Amarcord d’un tango: l’ultimo concerto della rassegna Il Centro della Musica
Sabato 17 settembre (ore 17.00) è in programma presso il Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti il quarto e ultimo concerto de Il Centro della Musica, nuova rassegna musicale estiva ideata dalla Fondazione Teatro Donizetti e organizzata in collaborazione con il Conservatorio “Gaetano Donizetti”, OFI – Orchestra Filarmonica Italiana, con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, e con la partecipazione de I Solisti dell’Orchestra Donizetti Opera. Protagonista dell’appuntamento conclusivo sarà l’Ensemble dell’Orchestra Filarmonica Italiana - con Cesare Carretta e Silvia Maffeis ai violini, Erica Mason alla viola, Claudio Giacomazzi al violoncello e Virgilio Monti al contrabbasso - rinforzato per l’occasione dal sassofonista Marco Albonetti e dal bandoneonista Daniele Di Bonaventura, per un concerto dal titolo particolarmente suggestivo: Amarcord d’un tango. Il concerto si preannuncia infatti come un viaggio sul filo della memoria, ma anche dell’attualità, tra sacro e profano, nel solco di una delle musiche più seducenti fiorite nel secolo scorso. Un viaggio in cui il suono malinconico del bandoneon si fonde perfettamente con le moderne armonie e timbri ottenute dagli archi e dal sassofono soprano. Lo stesso bandoneon, divenuto lo strumento simbolo del tango, ha compiuto un tragitto quantomeno insolito che dalle chiese tedesche lo ha portato nei bordelli di Buenos Aires e di altre città dell’Argentina: il bandoneon, chiamato così dal commerciante di strumenti tedesco Heinrich Band, era originariamente inteso come strumento per la musica religiosa e popolare dell'epoca, in contrasto con il suo predecessore, la concertina tedesca, che era stata prevalentemente utilizzata nella musica popolare. Intorno al 1870, emigranti e marinai tedeschi e italiani portarono il bandoneon in Argentina, dove fu adottato nel nascente tango, discendente della precedente milonga. Il concerto nel Ridotto del Teatro Donizetti testimonia l'incontro artistico tra due musicisti italiani di diversa esperienza (Di Bonaventura è assiduo collaboratore di Paolo Fresu) e un ensemble di musica classica sullo sfondo di composizioni, tra gli altri, di Carlos Gardel, icona del tango cantato, di Astor Piazzolla, colui che rivoluzionò letteralmente il tango, del francese Richard Galliano e dello stesso Di Bonaventura. Giovedì 22 settembre, sempre nel Ridotto del Teatro Donizetti (ore 18.30), Il Centro della Musica avrà una significativa appendice con l’incontro con il compositore, pianista e musicologo Giovanni Bietti. L’incontro, dal titolo “Improvvisazione: la libertà rigorosa”, è inserito anche nel programma del XXX Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”, quale evento inaugurale dello stesso. Prezzi biglietti concerto del 17 settembre: Posto unico € 7,00