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Donizetti per le famiglie

DUE APPUNTAMENTI CON I BURATTINI DI DANIELE CORTESI E LO SPETTACOLO “IL GIOVANE GAETANO” Giovedì 26 e venerdì 27 maggio al Teatro Donizetti due nuove occasioni per tutte le età per conoscere la vita e la musica del compositore bergamasco Teatro Donizetti, Ridotto Gavazzeni Gaetano, Gioppino e l’elisir d’amore, giovedì 26 maggio ore 17.30 Il giovane Gaetano, venerdì 27 maggio ore 20 Le attività di divulgazione donizettiana non si fermano mai e segnano periodicamente l’attività della Fondazione Teatro Donizetti con nuove occasioni di coinvolgimento del pubblico di tutte le età: giovedì 26 e venerdì 27 maggio sono in programma due appuntamenti nel Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti dedicati soprattutto ai più piccoli, ai ragazzi e ai loro genitori. Si inizia con Gaetano, Gioppino e l’elisir d’amore (26 maggio ore 17.30), opera partecipata con gli storici burattini di Daniele Cortesi in cui, con libertà e fantasia, si racconta la scintilla ispirativa che ha guidato Gaetano Donizetti alla composizione della sua opera più celebre: L’elisir d’amore. Nel teatrino dei burattini di Cortesi si azzarda anche un’amicizia non impossibile: quella tra il compositore ed il personaggio di Gioppino Zuccalunga, entrambi bergamaschi ed entrambi nati sul finire del Settecento. La storia si svolge a Bergamo, in luoghi amati dalla cittadinanza: l’incantevole Piazza Vecchia e il bel Teatro che, molti anni più tardi, è stato dedicato proprio al musicista. Una commedia corale, nella quale i personaggi di Gaetano Donizetti e della futura moglie Virginia impersonano, rispettivamente, i ruoli di Nemorino e Adina. Gaetano Donizetti, giovane e timidissimo compositore, s’innamora della bella Virginia che, come lui, adora la musica. A commentare dal vivo il progredire della storia ci sono le più famose arie e melodie dell’Elisir, intonate dal tenore Giovanni Dragano ed accompagnate dalla fisarmonica di Gino Zambelli. Il teatro dei burattini costituisce una delle grandi eredità del teatro popolare italiano, un’eredità che trova profonde radici storiche e culturali nella terra bergamasca, dove ha origine una pregevole tradizione di teatro d’animazione, erede del Teatro della Commedia dell’Arte. Unico tipo di spettacolo accessibile anche ai ceti più deboli, il teatro delle teste di legno si è caratterizzato per essere un teatro popolare, diventando tramite prezioso di idee, sentimenti ed istanze sociali. Venerdì 27 maggio alle ore 20 andrà invece in scena Il giovane Gaetano, una biografia in parole e musica scritta da Ferruccio Filipazzi, voce narrante al fianco della Compagnia Piccolo Canto, un trio vocale femminile formato da Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera. Attraverso una drammaturgia che si snoda fra parole e brani musicali donizettiani – per l’occasione arrangiati da Miriam Gotti– saranno raccontanti gli anni giovanili del compositore bergamasco nella vita e nella musica: quattro voci conducono lo spettatore lungo la vita di Donizetti, dalla nascita in Borgo Canale all’incontro con il compositore Giovanni Mayr che diviene il suo maestro, sino al riscatto sociale per mezzo della musica, ripercorso con le arie più celebri tratte da opere quali Caterina Cornaro, Anna Bolena, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor. I biglietti per entrambi gli spettacoli (intero 10 euro, ridotto 5 euro), possono esser acquistati online sul sito della Fondazione Teatro Donizetti

Donizetti per le famiglie2022-05-24T14:06:55+02:00

“Ecloga XI” di Anagoor – prima nazionale coproduzione Fondazione Teatro Donizetti

Giovedì 26 maggio al Teatro Sociale (ore 20.30), la Stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti si conclude con la prima nazionale di Ecloga XI di Anagoor, tra i più interessanti gruppi di ricerca teatrale oggi in attività. Lo spettacolo, coprodotto dalla stessa Fondazione Teatro Donizetti, reca il sottotitolo di “Un omaggio presuntuoso alla grande anima di Andrea Zanzotto” e si basa su testi del grande poeta veneto. In palcoscenico: Leda Kreider e Marco Menegoni. Musiche e sound design di Mauro Martinuz. Drammaturgia Simone Derai, Lisa Gasparotto. Regia, scene e luci di Simone Derai. Voce del Recitativo Veneziano di Luca Altavilla. La scena ospita un’evocazione dell’opera Wood #12 A Z per gentile concessione di Francesco De Grandi. Realizzazioni di Luisa Fabris. Produzione Anagoor 2022 in coproduzione con Centrale Fies, Fondazione Teatro Donizetti Bergamo, ERT / Teatro Nazionale, TPE - Teatro Piemonte Europa / Festival delle Colline Torinesi, Operaestate Festival Veneto. Nelle note di presentazione di Ecloga XI si legge: «Il titolo allude alla raccolta di versi IX Ecloghe che Andrea Zanzotto pubblicò nel 1962. Il poeta di Pieve di Soligo sceglieva per modestia di stare un passo indietro al luminoso Virgilio e alle dieci ecloghe delle Bucoliche. Oggi, tuttavia, si può scorgere nell’intera opera di Zanzotto la realizzazione di una catena poetica che da Virgilio (a Dante, a Petrarca, a Hölderlin, a Leopardi, a Pasolini, a Celan… transitando e rilanciando ponti di poeta in poeta) porta la fiamma oltre. Non una gara tra poeti, ma una corsa a staffetta: così la tradizione è sottoposta ad oltranza per mettere a rischio se stessi più dei propri padri, per stare in precario equilibrio tra l’aura del passato e il disincanto cui la poesia va incontro in questa società post capitalistica. Zanzotto sembra raccogliere tutti i testimoni, tutti i segnali di luce provenienti dal passato e, scorgendo in avanti i segni indecifrabili della luce futura, solleva e agita la lanterna nella notte del presente facendosi Virgilio per tutti noi. Ultra moderno e antichissimo a un tempo, Zanzotto sa bene che la letteratura è come un coro di voci di morti. L’ultra modernità da antichissimo che connota Zanzotto non è, tuttavia, un dato puramente letterario, e la sovrimpressione delle bucoliche al proprio paesaggio, al proprio linguaggio, non è mai piana memoria letteraria, bensì̀ percezione di una irrimediabile frattura tra chi è ormai “versato nel duemila” e quel mondo perduto». «Un sottotitolo accompagna il titolo principale “Un omaggio presuntuoso alla grande anima di Andrea Zanzotto” esattamente come le IX Ecloghe erano state definite da Zanzotto stesso “un omaggio presuntuoso alla grande anima di Virgilio”: Anagoor riconosce così come inevitabile il difetto rispetto ad un’opera immensa e (per quanto spinto dall’amore) arrogante ogni tentativo di definirla». Già ospite di una precedente edizione di Altri Percorsi con Rivelazione, Anagoor ha sede a Castelfranco Veneto e ha un atelier operativo nella campagna trevigiana in un ex allevamento di conigli trasformato in teatro. Da sempre ha a cuore la relazione che intercorre tra politica, lingua, ambiente naturale e

“Ecloga XI” di Anagoor – prima nazionale coproduzione Fondazione Teatro Donizetti2022-05-16T11:12:24+02:00

Francesca Remigi – Federico Calcagno Duo: il 20 maggio allo Spazio Polaresco per “Jazz Pills”

rassegna organizzata da DOC Servizi e Spazio Polaresco in collaborazione con Bergamo Jazz “Jazz Pills: il jazz oltre il jazz”, la rassegna realizzata da DOC Servizi e Spazio Polaresco in collaborazione con Bergamo Jazz, nell’ambito di Winter Revolution, si conclude venerdì 20 maggio (ore 21) con il concerto del duo formato dalla batterista bergamasca Francesca Remigi e dal clarinettista milanese Federico Calcagno, tra i più interessanti nuovi talenti emersi nel panorama jazzistico italiano, e non solo, degli ultimi anni. Entrambi vincitori del Top Jazz di Musica Jazz come “miglior nuovo talento italiano” e del progetto “Nuova Generazione Jazz 2021”, promosso dall’associazione I-Jazz, Francesca Remigi e Federico Calcagno si ritrovano a condividere la scena presentando un duo tanto anomalo quanto intrigante. Sebbene la coppia clarinetto basso e batteria non sia tra le più comuni, l’unione tra due personalità così singolari e l’intimità che ne fiorisce portano l’ascoltatore all’interno di una dimensione onirica nella quale ci si dimentica facilmente di ascoltare questi strumenti. L’esigenza creativa e la ricerca di soluzioni musicali personali generano un’esperienza sonora coinvolgente e ricca di sfumature timbriche e dinamiche. Il duo si focalizza sul presente attraverso composizioni istantanee e rielaborazioni di materiale originale, dando spazio a numerose influenze musicali, dal jazz all’elettronica, fino alla musica colta e contemporanea. Batterista versatile, compositrice sperimentale e improvvisatrice innovativa, Francesca Remigi si sta facendo conoscere per le molteplici collaborazioni internazionali nel campo dell’improvvisazione, della Creative Music e del jazz contemporaneo. Sotto il profilo discografico ha all’attivo due album a proprio nome: Il Labirinto Dei Topi realizzato con il gruppo Archipélagos e il recentissimo The Human Web, una riflessione sull’impatto dei social media nel nostro modo di vivere e pensare. Anch’egli impegnato in vari contesti sia in Italia che oltre confine, Federico Calcagno ha ideato i progetti Liquid Identities, Piranha, Fade In Trio e The Dolphians. Con quest’ultimo, nato in omaggio all’arte di Eric Dolphy, Federico Calcagno ha preso parte a Bergamo Jazz 2022, quale ospite di punta della sezione “Scintille di Jazz”. Ingresso gratuito con prenotazione.

Francesca Remigi – Federico Calcagno Duo: il 20 maggio allo Spazio Polaresco per “Jazz Pills”2022-05-17T14:46:10+02:00

Donizetti Summer Camp 2022: il primo campo estivo al Teatro Donizetti

Dall’11 al 15 luglio e dal 18 al 22 luglio gli studenti della scuola dell’obbligo potranno vivere il palcoscenico e gli spazi più belli del Teatro Donizetti fra scene, costumi e musica Iscrizioni aperte alla pagina https://teatrodonizetti.it/it/donizetti-summer-camp/ Per la prima volta la Fondazione Teatro Donizetti propone un progetto estivo dedicato ai bambini e ai ragazzi e non poteva che essere nel nome di Gaetano: grazie a Donizetti Summer Camp 2022 le famiglie potranno far vivere ai propri figli un’iniziativa unica, trascorrendo due settimane sul palco del Teatro Donizetti, fra giochi e formazione, durante le quali conosceranno la musica, la storia e i luoghi di Donizetti a Bergamo. «È con grande soddisfazione che proponiamo questa nuova attività per i più piccoli – sottolinea Massimo Boffelli direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti – un Summer Camp dedicato al personaggio più illustre della nostra città che rappresenta un’ulteriore passo avanti della Fondazione nei progetti di formazione, grazie al team specializzato che abbiamo costituito nell’ultimo anno. Siamo certi che sarà un’occasione nuova per far conoscere il nostro bellissimo teatro al pubblico a bambini e ragazzi ma anche alle loro famiglie, con una proposta diversa dal solito che farà loro viverla musica e l’opera (oltre che la nostra città) con attività ludiche ma soprattutto formative». Il progetto si articola in due fasi ed è possibile partecipare ad una o ad entrambe: la prima si svolgerà dal lunedì 11 a venerdì 15 luglio e sarà dedicata tematicamente ad una delle opere più celebri del compositore bergamasco, L’elisir d’amore, andata in scena durante il festival Donizetti Opera 2021; la seconda è in programma da lunedì 18 a venerdì 22 luglio e ruoterà attorno a Chiara e Serafina, opera giovanile del compositore bergamasco ambientata nel mondo dei pirati e che sarà in scena il prossimo autunno sempre nell’ambito del festival. Il Donizetti Summer Camp sarà quindi il ponte ideale fra la scorsa e la prossima edizione del Donizetti Opera. Entrambe le settimane di Summer Camp (venerdì 15 e venerdì 22 luglio alle ore 17.30) si concluderanno con un saggio finale – aperto alle famiglie dei partecipanti – sul palcoscenico del Teatro Donizetti, in cui i bambini e i ragazzi realizzeranno un breve spettacolo ispirato ai due titoli d’opera; le attività in teatro saranno infatti finalizzate alla realizzazione delle scene e dei costumi, a lezioni di canto e di regia, che si alterneranno a momenti di gioco e di tempo libero, compresa un’ampia attività ludica in Città Alta alla scoperta dei luoghi donizettiani. L’aspetto pedagogico e artistico del Donizetti Summer Camp è curato da formatrici specializzate nelle differenti discipline (Paola Rivolta, scene e costumi - Alessandra Giolo, musica - Silvia Briozzo, teatro), affiancate da due educatori certificati di Edoomark. La quota di partecipazione è di €180 a persona a settimana (€ 165 per i fratelli dei partecipanti) e l’orario va dalle 8.30 (con possibilità di anticipo alle ore 8.00) alle 17.00 (con posticipo sino alle 17.30). I gruppi saranno formati da massimo venti bambini, provenienti dalla scuola primaria e

Donizetti Summer Camp 2022: il primo campo estivo al Teatro Donizetti2022-05-11T12:06:33+02:00

“Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” con Daniele Fedeli e Elena Russo Arman

da sabato 7 a martedì 10 maggio e da giovedì 12 a venerdì 13 maggio rappresentazioni sostitutive di quelle previste inizialmente Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, ultimo titolo della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti, inizialmente previsto tra fine marzo e i primi di aprile e rimandato a causa di alcuni casi di Covid tra gi attori della compagnia, va in scena al Teatro Donizetti da sabato 7 a martedì 10 e, poi, giovedì 12 e venerdì 13 maggio (ore 20.30; domenica 8 ore 15.30). Commedia di Simon Stephens tratta dall’omonimo romanzo di Mark Haddon, con la  regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, lo spettacolo vedrà sul palcoscenico una compagnia intergenerazionale di dieci attori: Daniele Fedeli, talentuoso attore di 24 anni protagonista di un grande exploit nei panni di Cristopher, Elena Russo Arman (Siobhan), Davide Lorino (Ed), Ginestra Paladino (Judy), Corinna Agustoni (Vicina del N.40, Voce 5, Signora in strada, Addetta alle informazioni, Ragazza punk), Cristina Crippa (Mrs Alexander, Donna elegante, Voce 6), Marco Bonadei (Poliziotto 1, Mr Thompson, Voce 3, Ubriaco 2, Uomo con i calzettoni, Uomo al telefono, Vigile di Londra, Poliziotto di Londra), Alessandro Mor (Roger, Sergente in servizio; Voce 2, Mr Wise, Uomo alla cassa, Ubriaco 1), Nicola Stravalaci (Reverendo Peters, Rhodri, Zio Terry, Voce 4, Guardia in stazione), Debora Zuin, per le recite del 7 e 8 maggio,  e Cinzia Spanò, per le repliche successive (Mrs Shears, Mrs Gascoyne, Voce 1, Signora in treno, Donna A Heat, Negoziante). Scene di Andrea Taddei. Costumi di Ferdinando Bruni. Musiche originali di Teho Teardo. Video di Francesco Frongia. Disegni di Ferdinando Bruni. Movimenti scenici di Riccardo Olivier e Chiara Ameglio di Fattoria Vittadini. Luci di Nando Frigerio. Maschere di Saverio Assumma. Coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino con il contributo di NEXT. Durata spettacolo: 2 ore e 15 minuti compreso intervallo. Con il suo romanzo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Mark Haddon è riuscito in un’impresa eccezionale: ha dominato le classifiche mondiali raccontando, come in un giallo, le peripezie di un adolescente autistico (un adolescente Asperger, per la precisione) alle prese con la più grande sfida della sua vita. Merito di «una scrittura seria eppure divertente - come ha sottolineato Ian McEwan - che possiede il raro dono dell'empatia». E la forza di questa splendida storia non si è esaurita nelle pagine del libro, ma si è propagata in palcoscenico con l’intelligente riscrittura di Simon Stephens: il suo testo ha ottenuto a Londra un eccezionale successo di pubblico e ha vinto nel 2013 sette Laurence Olivier Awards (tra cui migliore opera teatrale) per poi trasferirsi a New York dove ha vinto quattro Tony Awards. Un successo che Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani hanno saputo rinnovare sulle scene italiane con scelte registiche lontane da quelle iper-tecnologiche dell’edizione inglese, ma capaci di esaltare la qualità della scrittura, il suo ritmo, la polifonia dei personaggi e il lavoro attorale. I registi del Teatro dell’Elfo hanno costruito uno spettacolo – debuttato

“Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” con Daniele Fedeli e Elena Russo Arman2022-04-27T16:27:04+02:00

Evento Speciale di sabato 30 aprile trasferito al Santuario della Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa

Alla luce delle incerte condizioni metereologiche previste per la giornata di sabato 30 aprile, Fondazione Teatro Donizetti e UniAcque hanno preso la decisione di spostare il concerto del trio NRG Bridges (con Gianluigi Trovesi, Andrea e Adalberto Ferrari), evento speciale di Bergamo Jazz Festival in occasione dell’International Jazz Day, dalla Sorgente Nossana al Santuario della Madonna delle Lacrime, sempre a Ponte Nossa (Piazza del Santuario). Rimangono confermati orario di inizio del concerto, ore 15.00, e le navette con partenza ogni 15 minuti dalle ore 13.15 dal parcheggio del Centro Sportivo di Ponte Nossa (via Europa). Sono invece annullate le visite guidate alla Sorgente Nossana. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI BIGLIETTERIA TEATRO DONIZETTI Piazza Cavour, 15 Tel. 035.4160 601/602/603 E-mail biglietteria@fondazioneteatrodonizetti.org Orari: da martedì a sabato dalle ore 13:00 alle ore 20:00  

Evento Speciale di sabato 30 aprile trasferito al Santuario della Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa2022-04-29T13:23:16+02:00

NRG Brigdes: l’evento speciale in occasione dell’International Jazz Day

Sabato 30 aprile – Sorgente Nossana di Ponte Nossa In collaborazione con UniAcque Dopo le quattro giornate di marzo, coronate da grande successo di pubblico e critica, Bergamo Jazz Festival celebra l’International Jazz Day con un evento speciale in programma sabato 30 aprile alla Sorgente Nossana di Ponte Nossa (ore 15:00; ingresso gratuito su prenotazione), realizzato in collaborazione con UniAcque, società che gestisce il servizio idrico della città di Bergamo e provincia. Ne sarà protagonista il trio di clarinetti NRG Bridges, formato da Gianluigi Trovesi, il più internazionale dei jazzisti orobici, e dai più giovani colleghi di strumento Andrea e Adalberto Ferrari. Il concerto sarà dedicato a Roberto Masotti, il fotografo scomparso nella notte di domenica scorsa che con la città di Bergamo e con il suo festival jazz aveva un forte legame. L’appuntamento, che per la prima volta vede Bergamo Jazz Festival spingersi otre le mura cittadine, assume, quindi, molteplici significati. Inserito nel novero degli eventi patrocinati dall’UNESCO, che dal 2011 promuove in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Jazz, il cui messaggio di pace e fratellanza tra i popoli è oggi più che mai necessario, il concerto alla Sorgente Nossana, grazie alla sua collocazione ambientale particolarmente suggestiva e all’ormai consolidata partnership con UniAcque, è anche significativa occasione per testimoniare lo spirito ecosostenibile abbracciato da Bergamo Jazz, uno dei 20 festival che hanno aderito alla rete nazionale Jazz Takes The Green. La musica, in questa particolare circostanza, diventa quindi anche veicolo di rinascita del territorio e per far riscoprire il contatto diretto con l’acqua, elemento vitale per eccellenza. Prima del concerto di NRG Bridges, sarà possibile partecipare a visite guidate alla Sorgente Nossana accompagnati da personale di UniAcque, a gruppi di massimo 15 persone con partenza ogni 15 minuti dalle ore 13:30 alle ore 14:30. La Sorgente Nossana sarà raggiungibile con navette gratuite, messe a disposizione da Arriva Italia grazie a una nuova partnership con la Fondazione Teatro Donizetti e con Bergamo Jazz, in partenza dalle ore 13.15 fino alle ore 15.00 ogni 15 minuti dal parcheggio del Centro Sportivo di Ponte Nossa (via Europa). Sarà possibile usufruire dello stesso servizio al termine del concerto. La Sorgente Nossana è raggiungibile anche a piedi, sempre parcheggiando al Centro Sportivo, con un percorso di 20 minuti circa (1,5 km). In caso di maltempo, il concerto si svolgerà presso il Santuario della Madonna delle Lacrime (Piazza Santuario - Ponte Nossa). NRG Brigdes è una formazione di recente costituzione ma già ampiamente collaudata: dietro la sua sigla si celano Gianluigi Trovesi, uno dei più originali esponenti della scena jazzistica europea sin dagli anni Settanta, e i due fratelli Andrea e Adalberto Ferrari, ovvero i Novotono, già titolari di due interessanti incisioni discografiche, Overlays e Wood (Winds) at Work, e ospiti nel 2019 della sezione “Scintille di Jazz” di Bergamo Jazz. L’incontro sinergico tra il composito mondo musicale del polistrumentista di Nembro e quello dei più giovani colleghi di strumento ha portato nel giro di poco tempo a diversi concerti e alla realizzazione

NRG Brigdes: l’evento speciale in occasione dell’International Jazz Day2022-04-29T15:56:10+02:00

Al Sociale l’evento speciale “Icaro” di e con Daniele Finzi Pasca

Attesissimo appuntamento conclusivo degli Eventi Speciali della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti, va in scena al Teatro Sociale, venerdì 29 e sabato 30 aprile (ore 20:30), Icaro, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Daniele Finzi Pasca, fondatore dell’omonima compagnia teatrale ticinese che a Bergamo ha presentato numerose proprie creazioni. Le rappresentazioni di Icaro hanno, però, un significato molto particolare: quella del 29 aprile è, infatti, l’800esima replica di uno spettacolo che ha fatto praticamente il giro del mondo, conquistando pubblici di diverse lingue irrimediabilmente affascinati dal “teatro della carezza”. Opera emblematica della poetica di Daniele Finzi Pasca e della sua compagnia, Icaro vede in scena il solo Daniele Finzi Pasca insieme ad uno spettatore scelto all’inizio dello spettacolo dallo stesso attore. Musica di Maria Bonzanigo. Luci di Marco Finzi Pasca. Produzione Compagnia Finzi Pasca. Durata 90 minuti senza intervallo. Scritto nel 1989 e rappresentato la prima volta a Milano nel 1991, Icaro è stato applaudito fino ad ora in 24 nazioni, tra Stati Uniti, Centro e Sud America ed Europa, e proposto in diverse lingue (francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo e tedesco). Il suo successo si è quindi ripetuto nel tempo, conquistando platee che ne sono state letteralmente ammaliate. Specifica il giornalista e filosofo uruguaiano Facundo Ponce de León: «Il soggetto dell’opera è semplice: è la storia di due persone che si incontrano e decidono di scappare volando da una stanza senza porte né finestre. Daniele sceglie tra il pubblico una persona che lo accompagnerà per tutto lo spettacolo. Sbocciano in quest’opera tutti gli elementi fondamentali della Compagnia Finzi Pasca: la carezza, il virtuosismo, la vigilanza, la preoccupazione per gli effetti dei nostri gesti, la storia quotidiana ed eroica, la risata e la subitanea emozione, la tecnica per far cadere il velo e provocare commozione. I testi, la musica, le luci, il trucco, i costumi e la scenografia di Icaro sono una specie di manifesto della Compagnia. Icaro, l’opera più emblematica della singolarità teatrale del clown che incarna Daniele, è stato anche lo spettacolo che lo ha lentamente riportato al circo, verso casa. Ma è chiaro che, quando si torna a casa, non si torna nello stesso posto dal quale si era partiti. Durante il viaggio cambiano gli occhi, si torna sempre con nuovi sguardi, casa nostra è diversa. Quando Daniele è tornato al circo aveva le valigie piene di esperienze teatrali che sia il Cirque Eloize sia il Cirque du Soleil volevano conoscere e combinare con altri elementi circensi. E si conobbero. La pista del circo e il palcoscenico si sono fusi in un’identità sfuocata. E Daniele ha creato un casellario più grande di quello del gioco del mondo sui cui bordi salta da più di trent’anni». Racconta Daniele Finzi Pasca nel presentare la sua più celebre creazione: «Icaro è stato creato rapidamente e le prove sono durate solo due mesi. Successivamente, ho continuato a perfezionarlo. È uno spettacolo semplice come lo erano le storie che raccontava mia nonna. Lei mi ha insegnato il segreto per fare

Al Sociale l’evento speciale “Icaro” di e con Daniele Finzi Pasca2022-04-19T17:02:13+02:00

“Con il vostro irridente silenzio”: Fabrizio Gifuni al Donizetti

A conclusione di “Appuntamento con la Storia”, la nuova sezione della Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, l’attore Fabrizio Gifuni porta sul palcoscenico del Teatro Donizetti venerdì 22 aprile Con il vostro irridente silenzio, monologo che nasce dallo studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro (ore 20.30; la replica inizialmente prevista per il 23 aprile è stata annullata). Durata 1 ora e 40 minuti senza intervallo. La rappresentazione di Con il vostro irridente silenzio è anche il punto di arrivo di Pulire il futuro, progetto inserito nei percorsi formativi ideati da Maria Grazia Panigada intorno alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi, curato da Ivo Lizzola, docente presso l’Università agli Studi di Bergamo. Nei mesi scorsi sono stati coinvolti gli Istituti Natta, Romero, Mascheroni, Amaldi attorno a incontri ai quali hanno partecipato personalità del mondo accademico, del sistema giudiziario e studiosi, imperniati su due filoni tematici particolarmente cari allo statista: la questione della giustizia e della pena e il rapporto tra i giovani, la politica e la democrazia. Il progetto si concluderà con un incontro fra gli studenti, Fabrizio Gifuni e Emanuele Caiati, nipote di Aldo Moro. Fabrizio Gifuni, dopo aver lavorato sui testi pubblici e privati di Carlo Emilio Gadda e di Pier Paolo Pasolini, in due spettacoli struggenti e feroci, riannodando una lacerante antibiografia della nazione, si confronta in  Con il vostro irridente silenzio, attraverso un doloroso e ostinato lavoro di drammaturgia, con gli scritti più scabri e nudi della storia d'Italia: le lettere e il memoriale che Aldo Moro redì durante la sua prigionia a seguito del rapimento avvenuto nel marzo 1978 per mano delle Brigate Rosse. Aldo Moro durante la prigionia parla, ricorda, scrive, risponde, interroga, confessa, accusa, si congeda. Moltiplica le parole su carta: scrive lettere, si rivolge ai familiari, agli amici, ai colleghi di partito, ai rappresentanti delle istituzioni; annota brevi disposizioni testamentarie. E insieme compone un lungo testo politico, storico, personale - il cosiddetto memoriale - partendo dalle domande poste dai suoi carcerieri. Le lettere e il memoriale sono le ultime parole di Moro, l’insieme delle carte scritte nei 55 giorni della sua prigionia: quelle ritrovate o, meglio, quelle fino a noi pervenute.  Un fiume di parole inarrestabile che si cercò subito di arginare, silenziare, mistificare, irridere. Moro non è Moro, veniva detto. La stampa, in modo pressoché unanime, sconfessò le sue parole, mentre Moro urlava il proprio sdegno per quest’ulteriore crudele tortura. Fabrizio Gifuni è uno degli attori più affermati del panorama italiano, teatrale e cinematografico. Negli ultimi vent’anni il suo lavoro ha dato luogo a un originale percorso culturale e creativo contrassegnato da una precisa urgenza espressiva. In teatro debutta nel 1993, nell’Elettra di Euripide con la regia di Massimo Castri che lo dirigerà negli anni a seguire nella Trilogia della villeggiatura di Goldoni. Nel ‘95 avvia una feconda collaborazione con la compagnia greca diretta da Theodoros Terzopoulos. Dagli anni 2000 è ideatore e interprete di numerosi spettacoli. Insieme a Giuseppe Bertolucci lavora al

“Con il vostro irridente silenzio”: Fabrizio Gifuni al Donizetti2022-04-19T09:40:19+02:00

Il manoscritto di “Lucia di Lammermoor” da Bergamo a New York

La partitura autografa della Lucia di Lammermoor di Donizetti a New York da Bergamo in occasione della nuova produzione al Metropolitan Opera diretta da Riccardo Frizza Il prezioso manoscritto sarà esposto dal 21 aprile all’Istituto Italiano di Cultura su Park Avenue New York, 686 Park Avenue, 21 aprile–21 maggio 2022   Lucia di Lammermoor è certamente, con L’elisir d’amore, la più celebre opera di Gaetano Donizetti e la più rappresentata in tutto il mondo. Grazie a una donazione del 1985 della famiglia Perolari, la città di Bergamo ha potuto acquistare la partitura autografa di quest’opera andata in scena per la prima volta al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1835 ed la custodisce presso la Biblioteca Mai. Questo prezioso manoscritto fra qualche settimana volerà per la prima volta oltreoceano per essere esposto all’Istituto Italiano di Cultura di New York diretto da Fabio Finotti in occasione della nuova, attesissima, produzione della Lucia di Lammermoor al Metropolitan Opera House. La produzione vede sul podio Riccardo Frizza, direttore musicale del Donizetti Opera di Bergamo. «Lucia di Lammermoor è un capolavoro – sottolinea Fabio Finotti direttore dell’IIC di New York – sia nel romanzo originale di Walter Scott, sia nella ricreazione di Donizetti. Ci parla di un tema che non potrebbe essere più attuale: delle donne, dei loro silenzi, delle sofferenze e delle censure che per secoli si sono inflitte. Lucia di Lammermoor in un certo senso è Freud prima di Freud. L'Istituto Italiano di Cultura di New York è orgoglioso quindi di ospitare la testimonianza di un capolavoro universale». «Grazie a questo invito dell’IIC – afferma Nadia Ghisalberti assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – il manoscritto autografo della partitura della Lucia di Lammermoor, patrimonio prezioso della città di Bergamo, custodito con cura, competenza e amore nella Biblioteca Civica, vola a New York, e diventa testimonianza concreta della grande musica di Gaetano Donizetti e ambasciatore nel mondo del melodramma, quella cultura italiana per cui siamo universalmente noti. E attraverso questa presenza l’antico documento saprà raccontare anche la città del grande compositore che nel 2023 sarà Capitale Italiana di Cultura». «È un’occasione straordinaria – dichiara Maria Elisabetta Manca responsabile della Biblioteca Civica “Angelo Mai”e Archivi storici di Bergamo –perché il manoscritto di Donizetti, già di per sé raramente esposto in città, è al suo primo prestito internazionale. La Biblioteca lo custodisce dal 1985 grazie al munifico dono della famiglia bergamasca Perolari e rappresenta uno degli esemplari più preziosi dei propri ingenti fondi musicali di oltre 50.000 manoscritti e stampe, diverse centinaia di libretti per musica e documenti sonori oltre ad un’ampia bibliografia sulla musica». Il 21 aprile alle ore 18 (orario di New York) nella sede dell’IIC su Park Avenue sarà organizzata una tavola rotonda con la partecipazione di Riccardo Frizza, direttore musicale del festival Donizetti Opera e il contributo di alcuni video preparati a Bergamo che mostreranno Bergamo e i tesori della Biblioteca “Angelo Mai”. Sarà inoltre l’occasione per presentare l’edizione critica della Lucia di Lammermoor a cura di Gabriele Dotto – che sarà all’IIC – e di Roger Parker, edita da alcuni mesi da Ricordi nell’ambito dell’Edizione Nazionale realizzata

Il manoscritto di “Lucia di Lammermoor” da Bergamo a New York2022-04-19T09:43:25+02:00
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