Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con Centro Didattico Produzione Musica Europe, Bergamo Jazz propone il ciclo di appuntamenti didattici “Incontriamo il Jazz”: un’occasione importante per far conoscere ai più giovani un linguaggio musicale ricco di contenuti artistici e portatore di messaggi universali di dialogo fra culture diverse, oggi più che mai necessari. 24 sono gli istituti scolastici di città e provincia che hanno aderito all’iniziativa che si svolgerà all’Auditorium di Piazza della Libertà nelle mattinate da martedì 18 a giovedì 20 e poi di lunedì 24 marzo. 84 le classi coinvolte per circa 1.900 alunni complessivi.
Specifica in proposito Claudio Angeleri, Presidente del CDpM: «La sezione educational di Bergamo Jazz realizzata dal CDpM è uno tra progetti più importanti nel panorama nazionale dei festival jazz. È innanzitutto il primo in Italia. La prima edizione risale infatti al 1990 e in questi anni più di 30.000 studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio hanno scoperto così il jazz e l’improvvisazione. Non si tratta solo di lezioni-concerto, ma di laboratori corali e di body percussion che realizziamo nelle scuole tutto l’anno insieme al Comune di Bergamo. Il festival Bergamo Jazz è il palcoscenico conclusivo in cui gli stessi ragazzi e ragazze affiancano dei musicisti professionisti suonando e spiegando ai compagni le caratteristiche e i valori di questa musica».
I primi a essere coinvolti saranno gli allievi delle scuole secondarie, che nelle prime tre mattinate potranno scoprire i segreti dell’arte dell’improvvisazione attraverso l’esecuzione di brani proposti da Giulio Visibelli (flauto e sax soprano), Gabriele Comeglio (sax alto e clarinetto), Claudio Angeleri (pianoforte), Paola Milzani (voce), Marco Esposito (basso) e da Matteo Milesi (batteria), con interventi del musicologo Maurizio Franco.
Questi incontri intendono avvicinare gli studenti all’improvvisazione attraverso diversi esempi interattivi nei quali si ripercorre l’evoluzione del jazz dalle origini afroamericane ad oggi. Un viaggio in continuo cambiamento capace di cogliere e sviluppare in tempo reale le qualità creative dei suoi protagonisti (da Louis Armstrong a John Coltrane e oltre), sulla base delle diverse culture con cui il jazz è venuto a contatto. L’improvvisazione, cioè la capacità di autografare in tempo reale ogni materiale musicale secondo la personalità di ogni musicista, è sicuramente uno degli elementi tipici del jazz. È ciò che più di altri lo differenzia dalla musica di tradizione europea, nella quale si sono cristallizzate due distinte figure: quella del compositore e quella dell’esecutore. Nel jazz, al contrario, convivono entrambe nello stesso individuo che inventa, interpreta, dialoga con gli altri musicisti in tempo reale, rendendo la musica unica e irripetibile. Tuttavia, l’improvvisazione non si improvvisa, ma è una disciplina rigorosa fondata su regole ben precise a cui attenersi, che al tempo stesso vengono reinventate. Gli incontri progettati dal CDpM per Bergamo Jazz intendono evidenziarle attraverso l’esperienza diretta dei ragazzi.
Lunedì 24 marzo toccherà quindi agli studenti delle scuole primarie con “Tutti quanti voglion fare jazz”, titolo dietro il quale si celano alcuni classici del jazz e del gospel come “Amazing Grace”, “When the saints go marching in”, brani tratti dalle colonne sonore de film di Walt Disney come “Crudelia De Mon” e composizioni di Duke Ellington come “Come Sunday”. I ragazzi e le ragazze saranno co-protagonisti delle esecuzioni strumentali con alcuni riff melodici eseguiti secondo la tecnica del call and response e alcune clavi ritmiche inserite nell’arrangiamento strumentale e corale proposto. Sul palcoscenico dell’Auditorium di Piazza della Libertà saliranno nell’occasione il Coro Gospel della scuola primaria dell’IC Santa Lucia di Bergamo diretto da Gabriele Capitanio, la Marchin’ Band della Scuola Primaria dell’IC Camozzi di Bergamo diretta da Lorenzo Roncelli, oltre a Claudio Angeleri, Paola Milzani, Gabriele Comeglio, Marco Esposito e Matteo Milesi.