Al Teatro Donizetti arriva “Raffa Revolution” di e con Francesco Micheli
“Raffa in the Sky – il podcast” prima puntata disponibile su tutte le piattaforme digitali
Mercoledì 6 settembre, Teatro Donizetti, ore 20.30
Per scaricare la cartella stampa e le foto del progetto
https://www.dropbox.com/sh/
Proseguono le attività dedicat alla scoperta di Raffa in the Sky, la nuova opera commissionata dalla Fondazione Teatro Donizetti per il 2023 anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, con musica di Lamberto Curtoni su libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli che firma la regia; sul podio Carlo Boccadoro.Mercoledì 6 settembre alle ore 20.30 al Teatro Donizetti, ci sarà Raffa Revolution di e con Francesco Micheli, ideatore e regista dell’opera, per conoscere in anteprima temi e dettagli dell’opera con musica di Lamberto Curtoni su libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli. Sul palcoscenico, insieme a Micheli, gli autori e alcuni ospiti speciali che rappresentano le comunità con le quali il Teatro Donizetti è in contatto: il Coro “Goccia dopo goccia” diretto da Pietro Vigani e Gianpietro Bocchi cui si uniranno alcuni dei partecipanti al Donizetti Summer Camp con i genitori, e ancora il gruppo delle “Favorite” impegnate in un intervento con la coreografia di Serena Marossi. I biglietti per partecipare hanno un costo di 10 euro e sono in vendita online su teatrodonizetti.vivaticket.
Da giovedì 7 settembre sarà disponibile su tutte le piattaforme la prima puntata di Raffa in the Sky – il podcast, a cura di Nadir Catalano, avvio di una serie in cinque puntate con Francesco Micheli voce narrante che, insieme a tantissimi ospiti – tra cui Aldo Grasso, Giorgio Gori, Diego Passoni, Fabiana Giacomotti, Viviana Volpicella, Barbara Boncompagni, Paolo Armelli e Lella Costa – il team creativo dell’opera e il cast, racconteranno i vari temi sottesi alla creazione dell’opera e al personaggio: la televisione, la moda, la musica, il fenomeno globale e l’eredità di Raffaella Carrà. Le puntate successive saranno disponibili dal 14, 21, 28 e 29 settembre.
Prosegue intanto la raccolta fondi con I fagioli solidali: un omaggio al mitico gioco di Pronto, Raffaella? per combattere le povertà educative. Fino all’8 ottobre tutti potranno contribuire liberamente attraverso la app “Satispay” e partecipare al gioco dei fagioli solidali: basterà una donazione a partire da un euro per provare a indovinare il numero di fagioli contenuti in un cilindro esposto nel Quadriportico Piacentiniano a partire dai giorni dello “Sbarazzo” (come “citazione” di una delle trasmissioni tv più famose della Carrà). La raccolta fondi si realizza in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo e con il DUC-Distretto Urbano del Commercio per garantire a tutti i bambini la possibilità di partecipare alle attività aggregative invernali ed estive di parrocchie e comunità bergamasche.
Da alcune settimane chiunque può aderire alla community su Whatsapp “I mille per Raffa in the Sky” attraverso questo link https://bit.ly/
La community è destinata al pubblico più ampio, agli appassionati d’opera, a quelli di Raffaella Carrà, ai curiosi, a chi non ha mai ascoltato un’opera o la musica contemporanea, a chi ha voglia di conoscere un libretto inedito, il percorso creativo e produttivo di un’opera, a chi è interessato alle attività di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. Ci saranno anche anticipazioni e dettagli che saranno destinati solo agli iscritti, per dare così tutte le possibili coordinate su un progetto che ha visto la luce nei mesi scorsi. Nel soggetto dell’opera, Raffaella Carrà – che nel suo nome, com’è noto, fa riferimento a un maestro della pittura rinascimentale e a uno del Novecento – viene infatti inviata sulla Terra dal pianeta Arkadia e dal suo re Apollo XI subito dopo la seconda guerra mondiale. Attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, nelle prossime settimane sui canali social del Teatro Donizetti saranno visibili alcune creatività che portano Bergamo nel pianeta Arkadia.
Raffa in the Sky sarà in scena al Teatro Donizetti di Bergamo venerdì 29 settembre (ore 20.30), domenica 1 ottobre (ore 15.30), venerdì 6 ottobre(ore 20.30) e domenica 8 ottobre (ore 15.30). I biglietti sono disponibili online su raffainthesky.vivaticket.it e suteatrodonizetti.vivaticket.
L’opera Raffa in the Sky è realizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti grazie al supporto di numerose imprese del territorio che hanno contribuito attraverso l’Art Bonus ed è sostenuta da Intesa Sanpaolo e Brembo, attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023.
Rai Cultura è media partner insieme al Museo della Radio e della Televisione; Claypaky (azienda di Seriate specializzatanell’
Partner Istituzionale
Ministero della Cultura
Main Partner
Allianz
Con il sostegno di
Intesa Sanpaolo, KPMG, REA Dalmine, PT Avant, Habilita, Revi4, Costim, Immobiliare Parco Locatelli
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che sostengono l’attività della FondazioneTeatro Donizetti tramite Art Bonus:Ambienta, A2A, ATB Servizi, Automha, Before Advisory, Brembomatic, Carba, Confindustria, CRS Impianti, CX Centax, Effegi, Fecs, Ferretticasa, Fidelitas, Flow Meter, Gioielleria Rota,Gruppo Alimentare Ambrosini, Gruppo Rulmeca, ICB Industria Cartotecnica Bergamasca, Impresa Edile Stradale Artifoni, Ire Omba, Legami, Levorato, Lovato Electric, Ma.Bo., Milestone, Montello, M.S. Ambrogio, Nuova Demi, OMB Valves, Panestetic, Ri.Gom.Ma, SACBO, Stucchi Group, Studio Berta Nembrini Colombini& Associati, 3v Green Eagle, Trussardi Petroli, Zanetti.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.
Ufficio stampa della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo – festival Donizetti Opera
Floriana Tessitore +39 3387339981 tessitore@
Walter Vitale +39 3335243419 pressopera@
Bergamo, 5 settembre 2023 (f.t.)
Bergamo, Teatro Donizetti
Venerdì 29 settembre, ore 20.30
Domenica 1 ottobre, ore 15.30
Venerdì 6 ottobre, ore 20.30
Domenica 8 ottobre, ore 15.30
Raffa in the Sky
Fantaopera in due atti
Libretto Renata Ciaravino, Alberto Mattioli
da un’idea di Francesco Micheli
Musica Lamberto Curtoni
Direttore Carlo Boccadoro
Regia Francesco Micheli
Scene Edoardo Sanchi
Costumi Alessio Rosati
Coreografie Mattia Agatiello
Light designer Alessandro Andreoli
Assistenti alla regia Paola Brunello e Giorgio Pesenti
Assistente alle scene Chiara Taiocchi
Assistente ai costumi Veronica Pattuelli
Raffaella Carrà Chiara Dello Iacovo
Apollo XI, La Maestra di danza, Il Parrucchiere delle dive Dave Monaco
La Nonna, L’Ostetrica, Luca Gaia Petrone
Carmela Carmela Remigio
Fidelius, La Star di Hollywood, Il grande censore, L’impresario della tivù Roberto Lorenzi
Vito Haris Andrianos
Orchestra Donizetti Opera e Ensemble Sentieri Selvaggi
Coro I Piccoli Musicidirettore Mario Mora
Danzatori della Fattoria Vittadini
Nuova produzione della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo
per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023
Raffa in the Skyè un’opera, una vera opera lirica, che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà, grande protagonista della televisione italiana ma anche personaggio internazionale. Non è una biografia in musica ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato, e talvolta stimolato, le trasformazioni della società italiana dell’ultimo mezzo secolo. Attraverso la straordinaria esperienza della Carrà, l’opera si propone di riflettere anche sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media, senza dimenticare le canzoni che Raffaella ha interpretato, in un racconto che percorre la strada del surreale e del paradosso per parlare a tutti noi.
A interpretare Raffaella Carràè stata chiamata la giovanissima Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo (Nuove Proposte 2016). Accanto a lei un cast di celebri cantanti d’opera, come Carmela Remigio, Gaia Petrone, Dave Monaco, HarisAndrianos e Rober
Raffaella Carrà «non una donna ma uno stile di vita» – come ha scritto il regista Almodovar – è stata con la sua carriera l’incarnazione di una rivoluzione sul ruolo della donna che forse ancora non si è totalmente realizzata: una rivoluzione dolce, mai divisiva, sfrontata (ricordiamo lo scandalo dell’ombelico mostrato in tv o i testi delle sue canzoni), passionale ma anche autorevole e preparatissima. Mai volgare, con una eleganza studiatissima e una professionalità dirompente, ha trasformato la televisione italiana, divenendo tradizione lei stessa. Famosissima in tutto il mondo ma mai diva capricciosa. Ha cantato in sette lingue e intervistato i grandi personaggi della politica e dello spettacolo del secondo Novecento.
«Sono sicuro che Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata – dichiara il coreografo e regista televisivo Sergio Japino, per anni al fianco della Carrà e coinvolto dagli autori nella creazione di quest’opera – nel sapere che ciò che ha fatto nella sua vita ha trovato ascolto e casa anche in un mondo apparentemente lontano dal suo come quello dell’opera lirica. Un mondo che amava, come dimostra Il Gran Concerto di cui fu autrice su Rai 3, dove l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presentò brani di musica classica e operistica a una platea enorme di bambini. In fondo, la sua è la storia di una donna e di un’artista che ha cercato sempre con coraggio di esplorare e fare incontrare mondi diversi tra loro: la danza, il cinema, la tv, il canto. E contesti culturali diversi: dal Sud America alla Russia, dagli studi del Letterman Show e Hollywood agli studi televisivi scintillanti di Cinecittà. E persone diverse, soprattutto: donne, uomini, bambini che trovavano in lei ispirazione, divertimento, famigliarità, riscatto. Per lei non era importante dove fare una cosa, ma come: con quanto amore, abnegazione, passione. E con quanta voglia di incontrare le altre persone: il loro mondo, le loro storie. Sotto casa, come in tutto il mondo».