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DO Dal dolore alla rinascita – Diario di viaggio 2020

Il 2020 è stato un anno doloroso per la comunità bergamasca: una situazione d’urgenza, molte perdite umane, un vissuto traumatico per le famiglie e la comunità, l’angoscia che si è presentata nel quotidiano. Gli individui, le famiglie, la città stanno riprendendo lentamente la propria vita con una ferita da cicatrizzare e un processo di lutto. Il festival Donizetti Opera ha sentito il bisogno di mettersi al servizio della comunità e di contribuire ai processi di “guarigione” in atto e al superamento dell’evento drammatico vissuto da Bergamo e dal mondo intero. Da sempre l’opera lirica mette in scena il dolore e la gioia tramite i drammi di uomini e donne che diventano eroi senza averlo scelto. È tempo di mettere in gioco questi contenuti artistici e culturali affinché assumano un ruolo sociale: lenire il dolore e curare l’“anima” di chi è rimasto. Così è nato alcuni mesi fa un tavolo di lavoro che porta professionisti del mondo dell’opera e della psicologia a riflettere insieme e a creare nuovi contenuti artistici che abbiano uno sguardo “curativo”. Allo staff del festival guidato da Francesco Micheli, si è unita Francesca Corna, psicologa e psicoterapeuta bergamasca, formatasi in Italia e all’Université Descartes di Parigi, con una specializzazione in psicotraumatologia e che ha realizzato progetti in diverse parti del mondo, in contesti di vulnerabilità sociale e di emergenza umanitaria. Francesca Corna appartiene a una delle famiglie travolte dal Covid e ha vissuto in prima persona la ferita e il dolore della perdita e della mancanza della possibilità del commiato. Il tavolo di ricerca ha lavorato su come l’opera lirica, e il festival bergamasco in particolare, possano pienamente ricoprire un nuovo ruolo sociale che può aprire una diversa visione di questa forma artistica. Donizetti diventa così una risorsa di cura e di crescita per la comunità. Già da quest’anno il festival vuole condividere stimoli utili a una più intensa partecipazione, grazie all’esperienza operistica, per aiutare la comunità a curare la ferita traumatica vissuta e il processo di lutto in corso. Il festival Donizetti Opera vuole quindi continuare il percorso iniziato a giugno con il "Requiem" di Donizetti al Cimitero diretto da Riccardo Frizza, alla presenza del Presidente della Repubblica, ricordando chi non c'è più, aiutando chi resta a elaborare il lutto e in generale "curando l'anima" della comunità. Da qui un progetto per stimolare i suoi ospiti a mettere in relazione la loro esperienza con quel che vedono in scena, sempre disponibile sulla web tv, chiedendo loro di ricordare e testimoniare, e l’idea di creare al Teatro Donizetti uno spazio della memoria. In questo terzo weekend, coloro che sono già iscritti alla newsletter del festival e della web tv, ma anche coloro che lo faranno nelle prossime settimane, riceveranno con cadenza periodica delle comunicazioni via mail contenenti testi, domande, immagini per tracciare il proprio percorso. Chi vuole potrà anche condividere le riflessioni con il gruppo di lavoro. Inoltre sarà inviato un piccolo fascicolo, in cui tenere il proprio diario di viaggio in questo periodo così difficile,

DO Dal dolore alla rinascita – Diario di viaggio 20202021-02-23T17:55:31+01:00

La rinascita dell’ ‘800 nel segno di Mayr

Il Riccardi non si perde d'animo e pensa a ricostruire con sollecitudine il suo teatro. Tanto più che Bergamo, nel frattempo, è completamente priva di teatri e deve ricorrere a stagioni in baracconi provvisori. Il rinnovato Teatro Riccardi viene ricostruito interamente in muratura e, sempre per opera dell'architetto Lucchini, risorge più imponente di prima, abbellito da pitture a chiaroscuro del Bonomini, pittore fra i più originali del periodo fra Sette e Ottocento (ma in occasione dei lavori di restauro del 1870 il suo apporto al teatro va perduto).  Il Teatro Riccardi viene riaperto al pubblico il 30 giugno 1800 con uno spettacolo di prosa. Nasce la Seconda Repubblica Cisalpina e le truppe francesi presidiano Bergamo. Al Teatro Riccardi si danno rappresentazioni di diverso tipo in onore dei nuovi dominatori. Il periodo è contrassegnato dai guai giuridico-economici del Riccardi e poi dei suoi congiunti, ai quali passa la proprietà e l'amministrazione del Teatro. Artisticamente, l'inizio del secolo vede l'affermazione al Riccardi di un illustre musicista bavarese, diventato bergamasco, Giovanni Simone Mayr; lo straordinario impulso da lui impresso alla vita musicale della città si esercita pure negli spettacoli d'opera al Riccardi fin dal 1801, anche se è solo dal 1802 che il musicista si installa definitivamente in città, intervenendo direttamente per diversi anni nell'allestimento delle sue opere. Nello stesso anno è nominato direttore della Cappella di Santa Maria Maggiore e nel 1805 fonda le Lezioni caritatevoli di musica, poi Istituto Musicale, nel cui ambito sarà il maestro e padre spirituale di Donizetti. Nel secondo decennio del secolo sarà il turno di Rossini: sono infatti le opere del musicista pesarese a dominare in tale periodo al Riccardi. << Precedente << Successivo >> >>

La rinascita dell’ ‘800 nel segno di Mayr2023-06-14T11:00:45+02:00

Il Teatro Riccardi

Il teatro, progettato da Giovanni Francesco Lucchini, viene inaugurato il 24 agosto 1791. La pianta della sala all’italiana (con tre ordini di palchi e una loggia) a ellisse allungata garantisce una perfetta visibilità e un’ottima acustica. L'opera rappresentata è la "Didone abbandonata", direttore dell'orchestra C.B. Rovelli, capostipite di una famiglia di musicisti bergamaschi. Il Teatro Riccardi (ora si chiama così) ha una facciata intonacata preceduta da un piccolo portico, molto diversa dalla facciata monumentale di oggi. Negli anni successivi il teatro funziona regolarmente nei periodi consentiti (primavera ed estate, oltre che per la Fiera), ma nel 1797 succede un grave disastro: il teatro viene distrutto da un incendio. Le fiamme divorano tutte le parti in legno nella notte dell'11 gennaio, il giorno prima del via della Stagione operistica. Il fatto ha dei risvolti giallo-politici in quanto pare che l'incidente non fosse affatto casuale ma provocato da persone che avevano interesse a creare disordini. << Precedente << Successivo >> >>

Il Teatro Riccardi2023-06-14T10:57:46+02:00

Le Origini

Il Teatro Donizetti di Bergamo ha una storia complessa. Nasce nel XVIII secolo, assumendo inizialmente il nome del suo costruttore, Bortolo Riccardi, produttore e commerciante di seta. Nel cuore della Bergamo Bassa si svolgeva l’antica Fiera di Sant’Alessandro, grande mercato annuale che aveva come baricentro l’attuale Piazza Dante, dove era posto un vasto quadrilatero in muratura, che ospitava botteghe ordinate su più file. Il complesso era punto di riferimento delle attività commerciali, luogo d’incontro e di divertimento. È sul luogo dove si è soliti erigere uno di tali teatri provvisori che Bortolo Riccardi, appartenente ad una famiglia bergamasca di commercianti vivace e intraprendente, progetta di edificare un teatro stabile in muratura con copertura in legno, anche se per farlo deve aggirare le norme cittadine e dell'ente proprietario del terreno di Fiera, ossia l'Ospedale Maggiore, che impongono le caratteristiche della provvisorietà. Con decisione e spregiudicatezza, il Riccardi pianta le fondamenta in pietra e comincia a erigere i piloni in mattoni. Per portare avanti la costruzione del teatro è necessario vendere i palchi; gli acquirenti del tempo, così come nelle grandi città, sono i membri delle grandi famiglie nobili, talvolta dell’alta borghesia. Il Riccardi non attende il compimento della struttura per utilizzare il teatro, che per il momento non ha nome (viene chiamato Teatro Nuovo al Prato di Fiera o Teatro Nuovo o Teatro di Fiera): viene costruito pezzo per pezzo fra polemiche e ristrettezze finanziarie, ma è adibito a spettacoli ben prima dell'inaugurazione ufficiale. Successivo >> >>

Le Origini2023-06-14T10:52:45+02:00

29 novembre: le iniziative per il compleanno di Donizetti

Il 29 novembre è la data intorno alla quale si svolge la manifestazione dedicata al bergamasco più famoso di tutti: il Dies natalis di Gaetano Donizetti che, anche quest’anno, nonostante le restrizioni, viene festeggiato con vari appuntamenti. La giornata si apre su Rai Radio3 con una puntata del programma Wikimusic, dedicata interamente a Gaetano Donizetti: domenica 29 novembre alle 14, il giornalista e critico musicale Sandro Cappelletto parlerà di Donizetti attraverso il racconto, la lettura di documenti dell’epoca e, soprattutto, l’ascolto di una ricca selezione di brani musicali. A partire dalle ore 15, per gli abbonati alla Donizetti webTV, sarà disponibile l’ultimo episodio di “Donizetti ON. Riaccendi le luci del teatro”: si potranno vedere quindi tutte e tre le puntate della versione virtuale della nuova visita guidata del Teatro Donizetti – ideata da Francesco Venturi, con la collaborazione di Francesco Micheli – che poi diventerà, grazie anche a UniAcque, un’esperienza dal vivo non appena sarà possibile visitare il teatro. Sul rapporto fra presente, passato e futuro che ha guidato i lavori si snoda “Donizetti ON” con la voce narrante dell’attore Maurizio Donadoni (nella versione in inglese la voce è di Claire Dowie), gli abbonati alla webTV potranno rivedere il Teatro che si accende e si svela, attraverso informazioni e aneddoti sulla sua storia e i protagonisti, nozioni di lessico teatrale e spunti di riflessione sulla relazione tra il teatro e il pubblico. “Donizetti ON” è il primo progetto del Donizetti Opera ad affrontare il tema dell’accessibilità: ogni puntata è infatti disponibile anche per i non udenti tramite una guida LIS, la lingua dei segni italiana. Appuntamento serale, sempre domenica 29 novembre, a partire dalle 20 sulla Donizetti webTV, con il Concerto di Gala “GaetAMO Bergamo”, una sorpresa per tutti gli abbonati che coinvolge gli artisti del Donizetti Opera chiamati a eseguire pagine da Lucia di Lammermoor, Anna Bolena, Don Pasquale, L’elisir d’amore e altre opere del compositore bergamasco, sul palcoscenico “dilatato” del Teatro Donizetti, introdotti per questa occasione speciale da Cristina Parodi, giornalista e conduttrice televisiva nota al grande pubblico e bergamasca d’adozione, insieme a Francesco Micheli, direttore artistico del festival. Finale in coro con la partecipazione di tutti i cantanti che si sono alternati nelle serate digitali del Donizetti Opera, con Stefano Montanari impegnato come violinista, e guidati dal direttore musicale del festival Riccardo Frizza. Per chi non è abbonato alla Donizetti webTV, il servizio è sempre acquistabile al costo di euro 59 (e ha una durata di tre mesi) oppure può scegliere questo titolo al costo di euro 20, su donizetti.org/tv. Il festival Donizetti Opera 2020 non si è fermato anche grazie al sostegno del main partner Allianz e del contributo di AB Energie, Curnis – Rolex, Terna, Uniacque oltre che di UBI Banca e degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro. DONIZETTI WEB TV L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare contenuti varie proposte d’archivio, mentre tutti i nuovi programmi dedicati al Festival 2020, come lo streaming delle opere (ad eccezione di Marino Faliero), sono accessibili a chi si abbona all’offerta web. L’abbonamento alla “Donizetti web tv” (che comprende la visione delle opere 2020 e i contenuti originali) ha un costo

29 novembre: le iniziative per il compleanno di Donizetti2021-02-23T17:37:47+01:00

DO per il compleanno di Donizetti i regali degli studenti

Si avvicina il 29 novembre, Dies natalis di Gaetano Donizetti, fulcro di tutte le edizioni del Donizetti Opera e giornata in cui gli studenti sono sempre stati parte attiva delle celebrazioni: anche quest’anno, nonostante tutto, in occasione del compleanno del compositore, sono stati invitati infatti a festeggiare il giorno più importante del festival Donizetti Opera. Considerate le normative attuali, gli studenti potranno inviare a Gaetano un regalo simbolico per il suo 223° compleanno: un breve video, indirizzato al compositore, contenente una canzone, un momento coreografico o un disegno a tema libero. I video saranno pubblicati – nel rispetto della privacy dei partecipanti – sui canali social del Donizetti Opera; alle pagine Facebook e al profilo Instagram già attivi da anni, quest’anno si è aggiunto il nuovo profilo sulla piattaforma TikTok (@gaetanodonizetti), per rispondere al desiderio di comunicare in modo diretto con i più giovani, stimolando uno sguardo nuovo e ironico sul mondo dell’opera. Per contribuire ai festeggiamenti è necessario inviare entro il 4 dicembre 2020 un video in formato verticale, della durata massima di 15 secondi, all’indirizzo email gambero@fondazioneteatrodonizetti.org. In un momento storico in cui il web ricopre una funzione quanto mai fondamentale per la didattica, la Fondazione Teatro Donizetti – attraverso lo staff dell’Ufficio didattico guidato da Elisa Gambero – ha rinnovato il suo impegno nel valorizzare e alimentare il dialogo tra l’opera e la scuola, mettendo a disposizione di tutte le scuole accessi alla nuova “Donizetti webTV” per utilizzarne i contenuti come materiale didattico. Il festival Donizetti Opera 2020 non si è fermato anche grazie al sostegno del main partner Allianz e del contributo di AB Energie, Curnis - Rolex, Terna, Uniacque oltre che di UBI Banca e degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro.

DO per il compleanno di Donizetti i regali degli studenti2021-02-23T17:55:01+01:00

DO GaetAMO Bergamo: Gala per il dies natalis sulla webtv

La sesta edizione del Donizetti Opera sarà ricordata come l’unico festival in Europa ad essere andato in scena con tre nuove produzioni operistiche nel corso della seconda ondata della pandemia da Covid-19, coinvolgendo centinaia di lavoratori dello spettacolo dal vivo e migliaia di spettatori in tutto il mondo, attraverso la propria nuovissima webtv a pagamento. È proprio nei momenti più difficili che il desiderio di fare festa va mantenuto vivo, quindi quest’anno ancor di più non poteva passare inosservato il compleanno di Gaetano Donizetti: domenica 29 novembre a partire dalle 20, sulla Donizetti webTV, sarà trasmesso il Concerto di Gala “GaetAMO Bergamo”, un appuntamento a sorpresa per tutti gli abbonati (è sempre possibile acquistare il pacchetto completo al costo di euro 59) o anche per chi vuole solo questo titolo (euro 20) su donizetti.org/tv Per “GaetAMO Bergamo”, sul palcoscenico “dilatato” del restaurato Teatro Donizetti, sfileranno gli artisti del Donizetti Opera introdotti per questa occasione speciale da Cristina Parodi, giornalista e conduttrice televisiva nota al grande pubblico nonché bergamasca d’adozione, insieme a Francesco Micheli, direttore artistico del festival. Il concerto, pensato con il Dramaturg Alberto Mattioli, sarà articolato in quattro parti, ognuna delle quali dedicata ad un aspetto significativo della vita e dell’arte di Donizetti. Innanzitutto l’epidemia, esperienza affrontata dal compositore durante uno dei debutti più importanti della sua carriera, quello della Lucia di Lammermoor al Teatro San Carlo di Napoli nel 1835 (allora era il colera a imperversare in tutt’Europa), e ancora per quello di Marino Faliero a Parigi, capitale che raggiunse via terra attraverso le alpi invece che via mare da Marsiglia, il cui porto era chiuso per la quarantena. Poi si parlerà di Gaetano e le donne, vittime disperate dei soprusi maschili ma anche ribelli alla loro condizione di sudditanza, in un secolo che le voleva soltanto sante o peccatrici, figure idealizzate o colpevoli, redentrici o dannate come alcune protagoniste dei suoi lavori più importanti, Anna Bolena o La Favorite. Altro aspetto trattato sarà quello del riso: per una comprensione dell’arte di Donizetti è imprescindibile infatti il repertorio buffo, dal quale saranno eseguite arie e duetti dall’Elisir d’amore e da Don Pasquale. Infine si parlerà di Donizetti e l’Italia, o meglio della sua conoscenza degli italiani: le dinamiche familiari, gli idoli e i simboli della nazione, temi che daranno l’opportunità di ascoltare pagine dal Roberto Devereux, il celebre Lamento in morte di Bellini e la canzone napoletana Me voglio fa’ na casa. Accanto al direttore musicale Riccardo Frizza e al direttore d’orchestra Stefano Montanari nelle vesti di violinista per una pagina cameristica donizettiana, ci saranno i soprani Francesca Dotto e Carmela Remigio, i mezzosoprani Manuela Custer, Gaia Petrone e Annalisa Stroppa; fra le voci maschili i tenori Celso Albelo, Giorgio Misseri e Dave Monaco, i baritoni Bogdan Baciu, Fabio Capitanucci, Roberto Frontali e Omar Montanari e i bassi Simon Lim e Michele Pertusi. Al pianoforte si alterneranno Daniela Pellegrino e Ugo Mahieux che suoneranno su uno Zanta ZB200, messo a disposizione da Zanta Pianoforti, nuovo strumento in edizione limitata e pluripremiato a livello internazionale dal suono puro, caldo e inconfondibile, che racchiude nelle dimensioni di un mezza coda le sonorità e

DO GaetAMO Bergamo: Gala per il dies natalis sulla webtv2021-02-23T17:55:10+01:00

In priva visione “L’ange de Nisida” il 25 novembre sulla Donizetti webTV

Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ogni anno, il Donizetti Opera ha aderito alle manifestazioni che si sono svolte a Bergamo, cadendo nell’ambito della programmazione; per il 2020 invece ha scelto di proporre al pubblico anche un momento specifico del calendario artistico, per sottolineare l’adesione totale a questa tematica così importante e molto presente anche nelle opere donizettiane. Mercoledì 25 novembre dalle ore 20 (per ventiquattr’ore) sulla “Donizetti webTv” donizetti.org/tv sarà disponibile in prima visione in esclusiva il video dell’opera L’Ange de Nisida, andata in scena in occasione del festival 2019 nel cantiere del Teatro Donizetti, grazie alla disponibilità della casa discografica Dynamic che ha realizzato la ripresa e da alcune settimane distribuito in tutto il mondo il dvd. Com’è noto, l’opera donizettiana messa in scena in prima mondiale a Bergamo dopo un’importante ricostruzione musicologica, narra una vicenda che ben si abbina proprio al tema del 25 novembre. Protagonista la giovanissima Sylvia, nobile orfana affidata al Re Ferdinando perché questi le trovasse una nuova famiglia; il Re è invece ossessionato dal desiderio di possederla, la prende per sé e la rinchiude nella prigione dorata dell'isola di Nisida, facendone un personale oggetto di piacere. Spiega Francesco Micheli: “Sylvia è una pura vittima e il Re un puro carnefice, con una serie di ricadute di scottante attualità rispetto alla violenza sulla donna che si consuma ancora oggi in diversi contesti". A presentare la messa in onda, insieme a Francesco Micheli direttore artistico del festival e regista dello spettacolo nel 2019, ci saranno due ospiti di rilievo: Lucia Annibali e Angelo Foletto. La prima, da sempre impegnata nella lotta alla violenza di genere, è un avvocato pesarese oggi deputato di Italia Viva, che nel 2016 è stata sfregiata con l’acido da due uomini mandati dall’ex fidanzato. Angelo Foletto è invece giornalista professionista e critico musicale della Repubblica, è dal 1996 presidente dell’Associazione Nazionale Critici Musicali che ha assegnato il Premio Abbiati all’Ange de Nisida nella categoria “Premio speciale” con la seguente motivazione: «Per il progetto di restituzione al pubblico dell'opera mai rappresentata e allestita nella platea del Teatro Donizetti in ristrutturazione convertita in cantiere-isola-mondo-palcoscenico. Per l'idea scenica del regista-direttore artistico Francesco Micheli, instradato da Angelo Sala e coadiuvato dal gruppo di lavoro che ha pensato, realizzato e vestito i costumi di carta (Margherita Baldoni, Valentina Volpi, Silvia Pasta, Cinzia Mascheroni, Francesco Tagliarini, Celeste Rattazzi, Daniela Cannella e Stefania Meo); condensando l'emozione per la rinascita di una musica ritenuta persa e lo svolgimento in uno spazio teatrale irripetibile, dal forte senso spettacolare e dall'assertivo significato civile». Il festival Donizetti Opera 2020 non si ferma anche grazie al sostegno di Allianz, AB Energie, Curnis - Rolex, Terna, Uniacque e IGP Decaux oltre che degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro. DONIZETTI WEB TV L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare contenuti varie proposte d’archivio, mentre tutti i nuovi programmi dedicati al Festival 2020, come lo streaming delle opere (ad eccezione di Marino Faliero), sono accessibili a chi si abbona all'offerta web. L’abbonamento alla “Donizetti web

In priva visione “L’ange de Nisida” il 25 novembre sulla Donizetti webTV2021-02-23T17:56:16+01:00

Per #donizetti200 l’opera “Le nozze in villa” per la prima volta in scena in tempi moderni

Proseguono i debutti “digitali” degli spettacoli della sesta edizione del Donizetti Opera, domenica 22 novembre, con il titolo 2020 del ciclo #donizetti200 (la messa in scena ogni anno di un’opera di Donizetti che compie due secoli): è la volta del dramma buffo Le nozze in villa, un lavoro poco noto che è giunto a noi attraverso un’unica partitura superstite, non autografa e purtroppo incompleta, senza testimonianze dirette della prima esecuzione. La parte musicale mancante (il quintetto del secondo atto “Aura gentil che mormori” n. 10) è stata commissionata ad artisti contemporanei come Elio e Rocco Tanica, in collaborazione con Enrico Melozzi che saranno ospiti di Diego Passoni e Cristina Bugatty nell’ultima puntata di “Citofonare Gaetano”, format che, a partire dalle 19.30, darà la possibilità agli abbonati alla Donizetti webTV di collegarsi per seguire in compagnia lo streaming dello spettacolo. Per il pubblico che vorrà invece vedere lo spettacolo in modo tradizionale, seppur da casa, la messa in onda inizierà alle ore 20. Per raccontare le vicende di una coppia di innamorati alle prese con un padre e un promesso sposo dai contorni caricaturali e ridicoli, con le scene di Anna Bonomelli, i costumi di Linda Riccardi e le luci sempre di Alessandro Carletti, ci sarà il giovane regista Davide Marranchelli, vincitore nel 2019 del bando per una nuova creazione per la Donizetti Night (Don Gaetano – A Speed Date With): «Abbiamo collocato l'azione in una villa dove si celebrano le nozze, una di quelle strutture che si affittano per le cerimonie, specializzate in matrimoni: un “matrimonificio”, diciamo così – racconta il regista –; qui si svolgono sposalizi a ripetizione, come in una catena di montaggio, e ci sono dei veri e propri set fotografici a disposizione degli sposi per scattare delle fotografie "posate" e zuccherose fra la cerimonia e il banchetto. Una rappresentazione, uno spazio in qualche modo teatrale che ci ha permesso di giocare al teatro nel teatro. Così, in questa villa tutto è finzione, anche il prato sintetico che ricopre la platea del Teatro Donizetti dove si svolgerà l'azione. Si vede, anzi si deve vedere che è finto: una messinscena, appunto. E poi ci siamo divertiti a mettere in scena dei personaggi un po' "tamarri" perché non è che in queste circostanze trionfi sempre il buon gusto. Quanto alla protagonista dell'opera, Sabina, sarà appunto una fotografa specializzata in questo genere di servizi per matrimoni». Nel rispetto dello spirito del progetto #Donizetti200, il Festival presenta, con la nuova edizione critica di Edoardo Cavalli e Maria Chiara Bertieri, la prima edizione moderna di questo titolo che era rimasto, fino a oggi, abbastanza "misterioso". La produzione è ispirata a criteri filologici per la parte musicale, con l'uso del diapason dell'epoca e strumentisti "storicamente informati". In scena un gruppo di cantanti esperti del repertorio buffo del primo Ottocento, come Fabio Capitanucci, Omar Montanari, Gaia Petrone, Giorgio Misseri, Manuela Custer, e ancora Claudia Urru e Daniele Lettieri. Sul podio salirà Stefano Montanari, come tradizione per #donizetti200, uno specialista del repertorio antico per un percorso di riscoperta del suono donizettiano grazie alla presenza

Per #donizetti200 l’opera “Le nozze in villa” per la prima volta in scena in tempi moderni2021-02-23T17:56:24+01:00

Il 21 novembre debutta “Belisario” sulla Donizetti webTV

Sarà Belisario, opera in forma di concerto, il secondo titolo dell’edizione digitale del Donizetti: sabato 21 novembre alle 20 l’opera al via lo streaming dello spettacolo, ma già a partire dalle 19.30, sarà possibile collegarsi per seguire una nuova puntata di “Citofonare Geatano”: ospite della puntata condotta da Diego Passoni e da Cristina Bugatty e incentrata sull’aspetto politico del titolo donizettiano, sarà il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Tornata alla circolazione teatrale, a partire dalla ripresa a Venezia del 1969 (città dove andò in scena per la prima volta nel 1836), Belisario appare oggi come uno dei titoli più interessanti del Donizetti maturo, con alcune pagine, come il duetto fra Belisario cieco e la figlia, fra le più alte della sua produzione. Un tema, questo dell'amore paterno e del rapporto fra padri e figli, che “anticipa nettamente”, scrive Ashbrook (uno fra i massimi studiosi donizettiani), analoghe situazioni del teatro di Verdi. Anche affidare al baritono il ruolo da protagonista è una scelta di Donizetti che precorre i tempi: «Si tratta di una grande invenzione donizettiana – spiega il direttore musicale del festival, Riccardo Frizza – ed è l’ennesimo caso in cui la nostra prospettiva storica è, non dirò falsata, ma distorta da quello che poi avrebbe fatto Verdi. Si dice sempre che è Verdi ad aver consacrato il baritono: in questo era stato anticipato da Donizetti. Con tutto il rispetto per Verdi, che è l’operista che ho diretto di più e che è stato così centrale nella mia carriera, si tratta del solito equivoco di cercare sempre “il Verdi che verrà” nelle opere di Donizetti e di parlare delle caratteristiche “preverdiane” di quest’ultimo. Parliamo semmai delle caratteristiche “postdonizettiane” di Verdi». Nel ruolo del protagonista ci sarà uno dei più celebri baritoni italiani del momento, Roberto Frontali, che, a poco più di una settimana dal debutto, ha accolto l’invito del Donizetti Opera sostituendo Plácido Domingo, costretto a rimandare la sua presenza a Bergamo per motivi di salute. L’Orchestra e il Coro Donizetti Opera eseguiranno la partitura di Belisario secondo l’edizione critica di Ottavio Sbragia. Per dirigere le compagine del festival salirà sul podio Riccardo Frizza, accanto al quale si riunirà un cast d’eccezione composto da Simon Lim, Carmela Remigio (che sostituisce la prevista Davinia Rodriguez), Annalisa Stroppa e Celso Albelo, ai quali si affiancano anche Anaïs Mejías, Klodjan Kacani, Stefano Gentili, Matteo Castrignano e Piermarco Vinas Mazzoleni. Il festival Donizetti Opera non si ferma anche grazie al sostegno di Allianz, AB Energie, Curnis - Rolex, Terna, Uniacque e IGPDecaux oltre che degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro. BELISARIO Tragedia lirica in tre parti di Salvadore Cammarano Musica di Gaetano Donizetti Prima esecuzione: Venezia, Gran Teatro La Fenice, 4 febbraio 1836 Edizione critica a cura di Ottavio Sbragia © Ottavio Sbragia (2020) Direttore Riccardo Frizza Orchestra Donizetti Opera Coro Donizetti Opera maestro del coro Fabio Tartari Giustiniano Simon Lim Belisario Roberto Frontali Antonina Carmela Remigio Irene Annalisa Stroppa Alamiro Celso Albelo Eudora Anaïs Mejías Eutropio Klodjan Kacani Eusebio Stefano Gentili Ottario Matteo Castrignano Un centurione Piermarco Viñas Mazzoleni Esecuzione in forma di concerto DONIZETTI WEB TV L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare vari contenuti e proposte

Il 21 novembre debutta “Belisario” sulla Donizetti webTV2021-02-23T17:53:38+01:00
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