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News2024-03-07T10:52:59+01:00
2803, 2025

La Stagione di Prosa prosegue con “Edificio 3. Storia di un intento assurdo”, spettacolo scritto e diretto da Claudio Tolcachir al Teatro Donizetti dal 5 al 13 aprile

La Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti si apre alla drammaturgia contemporanea con Edificio 3. Storia di un intento assurdo, spettacolo scritto e diretto dall’argentino Claudio Tolcachir, in scena nel principale teatro cittadino da sabato 5 a domenica 13 aprile. In palcoscenico: Rosario Lisma, Valentina Picello, Giorgia Senesi, Stella Piccioni, Luca Tanganelli. Traduzione di Rosaria Ruffini. Luci Claudio De Pace. Costumi di Giada Masi. Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Carnezzeria srls, Timbre4, in collaborazione con Aldo Miguel Grompone. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Orari spettacoli: serale ore 20.30; domenica 6 e 13 aprile ore 15.30; lunedì 7 aprile riposo. Edificio 3. Storia di un intento assurdo è una commedia che racconta di cinque personaggi che condividono lo spazio ristretto di un ufficio: le loro vicende personali vi si intrecciano, con momenti di commozione, effetti grotteschi e di comicità. C’è Sandra, single che fa di tutto per rimanere incinta (Giorgia Senesi); Ettore (Rosario Lisma), cinquantenne mammone, che solo dopo la morte della madre si avventura nelle prime goffe esperienze amorose; c’è la confusionaria, invadente, affettuosa Monica (Valentina Picello), che non sapendo vivere la propria vita, si infila in quelle altrui; c’è l’amore combattuto tra Manuel, ragazzo fragile e violento (Luca Tanganelli) e la più equilibrata Sofia (Stella Piccioni). Tradimenti, equivoci, desideri irrefrenabili, sogni e rimpianti: tutta la vita davanti agli occhi degli spettatori, che si riconoscono in queste storie, perché Claudio Tolcachir sa metterci di fronte allo specchio dei nostri sentimenti. Scritta con grande verità, la commedia è molto divertente, e dipinge personaggi commoventi e comici. Siamo tutti noi i cinque abitanti di Edificio 3. Siamo noi che rimpiangiamo il primo amore, che lottiamo ogni giorno contro la solitudine, che nel lutto scopriamo noi stessi, che ci tradiscono con chi meno ci aspettiamo, che non troviamo le parole, che mentiamo per nasconderci, che il dolore ci rende ridicoli, noi, ingenui a cinquant’anni, disincantati a venti. Ben noto anche al pubblico italiano, Claudio Tolcachir è drammaturgo, regista, attore e fondatore del Teatro Timbre 4 a Buenos Aires. Nel 2021 ha fondato, con Lautaro Perotti e Santi Marin, Timbre 4 Madrid nella capitale spagnola. Protagonista indiscusso della nuova scena argentina, acclamato anche in Spagna, ha riscosso il suo primo successo internazionale nel 2005 con il pluripremiato La Omisión de la Familia Coleman, presentato nelle più importanti capitali del mondo, tra cui Milano, Madrid, Parigi, Lisbona, Dublino, New York, e tuttora in tournée. Nel 1998 fonda la compagnia TIMBRE4, dal 2001 multisala teatrale e scuola di recitazione, punto di riferimento culturale fondamentale a Buenos Aires, con la quale mette in scena testi da lui scritti e diretti, quali: La omisión de la familia Coleman, Tercer cuerpo, El viento en un violín (che insieme formano la “Trilogia del living”, raccolta in volume e pubblicata in Italia da Editoria & Spettacolo, 2012), Emilia; poi Dínamo e Próximo. È stato insignito di numerosi premi: ACE, Clarín, María Guerrero, Teatro del Mundo y Teatro XXI, ed è stato nominato al Premio Konex

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