organo Serassi op. 640 del 1856 nella Chiesa di Sant’Anna. Nella boutique di Tiziana Fausti è poi in programma una performance della Compagnia Artemis Danza, mentre le vetrine della Farmacia Terni ospiteranno il video dell’Elisir d’amore in scena in queste settimane al Donizetti. Grande novità è il debutto della Pizza Donizetti ideata dal ristorante pizzeria “Antica Fiera” che unisce le due anime del compositore, quella di Bergamo e quella di Napoli, città fondamentale per la sua carriera: gli ingredienti sono provola, friarielli e polpettine fritte di manzo. Dalle ore 10 sarà possibile entrare al Teatro Donizetti con le speciali visite guidate teatralizzate Donizetti On Live (su prenotazione), originali e immersive, ideate da Francesco Venturi per la riapertura del teatro, con le musiche liberamente tratte dalle opere di Gaetano

DONIZETTI CHRISTMAS DAY – Un unico palcoscenico per la musica di Gaetano tra il Teatro Donizetti e il Centro Piacentiniano2021-12-02T17:02:31+01:00

A partire dal 6 dicembre entra in vigore il Green Pass Rafforzato

Si informa il gentile pubblico che, a partire dal 6 dicembre, secondo quanto stabilito dal decreto-legge del 26.11.2021, n. 172 relativo a “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali”, l’accesso agli spazi aperti al pubblico gestiti dalla Fondazione Teatro Donizetti (Teatro Donizetti, Teatro Sociale e Casa natale di Donizetti) sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass Rafforzato. La certificazione verde Covid-19, di cui all’art. 9 comma 2, lettere a), b) e c-bis), attesta una delle seguenti condizioni: l’avvenuta guarigione da Covid-19; l’avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2; l’avvenuta guarigione da Covid-19 dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del ciclo vaccinale primario, o della somministrazione della relativa dose di richiamo (3a dose). È stata ridotta da 12 mesi a 9 mesi la validità delle certificazioni verdi COVID-19, rilasciate al termine del ciclo di vaccinazione primario o ad avvenuta guarigione da COVID-19. Anche nel caso di somministrazione della dose di richiamo (3a dose), la validità della certificazione verde è pari a 9 mesi, a far data da tale somministrazione. La verifica del Green Pass rafforzato sarà effettuata all’ingresso del teatro dal personale di sala della Fondazione Teatro Donizetti e avverrà tramite esibizione del QR code della certificazione verde. Su campione, potrà essere richiesto di esibire un documento d’identità in corso di validità. Coloro che non fossero in possesso di uno dei due documenti non potranno accedere allo spettacolo o alla visita. Ricordiamo, inoltre, che rimane l’obbligo dell’uso della mascherina (non di comunità, bensì minimo chirurgica o FFP2) durante tutto il percorso di visita o lo spettacolo. Coloro che non fossero in possesso green pass o di mascherina non potranno accedere a teatro. La Fondazione Teatro Donizetti, per velocizzare le operazioni di verifica delle certificazioni, incrementerà i punti di accesso per il pubblico. Contestualmente, la Fondazione invita tutti gli spettatori e i visitatori alla massima collaborazione. Vi ringraziamo per l’attenzione. La Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

A partire dal 6 dicembre entra in vigore il Green Pass Rafforzato2021-11-30T17:46:38+01:00
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